Se un segreto tra Ginevra e Hermione si trascinasse da sei lunghi anni...se un addio diventato "inizio" prendesse forma in una notte nebbiosa...se un patto pericoloso e mortale incontrasse il benestare di due streghe folli e disperate?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Coppie: Ginny/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Eccomi di
nuovo! Grazie mille per le
stupende recensioni, davvero troppo buone!!Buona lettura!
A volte, la mattina,
quando non sai
se stai ancora dormendo oppure no, proprio in quell'attimo vedi
qualcosa di talmente chiaro da farti male.
Un ricordo, un'immagine, solo un frammento o un profumo, una sensazione
gelida e calda...qualcosa di etereo e fugace.
Qualcosa.
Preciso e netto, morto nell'istante esatto in cui lo afferri.
C'è di che essere frustrati quando aprendo gli occhi perdi
quell'unico legame con qualcosa di te, con cui altrimenti non hai
contatto.
Qualcosa.
E hai le mani vuote, di un vuoto che non sapevi di conoscere e hai la
gola secca, arida come non l'hai mai avuta e invece gli occhi sono
lucidi, non sai se di sonno o di dolore.
Poi un suono, forse la persona al tuo fianco si è mossa tra
le lenzuola. Ti giri e non c'è nessuno.
Ma ora sei sveglio, completamente.
Non c'è memoria, eppure c'è rimpianto.
Spezzato, incompleto e ti sorprendi a chiederti come mai percepisci
questa sensazione, vuol dire solo che c'è stato un tempo in
cui
sapevi di preciso qual'era la tua completezza.
Perciò se sei lì fuori, fatti vedere.
Resta con me un attimo di più, in modo che io possa vedere.
Ti accetterò comunque tu sarai, qualunque cosa tu sarai.
Qualunque.
-Un anemia molto forte e senza causa, la Signorina Weasley
non
ne ha mai sofferto, è come se avesse perso molto sangue, ma
non
c'è ferita di tale entità che possa confermarlo.
In
più su entrambe le braccia e il ventre ci sono tagli e segni
vecchi di mesi. Crede che tutto questo possa essere colpa del
Quidditch?-
La voce della vecchia infermiera era irritata, lo percepì
dal timbro e dal tremore.
-Ginevra ha sempre giocato duro!E' una delle migliori in campo, qualche
caduta o escoriazione non hanno mai ammazzato nessuno!-
Questo era Sigfrid Maylander, il nuovo allenatore dei Grifondoro, il
suo allenatore, pareva proprio che stesse per dichiarare guerra aperta
a Madama Chips.
-Il fatto che una studentessa venga ritrovata nella sua stanza priva di
sensi dopo uno dei suoi massacranti allenamenti le sembra poco?-
-Ieri non ci siamo allenati!!-
Ginevra aprì un occhio per poi richiuderlo frettolosamente,
ferita dalla chiara luce mattutina, si mosse appena nel letto e i due
si precipitarono al suo capezzale.
-Ginevra come stai?- chiese Maylander dimostrando un'apprensione e un
affetto che Ginny registrò alquanto strano da parte del suo
burbero coach, si tirò a sedere massaggiandosi la testa.
-Bene...credo...solo un po' debole.- detto questo ribiombò
sul cuscino pervasa da un giramento di testa.
-Forse ecco...forse il bolide dell'altra settimana ti ha colpito
più duro del previsto e...- cercò di
giustificarla
Maylander.
-Lo sapevo!Lei è un pazzo, un...- ma l'uomo
fulminò
Madama Chips con lo sguardo prima di tornare a parlare con Ginny.
-E credo che per questa settimana tu possa saltare gli
allenamenti!Riposati e guarisci, ricordati che sei il nostro miglior
cacciatore!- detto questo le diede una pacca sulla spalla e le fece
l'occhiolino, poi uscì dalla stanza.
-Sportivi...- bofonchiò Madama Chips guardandolo uscire.
-Siete tutti uguali!Anche tu Signorina!-
Ginny l'ascoltava appena, si sentiva confusa e molto debole,
così non le ci volle troppo per riaddormentarsi.
Nel dormiveglia in cui passò quell'infinita giornata in
infermeria, le sembrò di tanto in tanto di riconoscere
qualche voce in sottofondo.
Sicuramente sentì l'inflessione preoccupata di Mark che
dolcemente le aveva accarezzato la fronte, quasi con riverenza e lei
gli aveva sorriso sempre tenendo gli occhi chiusi, per poi ripiombare
nel suo sonno senza sogni. Poi fu la volta della McGranitt, anzi si
stupì non fosse venuta prima.
-Quindi non sa cos'ha causato l'anemia Madama Chips?- le aveva sentito
bisbigliare.
