Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: alask_a    02/08/2013    2 recensioni
sono una frana nel riassumere quindi spero di riuscire ad incuriosirvi...
L'idea devo ammetterlo l'ho rubacchiata da "remember me?" di Sophie Kinsella, ma solo l'idea di fondo e non la trama.
Hermione perde la memoria e il suo ultimo ricordo risale a tre anni prima, quando aveva appena scoperto del tradimento di Ron. Quando si sveglia deve affrontare una dura non che sconvolgente realtà.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter Two 
 
Hermione cercò di ricordarsi qualsiasi cosa potesse aiutarla a capire che erano passati tre anni dal suo ultimo ricordo, ma proprio non ci riusciva il suo cervello non voleva  collaborare.
 
Erano passate alcune ore da quando aveva scoperto che il suo cervello aveva deciso di farle un piccolo scherzetto, non facendole ricoradare gli ultimi tre anni della sua esistenza.
 
All'inizio Non voleva crederci, pensava che si trattasse di una sorta di scherzo, ma poi vedendo la faccia di Ginny capì che non era assolutamente uno scherzo. Aveva parlato coi medici che le avevano detto che molto probabilmente si trattava di un'amnesia e che la memoria non avrebbe tardato a ritornare. C'erano stati diversi altri casi di un'amnesia  del genere, ma si erano quasi sempre risolti nel migliore dei modi. Fu quel quasi che disturbò e catturò l'attenzione di Hermione. I medici le risposero che i casi che, sfortunatamente, erano finiti male erano veramente pochi e le cause erano molto più gravi di un incidente stradale, come ad esempio grandi scontri magici finiti, ma la maggior parte delle volte la colpa era da attribuirsi ad una Maledizione Cruciatus.
 
Anche se in piccola parte, Hermione si rassicurò e segui il consiglio dei medimaghi e decise di riposare un po'. Ora non aveva problemi a sdraiarsi in diverse posizioni, le avevano guarito tutte le ferite che aveva, poco dopo che si era svegliata, ma le era rimasto un gran mal di testa, che non si decideva ad andarsene. 

 Dopo un paio di tentativi di addormentarsi ci rinunciò. Era molto stanca, ma la preoccupazione era troppa per potersi addormentare, la sua testa era piena di domande:
 
Cosa aveva fatto in quei tre anni?
 Aveva nuovi amici?
 Cosa faceva nel tempo libero?
 Aveva ancora il suo vecchio lavoro?
 Dove viveva?
 Ma soprattutto: In che rapporti era con Ron?

 Aveva cercato in tutti i modi di convincersi a non pensare a lui, ma era più forte di lei. Non riusciva proprio a capire per quale motivo l'avesse tradita. Non riusciva proprio a capire, l'aveva ferita.

 Era logorata, distrutta. Tutta quella situazione la rendeva solo più irritata odiava quella situazione di impotenza che si faceva mano a mano strada dentro di lei. 

 Il suo cervello non le rispondeva più, non riusciva proprio ad accettarlo. Non era una maniaca del controllo, ma non ricordarsi gli ultimi tre anni della propria vita e un altro conto.

 Mentre cercava di addormentarsi, rigirandosi nel letto, Hermione sentì una voce famigliare al di fuori della porta, che parlava con Ginny, la quale gli stava dicendo di non entrare nella stanza.

 Ma pochi secondi dopo la porta si aprì  ed Hermione si girò, constatò con piacere che le cure dei medimaghi davavo i loro frutti, perchè sentì solo un vago fastidio e non più quel dolore lancinante.

 Riconobbe subito la figura di Harry che si avvicino al letto e le sorrise, sinceramente contento di vedere la sua migliore amica viva. 

 -Ciao.- le sussurrò piano, come se avesse paura che un tono di voce troppo alto potesse farle male.

 -Hey.- Hermione gli sorrise a sua volta, fissandolo negli occhi. 

 Harry era cambiato, aveva i capelli più corti e le sembrava leggermente più grande, non che fosse cambiato l'aspetto fisico, ma aveva l'aria più matura, Hermione non sapeva come descriverlo, ma lo sentiva.

