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Autore: __avatar__    15/05/2013    3 recensioni
E se Loki non fosse l'unico gigante di ghiaccio? Se Odino, o qualcuno prima di lui, avesse slavato altri giovani e lasciati sulla terra per scampare alla loro sorte?
Cosa succederebbe se Loki ne incontrasse proprio uno...o UNA?
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Natale era ormai alle porte. Casa Avengers era in fermento e subbuglio da quando Pepper aveva proposto di passare le feste in montagna, per respirare vera aria natalizia. L’unico contrario era Tony.

<< Ma abbiamo questo popò di casa, e voi volete andare in una baita? Senza comfort, in una foresta? >> ma nessuno lo stava a sentire, visto che erano impegnati a fare avanti e indietro per l’attico a prendere le varie cose che sarebbero servite.

<< E dai Tony. Sarà divertente. – Pepper passando gli diede un leggero bacio sulla guancia, vedendolo imbronciato, la divertiva sempre vederlo così -  E poi hai quella “casetta” in Canada che non usi mai. Si deve essere generosi a Natale >>

<< Ma che dici se l’ho usata cinque anni fa. – disse facendo un calcolo mentale veloce. -  E poi si deve essere generosi sempre con la mia roba? >>
Ma ormai nessuno lo ascoltava più veramente. Pepper passò un’ultima volta in salotto tenendo tra le braccia dei vestiti appena usciti dall’asciugatrice, da mettere in valigia, le tre spie decisero se era il caso di portare qualche gioco e la console, ma poi optarono per lasciarli li, niente tecnologia in quelle vacanze.
Il genio si arrese, ma si rifiutò di andare in macchina, dato che le auto erano ancora rosa. Era riuscito a togliere solo i fanali di Hello Kitty, ma vernice faceva fatica a venire via, e poi il viaggio in macchina era di circa ventidue ore.
Due giorni dopo, il vent’un dicembre, tutta la combriccola andò in aeroporto, dove li attendeva un jet privato nero.

<< Wow. Sai, stai diventando il mio migliore amico. >> Clint mise un braccio intorno al miliardario divertito

<< Se lo sapevo trasformavo questo, in un confetto rosa! >> commentò Sam con finta aria afflitta

Quando salirono, rimasero tutti a bocca aperta. Il jet aveva pareti pareti bianche e la moquette rossa scura, una riga orizzontale color oro faceva il giro dell’aereo a metà. L’insieme però non era pacchiano, anczo era un mix molto elegante.
C’erano dieci poltrone, quattro delle quali erano messe in modo tale che i passeggeri si vedevano in faccia, in mezzo c’era un tavolino.
Appena entrarono tutti e la porta si chiuse alle loro spalle, Natasha, Sam, Clint, Tony e Loki si fiondarono alle quattro poltrone, decisi ad accaparrarsi il posto. Le prime a vincere furono le ragazze, che si aggiudicarono i posti vicino al finestrino, mentre i tre mori ancora litigavano.

<< L’aereo è mio! >>

<< Si, ma noi siamo i tuoi ospiti. >>
Nel mentre che Clint e Tony si sbraitavano addosso, Loki aproffittò del momento di distrazione e si sedette vicino a Natasha.

<< Loki dammi una… - Clint si girò verso la parte dove prima c’era il dio ma non lo trovò – Traditore, ti sei già seduto. >>

<< Certo, io approfitto sempre delle situazioni che volgono a mio vantaggio. E voi me l’avete posta su un piatto d’argento -  quello aveva un sorrisino angelico sul volto – E poi perché avrei dovuto darti una mano? >>
La spia gli diede un pizzicotto, poi con uno scatto felino, si fiondò sull’ultimo posto rimasto, vicino a Sam

<< Ma… ma … >> Tony era senza parole

<< Dai Tony, vieni con me e gli altri – Pepper lo prese per le spalle, girandolo e gli porse un bicchiere di champagne. – Prendi, così ti calmi. >>

Il genio prese il bicchiere e seguì la donna.

<< Prima faremo una tappa a New York. La signorina Potts deve scendere al JFK. >> annunciò il capitano sbucando dalla cabina di comando.

<< Si devo controllare come vanno i lavori di restauro alla torre. >>
Loki ghignò, ricordandosi che era tutto merito suo se la torre era ancora fuori uso. Clint non perse l’occasione per dargli un calcio allo stinco da sotto il tavolo.

