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Autore: Miky Jane Malfoy    06/01/2008    30 recensioni
una punizione, un ingiustizia... e se invece una punizione diventasse un occasione per conoscersi meglio? e se una volta conosciuti, si finisse per piacersi? questa è la storia di come ho scoperto che le apparenze ingannano.. di come ho capito che niente è mai come sembra.. di come ho compreso che tra orgoglio e pregiudizio.. prevale sempre il nostro cuore. Ciao a tutti! è la prima ff che scrivo, siate clementi!!! spero di trovare delle recensioni, anche piccine picciò!!! bacioni, Miky
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciau ragazze! Ecco qui il nuovo capitolo! Spero che vi piacerà, perchè so che molte di voi lo aspettavano da un pò, questo momento! Beh, non vi anticipo altro!!!^_^
Vi chiedo però di perdonarmi, perchè non ho il tempo di rispondere alle recensioni. Ho deciso di pubblicare lo stesso, perchè alcune di voi mi hanno detto che preferiscono se, in mancanza di tempo, pubblico anche senza le risposte alle recensioni, piuttosto che non pubblicare per niente, e così ho deciso di fare!
Vi lascio alla lettura, come al solito, ci "vediamo" giù!


Attraction. Quell'unica parola le rimbombava in testa, mentre correva verso il bagno di Mirtilla. Avrebbero finito quella sera, ne era sicura. E l'indomani, probabilmente, Harry sarebbe stato con lei. La pozione d'amore che aveva preparato, era perfetta, nulla sarebbe andato storto. Ma non era una normale pozione d'amore. No, c'aveva aggiunto qualcosa, quell'attraction, che la rendeva unica e micidiale. Non faceva innamorare le persone e basta.. rendeva le due persone che la bevevano attratte inesorabilmente una verso l'altra, le faceva credere innamorate, e il suo effetto svaniva una volta che l'attrazione che era nata fosse stata soddisfatta. Chi avesse bevuto il filtro, sarebbe risultato tremendamente vulnerabile alle sensazioni che questo provocava, e non avrebbe saputo resistere. L'attraction era una pozione che aveva trovato in un libro di magia oscura, che era riuscita a prendere dalla sezione proibita in biblioteca, e da qui l'idea di aggiungerla al classico filtro d'amore.  Perchè lei non voleva fare innamorare Pansy Parkinson di Draco Malfoy e viceversa.. voleva che l'effetto svanisse una volta che il tradimento fosse avvenuto, così da farli soffrire al pensiero di ciò che avevano fatto.
Era ormai in prossimità del bagno, quando andò a sbattere contro qualcuno, e finì lunga distesa per terra.
"stai attenta!"
Ginny si scostò i capelli dagli occhi, per vedere in faccia la persona che le aveva teso la mano per aiutarla a tirarsi su, e si trovò davanti due profondi occhi blu: Blaise Zabini.
"Grazie, Zabini, ma ce la faccio da sola" disse, tirandosi su.
"ok come vuoi" rispose lui, con un alzata di spalle.
La ragazza, prese la sua borsa dei libri ed entrò velocemente in bagno, non rendendosi conto di aver lasciato qualcosa in terra. Blaise si avvicinò curioso, e raccolse il foglietto di carta. C'erano scritti degli  ingredienti per una pozione, non sapeva dire quale, probabilmente un compito che Ginevra doveva fare per Piton. Si mise il foglietto in tasca, ripromettendosi di restituirlo alla ragazza non appena l'avesse incontrata di nuovo. Se solo Blaise avesse prestato più attenzione agli ingredienti scritti, si sarebbe reso conto che molti di essi erano illegali...

Finita la cena, mi alzai e uscii. Notai lo sguardo di Hermione, confuso, che non capiva dove stessi andando. Pansy, Potter e anche Blaise, che era arrivato tardi a cena e mi aveva detto che si era scontrato con quella specie di piattola, sapevano dove stavo andando, e sorrisero. Una volta fuori dal castello, scrissi veloce un foglietto e lo mandai con un un gufo a Hermione, in sala. Potevo immaginare la sua faccia, mentre leggeva il contenuto...

" ti aspetto in riva al lago..
                                           D."

