Capitolo betato da RoseScorpius

Uno Scamandro per amico

"Diario segreto di Rose Felicis.
Se trovate questo oggetto disperso in qualche remoto angolo di Hogwarts
- perché con la fortuna che ho è destino che succeda -
 siete pregati di non leggerlo e restituirlo al più presto alla sua legittima proprietaria"

               Hogwarts, 4 ottobre 2022(sesto anno)

Oggi abbiamo consegnato il saggio breve di Pozioni. Lumacorno sembrava soddisfatto, nonostante gli sguardi di scherno rivolti alla Zabini. E pensare che fa parte della sua casata! Contrariamente avrebbe già fatto in modo di espellerla, ne sono certa.
Il mio tema non era male, davvero. O almeno non lo era prima che Aragorn si lanciasse sulla scrivania facendo cadere la boccetta d’inchiostro sulla pergamena appena vergata.
Purtroppo non posso uccidere quel gatto: ne andrebbe della mia amicizia con Flame.
Ma magari farò distrattamente cadere nella sua ciotola un paio di pasticche “No pupù no pipì”. Se non altro per qualche giorno sarà troppo occupato per rovinarmi la giornata.
Il tema fortunatamente l’ho recuperato, grazie a un veloce incantesimo del nostro Caposcuola di Corvonero che ha assorbito quanto più possibile dell’inchiostro in eccesso, senza cancellare il tema.
Ah, se non ci fosse Lysander! È sempre gentile con me e Flame, come se fossimo delle sorelle minori in un certo senso. Ci ha accolte sin da subito e non manca di darci una mano quando può. Gli devo molto. Se non altro per il fatto che continua a salvarmi la vita durante gli allenamenti e le partite.
Dagli scherzi che fanno lui, James e Lorcan non si direbbero tanto affidabili, eppure non riesco a pensare a come sarà Hogwarts l’anno prossimo senza di loro.
A proposito di scherzi… ho chiesto a James se avessero combinato qualcosa ai Serpeverde, ma mi ha detto che non hanno ancora messo in atto i loro piani perché aspettano una nuova fornitura di prodotti dei Tiri Vispi Weasley.
Per cui, se non sono stati loro, non so proprio a cosa imputare le stranezze di Potter e Malfoy.
Ma ci pensate che hanno deciso, di punto in bianco, di salutarci? Assurdo!
L’ho detto a Doppiawù, ma non sembrava affatto stupita. Se non sbaglio ha mormorato qualcosa a proposito di suo cugino.
“Albus non è poi così stupido, non per niente è la mia serpe preferita!”
Sinceramente non capisco cosa c’entri la mancata stupidità di Potter. Io l’ho sempre detto che è piuttosto intelligente! Anche se… oggi a Pozioni ha preso una O. Non che sia un cattivo voto, anzi! Anch’io ho preso O nonostante le macchioline d’inchiostro rimaste sulla pergamena, ma Potter… Potter ha sempre preso E da un mese a questa parte. Il voto più basso è stata una E- alla terza lezione. Fatto sta che Lumacorno era poco convinto delle argomentazioni che concludevano il saggio e “con rammarico” ha dovuto abbassargli il voto.
Se c’è una cosa che apprezzo del nostro giovane professore è la sua onestà intellettuale. È vero, non ha espulso la Zabini, ma non le ha mai dato più di Scadente. Le sue prestazioni oscillano di solito tra Desolante e Troll. E quelle di Belby le seguono a ruota. Non sembra più nemmeno un Corvonero! Cosa ci trovi in quella “Brabie” o “Barby” – ­o come diavolo dice Flame – non siamo ancora riuscite a capirlo. Oh, a parte il décolleté e la sua – come dire? – espansività, ovviamente.
Comunque sarà meglio che torni a studiare! Per pensare alle stravaganze dei Serpeverde c’è sempre tempo dopo.
 
