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Autore: CompletelyOriginalUser    19/06/2013    0 recensioni
Brevi racconti incentrati su Rachel... passando attraverso varie emozioni, da molto chiare a molto scure.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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30

- Ho rotto con Arnold oggi! -

Jordan entrò a passo di carica nella cucina, dove Rachel stava cercando di godersi il resto dei suoi Cinnamon Toast Crunch in pace.

Ovviamente, non sarebbe più stato possibile.

- Non ricordo di averti chiesto qualcosa sul tuo piccolo fidanzato – disse Rachel sbrigativa, non era in vena di parlare – Ma va bene che tu me lo abbia detto. -

- Le relazioni sono così difficili! - piagnucolò Jordan.

Rachel posò bruscamente il cucchiaio. Per quanto non volesse entrare in quella conversazione, non riuscì a trattenersi dal commentare.

- Relazioni? Jordan, tu non hai una relazione, e non ne hai mai avuta una. -

- Non puoi saperlo! Non puoi sapere quello che combino quando tu non ci sei. Smettila di comportarti come se sapessi sempre tutto. Non sei molto più vecchia di me, Rachel. Come puoi sapere se ho una relazione, o non ce l'ho. -

- Va bene, ovviamente vuoi parlarne, e io voglio finire alla svelta, quindi prosegui. - disse Rachel a malincuore.

Jordan la raggiunse al tavolo, senza che l'espressione di sofferenza abbandonasse il suo viso.

- Qual'è il problema? - chiese Rachel – Pensavo avessi dei ragazzi... oh aspetta, scusami, – si corresse in tono melodrammatico – pensavo avessi delle relazioni ogni settimana. -

- Si, ma Arnold e io siamo stati assieme per quasi un mese. - sospirò sconsolata Jordan.

- Un mese, è? Hai già scelto l'abito per il tuo matrimonio? - Rachel considerò seriamente l'ipotesi di tornare a prestare più attenzione ai suoi cereali che a sua sorella.

- Andiamo, Rachel – Jordan sembrava sinceramente sconvolta ora, non solo piagnucolosa – Mi piace veramente. -

- Oh, – Rachel rimase sorpresa. Immaginò di dover smettere di prendere in giro Jordan, realizzando che la sua piccola sorella era in preda a una cotta, il che significava guai in vista – Guarda, Jordan... -

Jordan la interruppe, chiaramente molto più interessata a parlare che ascoltare quella conversazione – Mi piace veramente, ma l'ho visto seduto con Ashley Wincher a pranzo oggi. Credevo che ci saremmo incontrati a pranzo, lo facciamo sempre. E ci sediamo sempre assieme. Ed è veramente dolce quando usa il suo buono per prendermi una porzione extra del dessert. Ma l'ho visto seduto con lei e... Credo che abbiamo rotto ora. Ma penso di amarlo. -

- Oh, Jordan. - Rachel sentì un misto di affetto ed irritazione, altrimenti noto come antico legame fraterno. - Non so cos'è successo in mensa. Semplicemente non ha senso, non posso capirla. Ma so che non puoi essere innamorata di questo ragazzo perché di compra dei brownies. -

- Mi sento come se lo fossi. E gliel'ho detto. -

Rachel cercò di mettersi nei suoi panni. Non era li tipo di persona da “ti amo”, nemmeno con Tobias.

La prima e una delle poche volte che lo aveva detto ad alta voce, erano scarafaggi. Si stavano preparando a strisciare attraverso un bagno disgustoso, cercando di trovare una nuova entrata alla vasca Yeerk. L'istinto da scarafaggio di Rachel le stava dicendo che l'odore di sporcizia mescolato a un non-abbastanza-forte detersivo per la pulizia industriale non era disgustoso. Lo scarafaggio si sentiva a casa.

Ed era così. Era normale, naturale. Solo un altro giorno, un altra missione. Non era neanche lontanamente vicino all'essere una missione pericolosa, e nemmeno la più disgustosa che avessero fatto. Lo vedeva solo come un altro giorno di lavoro in ufficio.

Fai attenzione li dentro. Le disse Tobias con un pensiero telepatico privato.