Andai velocemente verso il lago, lasciai un altro bigliettino e un paio di scarpe da ginnastica, il numero me l'aveva fatto avere Pansy, e senza riuscire a trattenere un sorriso, corsi verso il giardino appena fuori dalla scuola, lì dove l'avevo chiamata mezzosangue per la prima volta. Lasciai un altro foglietto, insieme a una busta e a una sciarpa, e poi via, stavolta verso la collina sopra casa di Hagrid.

Quando lessi il biglietto, sorrisi, un pò per lo stupore, un pò perchè vedevo Harry, Pansy e Blaise ridere, e avevo capito che sapevano qualcosa per quanto riguardava questo strano biglietto.
"Pansy, ragazzi, voi sapete qualcosa che io non so?"
Harry Pansy e Blaise scossero la testa, sorridendo, bugiardi. Li guardai interrogativa ancora un attimo, poi Pansy mi disse: "ma che stai facendo, Herm, corri!forza!" Le sorrisi, mi alzai e uscii di corsa dalla sala Grande. Forse aveva in mente una passeggiata romantica.. ma poi mi ricordai che stavamo parlando di Draco Malfoy, che decisamente non era il tipo di persona da fare una banale passeggiata romantica. Infatti, arrivata al lago, trovai un secondo biglietto su una roccia, fermato da una pietra, per impedire al vento di portarlo via. Lo aprii, curiosa e divertita, e lo lessi:

"Mi credevi una persona tanto banale da farti venire al lago per una passeggiata romantica? è appena cominciata la tua caccia al tesoro, Hermione. Prendi ciò che trovi vicino alla roccia, e Torna col pensiero a cinque anni fa, quando frequentavamo il secondo anno. Ti do solo un indizio: un insulto. Allora?"

Ma certo! al secondo anno mi aveva chiamata mezzosangue per la prima volta. Era lì che dovevo andare!Guardai vicino alla roccia, c'erano un paio di scarpe da ginnastica, del mio numero. "le tue non sono molto indicate" c'era scritto, nel bigliettino legato a una stringa. Sorrisi, le infilai, e lasciai le mie al loro posto. In effetti, le mie scarpe nere, quelle che mettevo sotto la divisa, non erano proprio azzeccate per una caccia al tesoro nei giardini, di sera! Mi misi a correre , sperando di aver avuto l'intuizione giusta, il cuore mi batteva a diecimila, mai più mi sarei aspettata una cosa del genere. Affannata, incuriosita, divertita ed emozionata, raggiunsi il posto dove avrebbe dovuto esserci il terzo biglietto. C'era, ma come lo sfiorai, una voce vibrò nell'aria. Una voce che conoscevo, e che mi fece sorridere.
"nessuno ha chiesto il tuo parere, sporca mezzosangue" Fu la frase che si espanse nell'aria. Aprii il biglietto.

"Ti ricordi? una frase, una parola, che so averti fatta stare male. Ora, non sei più una sporca mezzosangue. Sei la MIA mezzosangue. E poi, la tua rivincita te la sei presa l'anno dopo, sulla collina vicino casa di Hagrid... Hai capito qual'è il prossimo posto? Prima di correre, però, dà un occhiata a cosa c'era poggiato sotto la busta..."

Presi la busta che c'era poggiata sul muretto, dentro c'era un pezzo di una fotografia, e sotto la busta, una calda sciarpa rosa e grigia, con una H e una D, scritte in nero. Cadde fuori un bigliettino anche dalla sciarpa, c'era scritto: "colori neutri, senza distinzione di case. Perchè quando siamo io e te, siamo solo Draco e Hermione" Avvolsi la sciarpa intorno al collo, poi ripresi la mia corsa, sempre col sorriso sulle labbra e con il cuore gonfio di emozione, verso la collina dove gli avevo dato un pugno, al terzo anno.
Anche li, appiccicato proprio alla roccia contro cui era stato lui quando gli avevo puntato la bacchetta contro, c'era un biglietto, insieme a una busta, e un pacchetto in terra.

"La mia mascella si ricorda perfettamente questo posto: mi hai colpito, quel giorno, e non solo fisicamente, ma anche moralmente, perchè mi hai dimostrato che non avevi sul serio paura di me, e che non saresti crollata ai miei piedi come tutte le altre. Da quel giorno ci siamo scontrati più volte, sia io e te, ma anche io e i tuoi amici.. ad esempio all'inizio di quest'anno, sul campo da quidditch.. allora, cosa aspetti?prendi la tua busta, il tuo pacchetto, aprili e poi corri!"

