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Autore: Yuki Kiryukan    06/04/2013    5 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
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Eccomi qui, voi tutti carissimi! *_________________*
Non posso crederci... siamo giunti all'ultimo capitolo di Rebirth! O____________o  Sembra ieri che cominciavo la sua pubblicazione....
Beh è stata una storia molto lunga e travagliata, ma siamo riusciati a portarla fino in fondo! ;) Di questo, ringrazio dal profondo del cuore tutti voi! *^* 
Credo che questo finale vi lascerà.... come dire, l'amaro in bocca per diversi motivi... ma continuate a fidarvi di me! Nella terza serie, ne vedremo delle belle! :D
Ps: Un ringraziamento particolare va a Fabiola per l'aiuto che mi ha dato per il discorso di Kyle! XD grazie per esserci sempre! <3
Adesso vi lascio alla lettura! ;)
Voglio ricordarvi che al termine di questo capitolo posterò come sempre i RINGRAZIAMENTI! Dove parlerò anche della terza serie, quindi per favore andate e leggerlo! ;) Li troverete tra poco! 
Un bacione a tutti! Ci vediamo nei ringraziamenti! XD
Yuki!
 
 
 
 
 
 

 
                                                       Il Filo Spezzato

 
 





Zach si scompigliò i capelli. Non sapeva da che parte iniziare. 

Rebecca era di fronte a lui, in attesa che parlasse ma, per quanto si sforzasse, non riusciva a trovare le parole.

E dire che si era preparato innumerevoli volte per quel momento. Aveva ripetuto mentalmente tutto ciò che avrebbe voluto dirle, il modo in cui le avrebbe parlato... 

Però, adesso che la ragazza che amava gli era finalmente davanti,  guardandolo con quegli occhi azzurri e sinceri, si sentiva la mente vuota.

Come se ogni parola che avesse detto, non sarebbe stata mai abbastanza per farle capire.

Per perdonarlo. 

  << Ti prego... dì qualcosa >> disse improvvisamente Rebecca, scuotendolo dal trans.

Alzò il viso e incontrò il suo sguardo... disperato  << Zach... parlami. Da... da quando tutto è cominciato non ho fatto altro che immaginarmi questo momento, quello che mi avresti detto.... >> sorrise triste  << Sperando che fosse tutto un incubo... >>

  << Rebecca >> proferì lui, con la gola improvvisamente secca. Deglutì più volte e, alla fine, disse:  << Io... volevo solo che tu fossi libera >>

Lei non capiva. Glie lo si leggeva negli occhi  << Libera... da cosa? >>

   << Dal destino >>

La ragazza sussultò.  << Che vuoi dire? >> 

Zach ricordava ancora perfettamente le parole che Rebecca gli aveva rivolto molto tempo prima.

Le parole che gli avevano spezzato il cuore.

 
"È la mia missione. Lo è sempre stata. Per qualche tempo ho vissuto nell'illusione che potessi sviare da quello che fosse il mio destino…ma ho capito che non è così. Non potrà mai essere così"

 

Non si era mai sentito così male in vita sua. Al solo ricordo, gli procurava ancora dolore.
 


  << Rebecca... per te la tua missione è più importante di me? >>

  << Zach… io non posso ignorare la missione che il mio sangue mi obbliga a svolgere. Non voglio ignorarla >>
 


  << Volevo liberarti dalla missione che il tuo sangue ti imponeva di svolgere. Il destino sanguinario che ti incatenava e che ti impediva di amarmi pienamente... volevo faro a pezzi con le mie mani >> disse dopo un po'. 

Rebecca lo fissava sconvolta. Il suo sguardo vacillò, poi tornò a fissarsi nei suoi occhi.   << E volevi farlo... spezzandomi il cuore? >> chiese con un fil di voce.

