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Autore: JAckles    06/08/2013    5 recensioni
Come risvegliata da una trance Hermione, si rese conto solo in quel momento che nella caduta era atterrata su qualcosa di morbido e aprendo gli occhi si trovò a pochi centimetri da un paio d’iridi grigie che ricordavano l’argento fuso e che la scrutavano curiosi e con uno strano luccichio. Rimase ferma in quella posizione per alcuni minuti quando – Mezzosangue che cazzo fai?! Ti sembro per caso un cuscino?! Alzati immediatamente! – la voce del proprietario di quegli occhi e la sua mano la scostarono rudemente. – ahi ma che modi! Sicuramente un cuscino è più educato e simpatico di te Malfoy! – ma mentre si alzava, le giunse all’orecchio in un bisbiglio la voce del ragazzo che con un ghigno made-in-Malfoy stampato sulla faccia sussurrava – le apparenze sono tutto, Granger, ricordatelo -.
Heyla ragazzi :) questa è la mia prima fanfiction e spero di avervi incuriosito almeno un po' si tratta di una Dramione e spero che la apprezziate ... in ogni caso ditemi cosa ne pensate con una recensione baci
P.S. quasi dimenticavo la cosa più importante ... BUONA LETTURA =)
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 3: NON SAPEVA PERO' QUANTO SI SBAGLIASSE …
 
Dopo aver pronunciato queste parole Draco e Hermione, si guardarono negli occhi e quest’ultima, dopo un sospiro e dopo aver imperturbato lo scompartimento, iniziò a raccontare la loro storia a un Blaise talmente sovreccitato da non riuscire nemmeno a stare seduto sul sedile del treno.
 