Dopo quasi un’ora decollarono. Loki e Bruce erano un po’ agitati, il dottore perché si sentiva in gabbia, il dio perché riteneva quel mezzo di trasporto molto strano, rispetto al Bifrost.
Il viaggio verso “la grande mela” durò un’ora e un quarto, durante la quale Loki e Clint si divertirono a rendere la vita impossibile a Tony, lanciandoglio i cubetti di ghiaccio dal cestello dello champagne. Divennero anche piuttosto brilli, dato tutto il vino che avevano bevuto; alla fine i due iniziarono a ridere senza alcun motivo.
Quando atterrarono, Pepper salutò tutti, dicendo che li avrebbe raggiunti un paio di giorni dopo, e scese. Dopo mezz’ora, quando il portellone si chiuse, decollarono. Clint e Loki però non si erano resi conto che stavano partendo e non si erano ancora seduti, così le due ragazze li presero per i vestiti e li scaraventarono sule poltrone allacciando le cinture.

<< E’ possibile che un paio di bicchieri vi metta fuori gioco? >>

<< Su Asgard non avete alcolici? >>

<< Si, ma non li ho mai bevuti. Li ho sempre ritenuti insulsi e per la gente debole. – quello stava ridendo a crepapelle insieme all’altro moro – Ma per infastidire Stark non ci sono problemi. >>

Poi intervenne Bruce, che diede due pillole ai due, che le bevvero senza domandare, e si addormentarono.
Le due tre ore successive passare tranquillamente, tra un film e un ottimo pasto. Quando atterrarono a Toronto, Clint e Loki si risvegliarono, un po’ intontiti per il sonnifero, ma erano tornati normali.
Per fortuna tutti avevano portato sull’aereo degli indumenti pesanti. Fuori faceva un freddo becco, c’erano almeno due gradi, e le nuvole annunciavano neve, come se non ne fosse già scesa abbastanza, ai lati della pista di atterraggio c’erano almeno venti centimetri di neve. L’unico a suo agio con quel freddo era Loki, che stava tranquillamente con la maglia a maniche lunghe, senza cappotto.

<< Signor Stark. –un poliziotto si avvicino al jet- Bentornato in Canada. Due macchine vi stanno aspettando fuori dall’aeroporto, e i bagagli li stanno già scaricando. >>e li scortò fuori.
Ad aspettarli c’erano due fuori strada nere, dove gli autisti stavano già caricando i bagagli (che bello essere persone importanti, non ti devono controllare i bagagli)
Appena le macchine furono cariche, salirono tutti e partirono alla volta delle montagne. Quando raggiunsero la baita aveva iniziato a nevicare; grossi fiocchi di neve che sembravano cotone si attaccarono a quelli già scesi in precedenza. Sam si tolse un guanto e un ficco le si poggiò sull’indice teso, dopo pochi secondi si sciolse. Era uno spettacolo strabiliante, e la baita sembrava fatta di marzapane.

<< Sai, per essere tua, è normale. >> Sam si guardò in torno. La casa era interamente fatta di legno e si ergeva su due piani, eccezion fatta per la canna fumaia che era in nuda pietra. Tutto in torno c’era un grosso giardino imbiancato e immacolato. Il tutto si ergeva su una collina, sotto di essa un piccolo bosco la rendeva invisibile al paese sottostante.

<< Si, ogni tanto mi piace allontanarmi dal caos, e tornare alla realtà >> Tony prese i suo bagagli dalla prima macchina

<< Si, una volta ogni cinque anni? >> gli fece eco Steve, prendendo il resto dei bagagli
Quando Tony aprì la porta, c’era anche un bel portico, con due panchine a dondolo, l’odore acre e stantio li colpì subito.

<< Allora. Facciamo così – mentre si avvicinò alla cassa di legno vicino al camino – Noi uomini andiamo a prendere la legna nel box. Mentre Sam, Natasha e l’uomo caos  stanno qui a pulire. >>

<< Come scusa? Quello adatto alle pulizie casalinghe è la provetta camminante. >> ancora sotto il portico accennò al capitano, il quale gli lanciò uno sguardo truce

<< Non sei in grado di spaccare la legna. Sei troppo gracilino. >> Clint entrò in casa e mise per terra il suo borse. Per tutta risposta Loki perse della neve, ne fece una palla e la lanciò alla spia.

<< Sei morto. >> Loki che aveva ancora un sorrisino sulle labbra, venne travolto da Clint.
I due finirono sulla neve e iniziarono ad azzuffarsi. Loki riuscì a riempire la bocca della spia con la neve, quando quello cercò di chiedere rinforzi. Ben presto iniziarono una lotta, tutti contro tutti. Quando si alzarono, un po’ indolenziti e infreddoliti, gli uomini (anche Loki) andarono nel box a spaccare un po’ di ceppi di legno, mentre le due ragazze rimasero in casa a sistemare.