Zach serrò la mascella. Nonostante in quel momento volesse urlare, riuscì a mantenere un tono calmo  << L'unico modo che avevi per essere libera... era distruggere definitivamente Jean Stain. Ma per le tue precedenti condizioni non ne saresti mai stata capace >>

  << Che vuoi dire...? >>

  << Amandomi... non saresti mai riuscita a portare a termine la tua missione. Saresti sempre stata dominata dall'indecisione, dalla paura di potermi in qualche modo fare del male.... >> prese un lungo respiro  << Per questo... era necessario che tu ti liberassi di quei sentimenti scomodi >>

  << "Scomodi"....? >> ripeté lei, sconvolta  << Il mio amore per te era qualcosa di scomodo?! >>

  << Non fraintendermi.  Era lo stesso amore per me ad impedirti di essere libera, Rebecca. Erano scomodi a te, non certo a me. Anzi, io non sarei potuto essere più felice... >> 

Alzò lo sguardo, continuando a parlare  << Non dovevi avere più nulla a trattenerti. Niente più scrupoli. Solo così saresti riuscita ad andare fino in fondo >>

  << "Fino in fondo"... intendi dire.... >>

  << Si, l'uccisione dei Chimeri e di Jean Stain >>

Notò che la ragazza rabbrividì, così tacque per diversi minuti. Quando constatò che si fosse calmata, continuò dicendo:  << Il modo migliore... era arrivare ad odiarmi >>

Dovette fermarsi, per il dolore che gli procuravano quelle sole parole  << Odiarmi >> ripeté  << Disprezzarmi e detestarmi sopra ogni cosa. In modo tale che il tuo desiderio diventasse esclusivamente la vendetta >> la fissò  << Una brama così intensa che ti avrebbe condotto alla vittoria certa >> 

Rebecca abbassò lo sguardo, rimuginando diverso tempo sulle sue parole.  << La vendetta... si, era proprio quello a cui pensavo.... >> gli rivelò  << Ma ancor più che l'odio nei tuoi confronti, quello che mi uccideva era il dolore >> 

I suoi occhi azzurri si inumidirono  << Il dolore della tua perdita, della mancanza di Amy... era quel dolore ad uccidermi, Zach. Così forte da sopraffare persino il desiderio di vendetta... >>

Il Chimero si morse l'interno della guancia  << Tu... eri, sei, forte. Saresti riuscita a superare quella sofferenza, tramutandola nell'odio che ti avrebbe permesso di vincere >>

  << Tutto questo è assurdo!! >> sbottò all'improvviso la ragazza  << Perché architettare tutta questa ridicola messa in scena?! Perché non passare subito dalla nostra parte e... >>

  << Perché... sebbene io avessi cieca fiducia in te, non eravamo sicuri della tua riuscita. Per questo era necessario che ci fossimo io e Ryan nelle file di Stain, in modo tale da... colpire dall'interno >>

Lei lo guardò con fare interrogativo, così lui continuò:  << Diventare i più vicini al padre, facendo in modo che si fidasse ciecamente di noi, per poi... colpirlo alle spalle. Tutto questo ti avrebbe agevolato il lavoro >> sorrise amaramente  << Certo, nessuno dei due si immaginava che quell'uomo avesse intuito le nostre intenzioni da chissà quanto tempo... >>

Rebecca si portò una mano alla testa  << E'...è tutto così folle.... >> bisbigliò, poggiandosi alla parete del corridoio. Chiuse gli occhi, inspirò profondamente, poi disse, riaprendo le palpebre  << E Amy? Lei cosa c'entrava in tutto questo? Inscenare la sua morte... >>

  << Principalmente, l'ho fatto per Ryan >> spiegò Zach  << Lui... la ama. E Sound ama lui. Era ridicolo farli combattere fra di loro. Senza contare che, vedere con i tuoi occhi io che la uccidevo ti avrebbe tolto ogni dubbio sulle mie intenzioni >> strinse i pugni  << Ti saresti convinta che io ero il cattivo >>

Vide una lacrima solcare il volto di Rebecca  << Dimentichi... che ti amavo troppo per poterti cancellare così improvvisamente >> disse , senza guardarlo. 

Il Chimero sorrise mesto. Aveva usato il passato.... 