ლ ლ ლ Tre Mesi Prima ლ ლ ლ
 
- Dai Hermione vieni con me! Non fari pregare! Lascialo stare quel coglione! Non sa a cosa rinuncia tradendoti, non ha niente in quella zucca vuota che si ritrova! Dai! I miei genitori ci lasciano la casa al mare vuota! Non possiamo rinunciare a quest’opportunità. Poi ti farà bene una vacanza lontana da lui! – forse fu l’idea del sole sulla sua pelle, o forse fu l’idea di trascorrere un’intera estate con i suoi amici babbani lontano dal mondo che ormai le ricordava solo la guerra e Voldemort. O forse furono, semplicemente, le parole della sua migliore amica, Sarah, a farle sollevare la testa con determinazione e a farla alzare da quel muretto. Hermione non era mai stata una ragazza che si lasciava demoralizzare facilmente ma quello che le aveva fatto Ron, era troppo anche per lei.
Hermione e Ron, una volta finita la guerra, avevano deciso di provare a impegnarsi in una relazione, la ragazza però, oscurata da tanta felicità, non si era accorta che già all’inizio della loro storia c’era qualcosa che non andava. O più semplicemente aveva finto di non accorgersene: finalmente poteva stare con il ragazzo che per anni aveva inseguito e non era disposta a vedere nemmeno un’ombra negativa sulla loro storia appena nata. Sta di fatto, che circa una settimana dopo la fine definitiva della guerra, Hermione, aveva deciso di prendere una passaporta e recarsi in Australia per restituire la memoria ai suoi genitori. Appena proposta l’idea al suo ragazzo, però, era successo il disastro: i due ragazzi avevano iniziato a litigare furiosamente, entrambi sostenendo le loro idee. Lei voleva recarsi il prima possibile dai genitori, ma Ron era di un altro avviso, pensava infatti, che altri quattro mesi non avrebbero cambiato la situazione e quindi voleva che Hermione rimanesse per tutta l’estate con lui alla Tana per poi recarsi in Australia, alla fine di agosto. Una volta che la ragazza si era rifiutata, la litigata, già grave di per sé, era degenerata con il risultato che la giovane era scappata mandando al diavolo il rosso. Una volta però ritrovati i genitori e restituitagli la memoria, aveva ragionato ed era arrivata alla conclusione di essere stata troppo rigida e che forse lui la pensava così solo perché la amava veramente e dopotutto Ron aveva appena perso suo fratello. Così, forte di questa convinzione e pronta a chiedere scusa e riappacificarsi era tornata alla Tana per scusarsi. Una volta arrivata aveva, però, aveva trovato Ronald intento a baciare quell’oca di Lavanda Brown sotto la grande quercia poco lontana dalla casa. La vista di quell’orribile scena l’aveva svuotata, e in lacrime, si era smaterializzata a casa sua, nella Londra babbana dove ora, seduta sul muretto, era consolata da Sarah.
Sarah era da sempre la sua migliore amica, non come Ginny, che rimaneva comunque per la riccia una delle amiche più care. No, tra Sarah e Hermione c’era un’intesa perfetta, si capivano al primo sguardo senza nemmeno dover esprimere i loro pensieri a parole. Il loro era un legame così forse che era sopravvissuto a tanti anni di distanza dato che, per ovvie ragioni, frequentavano due scuole (e due mondi) completamente diversi, ma c’erano sempre l’una per l’altra. Le due ragazze, si conoscevano da quando erano in fasce, e quando la strega aveva avuto una delle sue prime manifestazioni di magia, Sarah era presente e proprio per questo motivo, era a conoscenza dell’esistenza del mondo della magia e di tutto quello che succedeva. Sapeva quindi che Hermione aveva appena passato un anno in “campeggio” alla ricerca degli horcrux per distruggere Voldemort. Era a conoscenza dell’esistenza dei Mangiamorte, di Hogwarts, del binario 9 e trequarti. Di tutto, insomma.
Hermione si fidava ciecamente di lei, e proprio grazie a questo forte legame di amicizia, paragonabile forse, solo a quello che aveva con Harry, decise di accettare la proposta dell’amica e di passare l’estate nella sua casa a Bournemouth, nel Dorset. Lì i genitori della ragazza avevano una casetta veramente carina, la tipica villetta delle vacanze, che appena vedi ti fa pensare al sole, al mare e all’estete, tinteggiata di bianco e uguale a tutte le altre case di villeggiature: semplice ma allo stesso tempo perfetta.
Non sarebbero, comunque state sole, infatti, con loro, avrebbero passato le vacanze anche Neal, il ragazzo di Sarah, Josh, Andrew e Layla. Hermione ricordava vagamente chi fossero poiché aveva frequentato le elementari con loro, prima di andare a Hogwarts. In ogni caso era felice di poter passare Luglio e Agosto in tranquillità con degli amici babbani senza dover pensare alla guerra appena vissuta, ai maghi, alla purezza del sangue, ai mangiamorte … Hermione non sapeva, però, quanto si sbagliasse …
 
Era la sera del loro arrivo, e i ragazzi erano già in spiaggia a scatenarsi. Hermione all’inizio non era stata molto entusiasta all’idea di correre subito al grande falò, avrebbe, infatti, preferito rimanere a casa a disfare le valigie e sistemare tutto. Ma alla fine aveva acconsentito alle parole dell’amica e si era fatta trascinare alla festa.
“È solo un falò sulla spiaggia, niente di troppo eccessivo, poi mi serve una serata di svago” aveva pensato la ragazza riccia mentre sceglieva il vestito da mettere. Aveva deciso di indossare il suo preferito, un regalo fattale da sua zia Helena l’anno prima, ma che non aveva mai avuto l’opportunità di mettere. Era rosa corallo, con lo scollo a cuore e senza spalline, aderente e le arrivava a metà coscia. Dal centro della scollatura partivano una serie di cristalli che scendevano lungo il fianco sinistro percorrendo tutta la lunghezza dell’abito, diventando sempre più distanti tra loro, man mano che si avvicinavano all’orlo del vestito. Ma la particolarità di quell’abito era il fatto che, da entrambi i fianchi, appena poco sotto il seno, partivano dei lembi di stoffa leggera, dei veli, che arrivavano fino a terra. Con quel vestito Hermione si sentiva bella, una cosa che ormai le capitava di rado. Era riuscita anche, grazie a un abbondante utilizzo di una pozione regalatale da Ginny, a domare i suoi capelli ribelli.
Ora stava chiacchierando animatamente con Sarah e Layla – Questa sera voglio divertirmi, bere e trovare qualche bel figo! – esclamò con molta frivolezza quest’ultima – Hermione, tu devi aiutarmi nella mia caccia, poiché la nostra biondina qui è fidanzata – continuò, poi, alludendo a Sarah.
- Hem, sai Layla non è che mi vada molto … - rispose la strega.
- Uff! – fu il commento stizzito della rossa. Layla, infatti, si era appena tinta i capelli di un rosso che ricordava molto quello dei Weasley, con la differenza che in questo caso si notava che fosse una tinta.
- Dai Lalla, lasciala in pace se non ha voglia non puoi obbligarla – arrivò in soccorso, Sarah, all’amica.
- Che noia che siete! Avete diciotto anni per la miseria! Non ottanta! Va beh fa niente, ho già puntato un bel biondino che ha un fondoschiena da urlo, speriamo prometta bene anche il davanti – terminò Layla alzandosi e strizzando l’occhio alle due amiche, che scoppiarono a ridere osservandola sculettare in direzione del bancone del bar.
 
