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Autore: Matthewjames    01/06/2013    1 recensioni
C'erano questi tre pieni di energia, di rabbia e di divertimento per quello che facevano, senza nessun riguardo, nessun obbligo e nessuna spiegazione o simulazione di ragionevolezza per nessuno.
Erano l’anello di congiunzione tra la spettacolarità del rock dei Queen e il lirismo pop dei Radiohead, un incrocio tra metal, elettronica e glam. Dalla prima Battle of the bands nel Devon, da dove sono partiti, al tutto esaurito dell'ultimo Summer Tour.
Il primo si chiamava Matthew, il frontman, il secondo Dominic, il batterista, ed il terzo Chris, il bassista dal cognome impronunciabile.
Avevano occhi solo per noi.
Ma io ero a metà tra un amore impossibile e uno completamente irreale...
Benvenuti nell'era dei Muse come non l'avete mai vista.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aprì gli occhi. Mi svegliai stesa sull'amaca del gazebo. Erano le 4 del mattino. Cosa diavolo ci facevo lì?!? Ricordo solo di essermi addormentata in camera. Qualcuno stava urlando. Mi alzai e ancora confusa guardai di fronte a me, in mezzo alla nebbia c'erano tre persone che vedevo alquanto sfuocate. Mi guardai, avevo addosso una maglia che non ricordavo di avere. La guardai meglio. Sopra c'era una scritta con un pennarello. Ma ero troppo stanca per leggere, iniziai a camminare verso le tre ombre. Due le riconobbi subito, Eli e Sara, e iniziai ad urlare: "Signora Ho cosa diavolo fa a quest'ora?" Ma come risposta ebbi solo una risata. Mi avvicinai alle ragazze, ma non c'era nessuno. Forse avevo confuso l'albero con la signora Ho.
Cavolo ero così drogata?!?
Eli con il suo faccino cuccioloso disse:"Auguri idiota!" Poi mi indicò la maglia e mi invitò a leggerla. Non era la scrittura di Eli e nemmeno quella di Sara.

"Hello Mrs. Bellamy (cosa?!?), oggi è un giorno molto speciale per te. Volevamo farti una sorpresa, così abbiamo organizzato tutto questo a tua insaputa. (Tutto questo cosa?) Fortunatamente ieri ti sei addormentata e ci hai lasciato campo libero. Ci conosciamo da poco, ma sei già importante per noi. Purtroppo non possiamo essere qui con te oggi perché abbiamo un aereo che ci porterà in America per il tour. Ci dispiace molto. Vorrà dire che ci vedremo tra una settimana. Ti amiamo."

Era firmato
M.J, C&D

Matthew James, Chris e Dominic.

Ricapitolando: avevo incontrato i miei idoli, Matt mi aveva chiamata baby, mi aveva tenuto la mano, avevo cantato e suonato con lui e mi aveva abbracciato. In più mi avevano lasciato una maglia come regalo per il mio compleanno.
Cosa desideravo di più?
Mi sarebbe piaciuto averli qui con me, ma pazienza. Avevano il tour, ed il tour non si può rimandare. Peccato però.
Sara mi prese per un braccio e mi portò su in camera. Salimmo, mi sciacquai la faccia e mi affacciai alla finestra. La nebbia stava scomparendo piano piano, ma stava iniziando a piovere.
Sentì di nuovo urlare. Ma sta volta non urla di ragazzi. Qualcuno stava cantando. Scesi giù, correndo come una pazza. Conoscevo quella voce. Amavo quella voce.

"Bury it
I won't let you bury it
I won't let you smother it
I won't let you murder it
Our time is running out
and our time is running out"

Immaginate un prato pieno di nebbia, con una pioggia insistente che ti bagna il viso, tre ombre che suonano e tre ragazze che corrono verso la musica alle 4:30 di mattina.
Tutto questo mentre gli altri dormono.
Arrivai tutta bagnata, non so se per il sudore o per la pioggia. Forse un misto tra i due.
Lo guardai, mi guardò.
Finì l'ultimo vocalizzo di 'time is running out' ed attaccò:

"I was searching
You were on a mission
Then our hearts combined like
A neutron star collision"

Amavo quella canzone, scoppiai a piangere sulla spalla di Sara. Matt mi prese e mi abbracciò.