  << Sound... era essenzialmente il "piano B". Se qualcosa fosse andato storto, se io e Ryan fossimo stati scoperti... ci sarebbe stata lei, a venirti ad aiutare >>

La ragazza di fronte a lui aveva gli occhi vuoti.  << No... questo, questo è... troppo difficile da accettare. Tutto quello che ho passato... tutto quel dolore... >>

Zach chinò leggermente il capo  << Perdonami. Farti soffrire era l'ultima cosa che volevo. Ma... non c'era alternativa >> 

Si susseguirono diversi attimi di silenzio. Poi, Rebecca disse:  << Non sono stata l'unica a star male >>  alzò gli occhi  << Non avete forse sofferto anche voi? >>

Il Chimero fu colpito dalle sue parole e sgranò gli occhi. 

Rebecca... lo stava capendo? Una parte di lui aveva smesso persino di sperare nel suo perdono. 

  << Potevo sopportare di tutto... se tu saresti stata libera >> confessò, con semplicità  << Avresti concluso la missione, potendo finalmente vivere con spensieratezza >> sorrise  << Credimi, non desideravo nient'altro per te >>

Lei sobbalzò  << Cosa....cosa stai dicendo? Concludere la mia missione... avrebbe significato uccidere anche te, te ne rendi conto? >>

Lui sorrise  << Lo so >>

A quel punto, la ragazza gli si avvicinò, cominciando a sferrargli dei pugni al petto  << Non puoi parlare sul serio! >> esclamò, quasi urlando
 << Non puoi! Credevi davvero che fossi capace di un'odio tale da ucciderti?! >>

  << Ci speravo, più che altro >> confessò  << Rebecca... fin quando continuerà ad esistere anche un solo Chimero, tu non potrai essere libera. Dovevi sbarazzarti di tutti noi... >>

Senza nessun preavviso, Rebecca gli tirò uno schiaffo a mano aperta. Provò un bruciore acuto alla guancia e la guardò sconvolto.

  << Non voglio sentirti dire cose del genere!! >>  gridò lei  << Né tu, Ryan, Misa o chi altri... non permetterò che muoiate! Anche a costo di non liberarmi mai da questo destino! >>

Il cuore del Chimero accelerò i battiti. Si rendeva conto dell' effetto che quelle parole esercitavano sul suo cuore?

Se continuava così, non avrebbe più saputo trattenersi.

  << In quel momento, io pensavo solo ad un modo per salvarti >> disse Zach << Stain voleva rapirti per poterti studiare, Elizabeth era arrivata con i suoi, dividendosi con me il titolo di leader... non avevo più nemmeno la libertà di agire come volevo. La situazione era precipitata a tal punto che quella mi sembrò la sola soluzione possibile. E l'unico su cui potevo far affidamento era Ryan >> sorrise triste  <<  Anche se lui non lo sa, avevo programmato di farlo fuggire insieme a Sound con una scusa, alla fine... >>

Prese un profondo respiro  << Che sciocco, a credere che Stain non si fosse accorto di nulla. Aveva in gran segreto sperimentato un vaccino contro il tuo sangue, in modo da renderti inoffensiva. Quando lo venni a sapere, il mondo mi crollò letteralmente addosso. Non avevamo capito nulla di lui. Poi.... >>

Ripensò a quando aveva appreso che Rebecca fosse in realtà la sua vera figlia  << ....Non immaginavamo nemmeno che tu potessi essergli imparentata in modo così stretto... >> bisbigliò  << Che fossi sua... >>

  << Non dire che sono sua figlia! >> esclamò improvvisamente lei  << Quello... quell'uomo non è mio padre. Non voglio avere nessun tipo di legame con lui! >>

Zach tacque. Capiva alla perfezione il suo dolore; il suo rifiuto.

Anche lui odiava suo padre. L'aveva sempre detestato, fin da quando ne aveva memoria. E il fatto di essersi sbarazzato di lui, tanto tempo prima, non aveva certo placato il risentimento che nutriva nei suoi confronti. 

