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Autore: Rakyr il Solitario    16/11/2007    1 recensioni
Mi è venuta ques'idea, quindi farò delle song fc su dei personaggi di Final Fantasy, è possibile che ci siano diverse coppie oltre a singoli personaggi. [1]Garnet (ff9) [2]TidusxYuna (ffX)
Genere: Romantico, Drammatico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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2:Lost and Damned- Tidus e Yuna

Era da tanto tempo che aspettavano quel momento, il momento della sconfitta di Sin, la fine di quell’eterno e continuo tormento che flagellava l’intera Spira.
Tutto era iniziato con la comparsa di Sin in mare, dove aveva aggredito una nave Albhed.
Fu questo ad averli fatti conoscere…forse un po’ destino, forse un po’ crudeltà del caso.
Una giovane invocatrice ed un altrettanto acerbo blitzer che si era offerto di farle da guardiano.
Era allora che il viaggio era incominciato.
Allora ambedue non conoscevano appieno quel mondo e gli ingranaggi potenti e, se si vuole, crudeli che lo facevano funzionare.
Eppure quel giovane spirito libero, che era sempre stato abituato al successo ed alla fama, che non aveva mai dovuto chiedere nulla a nessuno, le aveva fatto una promessa.
Aveva messo la sua spada, sé stesso al suo totale servizio.
Avevano viaggiato insieme per templi, mari, città, pianure affrontando pericoli al di là dell’immaginazione.
Eppure la sua spada non l’aveva mai abbandonata, nemmeno una volta si era rifiutato di aiutarla, nemmeno una volta non era andato a cercarla e salvarla.
Eppure quel momento lasciava tutti con l’amaro in bocca per la tristezza e la crudeltà del fato…

“Elena sei venuta da me
quando la vita pareva iniziare
allora sapevo poco
quando iniziò questo
Una volta ero libero di volare…
Non ho mai promesso nulla.
Questo può essere un addio…”

Eppure come è fallace la natura umana, che si ancora ai ricordi per sopravvivere.
Il bacio di Macalania lo sentono ancora tutti e due sulle labbra.
Quel calore che li aveva avvolti quando planavano nel lago di cristallo del bosco incantato.
I fugaci sguardi dolci che si scambiavano durante il viaggio.
La carezza di Tidus sulla sua spalla quando erano tutti intorno al falò, appena davanti alle cupe rovine di Zanarkand, una sorta di Mecca formato spettrale.
La determinazione sul suo volto quando si era opposto a Yunalesca, più intensa di tutte le volte che, pur non avendo il permesso, si addentrava nei chiostri per non abbandonarla.
Aveva capito che lui la avrebbe seguita ovunque, non l’avrebbe mai lasciata andare al suo destino.
Era il suo appiglio, la bella casa dove dimorava il suo cuore.
Allora perché il calore del suo corpo lentamente scemava e le sue dita parevano prive di sostanza?
Tuttavia quelle gocce calde sul suo collo erano vere e brucianti.
Si voltò e lo abbracciò, riuscendo ancora ad afferrare quel petto amato e confortante, che sapeva di lui…

“Benché mi stringi stretto
sento andarsene il ritegno
come un pizzico di paura
come una nuvola sottile
in un cielo estivo
Una volta nella luce della luna…
Non posso spiegare
e non so
in qualche modo potremo riunirci”

Le sfiorò le guance, le mani che a tratti diventavano impalpabili e non riuscivano più nel loro intento.
-Non piangere Yuna…-
Lei scosse la testa, mentre i fremiti delle spalle crescevano.
-Sarò sempre con te…-
Lei alzò il viso speranzoso verso di lui.
-Qui…- le toccò il petto con una mano –Nel tuo cuore-
-Non andartene!- ormai non tratteneva più le lacrime e gli afferrò il braccio, solo per sentire le sue dita chiudersi sull’aria.
Poi la baciò.
Un bacio vero.
Un bacio salato, un bacio spietato.
Un bacio che sapeva di cambiamento.
Di addio…
-Il mio viaggio verso l’Oltremondo è appena iniziato…- disse sibilando, come spaventato da ciò che diceva.

“Elena non piangere
credimi; lo faccio per te
Ora rispetta la mia decisione
Sarò via domani presto
La mia storia è appena iniziata
nulla può togliermi la fede
nel mio viaggio verso il sole”

Rimasero abbracciati per interminabili istanti, mentre una luccicante nebbia di lunioli li avvolgeva, dolcemente.
Sembrava un momento troppo sacro per poter essere interrotto.
L’ultimo loro momento, l’ultima loro speranza.
Tutti i loro sogni si erano infranti come specchi.
Eppure erano ancora lì, abbracciati, consolandosi l’un l’altro.
Assaporando fino all’ultimo quello che sapevano essere il loro ultimo momento.
Le rimase abbracciato, come ad infonderle ogni singola scintilla del suo calore, ogni frammento dei suoi pensieri.
Lentamente ed inesorabilmente i corpo, composto ormai solo di luci tenui, cominciò a perdere quella straordinaria coesione che lo faceva esistere, condizionata dalla sua infinità determinazione e forza di volontà.
Attraversò il corpo dell’amata, ombra tra le luci.
Una lacrima mutò in un guizzo di vivace luce mentre prendeva la rincorsa e saltava nel cielo, tra le tenui soffici nuvole.
Tutti sapevano che era un addio.
Yuna crollò in ginocchio e pianse il suo amore già perduto…
Una voce lontana e dolce palpitò nella sua mente –Non essere triste….sono nel tuo cuore…-

“Non chiedere il perché
non essere triste,
A volte tutti noi
dobbiamo deviare i sentieri che abbiamo progettato
Non dimenticare cos’è accaduto tra noi
cerca solo di capire
che ho tentato di salvarti dai persi e dimenticati…
io sono perso e dimenticato”


Ringrazio la mia stupenda Romance per il commento...questa scena credo ti sia un po' più familiare Amore. Ti Amo tanto!
  
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