-No mi dispiace e la cosa mi impensierisce.- aveva detto grave l'altra,
ma prima che la preside potesse ribattere un vocione preoccupato e
gentile l'aveva preceduta.
-Ma non è in pericolo vero?Le ho portato i suoi fiori
preferiti!- e ne aveva sentito il profumo, si profumo di ginestre e
aveva saputo che Hagrid le voleva ancora bene, nonostante il gelo di
quei mesi.
-Crede che sia per quella cosa, Professoressa?- lo aveva sentito
proseguire, ma poi la conversazione si era spostata lontana da lei e
non aveva più dato importanza a quelle parole.
Da ultimo brandelli di conversazione le erano giunti la sera tardi, di
nuovo la McGranitt e un'altra voce che però non aveva
riconosciuto subito.
Il timbro caldo e gentile le ricordava una persona importante, ma la
sua mente confusa e debilitata non era riuscita ad inquadrarne il
proprietario.
-Sono arrivato appena ho potuto...mi racconti ogni cosa Minerva.-
Si
svegliò del tutto quando il sole era già alto la
mattina seguente e si guardò intorno ancora un po' intontita
dalla lunga dormita, una luce chiara entrava dalle finestre spalancate
e la primavera la salutava in tutto il suo splendore.
-Buongiorno dormigliona!- seguì il suono di quella voce e si
trovò davanti il più bello dei Corvonero, con uno
stupendo sorriso stampato in faccia e una margherita di campo nella
mano destra.
-E' per me?- arrossì appena.
-Si...e anzi scusami è poca cosa, ma come sai qui non ci
sono molti fiori normali e il mio voleva essere solo un pensiero, non
un incantesimo!- si schernì Mark.
-Grazie...- fece lei prendendo il piccolo fiore fra le dita e
sorridendo apertamente, come raramente da tempo faceva.
-Mark, mi spieghi che è successo?- chiese mettendosi seduta.
-Non ricordi molto è?Ruth ti ha trovato priva di sensi nel
tuo letto ieri mattina, ti hanno portato subito qui. La Chips dice che
sei molto debole, come se avessi perso molto sangue,
probabilmente i massacranti allenamenti di Quiddicth che fai e
qualche taglio mal curato ne sono la causa.- spiegò.
-Che ci faceva Ruth in camera mia?-
Mark alzò le spalle.
-Visto che non scendevi, sarà venuta a cercarti. Sai che ha
un'ammirazione sconfinata per te, ma tu non la guardi nemmeno...-
-Oh...mi spiace, le chiederò scusa.- disse senza pensare.
Mark alzò un sopracciglio e poi scoppiò a ridere.
-Stai scherzando vero?- disse tornando serio.
-No, affatto...perchè dovrei?-
-Bè perchè non è da te...o meglio non
è da Ginevra Weasley!- la prese in giro lui.
Ginny si grattò la testa senza capire.
-Cosa vuoi dire?-
-Non importa...sei sicura di non aver preso una botta in testa?Lascia
perdere...allora ci vedremo a pranzo o meglio ci intravedremo tra i
tavoli?-
-Perchè non possiamo mangiare insieme?-
-Pronto?Tu Grifondoro, io Corvonero!Sei proprio confusa amica mia.-
rise lui -Al massimo posso mettermi dietro di te, ma saremo comunque in
due tavoli diversi.- concluse.
-Fallo per favore, ho bisogno di vedere un po' di facce amiche...mi
sento un po' stordita sai?-
-Si vede...non preoccuparti, andrà tutto bene.- e dicendo
questo si azzardò a baciarle la fronte e la mancata reazione
della ragazza, che invece visibilmente apprezzò il gesto, lo
spiazzò non poco.
-A-a dopo.- balbettò uscendo dalla stanza.
Ginny sorrise contenta che Mark si prendesse un po' cura di lei.
Madama Chips la fece tornare in dormitorio solo in tarda mattinata e
quando Ginny entrò nella sua stanza tirò un
sospiro di sollievo.
Arnold sbucò da sotto un mobile e le corse incontro, felice
finalmente di rivederla.
-Amico mio...che è successo qua dentro?- si chiese
sbalordita dalla confusione che regnava nella stanza.
-Anche se manco per un po' non devi mettere tutto in disordine. Pare
sia passato un uragano!- così dicendo lo rimise a terra e lo
guardò male, poi si avvicinò al letto e
cercò fra le coltri in disordine un qualche segno di cosa
potesse essere successo due notti prima.
Non è che fossero stati molto esaustivi sul suo presunto
malore e questo non le piaceva, le era già arrivata una
strilettera di sua madre in cui le era parso, dal tono sopra di
un'ottava dal comune urlare, che fosse leggermente preoccupata.
Cosa poteva risponderle, se nemmeno lei sapeva?
