Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lady Rea    05/06/2013    1 recensioni
-Mai Audrey Schumann avrebbe pensato che quello non sarebbe stato un'estenuante e pericolosa spedizione di lavoro, ma bensì un viaggio più inteso, lungo e profondo.
Un viaggio legato al cuore e alle sue mille fragili crepe.-
La storia di Audrey e Percy, che non è solo amore, ma anche sofferenza, amicizia, rabbia e riflessione.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Audrey, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
#Trentasei ore



[Percy]



Non sapeva perché si era ritrovato due giorni dopo, seduto su una piccola seggiola scomoda a fissare il suo petto alzarsi e abbassarsi al ritmo sofferente delle sue costole rotte. Se fosse stato un ragazzo diverso, impulsivo come i suoi fratelli, si sarebbe precipitato fin dal primo istante.
Ci aveva messo ben trentasei ore per arrivare fin lì.
Due giorni passati a cercare di distrare la sua mente da quei strani pensieri.
Perché era rimasto così scioccato?
Perché sentiva di provare qualcosa per quella tedesca silenziosa e bizzarra, capace di gesti generosi ma non voluti, dedita al lavoro in modo così completo che non si era risparmiata dall'affrontare contemporaneamente ben tre Mangiamorte comparsi dal nulla per prelevare il Ministro della Giustizia.
Ed ora giaceva inerte su un letto del'ala riservata del San Mungo, obbligata a una sorta di coma continuo per permettere che le pozioni per le ossa e i tessuti di rinsaldarsi.
Si alzò non appena sentì la porta della stanza privata aprirsi, si passò una mano sul volto e cercò di sembrare disinvolto mentre Hannes lo fissava stanco e leggermente divertito.
-Se venuto a trovarla.- disse avvicinandosi al letto ed osservando il volto pallido ed esausto dell'assistente al ministro.
-Io … Sì. Volevo sapere come stava.- disse riuscendo a ritrovare la voce.
Hannes annuì lentamente. -E' una roccia lei. Si riprenderà presto.- annunciò sorridendogli.
Percy Weasley si ritrovò per un attimo a desiderare di avere quella naturale allegria che Hannes e gli altri tedeschi sembravano avere per natura. Voleva per una volta farsi una lunga e briosa risata e non preoccuparsi di nulla, ma il suo volto s'incupì e girò i tacchi.
Quello in cui aveva creduto,i principi morali e l'etica lavorativa per cui aveva rinunciato alla sua famiglia si stavano sciogliendo sotto il sole cocente dei fatti. Prima le sparizioni, poi le morti inspiegabili ed infine gli attacchi diretti.
E qualcosa, nel profondo del suo cuore, lo stava tormentando: aveva sbagliato.



[Audrey]



-Hai dormito per quasi trentasei ore!- esclamò allegro Hannes mentre le sistemava i cuscini dietro le spalle. -Devo dire che t'invidio parecchio!-
Audrey tentò di sorridergli ma la fitta alle costole le lasciò una smorfia in volto.
Nonostante la naturale allegria di Hannes, non riusciva a condividere tutto quell'entusiasmo.
-Come sta Boris?- domandò improvvisamente, cominciando a ricordare cosa era successo giorni prima.
-Bene direi. Un po' amaccato e decisamente arrabbiato. Johanne lo ha legato a letto per obbligargli a dormire qualche ora.- rispose ridacchiando. - Per un attimo credevo che sarebbe successo qualcosa di disdicevole ed invece … -
Audrey alzò le spalle e sorrise mesta.
Da tempo era rimasta involontariamente al centro di una specie di triangolo amoroso. Boris le aveva sempre riservato un trattamento speciale, corteggiandola con silenziosa tenacia, mentre Johanne da pochi mesi si era scoperta innamorata di quest'ultimo e decisa a prenderselo. Non era la prima volta che Johanne s'intrometteva nella vita di Boris e qualcosa le diceva che prima o poi avrebbe definitivamente ceduto.
Per quanto le riguardava, Boris non era più di un amico, un compagno di squadra. C'era qualcosa in lui, quella sottile arroganza, che la irritava e l'allontanava sempre più. Nei suoi rari sogni di bambina, si era sempre vista accanto a un uomo severo ma allo stesso tempo gentile, capace di cedere ai sentimenti e rispettoso delle volontà altrui.
Hannes la lasciò presto con la promessa che sarebbe tornato con tutti gli altri non appena finito il turno di sorveglianza al Ministero.
Audre, sola e stanca, si guardò intorno nella anonima stanza d'ospedale e si stupì nel notare l'assenza di macchinari Babbani, salvo una carrozzina pieghevole posta accanto alla porta. Era sempre stata abituata alle cure Babbane, più lenti ma decisamente più forti e complete. Girando la testa notò un piccolo particolare che la obbligò a sedersi bruscamente, nonostante il dolore alle costole.
Sul comodino qualcuno aveva posato una tazza blu e un piccolo biglietto.
Allungò il braccio, nonostante i dolori, e prese subito in mano il piccolo biglietto. Non era nulla di che, un semplice pezzo di pergamena ben tagliato e piegato.
“Qualcuno mi ha detto che un tazza di caffè caldo è un buon modo di salutare l'alba. Bene, sono sicuro che già domani si sentirà meglio e presto la rivedrò in ufficio. Le auguro una pronta guarigione, Percy Weasley”
Audrey rilesse più volte, finché non imparò il breve testo a memoria. Lo ripose con fatica sul comodino e solo allora sorrise genuinamente.
Non sapeva perché ma c'era qualcosa di dolce in quel biglietto pomposo, qualcosa che aveva fatto breccia nel suo cuore irrigidito dal lavoro e dalla vita.




   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lady Rea