Anche tu. Ti amo. Disse automaticamente, senza pensarci su.

Ti amo anch'io.

E così, aveva ricambiato. Non c'era stato nessun bacio, nessun momento romantico o musica di sottofondo. Non aveva nemmeno avuto il tempo di mettere la parola io prima del ti amo.

Alcune ragazze hanno la loro pietra miliare a scuola.

Alcune ragazze l'hanno in metamorfosi da insetto, con le piccole zampe da insetto che lottano per allontanarsi da una macchia di urina prima di partire alla carica verso una entrata dalla vasca Yeerk, senza il tempo di dire altro.

La cosa divertente era, guardando la faccia di Jordan oltre il tavolo della cucina, che Rachel iniziava a chiedersi se le ragazze nei corridoio lo facessero meglio della ragazza nella macchia di urina.

- Gli hai detto che lo ami? - Rachel vece una smorfia, immaginando l'imbarazzo della sorella.

Jordan annuì, due lacrime le scesero lungo le guance.

- E poi lo hai visto con quest'altra ragazza? -

Jordan annuì ancora.

- Lui ha detto che ti ama? -

Jordan scosse la testa, lo sguardo fisso sul tavolo - No. Non ha detto niente. E il giorno dopo l'ho visto con Ashley. -

Rachel prese un respiro profondo. Se voleva aiutare sua sorella, aveva bisogno di mettersi a proprio agio. Smise di guardarlo come ad una questione di coppia e iniziò a tracciarlo con attenzione, come se stesse facendo la mappatura della vasca Yeerk.

- Ve bene, so che è non è piacevole, ma cerchiamo di riflettere. Ci sono un sacco di ragioni per la quale possa essersi seduto con Ashley. Forse stavano lavorando ad un progetto assieme. Forse i loro genitori si conoscono. Non lo sappiamo. E dovresti chiederglielo prima di scaricarlo. E forse non ha detto nulla perché era solo imbarazzato.

Jordan alzò lentamente lo sguardo – Quindi, pensi che mi ami? -


- Beh – disse Rachel con attenzione – Usa i suoi buoni per prenderti il dessert. Deve pure significare qualcosa, giusto? Forse un ragazzo che ogni giorno fa qualcosa di carino per te, non può sedersi e pranzare casualmente con un altra ragazza senza nessuna ragione. -

Jordan si asciugò le lacrime – Quindi... stai dicendo che devo uscire con un ragazzo, anche se penso che mi stia prendendo in giro, se lui è carino con me e mi compra qualcosa? -

Rachel si strofinò la fronte per la frustrazione – No, non è quello che stavo dicendo. -

Jordan sembrava confusa – E' proprio quello che hai detto. -

- No, Jordan... - Rachel guardò sua sorella minore, soddisfatta di poter essere onesta con lei, una volta su un milione. - Quello che sto cercando di dire è che la vita può fare schifo. Può essere molto dura. Quindi puoi essere grata quando va bene, invece di lagnarti... intendo dire protestare... su come non sia perfetta. Perché potrebbe andare molto peggio. Stessa cosa vale per i ragazzi. -

Jordan sembrava quasi capire quello che Rachel stava dicendo, esitare sul bordo, cercare di coglierne il concetto. Dopo alcuni minuti di ginnastica menale ed emozionale che non centrava nulla su quello che Rachel aveva messo sul piatto della bilancia, alzò le mani e sbatté i piedi sotto il tavolo, esasperata.

- Quindi dovrei rompere con Arnold o cosa? - Jordan mise tutta la confusione e la sincerità di una cotta nella scuola media in quella domanda, era ancora ostinata a voler una risposta concreta.

Rachel rise gentilmente – E' una tua scelta Jordan. Non posso prendere la decisione per te. -

Si alzò per andarsene, senza smettere di sorridere perché ora, proprio in quel momento, non si sentiva sola.

- Aspetta... dove stai andando? - Jordan sembrava ancora immersa nella confusione, ma Rachel sapeva che la sorella avrebbe dovuto risolvere quella questione da sola.

- Non puoi sapere quello che combino quando non ci sei. - la prese in giro – Forse ho un appuntamento. -

  
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