Trovò solo qualche macchia di sangue, ma talmente piccola
che non si poteva certo credere fosse la prova della sua presunta
emorragia.
Poi qualcosa attirò la sua attenzione: un laccio pendeva
dalla testata in legno del letto. Era una corda di pelle opaca, color
muschio.
-Molto strano...- si trovò a mormorare tra sè e
senza rendersene conto, la slacciò e se la legò
al polso, facendo due giri. Non sapeva perchè ma quel nuovo
e insolito braccialetto le piaceva ed era convinta che il suo posto
fosse proprio il suo polso, come a monito di qualcosa che in quel
momento proprio le sfuggiva.
Mentre pensava questo, bussarono alla porta.
-E' aperto!-
-Ginevra?Scusami ero solo passata a controllare che tu stessi bene.-
fece timidamente Ruth restando sulla porta.
-Oh Ruth, sarei venuta da te più tardi!-
-Perchè mai?-
-Vieni avanti su, non mordo mica. Volevo ringraziarti, mi hai salvato!-
le sorrise e la ragazzina più piccola avvampò.
-Ho fatto quello che avrebbe fatto chiunque Ginevra...-
-Smettila, chiamami Ginny!Si è fatto tardi, andiamo a pranzo
insieme?- chiese affabile e la Grifondoro più giovane fu
talmente felice di quell'invito e della cordialità
dell'altra che si offrì di accompagnarla per tutta la
giornata, sempre per controllare che stesse bene.
-Credo che vedrò Mark più tardi, ma fino alle
lezioni pomeridiane puoi farmi da guardia del corpo!-
Il pranzo fu piacevole e molti suoi compagni di casata si chiesero se
il malore improvviso non avesse cambiato di nuovo la più
giovane dei Weasley.
Mark dal canto suo gioiva nel vedere di nuovo la sua Ginny conversare e
sorridere, così continuava a guardarla di sfuggita dal suo
tavolo e quando i loro occhi si incrociavano per caso entrambi
arrossivano felici delle attenzioni dell'altro.
-Dovresti star male più spesso...- le disse nel pomeriggio
sendendosi al suo fianco nell'aula di Trasfigurazione.
-Perchè?-
-Perchè sei molto più simpatica adesso!E anche
carina...- la risposta di Ginny fu una gomitata in pieno stomaco che il
povero Mark dissimulò con stoica convinzione, dato che la
McGranitt proprio in quel momento era entrata in classe.
-Bentrovati settimo anno di Grifondoro e Corvonero!E bentornata
Signorina Weasley, spero si senta meglio.- fece l'anziana strega,
guardando con affetto la sua piccola allieva.
-Mai stata meglio, Professoressa, la ringrazio.-
-Ne sono felice. Ora iniziamo la lezione.-
Eppure, nonostante il tono cordiale e l'interesse sincero, negli occhi
della McGranitt Ginny aveva scorto qualcos altro, forse la ricerca
disperata di qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che data l'ultima
espressione riservatale, tra il deluso e il triste, la donna non aveva
trovato.
Ginny si fece pensierosa fino a che Mark non la distrasse con una
stupida battuta.
Erano passate quasi due settimane e la nuova Ginny aveva fatto
innamorare tutta la scuola, era addirittura più brillante e
affascinante di prima e poi così cordiale e gentile da far
quasi scordare Ginevra e il suo gelo.
Quando i suoi compagni gli ricordavano quei lunghi mesi di ascetismo
volontario, Ginny alzava le spalle e diceva semplicemente di non
ricordare bene, ma che le dispiaceva molto.
Ruth e Mark erano diventati i suoi compagni preferiti, nonostante il
ragazzo rimanesse il suo unico e vero confidente insieme ad Hagrid e
ormai tutta la scuola era più che convinta che tra la bella
Grifondoro e lo splendido Corvonero, presto sarebbe nato del tenero.
Di certo non era sconosciuto a nessuno il debole di Mark per la sua
coetanea e il comportamento arrendevole e accondiscendente di
quest'ultima, non faceva che presagire ad una fulgida capitolazione.
Eppure non succedeva.
Ginny adorava passare il suo tempo con Mark e ultimamente si
accoccolava spesso tra le sue braccia, volentieri si faceva proteggere
da quel ragazzo buono e sinceramente affezionato a lei, riusciva a non
farla fissare su una piccola piega nella sua giovane vita, su quei mesi
vuoti e senza colori nella sua mente, i mesi in cui tutti la
descrivevano come distaccata e gelida.
Come se la sua esistenza le si fosse arrotolata addosso, non aveva
praticamente memoria dei giorni precedenti al malore...e questo la
spaventava.
