Androginamente acido
Dunque,
se non aveva sbagliato nessun calcolo, quello che aveva in mano era il suo
settimo bicchiere di vodka. I primi due erano stati alla menta, gli ultimi
quattro al limone. Ed ora era il turno di quella liscia. Quella vera e forte.
Si portò
il bicchierino alle labbra e lo svuotò con un unico sorso. Sentì l’alcool
scendergli in gola, terribilmente caldo e piacevole.
-Un altro-
Il barista gli allungò un altro bicchiere e lui si affrettò a svuotarlo. Si
sentiva decisamente leggero…
-Perché
non assaggi questo? E’ delizioso…- Draco si votò lentamente verso Brian e fissò
con interesse lo strano miscuglio azzurro che conteneva il suo bicchiere.
-Che roba
è?- Brian sorrise, e il piccolo anellino che aveva attaccato al labbro
inferiore scintillò in modo invitante.
-Quanti
ne hai?- gli chiese Draco, indicando il piercing e dimenticandosi per un attimo
del cocktail.
-Tre-
Draco storse il naso curioso. Ne aveva uno sul labbro e uno sul sopracciglio
destro, ma il terzo?
-Io ne
vedo solo due…- mormorò avvicinandosi. Brian posò il bicchiere sul bancone e
fece un paio di passi verso il biondo. Quando fu abbastanza vicino gli mise una
mano dietro la nuca e lo attirò contro le sue labbra. Draco rabbrividì e
quando, pochi secondi dopo, si staccarono, sorrise sornione.
-Mh…
Credo di aver capito…- sussurrò divertito.
Forse
stava per commettere una cazzata, un’enorme, gigantesca cazzata. Ma doveva
assolutamente chiarire con lui. Non se ne sarebbe andato da quella stanza
finché quel cretino non lo avesse ascoltato!
Guardò
l’ora e sbuffò irritato. Era tardissimo e Malfoy non si decideva a tornare.
Dove cavolo si era cacciato?!
Stava per
mandargli un messaggio quando sentì qualcuno armeggiare con la serratura della
porta. Si mise subito sull’attenti.
Spense la
luce e si nascose in camera da letto. Era davvero agitato. Quando la porta
della stanza finalmente si aprì lui si sentì morire dentro.
-D…
Draco, hei… Fa piano…- Sussurrò Brian, chiudendo con fatica la porta. Malfoy
sorrise goloso e gli si appiccicò addosso, iniziando a torturargli il collo con
dei piccoli morsi.
Non si
erano minimamente accorti di lui. Harry strinse le labbra ed accese l’abatjour.
Vide Brian e Draco staccarsi e voltarsi sorpresi verso di lui.
-Dunque
non mi ero sbagliato a giudicarti una… Puttana…
Perché è quello che sei, e me lo hai dimostrato proprio adesso. Quindi evita di
fare il santarellino.- sibilò gelido.
-P… Potter!
Che cazzo ci fai qui?! Come hai fatto ad entrare?!- soffiò Draco, passandosi il
dorso della mano sulle labbra gonfie e umide di baci. Harry sorrise amaro.
-Volevo
scusarmi per l’ennesima volta e chiarire tutto… Ora capisco che non ne vale la
pena. Divertiti pure in compagnia di questo stronzo. Probabilmente è proprio
vero che Dio li fa e poi li accoppia.-
Draco aprì la bocca per parlare ma Harry gli fece segno di rimanere zitto,
dopodiché uscì dalla stanza, nauseato da quella situazione.
Camminò
lentamente, come in trans, fino alla sua camera. Si sentiva un perfetto idiota.
Si era fatto fregare completamente da quel biondino, doveva ammetterlo.
Evidentemente
per Draco stare con lui non aveva rappresentato altro che un passatempo. Un
fottutissimo passatempo.
Sentì
qualcosa di caldo rotolargli lungo la guancia destra, ed un secondo dopo sulle
labbra sentì il sapore salato delle lacrime.
Odiava
sentirsi così debole ed ora sentiva di odiare anche Malfoy.
Perché
vedere lo sguardo ferito di Potter gli aveva fatto attorcigliare lo stomaco?
Perché quando lo aveva visto andarsene aveva provato l’impulso di rincorrerlo e
fermarlo? Perché quando gli aveva dato della puttana aveva sentito di meritarselo?
Perché
subito dopo che aveva sentito la porta chiudersi aveva cacciato Brian in
malomodo?... Probabilmente perché era schifosamente ubriaco. Non poteva esserci
un altro motivo.
Tra lui e
Potter non era mai cominciata nessuna relazione, quindi lui non aveva fatto
niente di male. Punto. E poi Potter non meritava di certo la sua attenzione!
Sbuffò e
si mise steso a pancia in giù sul letto, nascondendo il viso nel cuscino.
