Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Joasteroide42    11/04/2013    2 recensioni
A volte le persone si comportano agendo d' impulso, scrivono delle cose che in realtà non pensano, ma dopotutto sono pensieri privati che nessuno saprà mai. Questo, ovviamente, se non si conta James Potter e di quando trovò il diario di Lily Evans.
Dal capitolo 1:
Mentre James tastava le assi del letto per assicurarsi che lì non ci fosse niente, un quadernetto verde cadde a terra e si spalancò.
James lo prese con l’intenzione di rimetterlo al suo posto, dato che gli appunti di Astronomia Mary aveva detto di averli presi in un quadernetto rosa, ma al suo occhio spuntò la scritta enorme che c’ era nella prima pagina:”DIARIO SEGRETO DI LILY EVANS; STATE ALLA LARGA!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Piantala James, mi stai seccando- sbottò Lily Evans al moro. Ormai erano a metà novembre e l’ abbondante pioggia non permetteca loro di uscire. -Quindi erano tutti nella Sala Comune di Grifondoro, Emmeline compresa. Lily stava provando a studiare ma James continuava a farle domande o a dirle cose senza senso per farle perdere la concentrazione.

-Ok, sto zitto- ribattè il moro innocentamente. Lily sospirò sollevata e poi continuò a leggere, ma neanche un minuto dopo udì la voce del Malandrino dirle:-Cosa fa un abete per conquistare una quercia?La corteccia!-

-Ok, ho già capito che non riuscirò a studiare- dicendo questo la rossa chiuse il libro rassegnata. James esultò.

Poi Lily riprese stranita:-Stavi dicendo..a proposito di una pianta..?-

-Ah, no niente di entusiasmente..- disse il ragazzo imbarazzo. Lily alzò gli occhi al cielo per la pessima battuta inventata su due piedi da James solo per ottenere la sua attenzione.

-A proposito, di piante..hai già dato da bere a Berenice?Nel caso che non fossi stato attento all’ ultima lezione, la Sprite ha detto che ha cambiato idea e dobbiamo tenere la piantina ancora fino ad aprile...-. James sbuffò:-Ma certo che lo sapevo, e comunque le ho dato da bere. Tra parentesi, solo tu puoi chiamare un pianta Berenice...-

-Berenice è un bellissimo nome. E poi non ti sei opposto- replicò Lily, ma James le fece notare:-Hai minacciato di tirarmi un pugno-

-Dettagli- bofonchiò Lily liquidando l’ argomento con una mano e cambiò argomento:-Emmeline come va la partita a scacchi?-. Sirius e Emmeline stavano appunto giocando a scacchi e sembravano entrambi molto concentrati.

-Bene, però Lily non parlarmi, ho fatto una scommesa con Sirius e non posso perdere. Mi devo concentrare. Muovo quella Torre-rispose Emmeline non spostando lo sguardo dalla scacchiera

-Su cosa avete scommesso?- domandò James ignorando il fatto che Emmeline aveva pregato loro di non parlarle perchè doveva concentrarsi.

-Se vince lei sabato devo vestirmi con i suoi vestiti, altrimenti...io mi devo vestire con i suoi. Pedone...là- disse Sirius con tono neutrale. James scoppiò a ridere ilare, e Lily, benchè non volesse prenderli in giro, non riuscì a reprimere un sorriso.

-Spero tanto vinca Emmeline!Ma Sirius è molto bravo a giocare...-intervenne Marlene, e James la rimproverò:-Non fare la pessimista come al solito!-. Marlene, infatti, era sempre stata quella più pessimista. Non che non fosse spiritosa, tutto il contrario, ma quando si trattava di aspettative lei non voleva avere delusioni e ciò la portava a tendere nel pessimismo.

Poi per il resto era davvero altruista e un suo particolare era che odiava discutere.

Marlene rise:-Vedrai che ho rag...- ma prima che potesse finire la frase, Emmeline esultò:-HO VINTO!Io, Emmeline Vance, ti ho battuto Sirius Black!Ahaaahaaah hai perso...-. Emmeline era felice come non mai e continuava a ridere, e ridere, e ridere...

-Tu...tu hai barato!- disse Sirius poco convincente, e Emmeline scuotè la testa:-Si chiama abilità-

-Fortuna- disse Sirius stringendo i denti, e Emmeline ribattè:-In ogni caso, non pensare che sarò così benevola da farti indossare un mio paio di jeans con una mia maglietta nera. Starai benissimo nel vestitino viola che ho comprato quest’ estate...-

-Tu non oserai!- esclamò Sirius alzandosi dal divano e indietreggiando.