  -Ginny mi ha raccontato tutto. E' molto preoccupata, non voleva che ti disturbassi.-

  -Non riesco ad addormentarmi.-

 Harry capì subito che c'era qualcosa che la turbava, anche se era ovvio.. insomma non ricordarsi più tre anni della propria vita sarebbe un bel colpo per qualsiasi persona... lui stesso non sapeva cosa avrebbe fatto senza il ricordo dei suoi ultimi tre anni, gli anni in cui erano nati i suoi due figli, la sua unica ragione di vita.

  Poteva solo immaginare quello che Hermione provava e poi conoscendola molto probabilmente era ancora più arrabbiata con se stessa perchè il suo cervello non le rispondeva più e il fatto che non potesse correre subito alla biblioteca più vicina, per un libro sulle amnesie, non la aiutava. 

 Ridacchio riflettendo su quali potessero essere i pensieri di Hermione in quel momento, non poteva a verne conferma, ma era sicuro che si stava scervellando in tutti i modi per riuscire a capire il perchè di quella amnesia.

 E aveva anche una vaga idea delle domande che potevano  frullarle in testa in quel momento.

 -Perchè ridi?- chiese Hermione, sinceramente curiosa di sapere cosa ci trovasse di così divertente in tutto quello.

 Harry si costrinse a distogliere la mente dai suoi pensieri e  a tornare alla realtà.

 -Niente scusa, stavo solo pensando a quello che potevi pensare in questo momento.- disse Harry, sincero come sempre, fra loro due non c'erano mai stati segreti. Mai.

 -Ah e così lo trovi divertente, beh mi fa piacere per te, perchè sono io quella che non si ricorda gli ultimi tre anni della sua vita.- moromorò Hermione, abbassando lo aguardo sulla coperta e cominciando a giocherellare con il pezzo di stoffa guardandolo, senza però vederlo realmente.

 -Hai ragione scusa.- ammise Harry.

 -Allora come va?- chiese per far svanire quell'ombra di dolore che si era formata fra gli occhi della sua adorata Hermione. Troppe volte l'aveva vista ridotta in quel modo.
Molte delle quali per colpa della stessa persona. 

 Il primo anno dandole della secchiona senza amici, il quarto anno quando aveva messo in dubbio la sua femminilità, il sesto anno quando si era messo con Lavanda, poi quando avevano diciasette anni ed erano alla ricerca degli Horcrux e lui li aveva abbandonati e infine quando l'aveva tradita.

 Molte di quelle volte lui era stato con lei, l'aveva consolata, ma si era ripromesso che avrebbe fatto per non rivederla mai più in quello stato. Lei era forte, certo, ma dentro soffriva e Harry questo lo sapeva.

 Così decise che non avrebbe permesso ad una stupida amnesia di abbattere Hermione Granger. La strega più brillante della sua generazione. La sua migliore amica.

 -Hermione andrà tutto bene.-  le strinse la mano forte e lei, inevitabilmente, alzò lo sguardo su di lui. Vedendo il suo sguardo si rassicurò. E gli sorrise, un sorriso vero, non forzato, ma dettato dal cuore. 

 Era un sorriso di gratitudine, perchè lei lo sapeva, se la memoria non fosse tornata lei avrebbe sempre avuto Harry. Harry Potter. Il prescelto. Il suo migliore amico.

 -sai comincio quasi a crederci.-

 -come ti senti?- le chiese 

 -scombussolata, a quanto pare ho preso una bella botta.- Harry sorrise  -ma non è questo quella che mi preoccupa, io non so niente Harry.- disse tornado seria.

 - non so niente sulla mia vita, in tre anni possono cambiare tante cose.-

 -non immagini neanche quante.-sussurò Harry involontariamente, ma non abbastanza piano per non essere sentito da Hermione.

 -che vuoi dire?- chiese lei.

 -no.... ehm.. niente.- harry cercò di riparare all'enorme danno appena fatto.

-Harry...- lo ammonì Hermione, sapeva benissimo cosa volesse dire quella faccia: guai.

 -Niente, solo che hai ragione tre anni possono cambiare tante cose.-

 Ad Hermione quasi non venne un  colpo, cosa intendeva Harry? cos'era diventata? Possibile che fosse cambiata, magari il trauma del tradimento di Ron l'aveva cambiata, magari era diventata insopportabile, possibile ch enon fosse riuscita a reagire....