"Our love would be forever
And if we die
We die together
And lie, I said never
'Cause our love would be forever"

'Love', quella parola a cui davo la colpa di tutto, quella parola che ora lui mi aveva dedicato.
Era un sogno. Un incubo.
Non mi volevo illudere di nuovo.
Era solo una canzone.
Non ci poteva mai essere nulla tra una star che poteva avere tutte le donne ai suoi piedi e me, una stupida ragazza.

"Dicono che l'amore é vita, io per amore sto morendo."

Non dovevo illudermi.
Era solo il testo di una canzone.
Non poteva provare davvero ciò che cantava.
Rimanemmo abbracciati fino a quando non finì di cantare.
Piangevo, stavo piangendo davvero. Mi chiese perché lo stavo facendo ed io non trovai le parole per spiegare cosa provavo in quel momento, cosa provavo per loro.
E soprattutto per lui.
Era sempre stato il mio sogno.
Cantò per due ore. Poi arrivò la signora Ho tutta felice per me. Stranamente non fece alcuna storia per il caos, anzi concesse la giornata libera a tutti, che intanto erano scesi a fare colazione.
Per festeggiare il mio compleanno Sara, Eli, Dom e Chris erano andati a prendere cornetti e caffè, mentre Matt era rimasto accanto a me seduto sull'amaca.
Avevo sempre provato qualcosa per loro, ma al livello di 'adorazione'. Ma ora quello strano sentimento si stava trasformando in qualcosa che mi stava piano piano bucando lo stomaco, non per tutti. Solo per quel fottuto elfo dai capelli nero pece.

Li ringraziai per tutto quello che avevano fatto per me in quei due giorni.
Matt fece una cosa che mi sbalordì. Mi prese e mi portò al centro del prato a ballare. Ballammo sotto la pioggia. Poi di colpo tutta l'allegria che aveva sprizzato da tutti i pori sino a quel momento sparì; mi prese e disse con faccia seria che dovevamo parlare.
Cosa mi voleva dire?
Mi stavo realmente preoccupando.
Lo seguì, ci allontanammo il più possibile dagli altri. Prima di iniziare a parlare mi chiese se avessi qualche domanda particolare.
Esitai un attimo, ma poi dissi: "Cosa significano queste prime parole sulla maglia?"
"Lo immaginavo. Sai, non so come spiegartelo. Stai diventando importante per me, come una sorella. Anche se ci conosciamo da poco, posso dire che sei speciale."

Sorella, sorella, non ragazza.
Buco nell'acqua di nuovo.
D'altronde, come avrebbe fatto ad innamorarsi di me?
Fottuta illusione.

"Hai altro da dirmi?", risposi.
"Si, ti..."
"Matt muoviti!" Era Dom.
Aveva rovinato il momento.
Matt corse da lui e disse che avremmo continuato a parlare nel pomeriggio.
Salì in camera con le ragazze e parlammo. Sara mi aggiornò su tutto quello che era accaduto. Mi spiegò della festa, e di Dom.
"Dom?!?"
"Si, stiamo insieme..."
"E così me lo dici?!"
"Come così? Ci sei rimasta male?"
"Cavolo Eli va a prendere un po' di spumante che qua si festeggia!"
Sara scoppiò a ridere. Risi anche io per non piangere.
Non parlai loro di Matt. Non volevo dire delle cose di cui non ero certa nemmeno io.

[...]