Poi Emmeline ridacchiò:-Oh, si che oso. Ok, va bene, non ti metterai quel vestito davanti tutta la scuola. Ma lo terrai su due minuti interi nel tuo dormitorio davanti a me, Lily, Mary, Marlene, Alice, Frank, Peter, Remus e James-

-Non è comunque a mio vantaggio!Questo idiota...- e indicò James:-Mi prenderà in giro a vita..e poi ne va del mio orgoglio!-

-Io?Prenderti in giro, Sir?E quando mai?- sorrise James innocente. Sirius sbuffò, e Emmeline gli ricordò:-Non dovevi accettare la scommessa, allora-

-Pensavo di vincere!-urlò lui scandalizzato di aver perso, e Emmeline replicò:-Non devi sempre dare tutto per scontato..-

-Io non indosserò quel coso!- esclamò Felpato, e iniziò a salire gli scalini del dormitorio maschile, mentre Emmeline lo seguiva iniziando a salire gli scalini anche lei e ribattè:-Si, invece!Lo farai eccome!-

-No-

-Si-

-No-

-Si-

-No-

-No-

-Si-

-Ah!Hai visto!Hai detto si!- esclamò Emmeline trionfante, e Sirius disse con risentimento:-Ehi!Mi hai fregato!- fin quando la discussione non fu più udibile dalla Sala Comune perchè quei due erano già saliti nel dormitorio a cercare di convincere l’ altro a fare quello che voleva.

Mary disse felice:-Non vedo l’ ora di vedere Sirius in gonnella-

-Già, forse sarà il momento più bello di tutto l’ anno!- esclamarono Lily e Alice in coro. Remus mormorò ridendo:-Ben ti sta Sirius. Così impari a comportarti da idiota!- . Tutti gli altri convennero ridendo.

Dopo circa un’ ora, Remus decise di andare a studiare in Biblioteca, dato che il giorno dopo sarebbe stato interrogato insieme a Mary e Peter, che si unirono anche loro allo studio, in Storia della Magia. Marlene uscì diretta all’ aula di Divinazione insieme a Alice, Frank e Margaret Roberts, una sua compagna di Quidditch.

Quindi in Sala Comune erano rimaste solo due persone: Lily Evans e James Potter.

Subito ci fu un po’ di imbarazzo, ma poi iniziarono a chiacchierare animatemente delle cose più svariate.

-Secondo me Ruf ci metterà un secolo a interrogare quei tre...non ho mai visto un fantasma più lento, beh no c’ è anche Nick Quasi-senza- Testa. Non è che sia proprio un fulmine, sai...- stava dicendo James, ma fu interrotto proprio dal fantasma di cui stavano proprio dal fantasma di cui stavano parlando: Nick comparve all’ improvviso e disse a James:-Tu..James..che stavi dicendo?-

James stava per rispondere sarcastico, ma Lily salvò la situazione:-Salve, Sir Nicholas-

-Oh, Lily Evans, Caposcuola di Grifondoro!Che piacere vederti...- disse Nicholas sorridendo, e James esclamò offeso:-Ehi!Sono anch’ io Caposcuola!-

Sir Nicholas spalancò gli occhi e urlò:-Eh?!!!-. James sorrise e Nick se ne andò scandalizzato.

-Perchè lo tratti male?- gli domandò Lily rimproverandolo, e James disse sorridendo:-Ma no!Mi diverto solo un po’..tutto qui... e poi Nick mi vuole un gran bene!-

-Se lo dici tu...- disse Lily sarcastica, e guardò l’ orologio, per poi proporre:-Scendiamo per la cena?-

James accettò. Entrambi si diressero in Sala Grande, dove dopo poco arrivarono anche agli altri. Parlarono tutti insieme per il resto del pasto, e dopo avere passato un po’ di tempo in Sala Comune, tutti decisero di tornare nel proprio dormitorio.

Emmeline, anche quella notte decise di restare dai Grifondoro (ormai le tre sere a settimana in cui dormiva lì si erano tramutate in cinque!). Mentre tutti salivano nel proprio dormitorio, James si avvicinò un secondo a Lily, che era l’ ultima della fila, per mormorare:-A mezza notte in Sala Comune-. E se ne andò con gli altri Grifondoro, nel dormitorio maschile.