Jean Stain era stata la prima persona per la quale avesse provato un affetto "paterno". L'aveva preso con sé quando aveva solo dodici anni, ed era diventato tutto il suo mondo.

Credeva che nessun'altra persona al mondo potesse finire col diventare più importante di lui. Più importante dell'uomo che gli aveva permesso di continuare a vivere con la dignità di un "essere umano".

Era convinto che non l'avrebbe mai tradito. Per niente e per nessuno al mondo. 

Credeva che non avrebbe desiderato stare al fianco di nessuno se non a lui, la persona che stimava, ammirava, lodava quasi. 

Ma poi era arrivata Rebecca. 

Lei, che con poche parole, pochi gesti, aveva fatto crollare una dopo l'altra tutte le sue convinzioni. Improvvisamente, si era ritrovato a desiderare solo una cosa: lei.

Bramava le sue labbra, cercava ininterrottamente le sue attenzioni, voleva, quasi pretendeva, il suo amore.

E quando alla fine l'aveva ottenuto, si era sentito la persona più felice della terra.

Ma tutto era andato in frantumi, per l'ennesima volta.

Lui e la sua natura, lei e la sua missione. Il loro sangue che li bollava "nemici".

E Jean Stain, il suo amato Padre, rappresentava l'impossibilità del loro amore.  Era diventato le sue catene. Ciò che gli impediva di essere con la persona che amava. 

 
 
                                                                                                                Non poteva sopportarlo.
 



Si era innamorato di Rebecca e non c'era stato modo di sopprimere quel sentimento. Dunque, l'avrebbe portato fino in fondo. 

Anche se avesse comportato tradire il Padre.

  << Perdonami, Rebecca >> esalò alla fine  << Ti prego, credimi quando ti dico che tutto quello che ho fatto... l'ho fatto per te >>

La ragazza stava singhiozzando ma cercava, inutilmente, di rimanere composta e rigida  << Tu...tu sei imperdonabile! Hai deciso tutto da solo! Non ti è passato per la testa che potevano esserci altre soluzioni?! Non hai pensato che io non sarei stata d'accordo?! Devi...  >> serrò la mascella con forza   << Devi tenere di più a te stesso, dannazione Zach! >>

Lui stirò le labbra.  Certo, che ci aveva pensato. Ci aveva riflettuto giorno e notte, ma non era arrivato a nessun'altra conclusione.

Dio solo sa quanto aveva sofferto nel dirle le cose più orribili, quando si erano rincontrati, dopo due mesi di lontananza.

L'aveva denigrata e offesa, quando l'unica cosa che avrebbe voluto davvero fare, era stringerla tra le braccia.

Si era sentito morire quando aveva trafitto Sound. Se sbagliava solo di un centimetro, avrebbe rischiato di ucciderla davvero. 

Gli opprimeva il petto il solo pensiero che lei lo odiasse. Ma avrebbe sopportato tutto. 

  << Rebecca.... io non ho mai avuto niente in contrario ad usare la mia vita per te >> rivelò alla fine.

Gli occhi della ragazza si spalancarono, la bocca tremò.

Zach sorrise  << Lo sai, no? Io non ti tradirò mai >>


 
 
 
 
                                                                                             
                                                                                        *****************************************
 
 
                                                     




                                                                                                                        Io non ti tradirò mai.
 



Quante volte, nei miei sogni, mi ero immaginata Zach dirmi quelle esatte parole? E quante volte mi ero risvegliata nel letto, in un lago di sudore, con le lacrime agli occhi?

Adesso lui era reale, di fronte a me, e mi parlava nello stesso modo di un tempo. 

E allora, perché io mi sentivo morire? Perché avvertivo così tanto dolore? 

Perché stavo piangendo?

La risposta era semplice: perché io, invece, l'avevo tradito.

Avevo accettato le labbra di Kyle sulle mie, le sue carezze, il suo tocco. 

Mi sentivo uno schifo perché non avevo creduto nel suo amore. 