Nella busta c'era un altro pezzo della foto di prima, e ormai capivo chiaramente che la foto era mia e sua, l'unica foto che c'eravamo fatti insieme, un giorno durante le mie lezioni di quidditch. Sentivo gli occhi pizzicarmi per le lacrime di felicità, aprii il pacco: dentro c'era un bellissimo maglione, con attaccato un biglietto "Così non ti dovrò portare in infermeria con la febbre alta quando avrai finito la tua caccia al tesoro" Mi fece ridere, mi infilai il maglione nero, e sono infilandomelo notai una H ricamata in rosa sulla manica.
Ero ansiosa di sapere cosa mi aspettava dopo, così mi precipitai al campo da quidditch, dove era avvenuta quella battaglia Grifondoro contro Serpeverde che aveva dato inizio a tutto quanto. Li, attaccato alla porta di ingresso, c'era un altro foglio, con un'altro pezzo della fotografia, il penultimo, dentro a una busta, e con un altro pacco appoggiato in terra.

"ed eccoci arrivati a quest'anno... ti ho fatto correre attraverso i momenti più importanti per noi, facendoti girare tutto il parco, da una parte all'altra. Se avessi scelto ogni singolo posto in cui sono avvenuti negli anni i nostri scontri, non saresti mai arrivata alla fine, quindi ho scelto solo i posti che sono stati spettatori dei nostri incontri-scontri più significativi. E questo, è uno di quelli. Qui, è iniziato tutto. Se quella battaglia non fosse avvenuta, ora non saremmo qui. Apri il pacco, prima di leggere il seguito, e indossa ciò che troverai"

Il biglietto finiva così. Aprii il pacco, dentro c'era un bellissimo vestito argentato, Accompagnato da delle scarpe col tacco argentate anch'esse. Mi infilai negli spogliatoi, che non a caso erano li a fianco, e me lo infilai. Mi stava perfettamente, stringeva delicatamente in vita, e poi cadeva morbido sui fianchi, arrivando ai piedi. Calde lacrime avevano cominciato a scendere sulle mie guance. Lacrime di felicità, di emozione, di sorpresa. Mi infilai anche le scarpe e presi il foglietto che c'era in fondo alla scatola.

" ti sembrerà un controsenso che prima ti do un maglione per coprirti e poi ti regalo un vestito leggero e senza maniche... Ma l'ho fatto perchè non devi più correre e stare al freddo. Questo è il penultimo posto della caccia al tesoro, e anche l'ultimo. Dove ci siamo dati il primo bacio?"

Lasciai tutta la mia roba negli spogliatoi e andai velocemente fuori, di nuovo, sul campo. E stavolta, invece di un biglietto, ci trovai lui. Draco Malfoy. Il ragazzo che amavo. E mai come ora, ne ero stata certa. Era appoggiato al muretto, e guardava dalla mia parte.

La vidi spuntare sul campo, e il mio cuore fece un balzo. Era arrivata. E il vestito, le stava d'incanto, proprio come avevo immaginato. Era strano vederla così elegante, ed era ancora più bella del solito. Dio, quanto l'amavo. Venne verso di me, con quel suo sorriso, bagnato dalle lacrime. Le andai incontro, sorridendo a mia volta. Rimanemmo a fissarci, senza parlare, mi chinai verso di lei e la baciai, un bacio dolce, di una dolcezza che sapeva tirarmi fuori solo lei. Poi mi scostai e le porsi l'ultima lettera.
Dentro, c'era l'ultimo pezzo della foto.
"Draco, io..." ma non disse nulla, mi saltò al collo, baciandomi con passione, e io ricambiai ovviamente, stringendola più forte a me. Quando mi staccai, le misi un dito sotto il mento e le alzai il viso verso di me.
"sei arrivata, devi trovare il tuo tesoro"
"e non sei tu il mio tesoro?"
"Granger, io non appartengo a nessuno" dissi, ovviamente scherzando, con il mio ghigno che rifece la sua comparsa sul mio viso, e la fece ridere. In fondo, ero sempre Draco Malfoy, non avrei mai peccato di banalità, ma non sarei mai stato nemmeno un mostro di dolcezza.
"e allora qual'è il mio tesoro?"
Tirai fuori dalla tasca una scatolina e gliela porsi. Dentro, c'erano due collanine, con un ciondolo, un cuore spezzato, su una metà c'era una H e sull'altra una D. Potter si era congratulato con me per la scelta, perchè Hermione aveva sempre desiderato averne uno. Infatti, mi sorrise tra le lacrime.
"Draco è bellissimo"
"voltati"
Presi una collanina, quella con la D, e gliela allacciai al collo. Poi, lei fece lo stesso con me, allacciandomi quella con la H.
"Buon mesiversario, Hermione" Le dissi, quando tornò a guardarmi. Si fece seria, mi guardò intensamente con i suoi occhi color oro fuso.
"Ti amo, Draco" mi disse. L'intensità con cui lo disse, mi fece capire quanto fosse sincera. La attirai a me e la baciai.

