Androginamente acido
Seduti a
tavola erano più di cinquanta. Tutti giornalisti arrivati ad Honolulu per la
gara di surf.
Harry si
sentiva incredibilmente a disagio, mentre Draco non faceva altro che elargire
sorrisi a destra e a manca, come se conoscesse quelle persone da sempre.
Come se
non bastasse, Harry aveva notato che Brian continuava a lanciare strane
occhiatine a Draco, e quel cretino di un Malfoy gli sorrideva pure!
Infilò
con rabbia la forchetta nel suo soufflé di carote, immaginando di infilarla
direttamente nell’occhio di quell’hawaiano da strapazzo.
Non era
mai stato un tipo collerico lui, almeno non in modo eccessivo, ma Brian gli
dava sui nervi in una maniera incredibile!
-Harry,
qualcosa non va?- Lyla lo stava fissando stupita e lui si affrettò a sorriderle
rassicurante.
-No, no,
sono solo un po’ stanco… E mi fa male la testa, quindi… Quindi credo che andrò
in camera a riposare- Lyla gli accarezzò un braccio.
-Oh… Se
vuoi ti accompagno..- gli propose dolcemente. Harry le sorrise di rimando.
-No, ce
la faccio da solo, non preoccuparti-
-Sicuro?-
-Certo
certo…-
-Allora
domani ti passerò a chiamare verso le otto, così se ti fa piacere possiamo fare
colazione insieme-
-Ma certo
che mi fa piacere, ma.. Passi a chiamare solo me?- Lyla annuì.
-Draco e
Brian si recheranno in spiaggia per intervistare qualche surfista prima dell’inizio
della gara.- gli spiegò. Harry sentì l’ormai familiare senso di fastidio.
-Ah… Ok,
bè, io vado… Buonanotte- si alzò da tavola sotto lo sguardo di tutti i
presenti, e a testa bassa lasciò il salone.
Arrivato
in camera chiuse la porta a chiave, per evitare che Draco si imbucasse come
aveva fatto poche ore prima. Non aveva proprio voglia di vederlo, anche se
dubitava fortemente che sarebbe venuto a cercarlo. Dopotutto aveva a
disposizione Brian!
-Merda…-
borbottò nervoso. Si stava comportando proprio con un fidanzatino geloso e
sinceramente non ne aveva motivo. Le cose tra lui e Malfoy erano molto chiare.
Sesso senza complicazioni sentimentali. Stop.
Allora
perché diavolo si sentiva così male?!
Draco
finì il suo bicchiere di vino, ripensando all’espressione afflitta che Potter
aveva quando si era alzato per andarsene. Ma poi perché cavolo se n’era
andato?...
Si vuotò
un altro po’ di vino e spostò lo sguardo su Lyla. Aveva visto chiaramente
Potter parlottare con lei. Lyla non gli piaceva nemmeno un po’, era chiaro come
il sole che era attratta dalla Piattola.
-Brian io
me ne vado a dormire, ci vediamo domani mattina- si alzò. Sarebbe andato a
parlare con quello stupido e avrebbe messo in chiaro la situazione una volta
per tutte.
-Te ne
vai di già? Pensavo di portarti in un locale veramente fantastico…- borbottò
deluso Brian.
-Facciamo
un altro giorno, ok? Ora ho solo voglia di dormire- sbottò Draco, e senza
aggiungere altro uscì dalla sala.
Stava per
entrare nella doccia quando bussarono alla porta. Scocciato decise di non
rispondere ma pochi secondi dopo bussarono con più decisione.
-Potter!
Apri questa porta, subito!- Malfoy…
Harry si avvolse velocemente un asciugamano intorno alla vita e corse ad
aprire. Quando aprì la porta, Draco lo spinse malamente di lato ed entrò nella
stanza.
-Si può
sapere perché te ne sei andato?!- ringhiò il biondo, fissandolo con astio.
Harry chiuse la porta e si voltò per fronteggiarlo.
-Sono
fatti miei Malfoy. Solo fatti miei.- Draco incrociò le braccia al petto e lo
fissò gelido.
-Sono
anche fatti miei se con il tuo comportamento metti in cattiva luce la rivista-
Harry sbarrò gli occhi.
-Io non
ho messo in cattiva luce la rivista! A questo pensi già tu con i tuoi
comportamenti ambigui!- urlò Harry, rosso in viso. Draco assottigliò gli occhi.
