George odia gli specchi.
Li odia perché vedendo il suo riflesso non può fare a meno di pensare quanto sia incompleto, adesso che lui se n'è andato.
George odia il silenzio, ma odia anche il rumore.
Detesta il silenzio perché non c'è niente che lo distragga e che gli impedisca di pensare a lui, ma odia anche il rumore perché gli ricorda tutto il casino che facevano insieme.
E George, in ogni caso, si sente incompleto.
George odia i colori, ma odia anche l'oscurità.
Odia i colori perché davanti a qualcosa di luminoso non può fare a meno di ricordare la sua vita prima che quella cosa succedesse, e odia l'oscurità perché ne è stato completamente risucchiato.
Non sta bene da nessuna parte, lui è incompleto.
E George odia persino odiare, ma non può farne a meno.
Perché George e Fred non sono mai stati due individui separati, sono sempre stati un tutt'uno.
Ed essendo un tutt'uno da quando Fred è morto George è rimasto a metà.
Incompleto.
Per sempre.