 Odiava quel senso di impotenza che mano a mano si faceva strada dentro di lei. Hermione aveva sempre potuto contare su una conoscenza invidiabile, la sua passione per i libri e per il sapere glielo avevano permesso, ma come fare quando l'unico argomento di cui non sapeva qualcosa era lei? era sicura che non ci fosse nessuna  enciclopedia sulla vita di Hermione Granger.

Harry la rassicurò -Non mi riferivo a te.-

 Vedendo la faccia interrogativa di Hermione continuò -Parlavo di me- okay forse non parlava solo di lui, ma Hermione era ancora sotto shock, meglio non darle altri motivi di preoccupazione -stavo pensando a cosa potrei fare se fossi nella tua stessa situazione, ecco io non so come farei se non mi ricordassi dei miei figli.-

 Harry si gustò tutta la gamma di emozioni  che attraversarono il volto di Hermione, dallo stupore all'incredulità per passare alla felicità.

 -Cosa? tu hai dei figli. Oh Harry è magnifico, come si chiamano? Quanti anni hanno? Sono due maschi o due femmine, oppure un maschio e una femmina, sono due o di più? Sanno già parlare? Come mi chiamano? Tu come ti sei sentito? Ginny? O dio Ginny come...- disse tutto talmente in fretta che Harry per un momento temette che pottesse morire per mancanza d'ossigeno.

 -Hey  frena, calmati.- le disse harry ridendo per il modo eccitato con cui lei lo guardava.               

 -Ok scusa, ma raccontami tutto.- gli disse prendendogli le mani.

 Harry passò così un quarto d'ora spiegando ad Hermione tutto quello che gli era successo in quei tre anni. Le parlò dei suoi due figli, James ed Albus di com'erano, quanti anni avessero. 

 Hermione rimase rapita da quello che le stava raccontando Harry, aveva messo su famiglia e la gioia nel saperlo fu grandissima. Così si  odiò ancora di più quando si rese conto di non ricordarsi niente, come poteva essersi dimenticata di tutto quello che era successo nella vita del suo migliore amico?

 -Harry è meraviglioso, sono veramente contenta...-  Hermione fu interrotta dalla porta che si apriva lasciando entrare quella che doveva essere, vista l'uniforme, un'infermiera.

 -Salve, scusate se disturbo, sono passata per un controllo.- detto questo sorrise amabilmente, mostrando un radioso sorriso.

 -Sono molto contenta che si sia ripresa, sa ho seguito io il suo caso, piacere  di conoscerla io sono Emily.- Hermione le strinse la mano sorridendole a sua volta. Era una ragazza giovane, poco più giovane di lei, doveva avere si e non ventitre anni, aveva un viso dolce e piccolo e capelli corti e rossi.

 -Piacere Hermione.-

 Dopo essersi presentate a vicenda Emily controllò che Hermione stesse bene e le chiese se ci fosse quacosa che non andasse. Dopo che si accertò di tutto dette una busta
ad Hermione.

 -Qui ci sono tutti gli oggetti che aveva durante l'incidente?-

  Hermione prese la busta fra le mani e fece cadere tutto quello che c'era dentro sul letto: un'agenda rossa, una penna, un cellulare, un anello che non aveva mai visto, gli orecchini di perle che le aveva regalato sua madre, una collanina, una fede d'oro, un telefono, un libro e....

 cosa?
 non poteva essere.
 no.
 eppure.
 una fede d'oro.

 Era lì lucente, era indiscutibilmente una fede, fra i suoi oggetti personali, com'era possibile?

 Il suo sguardo sorpreso non sfuggì ad Harry che portò lo sguardo allo stesso oggetto che Hermione fissava con tanta insistenza quanto incredulità.

 -Ci deve essere uno sbaglio.- disse Hermione con un filo di voce.

 -Come?- chiese educatamente Emily.

 -Non c'è nessun errore, Hermione.-

 Lei si girò di scatto guardando Harry con uno sguardo che esprimeva tutta la sua incredulità.

 -Non c'è nessuno sbaglio, quella fede appartiene a te.- disse Harry cautamente, studiando ogni singola emozione che appariva sulla faccia di Hermione, la quale era entrata in uno stato di trance, non riusciva a crederci.

 Se la sorpresa causata dallo scoprire che aveva perso la memoria era stata grande, lo shock per aver saputo quella notizia era cento volte più grande.