Vennero a bussare alla porta. Erano Dom e Chris. Presero Sara ed Eli e scesero giù. Io declinai l'invito.
Non ne avevo voglia.
Arrivò di corsa Matt, che mi prese in braccio e mi portò di sacco giù.
Eli ci guardò male, poi scoppiò a ridere dopo aver sentito una battuta di Chris. C'era feeling tra i due. Ecco, sia Sara che Eli stavano avendo 'fortuna' con loro. Io e Matt nulla.
Faaantastico.
Ma non mi volevo rovinare il compleanno.
Decisero di portarci in spiaggia.
Durante il viaggio raccontai a Dom un po' della mia vita. Mentre Chris, stranamente serio, ogni tanto interrompeva il discorso per darmi consigli. Matt era silenzioso. Era seduto accanto a me.
"Cos'hai?", chiesi sottovoce.
"Nulla."
"Ti conosco già bene, Bell, c'è qualcosa."
"Sono solo stanco. Dai tranquilla".
E si sforzò di sorridere.
Rimanemmo in silenzio per il tempo che restava alla spiaggia.
C'era il sole. Un bel sole caldo.
Scendemmo dall'auto e andammo a stendere i teli. I ragazzi, di soppiatto, ci tesero un agguato e ci buttarono in acqua. Uscimmo e li spingemmo noi. Sembravamo dei bambini. Bambini troppo cresciuti. Dom baciò Sara sotto i nostri occhi. E noi facemmo un 'ohhh' di approvazione. Scoppiammo a ridere. Eli nel frattempo prese tre gelati e ce li dividemmo.
Si sedette vicino a Chris, lo guardò e lui la baciò.
E cavolo. Tutti si stavano fidanzando tranne me.
"Abbiamo due nuove coppie", disse Matt scherzoso.
"Ne manca solo una", rispose secco Dom. E Matt lo fulminò con lo sguardo.
Per sdrammatizzare la situazione me ne uscì: "Mi dispiace, ma sono già impegnata con la mia chitarra, che puntualmente si SCORDA di chiedermi di sposarla."
Scoppiarono tutti a ridere, anche Matt. Che era sempre più cupo e strano.
"Quando partite voi?"
"Domani mattina."
"Cosa?!"
"Già, la preside ha chiamato la signora Ho. Bisogna ritornare a casa."
"Domani mattina? Non dovevate rimanere un'altra settimana?"
"Si, così credevamo, ma alle 11 abbiamo l'aereo."
"Cavolo, manco il tempo di conoscervi che già ve ne andate!"
"Ci rivedremo, tanto qua le coppie resistono, vero?"
Domanda provocatoria.
Alla quale risposero con un sonoro si.
Ci accompagnarono al college per mettere a posto le valigie.

Italia stavamo ritornando.

"And you fell wrong, like your life has slipped away."

La mattina ci vennero a prendere Chris e Dom. Chiesi dove fosse Matt.
Ma mi sentì uno sgorbutico 'non so perché non è voluto venire'.
Mi arrivò un messaggio da un numero sconosciuto.
'Ci vediamo tra 10 minuti all'aeroporto. Avvisa gli altri che sono li."
Era Matt. Arrivammo all'aeroporto, Eli baciò Chris, Sara Dom e salirono sull'aereo. Li salutai anch'io ed aspettai Matt.
Non arrivava.
Pensavo mi avesse dato buca, ma alla fine l'uomo dai capelli schizzati venne.
"Scusa Fede, in questi ultimi due giorni ho pensato molto a noi."
"A noi come fratelli vorresti dire..."
"No, a noi come Eli e Chris, come Dom e Sara. Per questo ero sempre scontroso. Non voglio perderti."
E lo baciai.
Si, cavolo, baciai Matt. Davanti a tutti.
La hostess fece l'ultima chiamata per il volo di ritorno. Dovevo scappare.
Scoppiai a piangere sulla sua spalla. Mi guardò, mi baciò e mi diede tre biglietti.
"Questi sono per il concerto di Roma del 6 luglio, manca tanto lo so, però sono sicuro di rivederti, tanto ho il tuo numero ora."
Non sapevo che dire.
"Sentiamoci in questi giorni, ricorda, tu sei mia ora!"
Non era un addio, era solo un a presto.

Salì anche io sull'aereo. Senti qualcuno in lontananza urlare "remember that now you're mine".
Capi che era lui.
Ero troppo stanca per pensare e per ricordare.
Mi misi le cuffie, sparai 'Animals' a tutto volume e tanto per cambiare dormì, sperando di rimettere un po' in ordine le idee.

  

Penso che il prossimo capitolo arrivi la settimana prossima. Non so bene quando, perchè devo studiare per gli esami... (-.-).
Sarei curiosa di conoscere il vostro parere sulla storia.
Preparatevi però , perchè i colpi di scena arriveranno a momenti.
Ciao a turuturututti!
 
 
  
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