In un pomeriggio fresco e ventilato, lei e Mark erano sdraiati
all'ombra dell'albero di pesco ora in fiore.
-Senti che profumo...- esclamò il ragazzo aspirando a pieni
polmoni.
-Già...mi ricorda qualcuno, ma non so chi.- fece lei
schernendosi.
Mark si girò a guardarla e Ginny si chiese cosa volesse fare.
-Davvero non ricordi chi?-
-No, te l'ho appena detto.-
Il ragazzo tornò a sdraiarsi con le braccia incrociate
dietro alla testa.
-Mi sembra difficile tu ti possa essere scordata di lei...-
sussurrò.
-Sai benissimo che ci soffro, ma proprio non ricordo gli ultimi
mesi!Dai non farti pregare di chi parli?- fece lei iniziando a fargli
il solletico.
-Smettila ti dico!Ginny piantala!- fece lui difendendosi alla meglio,
preso alla sprovvista.
-Parlo di roba più vecchia di qualche mese fa. E' stata la
tua migliore amica da quando ci siamo conosciuti io e te!-
Ginny si fermò di scatto e lo fisso intensamente.
-Il nome Mark...- sussurrò quasi senza fiato.
-Ah smettila!Qui mi stai prendendo in giro. Alzati va, stiamo facendo
tardi!- detto questo il ragazzo si alzò in piedi e corse
verso la scuola.
-No, Mark davvero...- ma le parole di lei si persero nel vento e non
potè altro che seguirlo.
La Sala Grande era gremita, la McGranitt aveva convocato un'assemblea
per quel pomeriggio e nessuno sapeva il perchè,
così un brusio di sottofondo riempiva l'immensa stanza.
-Bene ci siamo tutti?- chiese la McGranitt alzandosi in piedi,
immediatamente tutti gli studenti chiusero la bocca e si girarono a
guardarla.
-Mi spiace aver dovuto sospendere le lezioni pomeridiane, ma sono
sicura di aver fatto un favore a qualcuno!- un generale sorriso
riempì la sala.
-Ma ci tenevo a farvi partecipe della mia gioia di oggi, della gioia di
tutta Hogwarts!Tra noi oggi è tornato uno dei migliori
studenti della scuola, di cui posso fregiarmi essere stata insegnante.
E' con grande affetto che do il bentornato a...-
La sala si allungò verso la porticina sulla destra della
tavolata dei docenti che con un cigolio si era aperta e tutti
trepidanti aspettarono di vedere chi era questo esimio ex alunno e di
sapere il suo nome dalla preside.
La McGranitt però venne preceduta.
-Harry!-
Una voce sottile e dolce, aveva scandito quelle due sillabe con
nostalgia e sorpresa e con una nota più che eccitata.
-Si, Signorina Weasley...Harry Potter. Lo presentavo a quelli
più giovani di lei che non lo hanno potuto conoscere o
combattere al suo fianco come lei.- si riprese un po'
infastidità l'insegnante.
-Bè diciamo che la Weasley ha fatto molto di
più...- si sentì sibilare dalla tavolata dei
Serpeverdi.
-Le vipere non si smentiscono mai vedo!- la voce del nuovo arrivato,
calma e profonda inondò la sala, come il primo raggio di
sole illumina la mattina.
Un giovane dai capelli scuri e arruffati, con lineamenti segnati eppure
dolci, squadrava la sala attraverso sottili lenti squadrate e tra i
ciuffi sulla fronte si intravedeva la famosa cicatrice. Era alto e ben
fatto e Ginny sorrise guardando come si era fatto ancora più
bello di quanto lo ricordasse.
-Buon pomeriggio Hogwarts...è un piacere tornare qui.- e i
suoi occhi neri nel dirlo si erano appoggiati alla figura ancora in
piedi della giovane Grifondoro, addolcendosi di colpo.
Cos'è che mi
manca, se non l'ho mai avuto?
Il sole cala e io ancora non l'ho capito...forse non afferro un'ombra
terribilmente importante, eppure credo che se fosse così
notevole me ne ricorderei.
Dannati i miei ricordi flebili...ho voglia di conoscermi di nuovo, di
urlare il mio nome e sapere cosa lo lega a te...tu che sei
ciò che mi scivola dalle mani.
Trovarsi sempre a sera, incompleti e insoddisfatti.
Perchè mi sfuggi?
Ok, come avete
fisto di Hermione non c'è traccia...per ora.
E' un capitolo veloce di transizione, ma non volevo essere noiosa e
quindi perchè non inserire qualcosa di pepato?
Spero vi sia piaciuto!Altrimenti la prossima volta farò
meglio!
Grazie a tutti quelli che recensiscono(di nuovo!)e anche a quelli che
leggono soltanto, ho visto che siete in tanti!Grazie davvero!
Alla prossima!