 
“Quel matto mi ha ricattata. E pretende che lo aiuti con Rose. Non è normale! Però in effetti ora si spiegano molte cose… per esempio tutto l’atteggiamento “amichevole” che lui e Potter hanno ultimamente assunto nei nostri confronti. E io che pensavo fosse dovuto a qualche fornitura di Whiskey Incendiario Ogden Stravecchio… invecchiato male però! In effetti l’infatuazione per Rose (oh, sì, perché solo di qualcosa di passeggero può trattarsi) potrebbe comunque essere l’effetto di qualche liquore andato a male. Non so proprio cosa pensare. L’assurdità della faccenda mi continua a sconvolgere”.
Questi erano i pensieri di Flame, che non riusciva a trovare niente di razionale in quello che le stava accadendo. Da qualche giorno si era ritrovata costretta a fuggire dai tentati avvicinamenti del biondo, che si faceva sempre più insistente e la guardava come a dire: “Dammi tempo e troverò l’occasione di metterti all’angolo!”. Aveva deciso di non parlarne con Rose, convinta che sarebbe riuscita a far desistere Malfoy da un simile proposito. E, no, non si sentiva per niente in colpa. Se quello del Serpeverde fosse stato vero Amore lei non si sarebbe certo messa in mezzo, ma così! E poi Malfoy non era il tipo giusto per Rose, né la Felicis era la ragazza ideale per Malfoy! Forse la Zabini poteva andar bene per lui, peccato fosse sua cugina… sarebbero stati una coppia perfetta! Però in effetti una simile campionessa di ignoranza non la augurava nemmeno a Malfoy.
Mentre faceva questi pensieri si era diretta al campo di Quidditch. Doveva restituire il tema corretto a Phoebe Wild e, beh, scusarsi per l’imperdonabile ritardo di qualche giorno prima. Così raggiunse gli spalti e, nell’attesa della fine degli allenamento dei Tassorosso, da brava Corvonero, prese a ripassare dal volume di Storia della Magia per la verifica imminente.
Doveva ammettere che le rivolte dei Folletti erano quasi interessanti quando non venivano spiegate dalla voce monocorde del professor Rüf e riusciva quasi a fare dei paragoni con la storia Babbana di cui le parlava suo nonno durante le vacanze estive.
Ancora ogni tanto non ci credeva: Flame Blade era una strega.
Era a Hogwarts da cinque anni, aveva cominciato da più di un mese il sesto, ma… a volte si ritrovava a ringraziare il Cielo per quello che era. Parte di quello che da piccola era solo una fiaba o una favola ora per lei era la realtà. Ok, il principe azzurro e le principesse non esistevano davvero. Anzi esistevano solo nel mondo reale a dirla tutta (God save the king!) perché non c’erano titoli nobiliari tra maghi ma… beh, c’era la magia! E Flame non solo poteva dire che la magia esisteva, ma sapeva anche usarla più che discretamente! Certo, c’erano cose a cui non si sarebbe mai abituata del tutto, come la mancanza di elettricità o l’impossibilità di ascoltare a Hogwarts la musica dal suo i-Pod, ma quelle abitudini poteva sempre recuperarle d’estate e il gioco valeva bene la candela!
C’era un’altra cosa del mondo magico a cui non si sarebbe mai abituata, credeva: il volo sulle scope. Per carità, era bellissimo volare e osservare il panorama dall’alto, solo che lei preferiva farlo dentro la cabina di un aereo, al sicuro.
Le scope la terrorizzavano. Avrebbe davvero voluto cavalcarle ma sentiva di non esserne capace e la scopa, incredibilmente, se ne accorgeva.
Al primo anno si era quasi schiantata vicino alle serre. Il professor Paciock l’aveva immediatamente soccorsa, rallentandone la caduta con un Wingardium Leviosa ben eseguito, e l’aveva portata in infermeria rivolgendole uno sguardo a metà tra il preoccupato e il comprensivo. Fortunatamente non aveva riportato gravi danni, se non la fobia delle scope volanti.
Mentre osservava il campo da Quidditch e i giocatori dal mantello giallo che svolazzavano da un lato all’altro del campo sulle indicazioni del loro bel capitano, non si accorse dei due Grifondoro che si erano seduti al suo fianco.
“Bella Blade, come va?” le chiese Lorcan Scamandro, col radioso sorriso che lo caratterizzava. James intanto, mentre era distratta, le tolse il libro che aveva sulle ginocchia e lo richiuse in fretta.
“È inutile che fingi di studiare! Lo sappiamo che sei qui per Murray!”
“Non sono qui per Jason!” esclamò arrossendo. E allo sguardo compiaciuto dei ragazzi rispose piccata: “Devo consegnare il tema corretto alla Wild”.
“Uh! Quella sì che è una potenza! Ce la presenti?” chiese Lorcan interessato.
“È solo al quarto anno! E non è il tipo per voi”.
James le cinse le spalle e con fare ammiccante disse: “Piccola Flame, non sarai mica gelosa?”
“Sul piccola avrei da ridire…” borbottò la Corvonero guardando ai suoi chili di troppo. “E comunque… gelosa di voi?”
“Certo! E di chi se no? Della Wild?”
“Beh, è proprio una bella ragazza ma…”
“Ma sei interessata ad altri Tassorosso” dissero insieme dandole amichevoli gomitate a destra e a sinistra.