Ma ancora di più, mi sentivo male perché, persino in quel momento quando lui mi aveva parlato col cuore in mano, non riuscivo più a fidarmi. 

C'erano catene invisibili che non mi permettevano di buttargli le braccia al collo, di stringerlo forte e di dirgli che ormai era acqua passata, l'importante era stare insieme. 

Inutile sforzarsi: non ci riuscivo.

Il mio cuore era ancora ferito. E quella ferita non riusciva a rimarginarsi.

Fu per quel motivo che, quando Zach si avvicinò per baciarmi, io lo respinsi.

Prima che me ne rendessi conto, il suo corpo si modellò al mio, schiacciandomi contro la parete. Mi afferrò saldamente la nuca con una mano mentre con l'altra artigliò la mia natica, alzandomi da terra, e avvicinò i nostri volti fino a poggiare le sue labbra sulle mie. 

Infilò la lingua nella mia bocca con così tanta irruenza che mi mancò il fiato. Per quanto fosse piacevole e intenso, le mie braccia si azionarono da sole, andando a spingere contro il suo petto nell'intento di allontanarlo.

Lui, stranamente, non oppose resistenza e si lasciò respingere. Come se fosse rassegnato all'idea.

Io ansimavo  << Aspetta, non... non capisci che le cose non possono più essere come prima? >> 

Lui rispose dopo attimi di silenzio  << No... lo so molto bene >> si distanziò diversi centimetri dal mio corpo  << Non mi aspettavo certo che mi avresti accolto a braccia aperte >>

Lo guardai col cuore in tumulto e i suoi occhi neri mi trafissero  << La domanda è... >> continuò  << Per quale motivo? >>

Mi accigliai  << Come? >> 

  << Poco fa hai detto che dimenticarmi ti era impossibile >> mi ricordò  << Però... allo stesso tempo, mi rendo conto che andandomene ti ho ferita. Ti ho ferita molto >>  i suoi pozzi neri si fecero ancora più intensi  << E quella ferita... l'ha guarita Kyle Cliff, vero? >>

Il mio cuore fece un capitombolo.

Prima del suo "tradimento" non avevo mai provato interesse per Kyle. Nella mia testa e nel mio cuore c'era sempre stato Zach e credevo che niente avrebbe mai potuto cambiarlo.

Ma quando lui mi aveva voltato le spalle, Kyle si era preso cura di me senza mai chiedere nulla in cambio.

Nonostante il mio pessimo comportamento nei suoi confronti, nonostante lo trattassi freddamente, non c'era stata volta che non fosse venuto a farmi visita.

Con pazienza e amore era riuscito, poco alla volta, a tirarmi su. 

E questo, non poteva negarlo nessuno. Nemmeno Zach.

Le parole che Kyle mi aveva sempre rivolto con tanto amore, inevitabilmente, mi riaffiorarono in mente:


"Lo sai che sono preoccupato per te"

"Io lascerò mai sola!"

"Sono venuto per chiederti perdono"

"Ti ho pensata così tanto... credevo che non ti avrei più rivisto..."

"Rebecca... io ci sarò sempre per te. Non mi perderai mai. Quindi non devi preoccuparti di proteggermi"


Che io lo volessi o meno, Kyle era diventata una persona insostituibile. Non potevo voltargli, io, le spalle adesso.

  << Zach >> parlai, con fatica  << Se io tornassi con te... "tradirei" Kyle. E lui non se lo merita. Non dopo tutto quello che ha fatto per me >>

Il Chimero strinse la mascella. Fece per rispondere ma, proprio in quel momento, il diretto interessato apparì nella scena.

Kyle svoltò il corridoio e ci fissò. Squadrò Zach con diffidenza e mi raggiunse  << Ti stavo cercando >>  disse, senza staccare gli occhi da lui. 

Zach strinse la mascella e serrò i pugni. Benché la sua espressione urlasse la voglia che aveva di prenderlo a cazzotti, disse solo, a denti stretti:  << Per quanto mi roda farlo, sono costretto a ringraziarti. Mi hanno detto che mi hai portato tu fuori dall'edificio prima che crollasse >>

Invidiai il suo autocontrollo. Riusciva ad essere rispettoso persino in un momento simile.

