2. Un autobus che fu ben poco galeotto: primo incontro/scontro tra Uchiha e Haruno
-
Cosa ne dici, Chiyo? Questo qui? O magari quello? Mmh,
accidenti, sono già in un ritardo pazzesco … Come
sto? Dici che va
bene così? Eh? Ah, ma che importa, tanto non ho
più tempo! - Sakura
si infilò in fretta e furia il primo maglione che le
capitò a
portata di mano; chinandosi poi sotto il letto a recuperare le
scarpe. Chiyo,
seduta a gambe incrociate sul materasso, ancora mezza addormentata e
con la coperta sulla testa, le rispose con un grosso sbadiglio. - Ah.
Speriamo solo che non abbia lo stesso effetto sulla commissione -
mormorò lei soprappensiero - Su, tesoro, torna pure a
dormire. Scusa
se ti ho svegliata, ma oggi è un giorno molto importante per
la
mamma - si sedette sul bordo del letto, aiutandola a rimettersi al
calduccio sotto le lenzuola e rimboccando intorno le coperte - Se
tutto andrà bene, non dovremo più preoccuparci di
nulla, promesso - Si abbassò a baciarle la fronte e uscì in punta di
piedi dalla stanza,
richiudendosi la porta alle spalle.
Incrociò
Ino che usciva dalla cucina in pigiama e con una tazza di
caffè nero
in mano, ancora più assonnata di Chiyo, se possibile. Sakura
recuperò la borsa con i documenti vari e le rivolse un cenno
di
saluto, sorridente, mentre infilava le chiavi - appena ritrovate nel
frigorifero - nella serratura di casa, cercando di non far rumore. -
Come diavolo fai ad essere così pimpante la mattina, fronte
spaziosa? - borbottò Ino portandosi la tazza alle labbra e
bevendo
un lungo sorso.
-
Sento che questa è la volta buona, Ino-pig - rispose Sakura,
raggiante. Uscì
sul pianerottolo saltellando, e corse in ascensore; ma
aspettò che
le porte si fossero richiuse dietro di lei, escludendola dalla
visuale dell’amica, prima di permettersi di tirare un lungo,
lunghissimo sospiro. Si strinse le cartelline al petto, sollevando
gli occhi nel riflesso dello specchio.
Doveva essere la volta buona.
-
Ripetimi un po’ perché ci troviamo in questa
situazione ridicola,
caro Shikamaru -
-
Oh, andiamo, non c’è bisogno di farne una
tragedia, Uchiha. Si è
trattato di un contrattempo, non c’erano molte alternative -
borbottò lui mentre si accendeva tranquillo una sigaretta,
intercettando l’occhiata omicida dell’amico. Sasuke
si scansò di
lato giusto in tempo per non essere travolto da un’arzilla
vecchietta che cercava di guadagnare l’uscita
dell’autobus a
colpi di ombrello.
-
… a proposito, Uchiha.
Com’è andata ieri sera? Concluso
qualcos … ah, ma che te lo chiedo a fare? -
-
Ehm, non è andata proprio così
- replicò Sasuke ghignando
leggermente, come se la cosa lo divertisse molto - Diciamo piuttosto
che ho spontaneamente abbandonato il campo -
-
In che senso? - domandò Shikamaru, squadrandolo sospettoso -
… no,
non dirmi che hai di nuovo …
oh, sì che l’hai fatto invece! Hai
mollato da sola quella
poveretta, vero? -
-
Si è semplicemente trattato di legittima difesa - si difese
Sasuke
scrollando le spalle, mentre lo stesso ghigno si allargava sempre
più.
Spostò
distrattamente lo sguardo sull’adorabile megera
di poco
prima, forse meditando di fargliela pagare spintonandola giù
dai
gradini, ma la sua attenzione venne attirata quasi
all’istante dal
soggetto di fianco, decisamente più guardabile. Da sotto il
cappellino di lana spuntavano due buffi ciuffi rosa. La ragazza
muoveva su e giù la testa, le cuffie nelle orecchie e una
lunga
borsa a tracolla, con le dita sinistre tamburellava il ritmo contro
il finestrino. Era fuori dal comune, questo sì,
ma
dannatamente bella, nonostante l’assurdo
colore di capelli.
Sasuke sgranò leggermente gli occhi, ritrovandosi a fissarla
senza
neanche rendersene conto. Una targhetta rettangolare appuntata al
giubbotto corto.
Il
suo nome, scritto a mano con una calligrafia allucinante.
Haruno.
Haruno Sakura.
-
Non credo proprio sia il tuo tipo, Uchiha -
S’intromise
Shikamaru, che fino a quel momento lo aveva osservato di sottecchi -
Guardala. È evidente che siete completamente agli opposti -
-
Da quando sei diventato il mio consulente matrimoniale, Nara? -
borbottò Sasuke di rimando, senza staccare gli occhi dalla
ragazza,
e allungando addirittura il collo per poterla vedere meglio -
Comunque, voglio soltanto fare una prova. Non ho di certo nessuna
intenzione di farmi vedere in giro con una così.