La testa
gli scoppiava e, inutile nasconderlo, per la prima volta in vita sua provava un
sentimento molto vicino alla colpa. E proprio non ne capiva il motivo.
Un’altra
giornata a dir poco stressante. Aveva continuato a correre come un matto per
tutta la città, accompagnato naturalmente da Lyla che altrettanto naturalmente
aveva notato lo stato pietoso in cui era ridotto e lo aveva tempestato di domande.
Si
sentiva semplicemente distrutto.
L’unica
nota positiva della giornata era che con tutto il lavoro che aveva fatto non
aveva avuto il tempo per pensare a… lui.
Non avrebbe più pensato a lui, questo era un dato di fatto.
E poi
Lyla quella sera lo aveva invitato ad uscire per svagarsi un po’, e lui era
stato ben felice di accettare. Si sarebbe sicuramente divertito in sua
compagnia. Lyla sapeva essere veramente dolcissima e, nonostante la conoscesse
da pochi giorni, aveva capito che di lei si poteva fidare.
Aprì la
sua valigia con un gesto secco e subito il suo sguardo si rabbuiò. Afferrò i
vestiti di Malfoy e senza pensarci un secondo li buttò fuori dalla finestra.
Quel
dannatissimo mal di testa non accennava a scomparire, nonostante le tre aspirine
che si era bevuto!
Si
appoggiò stizzito al davanzale della finestra, sperando che un po’ di aria
fresca riuscisse ad alleviare almeno in parte il dolore.
Fu
proprio in quel preciso istante che vide tre deliziose magliette e un paio di
jeans precipitare nel vuoto. Ci mise circa un secondo a capire che quelle
meraviglie erano effettivamente sue.
Spalancò
la bocca inorridito e si sporse dalla finestra, osservando i suoi vestiti
finire dritti dritti nella piscina dell’albergo.
-Potter…
Brutto coglione!-
Batté le
mani, infinitamente più sollevato. Si, aveva fatto bene a liberarsi di quegli
stracci.
Stava per
chiudere la finestra quando la porta della sua stanza si spalancò di colpo,
rivelando la figura ansimante di Malfoy.
-Potter!-
-Malfoy!-
-Potter! Perché
cazzo non chiudi mai la porta della tua stanza?!-
-Malfoy! Perché
cazzo sei qui?! Vattene immediatamente!- i due si osservarono in cagnesco per
qualche secondo.
-Tu hai
lanciato dalla finestra i miei
vestiti!- sibilò Draco accusatorio, chiudendo la porta con un calcio. Harry
sorrise mellifluo.
-Oh, ma
davvero erano i tuoi?- Draco strinse i pugni.
-Hai idea
di quanto mi siano costati?!-
-A te non
sono costati proprio niente! Sono soldi che ti passa il tuo paparino quelli che
spendi!-
-Stronzo!-
-Vaffanculo!-
-Sfigato!-
-Esci di
qui!- Draco si passò la punta della lingua sul labbro superiore e lo fisso
dritto negli occhi.
-No.-
asserì deciso. Harry si voltò, dandogli le spalle.
-Non te
lo ripeterò un’altra volta Malfoy, vattene…-
-No.-
Harry sospirò.
-Perché vuoi
restare, Draco?- domanda da un
milione di dollari.
-…-
-Allora?-
Harry sentì la porta della stanza aprirsi e poi chiudersi con un tonfo sordo.
Quando si voltò, Draco era sparito.
***
MI E’ TORNATO INTERNETTTTTTT!!!!!!!!!!! XD
Ok, inizia a mettermi una certa angoscia questa storia =.= Draco è
ufficialmente il più coglione del mondo, mentre Harry poverino se potesse (e ne
sono sicurissima >.<) mi riempirebbe di botte per come lo sto trattando. A
pensarci bene è proprio sfigato, non glie ne va mai bene una, poraccio!
Vabbè, la storia va così quindi beccatevi sti capitoli deprimenti
=.=
Come avrete notato, tra le righe, c’è stato un piccolo sviluppo.
Harry (lo sfigato XD) sta cominciando a prendere coscienza dei sentimenti che
nutre per la testa bionda, mentre Draco rimane il solito idiota XD E lo rimarrà
ancora per un po’!
La fine si avvicina, e sappiate che ho scritto l’inizio dell’ultimo
capitolo, anche se non ho ancora minimamente pensato ai capitoli prima!! XD
Ho intenzione di fare un seguito, non prendetemi per pazza ma ho
già in mente la storia a grandi linee. Idee per il titolo?? *.* Fatevi
sentire!!
Grazie mille per le recensioni, vi ho già detto che sono
contentissima che questa storia vi piaccia così tanto??? ^^
Un bacione a tutte!
Cally