Sam iniziò a pulire il salotto.Quello era molto grosso, sulla sinistra dell’entrata c’era il camino in pietra che faceva ad angolo, davanti ad esso tre divani in pelle che sistemate sopra delle coperte di lana, per terra un tappeto soffice bianco. Sulla destra una tavolone lungo in legno, per sedersi c’erano da un alto degli sgabelli, dall’altro una panca; dietro una parete con un arco c’era la cucina, molto grande anche quella. Nel messo del salotto c’era una scala che portava al piano superiore, dove si trovavano le otto stanze da letto.
Natasha invece portò le valigie al piano di sopra, quando finì tornò in salotto, aprì le finestre per arieggiare e si mise a pulire la cucina. Dovevano andare a fare la spesa, non c’era niente.
Quando ormai il piano inferiore era pulito, da fuori si sentivano le voci dei ragazzi che tornavano.

<< Te l’avevo detto che ero capace. >>

<< Si, infatti ti sei tagliato. >>
Quando entrarono videro Loki che si reggeva una mano ferita, dalla quale usciva del sangue

<< Che è successo? >> la rossa si avvicinò al dio per guardare la ferita

<< Il piccolo principe ha preso l’accetta per la lama, per vedere se tagliava o era da affilare. >> Clint e Steve, che avevano le braccia piene di legna, andarono a svuotarle nella cassa

<< Sei un genio. Purtroppo però in case non c’è niente per disinfettare. >> parlò la rossa

<< Invece si – Sam si illuminò all’improvviso -  quando ho pulito il salotto, ho trovato la solita scorta di alcolici. >> e si diresse verso un armadietto vicino al camino e tirò fuori una bottiglia con poche dita di liquido trasparente.

<< Ehi, quella è la mia vodka! >> Tony cercò di afferrare la bottiglia, ma la ragazza si scansò in fretta

<< Tony, ci sono altre due bottiglie. Poi me ne serve poco, e questo è l’ideale. Smettila di fare il bambino >> vedendo la faccia corrucciata dell’altro.
Andò in cucina e trovo, per puro caso uno strofinaccio. Aprì la bottiglia e verso un po’ del contenuto sullo strofinaccio, poi si avvicinò al dio, che la guardava sospettoso.

<< Siamo sicuri che funzioni? Non mi sembra… >> ma il resto della frase fu sostituito con un urlo.
Il dio scostò la mano bruscamente, ma la ragazza la riprese

<< Dai, smettila! Serve per non fare infezione, altrimenti ti prendi il tetano e serve il vaccino, e non so se a te funzioni. >> così premette di nuovo lo straccio sulla ferita. Il moro strinse i denti, quella cosa bruciava da matti! Stupidi Midgardiani e le loro trovate.
Poi dopo qualche altro minuto, la ragazza tolse o straccio un po’ insanguinato e fasciò la mano con della garza, che le porse Bruce.

<< Allora, visto che il dio non è morto dissanguato, è meglio se qualcuno va a fare la spesa. >> Tony rientrò in salotto dalla cucina.

<< Bruce, Steve. E’ meglio se andate voi, altrimenti se va Tony sarebbe capace di comprare cose inutili. >> iniziò Clint, beccandosi un’occhiataccia dal genio (patatine, caramelle e alcol non erano inutili)

<< Sam forse è magli se vieni anche te. E’ meglio che ci sia anche una ragazza. >>
Così i tre salirono sul fuori strada e partirono alla volta del paesino; mentre in casa Loki si spaparanzò sul divano intanto che la rossa accendeva il fuoco. Dopo qualche istante Clint aprì una porticina tossendo, per la troppa polvere, chiese

<< Tony cosa sono quelle scatole? >>

<< Addobbi natalizi. >> rispose quello un po’ allarmato. Odiava addobbare la casa per Natale.

<< Coraggio tu, inizia a districare questi fili. So che sei un esperto ormai. >>

<< Non posso, la mia povera mano.. >>

<< Hai un taglio, non te l’anno mozzata. >> poi la spia gli lanciò un groviglio di fili e lucine. Il moro però riuscì a scansarsi e uscì di casa. Non aveva nessuna intenzione di fare quella cosa insulsa. 



Angolo autrice
Allora questo capitolo mi è venuto in mente, non lo nemmeno io perché xD
Vi posso dire che nel prossimo avre qualcosa di più intrigante che lotte nella neve o pulizie, lo prometto ahahah
  
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