Come minimo
mi riderebbero tutti dietro, no? - Shikamaru
inarcò le
sopracciglia, roteando gli occhi, mentre l’amico si dirigeva
a
passi sicuri verso la fortunata (o sfortunata, dipendeva dai punti di
vista) che aveva tanto acceso il suo interesse.
-
Signorina, buongiorno - sussurrò Sasuke appoggiandosi con un
braccio
alla parete dell’autobus e sfoderando uno dei suoi sorrisi
più
sensuali - Posso avere il piacere di invitarla a bere qualcosa con
me, magari oggi pomeriggio? - Sakura spostò gli occhi -
verdissimi -
su di lui, come sorpresa che le stessero parlando. Poi
corrugò le
sopracciglia, gli fece segno di aspettare un momento e si
sfilò le
cuffie dalle orecchie.
-
Come ha detto, scusi? - domandò alzando la voce, tanto che
parecchie
teste curiose si voltarono contemporaneamente verso di loro.
Sasuke
rimase un attimo spiazzato, aprì di nuovo la bocca, la
richiuse; ma
sebbene odiasse doversi ripetere, le rifece comunque la sua galante
proposta, accompagnata dal suo infallibile sorriso
-
leggermente incrinato stavolta visto che praticamente la
metà dei
passeggeri li stava spiando con molta poca discrezione - Sakura lo
fissò ammutolita per qualche secondo di silenzio, la fronte
aggrottata, forse pensando di aver capito male. In quel momento
l’autobus raggiunse la fermata e inchiodò con uno
sfrigolio di
gomme sull’asfalto.
Sasuke
si affrettò ad annuire, incoraggiante, come per riaffermare
il
concetto.
-
Ppffht! … ma neanche per sogno, chi si
crede di essere?
Anzi, piuttosto, si levi dai piedi che sta intralciando il
passaggio. Arrivederci - e la ragazza, senza nemmeno degnarlo di
un’occhiata, si rimise le cuffie e saltellò con
grazia giù dalla
pedana, avviandosi di corsa lungo il marciapiede. Il sorriso di
Sasuke gli si congelò sulla faccia, mentre le porte
automatiche
dell’autobus gli si richiudevano davanti e per poco non ci
rimetteva il naso, se un previdente e quanto mai sghignazzante Nara
non fosse prontamente intervenuto ad afferrarlo per il colletto e
tirarlo indentro.
-
Però, accidenti … che caratterino, eh? -
commentò battendogli una
sonora pacca sulla spalla. Sasuke gli lanciò
un’occhiata che non
poteva lasciar dubbi riguardo a interpretazione, e Shikamaru, molto
prudentemente, assecondando più che altro un naturale
spirito di
conservazione, retrocedette di un paio di passi, continuando
però a
ridacchiare.
-
Non una parola, Nara. Non. Una. Parola -
Sasuke
si guardò attorno, corrucciato, ficcandosi le mani in tasca
e
borbottando qualcosa di sicuramente poco carino tra i denti.
Doveva
essersi sicuramente trattato di un’allucinazione. Lui non
poteva esser stato davvero appena respinto!
Non
era concepibile una cosa del genere. Era
… Era … piuttosto, chi diavolo
era quella? Un esperimento
di laboratorio riuscito male? Un incrocio tra un maiale e una tinta
per capelli rosa? Si sedette - o meglio, si afflosciò - sul primo sedile libero,
premendosi le punta delle dita sulle tempie e cercando di riassumere
una posa abbastanza dignitosa; incrociando le braccia e tentando di
ignorare le occhiatine ironiche che tutti quanti gli lanciavano
ridendo sotto i baffi - Nara compreso - Quella
non era decisamente la sua giornata.
-
Com’è andato il colloquio? Ti hanno presa? -
-
Mah, hanno detto che mi faranno sapere. Tu piuttosto, oggi non vai al
negozio? - domandò Sakura all’amica, inarcando un
sopracciglio con
aria sospettosa mentre si toglieva il giubbotto. Si buttò a
peso
morto sul divano, sospirando; le gambe a penzoloni oltre il bracciolo
che dondolavano avanti e indietro e un cuscino messo di traverso
sotto la testa. - Nh, mi sono presa un giorno
libero … -
rispose l’altra facendo spallucce e stravaccandosi accanto a
lei
col barattolo di gelato in mano e il cucchiaino tra le labbra.
- Ehi, Ino-pig … non eri mica a dieta? - la prese in giro Sakura,
ridacchiando.
-
Uff come sei seccante, fronte spaziosa. E comunque
la tua è
tutta invidia -
-
Certo, come no -
Chiyo
si sedette a gambe incrociate sul tappeto, cominciando a sfogliare
con interesse le varie riviste di moda di Ino. Sakura sorrise nel
notare l’espressione concentrata - leggermente corrucciata -
della
figlia che cercava di leggere i titoli delle copertine. Che fosse una
bambina precoce non c’erano dubbi. Le aveva persino
scarabocchiato
il nome sul suo tesserino di riconoscimento. Poi
improvvisamente la sua espressione cambiò. I
suoi occhi si dilatarono in modo spropositato, e si tirò a
sedere
con uno scatto improvviso, che fece andare di traverso il gelato a
Ino. - Sakura! Coff …
Sei impazzita? Potevo coff …
soffocare! Che
cosa …? - ma si bloccò
notando la faccia sconvolta
dell’amica. - Ino? Oddio - Sakura corse a
inginocchiarsi
vicino alla bimba, chinandosi sulla rivista, lo sguardo fisso
sull’uomo in copertina - Io … Credo di aver appena
dato buca a
Sasuke Uchiha - Ino rischiò per la seconda volta un soffocamento da gelato
ipercalorico.