“E smettetela! Non è vero!”
“Hai ragione, come potrebbe piacerti Murray se hai una cotta per il miglior battitore di Hogwarts?” insinuò Lorcan alludendo scherzosamente a se stesso.
Flame arrossì un po’. In effetti ai primi anni si era presa una cotta per i gemelli Scamandro, entrambi battitori, ma non l’avrebbe mai ammesso. Ora che ci pensava non lo sapeva neanche Rose. In quel periodo, il primo anno a Hogwarts, essere considerati dai più grandi, anche se solo di un anno, aveva significato molto per lei e Rose. Si erano entrambe parecchio affezionate ai gemelli e a James, e Flame, da sempre “innamorata dell’amore”, si era presa una bella cotta per le due “Furie Bionde” di Hogwarts. Cotta che però le era passata col tempo, resasi conto della grande amicizia sincera che la legava a Lorcan e Lysander.
Allora non le restava che rispondere alla provocazione con un’altra provocazione: “Battitore? Ti riferisci a Fred  Weasley, vero? Non è il mio tipo. E se parlavi di Miles Belby… beh, è strano a dirsi ma il mio compagno Corvonero si è bevuto il cervello per stare dietro a Zoe Zabini”.
“Beh, non si può dire che sia una brutta ragazza…”
“James, ti prego! Non ci si può nemmeno fare due chiacchiere: è del tutto scema!”
“Non avevo esattamente in mente discorsi da M.A.G.O., Blade!”
“Siete pessimi!” affermò sconsolata scuotendo i ricci a destra e sinistra. “Comunque, che ci fate qui? A parte distogliermi dallo studio di…”
“…di Murray? Niente. Aspettiamo che si liberi il campo per fare un po’ di allenamento”.
In effetti i due Grifondoro erano in tenuta da Quidditch ma la cosa non la stupiva più di tanto considerando che andavano spesso in giro così vestiti. Si erano fatti anche togliere parecchi punti dai professori per non essersi presentati a lezione con l’uniforme ordinaria. Che tipi!
Dopo pochi minuti finì l’allenamento e Flame si avvicinò agli spogliatoi per aspettare Phoebe.
La Wild uscì poco dopo con la piccola Gwendolin Troy, entrambe sudate e stanche morte. La Corvonero si avvicinò sorridente e le tese il tema corretto.
“Grazie, Blade! Spero solo non ci fossero troppi errori. Un giorno di questi sento che non mi aiuterai più! Anche l’altro giorno però… potevi avvisarmi! Il capitano mi ha rimproverato perché ho fatto tardi agli allenamenti. Non ci ha nemmeno creduto che ero a ripetizioni.”
“Wild, mi dispiace, davvero. Ma purtroppo sono stata trattenuta da…” Meglio non fare espliciti riferimenti a Malfoy, e poi nessuno le avrebbe creduto. “…un disdicevole contrattempo”.
“Capisco. Dillo tu a Jason!”
In quel momento uscì dagli spogliatoi il biondo cacciatore di Tassorosso che, udito il suo nome, chiese chiarimenti: “Phoebe Wild! Chi dovrebbe dirmi cosa?”
Nonostante fosse quasi in iperventilazione, Flame prese la parola: “Forse dovrei scusarmi per il ritardo di Wild agli allenamenti di venerdì, capitano.” Dopo una breve pausa alzò lo sguardo, che fino a quel momento era rimasto basso, su Phoebe e aggiunse: “È stata colpa mia. Mi ha aspettato in biblioteca per le ripetizioni di Incantesimi ma purtroppo…”
Come Jason la vide in difficoltà, col fare bonario caratteristico dei Tassorosso, la tranquillizzò: “Non c’è problema. Spero solo che le ripetizioni vadano bene! Non vorrei che la Cooper si lamentasse con me perché con gli allenamenti tolgo tempo allo studio dei ragazzi della squadra!”
E Flame si sarebbe incantata al sorriso che le aveva rivolto se non fosse stato per la voce di James alle sue spalle: “Capitan Murray, ci lasci il campo finalmente!”
“Sì, per oggi gli allenamenti sono finiti. Niente contro Corvonero,” disse guardando Flame “ma ci teniamo a vincere la prima partita dell’anno e sarà proprio contro di loro”.
“Certo, potete anche vincere la prima ma per la seconda… sarete contro di noi, dico bene?” lo provocò Lorcan scherzosamente. Per fortuna era Murray quello e non Warrington. Il Quidditch per le squadre di Hogwarts era una cosa seria ma se con i Tassorosso si poteva fare sana competizione, una simile provocazione avrebbe probabilmente portato alla rissa con i Serpeverde di Warrington.
“Vedremo, Scamandro!” sorrise ancora una volta Jason. “Intanto buon allenamento e saluti a Capitan Weasley!”
Così dicendo si avviò al castello, seguito dal pomposo portiere Terence McLaggen e dal resto della squadra che intanto aveva lasciato gli spogliatoi.
“Flame… è solo una questione di nome o stai davvero prendendo fuoco?” chiese James appena i Tassorosso si furono allontanati.
“Già, Flame, respira!” fece Lorcan, sventolandole una mano davanti al viso.
“Siete due scemi. Due idioti epocali.” sbottò la Blade. “Vado a studiare che è meglio!”
E così dicendo si voltò e a passo di marcia raggiunse anche lei il castello.
“Tagliente la ragazza, eh?”
E i due amici scoppiarono a ridere prima di entrare negli spogliatoi a recuperare Bolidi e Boccino.
 
