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Autore: Loulou_24    10/04/2013    1 recensioni
Una semplice ragazza di milano di nome Amanda svolge una vita normale fino a quando un ragazzo non fionda nella sua vita. I due si consoceranno meglio attraverso il famoso social network facebook ma lei non sa di conoscere già molto bene quel ragazzo forse si può definie il suo idolo..
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una ragazza dai capelli lunghi e mori entrò nella mia visuale e si avvicinò piano ad Alex.
-Louis?
Esclamò. Il suo sguardo si spostò su di lei incredulo.
Louis?
 
 Ero confusa.
Sbaglio o lo aveva appena chiamato Louis? Diedi una rapida occhiata ad Alex e anche lui sembrava piuttosto confuso,nessuno diceva niente.
Il fatto che anche lei aveva un forte accento inglese  mi suggerì che probabilmente era una sua vecchia amicizia di Londra , ma comunque non mi fidavo di quella ragazza.
 Teneva i capelli mossi sciolti sulle spalle e indossava un grosso paio di occhiali neri con una camicetta bianca,di quelle larghe, e dei jeans neri che aderivano perfettamente alle sue gambe magrissime.  Era girata per metà verso Alex e non riuscivo a vederla completamente ma già odiavo il suo fisico perfetto.
-Credo che tu ti sia confusa,il suo nome è Alex…
Intervenni io pur sapendo che lei non mi avrebbe capito,infatti nessuno sembrò curarsi di me, continuavano a fissarsi l’un l’altro. Sempre più confusa cercai di attirare la loro attenzione con un piccolo colpo di tosse  ma di nuovo venni ignorata,decisi infine di fare qualche passo verso di loro per intromettermi nel loro scambio di sguardi.  Lui aveva un’espressione tra l’incredulo e il disperato, ero ancora troppo indietro per riuscire a vedere lei in faccia così feci ancora qualche passo e finalmente riuscii a vederle bene il viso.
Oh. Mio. Dio.
Quella che avevo davanti era Eleanor Calder.
In carne ed ossa,più ossa che carne a dirla tutta.
Nella mia mente i pezzi cominciarono a posizionarsi da soli
Ragazzo straniero.
Londra.
Eleanor Calder.
Il sogno.
I visi che ti scambiavano.
La sciarpa perenne sul viso di Alex.
Sul viso di Alex? O forse avrei dovuto dire il viso di Louis Tomlinson?
 
Inconsciamente avevo fatto altri passi verso la loro direzione mentre nella mia mente regnava il caos più totale,forse i miei passi dovevano averli risvegliati dal loro silenzio. La ragazza,Eleanor, disse qualcosa che riuscii a tradurre grazie a quelle poche lezioni di inglese prese con: “Non sei felice di vedermi?”. Richiuse subito la bocca e lo fissò con una finta aria offesa,sporgendo il labbro inferiore. Effettivamente lui non sembra sprizzare felicità da tutti i pori.
Spostò gli occhi spalancati da me a lei non sapendo cosa dire.
Dopo qualche minuto di indecisione fece segno a Eleanor di aspettare e portando una mano dietro la mia schiena mi spinse leggermente lateralmente per poter parlare da soli –non che facesse qualche differenza visto che non capiva una parola di italiano-  sotto gli occhi increduli di lei che si portò le mani sui fianchi  e spalancò la bocca.
Rimasi immobile fissandolo in stato di shock.
Louis.
Louis Tomlinson.
Dio era tutto così assurdo.
Avevo avuto per tutto il tempo Louis sotto i miei occhi.
Ripensai a tutte le volte che avevo desiderato poterlo stringere tra le braccia anche per un solo istante.
A tutte le volte che con le lacrime agli occhi lo avevo fissato attraverso uno schermo.
A tutte le volte che avevo immaginato di essere al posto di Eleanor Calder.
Tutte le santissime volte in cui avevo desiderato,disperatamente,che ci fosse lui al mio fianco.
Solo lui,non desideravo altro.
E ora era qui davanti a me,dopo giorni in cui lo avevo avuto a fianco senza rendermi conto della ovvia somiglianza.
E dopo tutte le volte in cui avevo immaginato di parlare con lui e potergli dire quanto per me fosse speciale non riuscivo a spicciare parola.
-Alex,Louis….Io….io non posso crederci..
-Amanda.
Cercò di calmarmi lui.
Tutto mi sembrava surreale,volevo vederlo in faccia,volevo vedere il suo viso per intero.
Allungai le mani verso la sua sciarpa,muovendomi piano,come se un mio movimento sbagliato avrebbe potuto farlo scappare via come un gatto impaurito.
Restai per un po’ con le dita sollevate verso il suo viso,immobile.
Alex…Louis mi fissava, i suoi occhi sembravano implorarmi di fare qualcosa,quando posai la punta delle dita sul tessuto morbido Louis sobbalzò e per un attimo mi strinse le mani per allontanarle ma ci ripensò e fece ricadere le sua braccia lungo i fianchi.
Strinsi la sciarpa e tenendo gli occhi fissi nei suoi la srotolai piano dal suo collo,improvvisamente  le sue mani tornarono sulle mie fermandomi. Scosse la testa velocemente.
-Non qui,qualcuno potrebbe vedermi.
Mi prese per mano trascinandomi verso l’uscita,le sue dita combaciavano perfettamente con le mie e a quel contatto lunghe scosse di calore mi percorsero l’intero braccio.
 Mi girai verso Eleanor lanciandole una rapida occhiata, era rimasta qualche metro più in là,esattamente dove l’avevamo lasciata, a fissarci. Si sfilò gli occhiali da sole che portava sul naso e li mise in testa a mo’ di cerchietto e portandosi dietro qualche ciocca boccolosa.
Quella ragazza non mi era mai stata simpatica fino in fondo,lei aveva qualcosa che io credevo di non poter mai avere:Louis nella mia vita.
Ma ora vedendola lì sconcertata e triste allo stesso tempo,mi fece un po’ pena. Louis notò che la stavo fissando e si fermò anche lui a guardarla con un’espressione pensierosa.
Mi lasciò la mano e si diresse verso di lei mentre lo guardavo allontanarsi.
Appena Louis la raggiunse comparve un piccolo sorriso sulle sue labbra ,cominciò a ravvivarsi i capelli già perfetti con le dita, ma dopo pochi minuti il sorriso apparso poco prima sparì; ritornò a toccarsi i capelli con gesti più nervosi. Lui si avvicinò di poco a lei e le prese le mani,una fitta di gelosia mi colpì proprio al centro dello stomaco.
Avevo visto così tante foto che li raffigurava esattamente in quella posizione. Mi faceva così male vederlo  con lei,anche più di quanto non mi aveva fatto male vederlo con Rebecca.
Era ricomparso il sorriso sulle labbra della ragazza,ma era più un sorriso di rassegnazione che di gioia. A quel punto Louis si allontanò da lei e venne verso di me mentre Eleanor si rimise gli occhiali da sole che poco tempo prima aveva sfilato mettendoli sulla testa e si strinse le braccia al petto. Rimase ancora qualche secondo con il viso rivolto verso Louis poi si voltò facendo ondeggiare i capelli e incamminandosi nella direzione opposta alla nostra.
Purtroppo non ero riuscita a sentire una sola parola di ciò che si erano detti,ma non osai chiedere nulla.
Louis tese una mano verso di me invitandomi a stringerla,di nuovo le nostre dita si intrecciarono alla perfezione e mi guidò fuori dal parco.
 