Draco Malfoy voleva ubriacarsi, voleva dimenticare di essere circondato da insulsi e stupidi babbani, voleva dimenticare che suo padre era in prigione, voleva dimenticare lo schifo che era diventata la sua vita dopo la guerra, anzi no! La sua vita faceva già schifo, da quando due estati prima era stato marchiato come una mucca. Al pensiero di come, al tempo, era stato felice di poter finalmente servire il potente Signore Oscuro, di come si sentisse orgoglioso di essere stato scelto lui tra tanti, gli venivano i conati di vomito, ma dopotutto, ora, non avrebbe potuto cambiare niente quindi era inutile crogiolarsi e abbattersi con quei pensieri. Molto meglio bere e affogarli. Aveva scoperto che lo scotch era un liquore babbano molto buono, quasi al livello del Whiskey Incendiario.
Ingollò l’ennesimo bicchiere della bevanda ambrata, e si guardò intorno: era circondato da stupidi babbani. Una rabbia improvvisa lo assalì al pensiero che sarebbe dovuto rimanere con questa gente inetta per ancora due mesi: che schifo. Lui Draco Lucius Malfoy, discendente da due delle casate più potenti di tutto il mondo magico, con il sangue più puro dell’oro zecchino, era costretto, per colpa di una restrizione del ministero, a passare la sua estate insieme ai babbani. Era semplicemente furioso. È pur vero che non era ad Azkaban, ma sicuramente non poteva essere felice del provvedimento attuato dal Ministero della Magia per ordine di Kingsley Shacklebolt. Grazie alle loro azioni i Malfoy, comunque, avevano avuto un grande sconto sulla pena e, a differenza di tutti gli altri mangiamorte, non erano stati condannati all’ergastolo. Lucius era l’unico della famiglia finito in prigione ma, grazie ai suoi agganci e al suo denaro, oltre al fatto che alla fine della guerra aveva tentato di lasciare Voldemort, era riuscito a ottenere uno sconto sulla pena. Era quindi rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Azkaban ma doveva rimanerci solo per undici anni. Narcissa, invece, grazie alla bugia che aveva salvato il bambino sopravvissuto e tutto il mondo magico avrebbe dovuto semplicemente rimanere per un mese agli arresti domiciliari, condanna già ampliamente scontata. Al giovane Malfoy, invece, era toccata una delle condanne più strane e sicuramente più inutili, secondo lui, che erano mai state affibbiate a qualcuno. Era, infatti, costretto a passare tre mesi, Giugno, Luglio e Agosto, per la precisione, con i babbani con il divieto assoluto di far ritorno nel mondo magico, fino alla data di scadenza posta per il 31 Agosto.
Draco stava ancora maledicendo Kingsley per le sue idee strampalate e prive di logica quando si sentì picchiettare insistentemente sulla spalla destra.
- Che vuoi? – disse in modo molto “cordiale” alla ragazza bassina che si trovava davanti. “Dovrebbe avere all’incirca la mia età, mio dio che capelli orridi! Sembrano quelli degli straccioni Weasley” pensò squadrandola dalla testa ai piedi.
- Mamma mia che caratteraccio! Per fortuna che sei carino – asserì quella avvicinandosi per poi continuare con un sorriso smagliante – ti andrebbe di venire a bere qualcosa con me e i miei amici? Ah comunque piacere Layla Jonson –
- Draco Malfoy – rispose il ragazzo senza scomporsi, e riflettendo sulla proposta.
- Che nome buffo che hai, Draco, Va beh vieni allora? – esclamò la ragazza ridacchiando e strusciandosi contro il suo braccio.
Quella ragazza gli ricordava enormemente Pansy quando ci provava spudoratamente con chiunque. Sorvolò sul fatto che avesse riso sul suo nome, se avesse veramente saputo con chi stava parlando, sarebbe fuggita terrorizzata ma purtroppo …
Con la solita aria annoiata, allora, rispose – e io cosa ci guadagno? –
- Beh un drink gratis come prima cosa, e poi della buona compagnia – sorrise un po’ rossa in viso la ragazza.
- Va bene ci sto, prendo uno scotch e andiamo – “dopotutto, pensò Draco, anche degli stupidi ragazzini babbani sono meglio dei fantasmi del mio passato. Spero solo di non prendere qualche strana malattia babbana”.
La ragazza lo trascinò verso un gruppo di ragazzi in piedi vicino a un tavolo, e lo presentò agli amici:
- Josh, Andrew, Neal questo è Draco Malfoy – disse indicando un ragazzo più basso di lui di una spanna con i capelli castani rasati di lato, poi un biondo-ramato alto come lui e in fine un ragazzo con la camicia hawaiana, i capelli corvini e gli occhi azzurro cielo.
- Lei invece è Sarah, la ragazza di Neal – disse poi presentandogli una biondina molto carina con gli occhi verdi.
Draco stava per salutare ma la rossa parlò ancora, rivolta, questa volta, a una ragazza che in quel momento le dava le spalle, picchiettandole sulla spalla come poco prima aveva fatto con il ragazzo – Hey, dai girati voglio presentarti una persona, lui è – ma la ragazza non fini mai la sua frase poiché nell’esatto momento in cui la moretta si era girata si era sentito il rumore di un bicchiere che cadeva al suolo seguito da due voci che parlarono all’unisono:
- Malfoy?! –
- Granger?! –