Risposi al suo bacio. Gli avevo detto ti amo. Ed ero felice di averlo fatto. Sapevo che lui me l'avrebbe detto solo quando si sarebbe sentito pronto a farlo, però io avevo avvertito il bisogno di dirglielo. Mi prese in braccio, e con un sorriso gli passai le braccia intorno al collo. Mi portò dentro al castello, sempre tenendomi in braccio, senza curarsi di chi ci poteva vedere, fino in camera nostra. Una volta in camera, mi mise in piedi, e mi baciò. Risposi al suo bacio, lasciandomi andare. mi passò le mani dietro la schiena, cercando l'allacciatura del vestito. La trovò e mi guardò, in una muta domanda. Gli sorrisi, un pò spaventata, ma sicura. Mi fece adagiare sul letto, e mi tolse il vestito. Arrossii, e lui lo notò, perchè sorrise e mi disse:
"sei bellissima.."
Gli passai le mani dietro la schiena, incapace di parlare, sentivo che era teso dal desiderio. Gli sbottonai la camicia, e lui mi aiutò e la fece finire in terra. Poi, cominciai a sbottonare i bottoni dei suoi jeans. Era la prima volta per me, e mi tremavano le mani. Cercai le sue labbra, nascondendomi in quei baci, mentre anche i suoi jeans finivano in terra. Mi accarezzò, e io mi sentii morire dal desiderio di lui. Mi sfuggì un gemito, che lo eccitò ancora di più, e mi sfilò anche l'ultimo indumento che indossavo. Avevamo il fiato corto entrambi, tirò su il viso per guardarmi negli occhi.
"hai paura?"
"un pò" risposi, sincera. Gli sfilai i boxer, e a quel punto non c'erano più barriere tra di noi.
"non potrei mai farti del male" mi disse, con la voce roca. E sapevo che era vero. Mi riempì di baci e carezze, facendomi impazzire sempre di più, poi si fece largo tra le mie gambe ed entrò in me. Sentii dolore per un attimo, un attimo solo, ma passò in fretta. Avevo le mani sulla sua schiena e l'accarezzavo. Sentivo chiaramente che si stava trattenendo, per dar modo a me di abituarmi a lui.
Fu dolce, delicato, ma anche sicuro e deciso, mi fece stare bene, e mi resi conto che non ero mai stata così felice in vita mia.

Raggiungemmo l'apice del piacere insieme, e mi resi conto che per la prima volta in vita mia, avevo fatto l'amore con sentimento. Perchè non era mai stato più bello, con nessun altra.
Mi stesi esausto al suo fianco, e lei si strinse a me. Le accarezzai i capelli, aspettando che il respiro tornasse regolare. Poi, le alzai il viso e incontrai i suoi occhi. Erano lucidi, aveva le guance arrossate, e un sorriso felice le dipingeva il volto. Mi ricordavo di un discorso fatto tempo prima. Sul fatto che avrebbe aspettato di far l'amore con la persona giusta, una persona che l'amasse, la rispettasse, e di cui era innamorata. E così era stato.
"Ti amo" le dissi. 
Vidi il suo sorriso diventare più grande, alzò il viso e mi baciò, e io la strinsi ancora di più, rendendomi conto che non ero mai stato così felice in vita mia.


MY SPACE!
Ri-eccomi! Allora, che ne dite??? fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando!!! Un GRAZIE enorme a tutte voi che recensite, a chi ha messo la storia tra i preferiti, a chi mi ha aggiunta tra gli autori preferiti, e anche a chi legge soltanto!
Tengo le dita incrociate aspettando i vostri commenti!
Bacioni, Miky.
  
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