Ci fermammo  davanti ad un palazzo non molto lontano dal mio,tirò fuori un mazzo di chiavi con un piccolo aeroplanino di carta come portachiavi per aprire il portone, quel portachiavi mi ricordò  un ciondolo visto chissà dove. Dopo aver percorso due piani di scale Louis tirò di nuovo fuori le chiavi dando accesso al suo appartamento.
-Vieni entra.
Il suo tono era gentile.
Ubbidii e con un passo veloce oltrepassai la porta ritrovandomi in un ingresso luminoso,con fotografie e oggetti ovunque. A destra c’era un piccolo corridoio che portava a due stanze e a sinistra una cucina sui toni del rosso. Il bancone divideva in due spazi l’ambiente. Al di là di esso c’era un salone accogliente.
E così questa era la casa di Louis Tomlinson in persona!
Era piccola,e piena di oggettini inutili ma carina e confortevole.
Sentii gli occhi di Louis su di me,smisi di guardarmi intorno e portai tutta la mia attenzione su di lui,fece un passo verso di me facendo segno di lasciare a lui la giacca. Vedendo che non accennai a muovermi si avvicinò ancora per sfilarmela delicatamente dalle spalle,la appese ad un gancio dietro di lui e quando si voltò nuovamente verso di me fui io ad avvicinarmi.
Strinsi le sue mani tra le mie e le osservai facendo attenzione ad ogni linea del palmo,erano calde e grandi. Le rilascia cadere lungo i suoi fianchi e feci scorrere la punta delle mie dita sul suo petto e riuscii a sentire persino il battito del suo cuore sotto il palmo,arrivai [i]fino all’altezza del suo collo e di nuovo strinsi le mani sul tessuto. Louis trattenne il fiato e io con lui. La sciarpa rotolò per terra e io finalmente avevo il suo splendido,magnifico, viso davanti a me.
Aveva una leggera ricrescita della barba sul mento e sulle guancie che gli dava un aria un po’ trasandata e i suoi occhi blu risplendevano.
Accennò un piccolo sorriso e sentii una leggerezza incredibile aprirsi nel mio stomaco.
Aveva un sorriso così bello,nessuna foto gli poteva rendere giustizia. Mi ritrovai a sorridere anche io con il battito che accelerava ogni secondo di più,con brividi che percorrevano su e giù la mia schiena.
Con un movimento impercettibile il ragazzo si avvicinò e portandomi una mano dietro il collo diminuì la distanza tra il mio viso al suo. Era così vicino che sentivo il suo respiro sul mio viso.
Tutto il mio corpo fremeva e il mio cuore continuava a martellare forte nel petto,così forte che avevo paura che potesse uscire fuori.
 
 


  
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