-Lily ti muovi?!- sbottò Marlene spazientita vedendola lì impalata e la rossa, riscuotendosi, la seguì. Erano le undici meno venti. Dopo che tutte ebbero indossato il pigiama. Con la magia fecero apparire il solito materasso gonfiabile di Emmeline, coperto di lenzuola e con un cuscino azzurro sopra.

Tutte, tranne Lily, avevano sonno e così spensero subito le luci. Lily attaccò un paio di cuffiette alla sveglia elettronica che le avevano regalato sempre i suoi genitori, e se le infilò alle orecchie, puntando la sveglia a mezzanotte meno dieci minuti, nel caso si addormentasse. Ma non poteva addormentarsi, altrimenti sarebbe dovuta andare a James mezza intontita, ma le palpebre erano così pesanti..

Driin!Un suono alle orecchie le fece aprire piano gli occhi. Capì che mancava poco alla mezzanotte. Disativvò la sveglia e si alzl lentamente, come uno zombie.

Là si lavò la faccia, i denti e pettinò i capelli. Stava un po’ meglio, ma non era ancora del tutto sveglia. Dopo poco scese in Sala Comune, e notò che James era già seduto sul divano. Lo raggiunse e si sedette silenziosamente, tanto che quando il ragazza la vide di fianco a se si spaventò. Ma poi notò la faccia stanca della ragazza, e domandò:-Sei stanca?Stavi dormendo?Vuoi tornare in dormitorio?-

La ragazza scuotè la testa, e, ripresasi, inizò a parlare dei più svariati argomenti con James. Parlarono di scuola, di amicizie, qual’ era il loro dolce preferito, e discuterono anche di cose importanti sul Ministero della Magia dicendo le proprie opinioni riguardo a come il Ministro si comportava.

Tutti e due erano contrari al fatto che i dissennatori sorvegliassero Azakaban. Si misero così anche a parlare di Voldemort, il nuovo mago oscuro che stava diventando sempre più potente, e entrambi ne erano disgustati, però tutti e due pronunciavano il nome.

Parlarono anche di cose sciocche come il cibo che veniva servito a Hogwarts o anche di ricordi di infanzia. Lily glì parlò del piccolo paesino c da dove veniva, vicino a Spinner’s End (ma evitò accuratamente di parlare di Piton) e spiegò che ogni anno lei andava a una fiera e che da piccola non vedeva l’ ora di andare lì solo per prendere dello zucchero filato, anche se poi non lo aveva mai finito perchè si stufava di avere le mani appiccicatticie. James le chiese cosa fosse una fiera e Lily gli spiegò che era un parco divertimenti e cosa comprendeva (incluso cosa fosse lo zucchero filato). James sembrava entusiasta: insomma...un parco divertimenti!Lui che era il re del divertimento!A vederlo così entusiasta, Lily propose:-E’ nelle vacanza di pasqua. Potresti venire!-. James la fissò stupefatto e mormorò:-Davvero lo vorresti?-

-Si!- rispose la ragazza sorridendo per nulla imbarazzata, e il ragazzo annuì:-In questo caso senz’ altro!-. Ora invece Lily divenne parecchio imbarazzata e arrossì. Ma il rossore sparì presto: era stanchissima. James che era nella parte sinistra del divano, aveva le gambe piegate verso appunto quella direzione, e la schiena appoggiata allo schienale. Lily, che prima era nella parte destra del divano, era seduta a gambe incrociate. All’ improvviso piegò anche lei le gambe, verso la sua destra, e appoggiò il braccio di James sulle sue spalle, posando la sua testolina rossa sul petto del ragazzo e chiuse gli occhi. James non era mai stato così felice. Fece comparire una coperta sopra di Lily e un’ altra sopra di lui. La guardò un attimo: com’ era bella quando dormiva!Non aveva alcuna intenzione di svegliarla e privarla di quel sonno. Le diede un bacio sulla fronte e poi chiuse anche lui gli occhi anche lui, addormentandosi.

NOTE DELL' AUTRICE: Ed ecco il diciannovesimo capitolo!Ringrazio tutti quelli che leggono/recensiscono/seguono/mettono tra i preferiti o le storie da ricordare la mia fic!Spero che il capitolo vi piaccia!A presto!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Joasteroide42