 
“Dannazione! Ma dove è finita la Blade?” mormorò a bassa voce Scorpius mentre entrava per la terza volta in mezz’ora in biblioteca. Di solito i Corvonero stavano lì, o nei dintorni, o nei pressi della loro torre. Ma la Blade sembrava scomparsa quel pomeriggio. E a dirla tutta sembrava averlo evitato come la peste negli ultimi due o tre giorni. Quando riusciva a rintracciarla era sempre in compagnia della Felicis o di Rose Weasley. O, ancora peggio, lui era insieme ad Albus o a qualche altro Serpeverde che di sicuro non avrebbe visto di buon occhio l’avvicinamento alla Corvonero.
A dirla tutta temeva che Albus avesse subodorato qualcosa, ma sperava di no. Sarebbe stato davvero un problema se avesse scoperto il piano alternativo di Malfoy alla conquista di sua cugina. Per prima cosa si sarebbe rifiutato di proseguire con la fase “facciamoci amica la Felicis” e di conseguenza sarebbe saltato tutto in aria nel giro di pochissimo.
In fondo la Blade gli era necessaria per compiere il passo successivo a cui, senza la collaborazione di Albus, non sarebbe mai giunto.
“Deve aiutarmi. Necessariamente. Lei conosce Rose abbastanza da potermi consigliare, credo…”
 

Note dell'autrice