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Autore: Benio Hanamura    08/08/2013    4 recensioni
[Mademoiselle Anne/Haikara-san ga toru]
All'inizio dell'ultimo volume del manga di Haikara-san ga toru/Mademoiselle Anne Benio scopre che Tosei ha chiesto di cancellare l'ipoteca sul castello Ijuin dalla banca di suo padre e che sua madre gli ha posto come condizione che abbandoni la carriera giornalistica a cui tiene tanto per diventare direttore di banca secondo la tradizione della famiglia Aoe. Ovviamente Benio non può accettare che Tosei faccia un sacrificio così grande solo per amor suo, così prende una drastica decisione che sconvolgerà anche il suo futuro, per poter almeno essergli di conforto e ripagarlo in qualche modo: gli annuncia che lo sposerà e gli resterà sempre accanto, proprio come Shinobu ha deciso di restare con Larissa... Ma andrà proprio così? Si può davvero imparare ad amare? Benio e Shinobu soffocheranno dunque i loro veri sentimenti in nome della gratitudine? Chi ha letto il manga sa come sono andate le cose, ma voi siete rimasti davvero soddisfatti dalla conclusione della Yamato?
Io abbastanza, tranne che per qualcosina... Questa fanfiction è una mia versione alternativa del finale del mio manga preferito, in cui ho cercato appunto di modificare ciò che non mi convinceva del tutto...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una volta stabilito di togliersi subito il peso di dare la notizia del suo prossimo matrimonio a Ranmaru, Benio uscì in giardino, cercando di apparire il più possibile felice, come avrebbe dovuto essere nella sua situazione... Insomma, anche se avesse sposato Shinobu sarebbe stato giustificato un po’ di nervosismo, no?
Dopo aver esitato ancora un attimo per acquisire sicurezza si avvicinò a Ranmaru: "Ciao, Ranmaru, è sempre bello rivederti... Una volta venivi qui molto più spesso, mentre ora è diventato un evento raro, sei troppo preso dalle tue ammiratrici? E non negarlo, lo so che hai un fan club in piena regola!!!" Rise, ma lui non fece altrettanto, al che lei si rese conto di avere davvero esagerato, così aveva senz'altro ottenuto l'effetto contrario a ciò che voleva! Arrossì violentemente essendosi resa conto di quanto fosse stata particolarmente stupida la sua frase di esordio in quella circostanza...
Ma Ranmaru non rispose affatto alla battutaccia: "Sono stato molto impegnato per via del mio ultimo spettacolo, ma finalmente le rappresentazioni sono finite e per un po’ potrò ridurre le esercitazioni. Avrò solo le lezioni della scuola di kabuki a cui pensare..."
"Capisco... So che quest'ultimo spettacolo ha avuto grande successo, congratulazioni, ormai sei diventato proprio un grande attore come sognavi!"
"Sì, in effetti non posso lamentarmi."
"Già, sono molto fortunata ad essere la tua migliore amica! Senti, non potresti farmi qualche autografo? Così potrei venderlo e ricavarci tantissimi soldi!!!"
"Stupida, stupida, cosa sto combinando? Sono un disastro, vorrei prendermi a schiaffi!" pensò Benio fra sé e si voltò dall'altra parte, chiudendosi per qualche minuto in un imbarazzantissimo silenzio, che fu Ranmaru a rompere:
"Ti ho cercata stamattina, ma tuo padre mi ha detto che eri in giro con Duenna..."
Lei trasalendo annuì: "Lui... ti ha detto anche che..."
"... che ti sposi col tuo redattore capo. Sì, l’ho saputo, quindi puoi anche smetterla con questa commedia, lo sai che non puoi fingere con me!”
“Fingere con te? E perché dovrei?”
“Dimmelo tu… Si vede lontano un miglio che stai sulle spine, semplicemente perché sai bene che questa cosa non sta né in cielo né in terra… E ti senti in colpa, se non verso il sottotenente Ijuin che ha preferito quella duchessa a te, verso te stessa... Non dirmi che ami il signor Aoe, perché non potrei mai crederci.”