-Che hai
detto scusa?- sibilò. Harry prese un respiro profondo prima di continuare.
-Ho detto
che sono i tuoi comportamenti ambigui a mettere in cattiva luce la rivista. Ho
visto come vi guardate tu e Brian! Quello non aspetta altro che saltare nel tuo
letto e tu non mi sembri poi così dispiaciuto!- si zittì con il fiatone quando
vide gli occhi grigi di Draco luccicare di rabbia.
Si era
immaginato una settimana decisamente diversa, e quello era solo il primo
giorno.
-Potter,
osa ripeterlo un'altra volta e io…-
-Cosa
dovrei ripetere? Che tu ci stai provando spudoratamente con Brian o che tu sei
un maledetto stronzo?- senza nemmeno sapere come si ritrovò a terra con uno
zigomo dolorante. Draco Malfoy gli aveva appena tirato un micidiale destro.
-Ti
ricordi quando ti dissi di non sottovalutarmi? Bene, avresti fatto meglio a
seguire il mio consiglio. Ed ora se non ti dispiace troppo vado a divertirmi
con Brian!- posò la mano destra sulla maniglia e la abbassò, ma prima di uscire
si voltò un’ultima volta verso Harry.
-Ah, io
ero venuto in pace ma tu sei completamente fuori di testa!- Harry aprì la bocca
per parlare ma il biondo non gli e ne diede il tempo ed uscì dalla camera.
-Malfoy!
Torna subito qui!- Harry si alzò ed uscì in corridoio. Lo vide entrare in
ascensore.
-Malfoy!-
strillò, correndo verso di lui. Doveva scusarsi con lui, lo aveva trattato come
una…
-Potter!
Lasciami in pace!- ringhiò Draco, premendo con rabbia il pulsante del piano
terra. Harry non lo ascoltò e riuscì ad infilarsi nell’ascensore un secondo
prima che le porte si chiudessero.
-A…
Ascolta, io… Scusa…- borbottò impacciato il moro. Draco lo ignorò, continuando
ad osservare con ostinazione il pavimento- Harry sospirò. Conoscendolo gli
avrebbe tenuto il muso per un tempo infinito, e questa volta se lo meritava
veramente. Lo aveva accusato senza motivo.
Senza
pensarci schiacciò il pulsante di stop
e l’ascensore si fermò improvvisamente. Draco strinse i denti e batté un pugno
contro la porta di esso, facendo sussultare Harry.
-Si può
sapere che cazzo vuoi da me?!- urlò il biondo.
-Voglio
solo scusarmi…- sussurrò Harry.
-Non mi
interessano le tue scuse! Sei solo uno sfigato! Ed ora schiaccia quel dannato
pulsante!-
-No!- si
impuntò Harry.
-Desideri
così tanto un altro pugno?!- sibilò Draco. Harry scrollò la testa.
-Voglio
solo che tu capisca…-
-Io non
sono tenuto a capire un bel niente!- con uno scatto Harry gli afferrò una mano
e lo attirò contro di se, sfiorandogli le labbra con un bacio.
-Vuoi
questo Potter? Scopare?- gli domandò ironico Draco. Harry gli lasciò la mano.
Quella domanda così cattiva l’aveva ferito.
-No…-
sussurrò. Draco scrollò le spalle.
-In
questo caso non abbiamo niente da dirci noi due- Harry capì che le cose non si
sarebbero sistemate tanto facilmente. Schiacciò ancora il bottone di Stop e l’ascensore
ricominciò a scendere.
Arrivati
al piano terra le porte si aprirono e Draco uscì, senza nemmeno guardarlo in
faccia.
Harry si
diede del bastardo un milione di volte quella notte. Aveva fatto una enorme,
gigantesca cazzata.
***
Ma come sono perfida è.é I nostri due eroi non hanno mai un attimo
di pace XD
Ma io vi avevo avvertito che le cose non sarebbero state facili
per i due, soprattutto con l’entrata in scena di Brian.
Vi avviso che ho scritto il ventitreesimo capitolo e mi sto deprimendo
da sola =.=
Un grosso bacio a tutte voi che continuate a sostenermi!! ^^
Uff.. Lunedì mi interroga in biologia, quindi mi tocca andare a
studiare =.= Che tristezza sprecare il sabato e la domenica a studià è.é
Ciauz!!!