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Autore: Donoma    12/08/2013    0 recensioni
«..Riprendo coscienza. Non so che ore siano,ma una debole luce filtra da una piccola finestra e non so ancora dove mi trovo. C'è un gran silenzio intorno a me, Zacky ha finito di lamentarsi, sta dormendo. Per un momento penso al peggio, vedendo del sangue che scende dall'attaccatura dei capelli..»
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Non-con
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Ricordi, parte I.
Capitolo IV.


Realizzo solo adesso di quanto sia pericoloso tutto questo. Fino ad adesso non avevo capito con chi avessimo a che fare o a che cosa potevamo andare incontro. Ho guardato nei suoi occhi. Tra le pupille azzurre e le piccole arterie che percorrono la sclera ho visto la cattiveria. Ho visto quella luce maligna nel nero dei suoi occhi. Quella malignità che brutalmente si rigetta sulle sue guance, grazie a quei due tatuaggi, i quali più che tatuaggi sembrano cicatrici lasciate lì, a marcire. Ha coraggio. Ha il coraggio e non ha paura di fare del male. Una delle tante storie che ho sentito su di lui parlava di un uomo al quale fu piantato un chiodo proprio in mezzo alla gola da lui, dall'uomo che piange. Sono di nuovo insieme agli altri. Matthew e Johnny si sono svegliati e parlano con Zacky. Io me ne sto in disparte, abbracciata a Brian che lentamente sta entrando nel mondo dei sogni. O degli incubi, dipende. Appoggiata al suo petto sento il battito del suo cuore. Era l'unica cosa che riusciva a tranquillizzarmi, adesso quella magia non funziona più. Continuo a chiedermi dove sia Jimmy, come stia Federica e cosa succederà a noi. Chiudo gli occhi, cercando di non pensare a quegli occhi di ghiaccio e alla paura che mi scorreva nelle vene mentre ascoltavo la sua voce rauca e impregnata di dolore. Un altra volta ritorno sugli avvenimenti accaduti da un mese, o poco più, a questa parte. Di colpo mi addormento e inizio a sognare. O meglio, a ricordare.

«O mio dio, Matthew vuoi rispondere a questo benedetto telefono?» « Pronto. Ehilà, Jimmy, what's up? ...Cosa è successo?... Non sto capendo niente, stai calmo, per favore. Chi hai trovato?... una ragazza, dove? …. e cosa le è successo?... O cazzo, chi è stato?... fra quanto arriva l'ambulanza?... 10 minuti e siamo lì, non ti muovere!»
« Una ragazza? L'ambulanza? Cos'è successo?!» « Jimmy ha trovato una ragazza nel vialetto vicino casa sua. È stata stuprata, probabilmente. Ha detto che era per terra, urlante in una pozza di sangue. Indossava solamente una maglietta e niente altro, neanche gli slip. Ha chiamato ambulanza e polizia. Vestitevi e andiamo, su!»
Pochi minuti dopo arriviamo sulla scena del delitto. Uno più preoccupato dell'altro andiamo in contro a Jimmy. Ancora sporco di sangue ci saluta. Esprime shock in ogni movimento della faccia e del corpo. Se lo guardi bene negli occhi azzurro cielo riesci ancora a vedere il riflesso della ragazza accasciata per terra, che chiede aiuto. Ci sono ambulanze e macchine della polizia. Jimmy è il principale sospettato. È sempre così, uno salva la vita ad una persona e si ritrova a passare settimane in tribunali e a vedere svelato ogni suo segreto. Gli chiedono di seguirlo in centrale, obbedisce. Sale sulla volante della polizia e questa parte. Noi saliamo di corsa sulla Range Rover di Matthew e seguiamo la macchina. Rimane qualche ora dentro ad una stanza, una di quelle solite usate nei film per gli interrogatori con solamente un tavolo, due sedie e una lampada. Un agente di polizia, probabilmente un ispettore capo, gli porge delle domande. Lui risponde tranquillamente,senza nascondere niente. Anche perché non ha niente da nascondere. Gli chiedono anche se conosce la ragazza o se sa come si chiama. Lui non sa niente. A notte inoltrata lo rilasciano e tutta assieme torniamo a casa.

«Tra quanto arriva?» «Non lo so, Amy... Non mi ha più richiamato!»
«è la sua macchina. È arrivato. Ma è con la ragazza? L'hanno rilasciata dall'ospedale?» «Sembra di sì, lui sarà contento. Sembra si sia innamorato di questa Federica»
«Davvero? Ahah, non ci credo, James Sullivan che si innamora di una ragazza così timida e gracile?» «Sembra proprio di sì. Da quella notte è andato tutti i giorni a trovarla in ospedale, non fa altro che parlare di lei e mi ha confessato che l'ha sognata qualche volta. Mi ha anche detto che appena poteva uscire dall'ospedale la portava a vivere con lui!» «Bhe, il momento è arrivato! Ahah» concludo io.

«com'è andata al processo? Cos'è uscito dalla corte d'assise?» «La solita merda. Dicono che non ci sono abbastanza prove, non c'è nessun punto a cui aggrapparsi per le ricerche e neanche un testimone» «e quindi? Archivieranno questo caso?» « al 90% sì, lo ha detto anche il giudice, che probabilmente il processo verrà annullato. Sì, so cosa stai pensando... che non è giusto, che tutto questo non ha senso, ma il potere in questo caso è nelle loro mani e noi non possiamo decidere niente» «Ma, Jimmy, non è giusto! È come se Federica venisse pugnalata e stuprata un altra volta. Cazzo, l'hai vista tu in quelle condizioni e sai che solamente un bastardo può fare una cosa del genere e non può continuare a vivere tranquillamente la sua vita, magari continuando ad approfittare delle ragazze come se nulla fosse successo.» « e scusa, Brian, cosa dovrei fare? Iniziare ad investigare io? Mettermi il cappello da Sherlock Holmes e cercare prove,indizi e testimoni partendo dal nulla?» «Sì! Lo possiamo fare! La prima cosa da fare è sentire quello che ha da dire Federica, quel che si ricorda» «Matthew, stai scherzando?!» «No, per niente. È una cosa fattibile. Zacky conosce delle persone nella polizia che ci possono appoggiare ed aiutare. Amy è una psicologa, e questo aiuta sempre. Dobbiamo farlo per lei, per la sua dignità. Per renderle giustizia. Sarà divertente.»

«Si chiama George Hellis» «Chi?»
«Lo stupratore... è stato lui» «come hai fatto a... a scoprirlo?» «Me lo ha detto Federica... cioè, più che altro lo ha detto mentre dormiva» «Non possiamo esserne sicuri. Aspettiamo almeno i risultati delle analisi sullo sperma trovato sulla sua maglietta.» «Corrisponde ad un tale chiamato Frederic Jung» esorde Brian, entrando nel salotto della casa di Jimmy «Non è possibile... non era solo uno, dobbiamo parlare con Federica e vedere che ci dice» «Non vuole parlare... è ancora scossa, appena cerco di aprire il discorso la paura compare nella sua faccia e il suo sguardo si perde nel vuoto. Non riesce a dire neanche una parola»
«Dio, che merda... dobbiamo fare qualcosa. Zacky, vieni con me. Andiamo a vedere cosa scopriamo di questi due tizi!» conclusi io, uscendo dalla casa con Mister Vengeance al seguito.

  
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