Tutto era silenzio nella stanza....
Trattenendo il fiato,in punta di piedi, Rufy si diresse verso la porta della camera vicina,quella di Nami.
Arrivato alla porta,la trovò socchiusa.
La spinse con la punta del dito,leggermente,con dolcezza furtiva e inquieta d' un gatto che vuole entrare,la porta cedette silenziosamente.
Entrò,Avanzò con precauzione evitando di urtare nei mobili.
Udiva dal fondo della camera la respirazione uguale e tranquilla di Nami addormentata.
S'arrestò d'un tratto.
Era vicino al letto.
Vi era arrivato prima di quando pensasse.
Da circa mezz'ora una grande nuvola copriva il cielo.
Nel momento in cui Rufy si fermò accanto al letto,questa nube si aprì,come se avesse fatto di proposito,e un raggio di luna,traversando la grande finestra,andò a illuminare improvvisamente il volto di Nami.
Rufy invece era nell'ombra,ritto,immobile,dinnanzi a quel volto luminoso.
Avanzò rapido verso l'armadio a muro che intravedeva a capo del letto;l'aprì.
La prima cosa che vide fu il cesto dell'argenteria,lo prese,attraversò la camera a grand passi senza preoccuparsi del rumore,raggiunse la porta,rientrò nella nave,afferrò l'oro,aprì la finestra,scavalcò il parapetto del pianterreno,mise l'argenteria nel sacco,buttò via il cesto,attraversò il giardino,saltò al di là del muro come una tigre e fuggì.
(V.Hugo,I miserabili,Mondadori.)