Nota autrice : eccomi qui , con l’altro capitolo. Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo e spero che sia piaciuto , e grazie anche per le recensioni.Nel secondo capitole sono 1.448 parole contante con word.
Save my soul.
2° capitolo.
Le prime lezioni erano terminate e finalmente c’era l’intervallo. Changjo ovviamente non aveva sentito neanche una minima parola durante le prime due lezioni , in realtà era rimasto a guardare il nuovo arrivato davanti a lui per tutto il tempo.
Si stava dirigendo verso la mensa insieme a Ricky. Il cibo era l’unica cosa positiva di quella fottutissima scuola.
I due si andarono a sedere nel solito posto con le solite persone , nonché alcuni dei pochi amici che Changjo aveva.
Lee Byunghun , che si faceva chiamare da tutti L.joe o semplicemente Joe , era il ragazzo che piaceva a Ricky e ultimamente sembravano molto … legati. Non c’è molto da dire su di lui essendo un ragazzo abbastanza riservato.
Bang Minsoo. A prima vista poteva sembrare il leader del gruppo , ma in realtà è un idiota che non fa altro che dormire , mangiare e giocare. Diciamo che veniva a scuola tanto per obbligo.
Ahn Daniel , ma tutti lo chiamano Niel per fare prima. Forse lui è la persona più strana che Changjo abbia mai incontrato in vita sua.E ormai tutti si erano accorti del suo interesse per Minsoo.
Kim Myungsoo , conosciuto come “ il ragazzo più bello di tutto il liceo “. E’ stata una delle prime persone che aveva conosciuto , è sempre stato gentile con tutti ed anche un ottimo studente.
E infine , Lee Sungyeol , nonché l’idiota per eccellenza del gruppo.
Diciamo che erano come una famiglia per Changjo , le persone più care che aveva , forse le uniche.
«chi si rivede.» disse subito Niel che dopo aver pronunciato quelle parole tutti si prestarono a salutare Changjo.
«Perché sei venuto oggi , Changjo?» Domandò poi Sungyeol.
«Avrà conosciuto qualche altra ragazza.» Disse ironico Myungsoo , peccato però che Jonghyun non avesse il suo stesso senso dell’umorismo.
«Ricky mi ha buttato dal letto , tutto qui.» Tutti scoppiarono in una sono risata , anche Ricky , mentre il rosso si limitava a guardarli male , sembrava quasi avere il fuoco negli occhi.
«Com’è il nuovo studente?» Domandò Joe , il rosso si mostrò casualmente molto interessato all'argomento.
«Sembra … tranquillo.» Rispose Ricky.
«Ci stai dicendo che Changjo non gli ha fatto ancora nulla??»
«Proprio così.»
Ricky rispose alla domanda di Sungyeol , adesso tutti fissavano il più piccolo , ovvero Changjo , con aria confusa e sorpresa. Changjo si sentì in dovere di dire qualcosa sulla questione , ma il fatto era proprio che lui non sapeva il perché. Non sapeva perché a quel ragazzo non aveva fatto o detto nulla di cattivo , non sapeva perché reagiva in quel modo quando lo vedeva , non sapeva nulla , e desiderava tanto scoprire tutte le risposte a quei perché. Changjo era più confuso delle loro espressioni in quel momento.
«Mi sembra una brava persona.»
«Changjo .. il fatto è che tutte le persone che hai preso in giro erano della brava gente.» Rispose divertito Minsoo , quanto poi di divertente non c’era nulla.
«Però lui si è appena trasferito.» Changjo stava cominciando a sudare freddo , il fatto bello è che non ne sapeva il motivo , per l’ennesima volta.
«Ma tu non badi a queste cose.» Insistette Minsoo e tutti gli altri annuirono. Adesso il rosso si trovava nella merda , e non sapeva proprio cosa inventarsi.
Era calato il silenzio per alcuni secondi , e l’unica cosa che lo interruppe fu il suono della campanella che segnava la fine dell’intervallo. Changjo non aveva mai amato così tanto quel suono , forse era stata solo una botta di culo oppure la fortuna aveva deciso finalmente di stare dalla sua parte , ma lui ringraziò mille volte il signore per avergliela fatta scampare.
«Salvato dalla campanella.» Disse ridendo Myungsoo.
«Allora ci si vede , a non so quanto Changjo.» Dissero tutti insieme ironicamente per poi andare nelle loro classi. Ah , quanto potevano essere divertenti , davvero.
I due amici si trovavano già in classe , mancavano ancora tre lunghissime e noiosissime ore per la fine della scuola.
E anche in queste ore era rimasto a guardare Chan Hee , anche da dietro sembrava bellissimo , ma un momento , perché stava pensando quelle cose ora? Sospirò forte e si auto convinse di non essere gay o cose simili , magari aveva solamente la febbre alta.
Finalmente le lezioni erano finite. Finalmente sarebbe tornato a casa e non avrebbe rimesso più piede in quella scuola per molto tempo , non lo avrebbe più rivisto e lui sarebbe tornato quello di sempre.