 
Angolo Autrice
Ciao ragazzi ed ecco finalmente il terzo capitolo. Volevo dirvi un paio di cosette …
1. come prima cosa SCUSATE!!! Lo so, sono imperdonabile, vi avevo promesso un aggiornamento in poco tempo, invece c’ho messo tantissimo e mi dispiace molto, ma è tutta colpa del mio Wifi babbano che decide lui quando e come funzionare .-. comunque cercherò di essere più veloce la prossima volta (spero proprio di riuscirci xD)
2. seconda cosa, come avrete notato questo capitolo è in Flash back e volevo avvisarvi che da adesso per un po’ i capitoli saranno tutti in flashback perché con essi voglio spiegare come Hermione e Draco sono passati da odiarsi ad amarsi (sisi ho detto proprio così: amarsi non siete voi che avete le traveggole, tranquilli). Comunque questi capitoli saranno ambientati nel mondo babbano (per motivi che o spiegato nel capitolo) e inoltre o aggiunto alcuni personaggi di mia personale invenzione: Sarah, Layla, Neal, Josh e Andrew che compariranno per i prossimi capitoli
3. uno dei miei obbiettivi era quello di mantenere i personaggi abbastanza IC e farli il meno possibile OOC. Ovviamente trattandosi comunque di una Dramione nel mondo babbano non sarà possibile farlo al 100% ma mi impegnerò il più possibile …  se volete datemi un vostro parere: come vi sembrano fino ad adesso?

Ecco adesso che vi ho annoiato a sufficienza con questo poema, perché più che una nota è un vero e proprio poema, vi saluto e aspetto le vostre recensioni con i vostri pareri
xoxo
_mrs_Malfoy_

 
  
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