“Credici invece! Tosei è un uomo meraviglioso, ha fatto tanto per me dopo la scomparsa di Shinobu, e certo non solo perché mi ha dato lavoro nonostante fossi un donna... Lui ha dimostrato di amarmi ancora più di quanto mi amasse il mio fidanzato che ora, come hai detto tu, ha preferito restare con quella duchessa … Lo sai cosa ha fatto? La settimana scorsa ha annunciato la chiusura della Jodansha… Tosei rinuncerà al suo grande sogno di diventare giornalista soltanto per me! E’ stata la condizione posta da sua madre per riscattare l’ipoteca sul castello Ijuin… Guardami pure negli occhi, non batto le ciglia, quindi non mento!”
Ranmaru sorrise amaramente: “Certo che non menti, non hai detto che lo ami, ma che gli sei riconoscente… Il giornalismo per Tosei è parte di lui, come il teatro per me, posso immaginare quanto gli costi una simile rinuncia … Un po’ l’ho sperimentato, quando ti ho raggiunta al castello travestito da donna… Ero felice di starti accanto, ma più passava il tempo e più sentivo che mi mancava qualcosa di molto importante… E te ne accorgesti anche tu, del resto… Per questo mi rimandasti a casa, perché non rinunciassi al mio sogno di sempre, anche perché sapevi che anche se avessi apprezzato di avermi vicino per aiutarti non per questo avresti ricambiato il mio amore, dato che avresti amato sempre e solo il sottotenente…”
“E’ una situazione diversa! Allora credevo che Shinobu fosse morto, e rimpiangevo profondamente di non avergli mai confessato i miei veri sentimenti… Oltre al fatto che tu sei sempre stato come un fratello per me, non ho mai  potuto vederti in modo diverso… Ora invece che so che  Shinobu è vivo ma non torna da me soltanto perché non lo vuole nonostante io gli abbia detto tutto… beh, capirai che non mi sento più in dovere di restare legata al suo ricordo, ti pare? Perché mai dovrei fare la vedova senza nemmeno essermi sposata se lui è diventato tanto facilmente il maritino affettuoso di un’altra donna ignorando il suo impegno nei miei riguardi?”
“Perché… tu ami ancora Shinobu, semplice! Non si ama soltanto quando si ha la certezza di essere contraccambiati… Anzi, spesso si ha la certezza di non avere alcuna speranza, eppure non si riesce a cancellare certi sentimenti dal cuore per molto, molto tempo… forse… per sempre…” in quel momento il tono e l’espressione di Ranmaru mostrarono fin troppo evidentemente che lui parlava a ragion veduta, cosicché nemmeno Benio non aveva potuto non notarlo, sentendosi davvero triste all’idea di averlo ferito così profondamente quando, ormai molto tempo prima, gli aveva preferito il sottotenente.
“Ranmaru, io…”
“Ti prego, Benio, non commettere un errore di cui pentirai per tutta la vita! Se hai chiesto a Tosei di salvare il castello degli Ijuin non lo hai certo fatto per te stessa… Sì, ti sei affezionata molto ai conti come a due veri nonni, ma loro non sono più la tua famiglia e sai bene che Shinobu saprebbe comunque come cavarsela per non far mancare loro tutto il necessario per una vita decorosa, non finirebbero certo per strada… In fondo la sua carriera militare ha fatto un notevole salto avanti, no? Ma la verità è che tu pensi a Shinobu, non vuoi creargli altri problemi, dato che è già molto difficile per lui badare a Larissa, malata com’è… Ora ti atteggi a fidanzata tradita da un donnaiolo, ma in realtà non è cambiato nulla rispetto a quando mi confessasti piangendo quanto ti costava lasciare gli Ijuin ma che non potevi fare altrimenti, anche per rispetto del senso di gratitudine di Shinobu nei confronti di colei che lo aveva salvato… Ed ora anche tu ti sei legata ad un altro per gratitudine… Insomma, dovreste rendervene conto entrambi, la gratitudine non è amore!”
Ecco, aveva compreso esattamente la situazione, come al solito… Benio aveva ascoltato per un po’ in silenzio Ranmaru come se fosse stata la sua coscienza a parlare, ma si rendeva conto di aver sentito fin troppo, qualche altra parola e sarebbe crollata tutta la convinzione che aveva messo nel fare la proposta a Tosei subito dopo il suo annuncio… e questo non sarebbe stato affatto giusto.
“Adesso basta, smettila, sei sempre il solito… ma quando crescerai? Una volta per tutte, quando vuoi deciderti a vivere nella realtà? La vita è ben diversa dalle storie sdolcinate del teatro, sai?” gli disse con tono seccato, volendo in realtà supplicarlo di smetterla di rigirare il coltello nella piaga. 