Camminava verso l’uscita insieme a Ricky il quale , quest’ultimo , non faceva altro che guardare Joe che parlava semplicemente con delle ragazze.
Sorrise divertito a quella scena , Ricky geloso? Qualcosa di troppo divertente. Poi però notò lui , Chan Hee. Era appoggiato al muro , aveva gli auricolari e , probabilmente , stava aspettando che qualcuno lo venisse a prendere. Gli avrebbe parlato , era impaziente di parlargli.
«Ah , Ricky , puoi andare da solo a casa.»
«Cos’hai intenzione di fargli?» Ma come cazzo. Sì , Ricky non era umano.
«Non voglio fargli assolutamente nulla.»
«Changjo .. davvero dic-»
«Davvero , voglio solo parlargli.»
«Va bene.»
Stavolta era stato il più piccolo a convincere il suo migliore amico il quale aveva appena preso l’autobus.
Lui sarebbe andato a piedi.
Aveva appena perso l’autobus per parlare con quel tizio.
Camminava deciso verso l’obbiettivo e una volta arrivato al punto , si appoggiò al muro anch’egli , esattamente di fianco a lui.
Ovviamente il biondo lo notò subito e si tolse gli auricolari , ma nessuno di loro due osò aprire bocca. Però entrambi volevano parlarsi , entrambi stavano cercando un argomento per comunicare. Ma la prima mossa la fece proprio il nuovo arrivato.
«Aspetti l’autobus?»
«Eh? Ah , sì. » Ecco , neanche iniziato a parlare che già aveva sparato una bugia.
«Anche io.»
«Mh.»
«Ho sentito parlare di te.» Già dal primo giorno? Perfetto.
«Cosa hai sentito , esattamente?»
«Dicono che sei lo studente con i voti più bassi di tutto il liceo ma allo stesso tempo sei uno dei più conosciuti , soprattutto nel campo femminile. Quest’anno sei venuto a scuola si e no una settimana e ti sei ripresentato oggi dopo quasi un mese. Vieni anche considerato come il classico bullo.»
«…» Il più piccolo non rispose , anche perché , tutto quello che gli avevano già sputtanato , era tutto vero.
«Siamo simili.»
«Simili?»
«Anche io avevo il tuo stesso atteggiamento fino due anni fa.»
«E adesso?»
«Ho smesso.»
«Pft. E io che credevo che tu fossi uno di quei studenti modelli.»
«Sto cercando di diventarlo.»
«Perché mai?»
«Non voglio passare tutta la mia vita dentro una scuola , quindi ho deciso di rassegnarmi.»
«Dentro una scuola? Quindi tu.. scusa ma quanti anni hai?»
«19.» Lo stava prendendo per il culo o cosa?
«19!? Mi stai dicendo che , sei stato bocciato due volte!?»
«Esatto. Due volte nel quarto anno di liceo. Facevo proprio come te , non ci andavo mai a scuola e quindi , non avendo valutazione su di me non potevano fare altro che farmi ripetere l’anno. Ma anche se avevano mie valutazioni , erano poche e tutte negative.»
«E’ impossibile. Smettila di prendermi per il culo.»
«E’ la verità. Per questo , Jonghyun , dovresti venire a scuola e studiare , come sto facendo io e come fanno –quasi- tutti.»
«Neanche se dovessi morire.»
«Peggio per te.»
«…» Gli stava dando lezioni di vita per caso?
«A proposito , perché non mi hai preso in giro come fai con tutti , Changjo?» Perché quella domanda ora? Era nella più totale merda.
«Non lo so.»
«Invece lo sai , solo che ancora non te ne sei reso conto.» E con questo cosa voleva dire? Fino ad ora credeva che il ragazzo più strano di tutto il liceo fosse Niel , ma lui.. lui non ne era da meno.
«Tu cosa ne sai.»
«Perché noi essere umani non siamo stupidi , ed ad ogni azione che facciamo o non c’è una ragione valida.» Okay , lo aveva letteralmente azzittito.
«Aish. Smettila di parlare , mi fai confondere , sei strano.»
«Ma se sei venuto qui con l’intento di parlarmi.»
«E tu come fai a saperlo!?»
«Non ha importanza.»
«Invece s-»
«Il mio autobus è arrivato. E’ stato davvero un piacere parlare con te , spero diventeremo amici.»
Chan Hee lo precedette , senza fargli finire la frase. Adesso lo stava salutando e il più piccolo inconsciamente ricambiò il saluto.
Quello sarebbe stato un piacere? A lui non sembrava tanto piacevole come conversazione. Però , le sue parole , avevano un qualcosa di magnetico. Sì , esattamente , come una calamita , lo attiravano. Ardeva in lui il desiderio di conoscerlo sempre più a fondo , sentiva che stava succedendo qualcosa di diverso nella sua vita.