Shikamaru
salì le scale dell’entrata principale
dell’edificio, guardando
l’amico di soppiatto ogni tanto, come se temesse una qualche
reazione ritardata allo shock di poco prima. L’Uchiha
sembrava
caduto in uno stato di semicoscienza profonda, e la cosa non era
proprio il massimo, visto che tra circa dieci minuti si sarebbe
tenuta una riunione con i loro danarosi soci … e Sasuke non
pareva
esattamente nelle condizioni ideali per discutere un affare da
milioni di dollari. Forse il colpo era stato troppo forte e il suo
ego smisurato non aveva retto. Eppure non sembrava arrabbiato.
Soltanto un po’ … assente. Gli lanciò
un’altra occhiata,
giusto per controllare che non fosse partito del tutto, e vedendosi
arrivare in risposta una faccia a dir poco spaesata cominciò
a
temere che la situazione stesse - decisamente - sfuggendo di mano ad
entrambi. Uchiha non ci stava proprio con la testa. - Come si
chiamava la ragazza, eh? - gli domandò, sorpassandolo con un
sorrisetto, già immaginandosi l’amico che
cominciava a borbottare
scuse su scuse come il giorno precedente.
-
Haruno. Haruno Sakura -
Shikamaru
si fermò inebetito, il dito fermo a mezz’aria a
pochi centimetri
dal pulsante dell’ascensore, sentendosi arrivare
l’ultima
risposta che si sarebbe mai aspettato. Guardò Sasuke con
tanto
d’occhi, mentre quello gli passava accanto come se niente
fosse,
forse neanche essendosi reso conto di cosa avesse
detto, e di
quanto fosse contraddittorio per uno come lui. Pigiò il
bottone,
nervosamente, faticando a non far crollare la mascella sul pavimento.
Se n’era ricordato. Si era ricordato il nome di quella strana ragazza, sebbene non si
fossero neanche presentati.
Doveva
cominciare seriamente a preoccuparsi …?
Angolino di Sisya
Innanzitutto
comincio col ringraziare tantissimo tutti i cuoricini d’oro
che mi
hanno lasciato una recensione.
Siccome
questa fic è un esperimento abbastanza (molto) azzardato,
avevo
proprio bisogno di sentirmi supportata.
Ma
non mi aspettavo tanto entusiasmo! Ovviamente mi fa tanto tanto
piacere XD Spero che continuerete a seguirmi così numerosi.
arwen5786:
ehm (tossicchia
imbarazzata) Io ti ammiro
tantissimo *O* Sono onorata che ti piaccia la mia storia! ehm
… per
quanto riguarda il SasuSaku sono sicura che andremo d’accordo
XD
Per InoShika invece un po’ meno credo, eh? XD Ma in fondo io
sono
una mosca grigia! Un raro esemplare che oscilla indecisa tra Ino e
Temari XD In quanto al film, la trama inevitabilmente si
staccherà
da quella originale, perché dovrò inserire una
montagna di
personaggi in più O_o Speriamo in bene, un bacio.
GloGlo
the best: che nick carino! Beh
grazie mille per l’entusiasmo, sei dolcissima a farti tutti
questi
complimenti. SasuSaku ce ne sarà a bizzeffe, sissisisi *O*
Shikamaru
poi io lo adoro ^O^ (anche tu mi odi per non aver scelto Temari o ti
va bene anche Ino? XD) Mi raccomando, fammi sapere se sono riuscita a
mantenere le tue aspettativa … questo capitolo non mi
convince
molto, ma vabbè, si vedrà ^O^ Un bacio.
fire91: Sono una grande? *O* Grazie, non mi capita
spesso di sentirmelo dire XD Ho cercato di rendere Sakura e Chiyo
più
pucciose possibile, spero di esserci riuscita. Spero che il loro
incontro (se così si può chiamare) non ti abbia
delusa, ma volevo
proprio dare uno smacco così all’Uchiha, dopotutto
se lo merita
(hihi) E solo una come Sakura poteva farlo XD Ti avverto che mi staccherò parecchio dalla trama del film, non aspettarti che lo segua passo
passo ^O^ Un grosso bacio.
Killer
Queen 7: mi sembra strano
rispondere a una tua recensione, di solito è il contrario XD
Comunque, grazie infinite *O* Sei dolcissima ad avermi dato
così
tanta fiducia da metterla già nei preferiti ^O^
Cercherò di fare
del mio meglio per non deluderti, promesso! Il padre della piccola
Chiyo, vuoi sapere? È troppo presto da svelare XD (disse
l’autrice
che in realtà non ne aveva la minima idea)