 Lei.
 Sposata.
 Sposata con qualcuno.
 Chi?
 Quando?
 Come?
 Dove?

 -Io e.... e...- riuscì a malapena a proferire, ma fortunatamente fu fermata da Harry che aveva perfettamente capito quello che voleva sapere.

 -No, non è Ron.- disse Harry, sorridendole.

 -Oh.- disse Hermione, non era delusa, sapeva che non avrebbe mai pottuo perdonare Ron, non tanto per il tradimento in sè, per quanto fosse terribile, ma per le ragioni che lo avevano spinto a tanto e per quello che le aveva detto quando lei l'aveva scoperto. 

 Lui non la capiva e su una cosa Ron aveva ragione, lei aveva mentito a se stessa dicendosi che andava tutto bene, quando in realtà niente andava come doveva andare. Stavano insieme più per abitudine che per amore, si erano limitati ad eseguire la routine quotidiana per anni credendo fosse amore. O almeno questo era quello che aveva fatto lei, perchè Ron si era dato abbastanza da fare per rompere quella routine....

 -Hermione, non ti preoccupare per questo, ti ritornerà la memoria e tornerà tutto come prima.-

 -Chi è?- chiese lei ignorando completamente il suggerimento di Harry.

 -Mi spiace, ma non credo di dover essere io a dirtelo.-

 -Cosa? Harry sei il mio migliore amico, chi credi possa essere più adatto?- 

 -Scusi se mi intrometto Hermione, ma credo che il signor Potter abbia ragione, è molto meglio che lei riceva le notizie una alla volta, già il fatto di essere sposata è stato uno shock per lei, sapere anche con chi potrebbe esserlo ancora di più.- Disse Emily dopo il breve scambio di battute fra Harry ed Hermione.

 -Si lo so, ma...-

 -Hermione credimi è meglio così.-

 -Almeno dimmi se lo conosco, ti prego.- lo supplicò hermione
 
-Beh... diciamo di si, in un certo senso.- 

 Questo non tranqullizzò Hermione, chi poteva essere?

 Neville? no, certo che no, lui stava con luna
 Seamus? cosa cavolo le passsava per la testa??
 Merlino non Cormac??

 Dio solo sapeva quanto odiasse quella situazione, ma un pensiero la fece sorridere, era sposata, lei con un uomo, un uomo che evidentemente la amava.

 La sua vita era andata avanti e si era di nuovo innamorata. Di questo era sicura, se aveva sposato quell'uomo era solo per amore, perchè si conosceva e conosceva la sua integrità morale.

 Quando chiese ad Harry perchè non fosse con lei , lui le rispose che lui c'era rimasto giorno e notte, ma che Ginny gli aveva detto che dato che lei aveva perso la memoria, sarebbe stato troppo per lei, scoprire di essere sposata.

 Hermione capì, quindi era a lui che Ginny si riferiva quando parlava dell'uomo che le era rimasto vicino giorno e notte.

 Era lui.
 Lui.
 Ma lui chi?

 Hermione, dopo che harry se ne fu andato, decise di dormirci soprae si addormentò col sorriso sulle labbra, perchè la ferita che le aveva inferto Ron l'avrebbe superata, lo sapeva. Perchè?
 
Perchè  a quanto pare l'aveva già fatto una volta. 



Note:
ciao bellissime persone. Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto, perchè ci ho messo tutto il mio impegno per riuscire a tiirarlo fuori proprio come era nella, mia testa, non sono esattamente contenta di come sia venuto, ma spero che voi l'abbiate apprezzato. 
 Ringrazio tutte le anime pie che hanno inserito questa storia, fra le seguite, ricordate e preferite o anche a coloro che l'hanno solo letta ^^
 Un grazie speciale a chi l'ha recensita: anastasiacatinaro e medea_
spero davvero che vi piaccia e so che ho aggiornato presto, ma il caldo e l'afa si fanno sentire e insieme alla noia non sono mai bulla di buono, così ho deciso di  finire il capitolo e di pubblicarlo.
 Vi avverto che non so ancora quando posterò il prossimo, perchè in questo momento vago un po' nel buio... 
 intanto vi mando un bcionissimissimo e vi ringrazio anche solo per essere arrivati fino a qui.
 recensite, recensite, recensite ^^
 nottenotte
a.

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: alask_a