“Vuoi che la smetta perché ho colto nel segno, non è così?”
“No, è solo che mi sono stancata di sentire sciocchezze! Senti, Ranmaru, domani mi attende una giornata faticosa, devo scegliere il mio abito da sposa… Perciò scusami, ma…”
“L’abito da sposa… Non dovresti essere felice all’idea? Mi spiace, ma non dai l’impressione di essere tanto felice…”
“Lo sono eccome, ma tu saresti felice mentre ti assillano con delle storie assurde impedendoti di goderti i preparativi del tuo matrimonio?” il suo tono si addolcì “Voglio darti un consiglio, Ranmaru: smettila di pensare a me e cerca un’ altra ragazza che possa apprezzarti come meriti! Non sarà difficile, se davvero lo vorrai presto accadrà… Guardandoti intorno ti innamorerai di una brava ragazza che saprà ricambiare i tuoi sentimenti, vi sposerete e sarete felici insieme come non è stato possibile per me e Shinobu… Ed allora spero che tu non sia già diventato così importante da dimenticare di invitarmi al tuo matrimonio, perché ci terrei moltissimo ad esserci… Ci vediamo presto, ti porterò l’invito… Ciao!”
Alla fine Benio riuscì persino a sorridergli. Si voltò e fece per rientrare in casa, sentendosi finalmente un po’ più sollevata, ma subito Ranmaru reagì, bloccandola disperatamente per un polso: “Non puoi liquidarmi facendo la mammina, Benio… non attacca più…” esitò “ti scongiuro, rifletti bene su ciò che fai, è la tua vita che è in gioco!” 
“Lasciami, mi fai male!” rispose lei senza cercare di voltarsi o di divincolarsi, dopo essere rimasta muta e come paralizzata per qualche istante. La sua voce era tremante, nell’ impossibile tentativo di trattenere le lacrime.
Al che Ranmaru la mollò di colpo, mortificato. In effetti quel polso gli era parso improvvisamente così sottile ed anche la stessa Benio, soprattutto vista di spalle, gli sembrava ora tanto fragile e minuta… Infatti ormai lei doveva per forza alzare il viso per poterlo guardare in faccia.
“Scusami, ti prego, non volevo…” 
Lei annuì, continuando a dargli le spalle per nascondere le lacrime.
Ranmaru fece per abbracciarla, ma lei lo respinse: “Sto bene, cosa credi?” aggiunse, con tono nuovamente seccato, lasciandolo di sasso: “O forse devo pensare che te la sia presa tanto solo perché avresti voluto che avessi scelto te invece di Tosei?”
Questo era troppo: “Non dici sul serio…”
Stavolta Benio non rispose, dopo essersi asciugata frettolosamente le lacrime si voltò e lo fissò per un attimo, con aria di sfida. Quindi corse in casa e richiuse la porta.



Nota dell'autrice:
Da questo capitolo la storia inizia a prendere una piega leggermente diversa da quella del manga. 
Nelle mie fanfictions cerco sempre di far sì che le personalità dei personaggi siano quanto più fedeli a quelle originali, ma in questo caso creare qualche minima differenza mi è parsa d'obbligo, a partire appunto da Ranmaru... In realtà io ho sempre pensato che dietro la sua apparenza piagnucolosa dell'anime lui nascondesse più forza (non fisica, certo!) di quanto si possa credere, sia perché ha sostenuto in maniera efficace la sua amata Benio in più occasioni (a partire da quando le viene data la tragica notizia della morte di Shinobu), sia perché anche leggendo il manga io ho avuto questa impressione in una scena inedita in TV (in cui lei gli confida il vero motivo per cui lascia che Shinobu resti con Larissa che invece nasconde a tutti gli altri) e lui si dimostra molto più adulto e maturo, com'era normale, dato che anche lui era cresciuto... Purtroppo però nell'ultimo volume l'autrice lo fa un po' regredire alla sua personalità iniziale quando viene a sapere del matrimonio di Benio e Tosei, e per quanto io ami la Yamato quella scena non solo non mi è piaciuta affatto, ma l'ho ritenuta del tutto incoerente rispetto a quanto mostrato poco prima... Perciò l'ho riscritta come l'avrei preferita io, spero che vi piaccia!

  
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