Kyle fece una smorfia  << L'ho fatto solo per Rebecca >> ammise. Con un braccio mi circondò le spalle, stringendomi contro il suo petto. 

Zach guardò malamente quel contatto e corrucciò la fronte. Notando la sua reazione, anche il viso di Kyle si indurì e disse:  << Cos'è? Sei geloso? Beh, mi dispiace, ma non puoi pretendere che lei sia tua dopo tutta la sofferenza che le hai fatto provare... >>

La sua presa sulla mia spalla si fece più ferrea  << Tu non puoi nemmeno immaginare le condizioni in cui era quando hai "ucciso" Amelia, quando l'hai ferita e derisa...  >> digrignò i denti   << Con me era quasi riuscita a dimenticarti... io posso renderla felice. Molto più di te >>

Zach incassò ogni colpo senza fiatare. Aveva l'aria di chi sta subendo un giusto castigo. Ma il suo sguardo era vigile e truce. 

  << Hai deciso di fare il tuo ritorno trionfale sperando di riaverla con te... vero? Cosa credevi, che avresti trovato la strada spianata? >> continuò Kyle, spietato  << Beh, mi spiace deluderti, ma lei non è tua. Non più >> 

Mi prese il mento con una mano, portandolo in su  << Adesso lei sta con me >> disse ancora, poi mi guardò  << Vero, Rebecca? >>

E un istante dopo le sue labbra furono sulle mie, unite in un bacio dolce e delicato. Kyle si muoveva piano, probabilmente per far in modo che Zach non si perdesse un solo passaggio di quel bacio.

La cosa più terribile di tutte, fu che non riuscii ad allontanarlo. 

Le sue labbra erano... famigliari. Mi trasmettevano un senso di pace e protezione, ma non potevano essere paragonate alle sensazioni che mi investivano quando a baciarmi era Zach. 

Kyle si stava comportando da meschino nei suoi confronti. E la cosa non mi andava bene.

  << Fermo... Kyle, non adesso >> risposi, cercando di allontanarmi con scarsa convinzione.

Quasi inconsciamente, mi voltai verso Zach, timorosa di vedere la sua reazione.

Ma lui, con la velocità inumana propria di un Chimero, era già scomparso. 

Eravamo rimasti solo io e Kyle, nei corridoi grigi e vuoti. Mi guardai intorno ma di lui nessuna traccia. Doveva già essere lontano.

Mi  mossi, pronta per andare a cercarlo, ma Kyle mi trattenne, abbracciandomi da dietro  << Non andare! Anche rincorrendolo, cosa vorresti dirgli? >> mi incalzò  << Dopo quello che ti ha fatto... non merita il tuo perdono! >>

  << Ma lui... >> farfugliai, dimenandomi  << Lui l'ha fatto solo... >>

"L'ha fatto solo per me"...

  << Hai già dimenticato il dolore che ti ha causato? Come puoi ancora fidarti di lui? >> la sua presa si intensificò  << Io non potrei mai farti soffrire così! >>

Si avvicinò al mio viso  << Rebecca... Hudson ha avuto la sua opportunità. Ne ha avute anche più di una! E le ha sprecate tutte >> fece una pausa   << Adesso... è il mio turno. Sono sicuro che finirai con l'amarmi ancor più quanto hai amato lui! Dammi solo... una possibilità! >> affievolì la voce  << Me la merito... >>

Le sue parole mi colpirono il cuore.

Chinai il viso e rimasi in silenzio, sconfitta.

Non c'era nulla da obbiettare alle sue parole.

Altre lacrime mi scivolarono sul viso e smisi di dimenarmi, lasciandomi semplicemente avvolgere dalle sue braccia.
 
 
 
 
 
 
 
 
                                 
 
                                                                                             Ringraziamenti --------------------------->
 
 
 
 
 
 
    
  
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