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Autore: uadjet    25/04/2013    1 recensioni
“Devo trovare assolutamente Will” stava spiegando la ragazza con uno sguardo pieno di determinazione negli occhi nocciola, “dobbiamo sposarci”.
“COME??” urlammo all’unisono io e il Commodoro.
“Che ci fai ancora qui? Questa non è una conversazione che ti riguardi” sibilò Norrington al mio indirizzo, mentre gli occhi si erano ridotti a due fessure.
“Non credo proprio” lo rimbeccai saccente, “dopotutto Will è mio fratello, no?”
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davy Jones, Elizabeth Swann, Jack Sparrow, James Norrington, Will Turner
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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6.

“Elizabeth!!!”
Tra i due il primo a voltarsi fu Norrington, che era nel frattempo sbiancato: io da parte mia preferivo non dare le spalle al nemico, anche per il fatto che il Commodoro sembrava aver dimenticato le nozioni di galateo, visto il suo comportamento. Gli assestai di conseguenza un bel ceffone, prima di voltarmi a mia volta, mentre lui mi chiedeva, riscosso dai propri pensieri, per quale motivo lo avessi colpito.
“Perché è insopportabile …. E mi sta antipatico!” aggiunsi pulendomi il dorso della mano sui ruvidi pantaloni e dirigendomi alla volta di Sparrow e del suo misterioso interlocutore.
Avvicinandomi meglio notai che era solamente un ragazzo, molto attraente, in effetti, con un qualcosa di effeminato, e vestito in modo molto semplice; l’unica cosa che stonava nel suo modo di presentarsi era un grande cappello da pirata che gli adornava la testa. A quanto pare aveva risvegliato un chissà quale ricordo pregresso che aveva reso il viso del Capitano più bianco di un panno lavato: pensai che sarebbe stato meglio presentarmi al nuovo componente della ciurma (dimenticandomi per un momento di Norrington e dei miei vestiti sparpagliati tutt’intorno) quando venni strattonata di lato da un Commodoro già ripresosi dallo shock. “Ma che modi!” gli urlai contro indispettita, senza però ricevere risposta dall’uomo, che, grazie al suo passo spedito, si trovava già di fronte al misterioso fanciullo.
“Ma che stai facendo? Perché sei qui, Elizabeth?” le domandò sconvolto Norrington, che aveva pure cominciato a gesticolare con le braccia, mentre Sparrow si tirava velocemente in disparte, come se non avesse voluto quest’incontro. “Elizabeth?” pensai io, contemporaneamente, come inebetita: quindi quello che io avevo dato per scontato fosse un bel ragazzo era una “gentil donzella”? “Oddio, non posso crederci” pensai, cominciando a ridacchiare tra me e me per la figuraccia.
Mi diressi così anch’io verso i due uomini e la donna di fronte a me, carpendo quasi tutti i particolari della conversazione. “Devo trovare assolutamente Will” stava spiegando la ragazza con uno sguardo pieno di determinazione negli occhi nocciola, “dobbiamo sposarci”.
“COME??” urlammo all’unisono io e il Commodoro.
“Che ci fai ancora qui? Questa non è una conversazione che ti riguardi” sibilò Norrington al mio indirizzo, mentre gli occhi si erano ridotti a due fessure.
“Non credo proprio” lo rimbeccai saccente, “dopotutto Will è mio fratello, no?”
“E da quando ti importa di quell’essere? Sbaglio o avevi detto esattamente il contrario oggi?” rispose lui scimmiottando la mia voce, “E che c’entra? Potrò cambiare idea o no?” ribattei a tono, più per fargli un dispetto che per vera convinzione, “e comunque” ripresi, sbattendogli i miei capelli in faccia e rivoltami alla ragazza mora davanti a me, “io mi chiamo Rose Turner, ed è veramente un piacere conoscerti”. Le porsi la mano, che strinse forte, osservai compiaciuta, e sorridendomi ampiamente.
“Io sono Elizabeth Swann, e il piacere è tutto mio” rispose ancora con il sorriso sulle labbra, mentre lo sguardo di Norrington vagava stralunato tra me e l’altra giovane, e viceversa.
“E così ci siamo presentati tutti, bel colpo di scena, ehhh?” si intromise Sparrow per catalizzare di nuovo l’attenzione su di sé, “perché non parliamo di cose più serie, che ne dite?”
“Già, Will è prigioniero” rivelò Elizabeth, voltatasi nuovamente verso di lei, “di Davy Jones, sì, lo sappiamo” conclusi io con una smorfia al solo pensiero della situazione catastrofica in cui ci trovavamo; provai un moto di trasporto per la ragazza, privata del suo amato, che forse non avrebbe mai rivisto di nuovo.
“E cosa possiamo fare?” chiese lei con gli occhi sgranati, come una bambina spaventata. “L’unica cosa utile da farsi è quella di sfidare il tentacoloso capitano” rispose Sparrow, come se avesse già previsto la domanda, come se avesse già avuto un piano in mente, pensai.
“Un attacco diretto è impensabile” dissi, sapendo che lo sguardo di Norrington era rivolto a me, “dobbiamo agire indirettamente, colpire ….” “ciò a cui tiene di più” concluse per me il capitano della Perla Nera, con l’espressione di chi la sa lunga. E subito capii il perché.
“No” riuscii solamente a dire, “il cuore di Jones no”.




 
  
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