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Autore: laulaury    20/08/2013    3 recensioni
Sul podio delle coppie più amate della saga di Dragon Ball un gradino non può che essere riservato a Crilin e C18. La loro storia d'amore è lacunosa e lasciata nell'ombra. Orsù, dunque, accendiamo le luci e sveliamo i dettagli di questa particolare coppia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Crilin, Muten, Un po' tutti | Coppie: 18/Crilin
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo III


"C18 tu sai cucinare?" aveva chiesto Genio. La ragazza aveva abbassato la testa, il che valeva come un no. Allora Crilin era intervenuto:" Non preoccuparti: Oscar é bravissimo! Ci penserà lui a preparare da mangiare. Se lo desideri ti può insegnare! Nel frattempo, se vuoi sentirti utile, puoi fare la spesa. Voli così veloce che per te arrivare in città non é che un viaggetto.". C18 aveva tirato un’occhiataccia veloce ma penetrante al nuovo amico:” Non sono certo qui per fare la serva. Se lo credono, preferisco tornare per strada” pensava lei. Oscar era intervenuto prepotentemente affermando di non aver bisogno di alcun aiuto.

La cena era stata deliziosa. Genio, Tartaruga e Oscar stavano crollando dal sonno a causa della pancia piena e si erano, perciò, ritirati presto dal convivio. I due giovani si erano ritrovati nuovamente soli. Crilin tentava di interrompere l'imbarazzante silenzio:" Scusa C18 per l'espediente poco elegante, ma é il punto debole di Genio e sapevo sarebbe ceduto.". La ragazza aveva fatto spallucce ed era uscita di casa. Si era accovacciata in riva al mare respirando profondamente aria di libertà, di vita vera. Teneva alto lo sguardo verso la luna e si disperdeva nei suoi pensieri. Crilin l'aveva seguita silenziosamente e le si era seduto di fianco. Il ragazzo aveva notato una lacrima correre per la guancia della biondina. Intenerito, le aveva porto un fazzolettino. Lei aveva rifiutato l'invito dando uno schiaffetto alla mano di lui che aveva fatto cadere il fazzoletto. Entrambi avevano osservato l'oggetto scaraventato a terra. Crilin era buono e comprensivo, non si sarebbe mai arrabbiato per così poco: comprendeva i turbamenti della giovane cyborg. Lei, invece, odiava oscillare tra momenti di gioia e momenti di spiacevolezza, ma non poteva farne a meno. Era difficile cancellare la sua natura spietata.

C18 si era alzata e si era diretta nella camera da letto che Genio le aveva fatto preparare. Crilin, avvilito, aveva preferito rimanere sulle sponde dell'isola; non aveva sonno e la brezza delicata che si era levata gli dava un intenso senso di leggerezza. C18 si era stesa un po' a letto cercando di prender sonno: impresa non riuscita a pieno. Aveva solo sonnecchiato per poche ore per poi girarsi e rigirarsi nelle lenzuola senza successo. Si era, allora, alzata e  affacciata alla grande finestra della camera che apriva sulla notte serena e l'oceano blu.

La luna era alta e splendente, quasi illuminava le rive a giorno. Le onde si infrangevano ritmicamente e violente contro la sabbia. Un rumore in mezzo all'acqua rompeva la musica creata dalla natura. C18 cercava con lo sguardo il disturbatore di quell'armonia. Nel blu profondo spuntava la testa pelata di Crilin: come rifletteva la luce della luna! La ragazza sosteneva il capo con la mano e poggiava il gomito sul davanzale mentre lo osservava. Nemmeno lei avrebbe saputo spiegare perché era rimasta ad osservarlo. Lo guardava senza pensare a niente, aveva la mente completamente sgombra come se galleggiasse. Il ragazzo non aveva trovato sonno nella notte perciò si era concesso una nuotata rinfrescante all'ombra della luna. Respirava l'aria salina a pieni polmoni e dava bracciate ampie e lente. Lentamente si avvicinava sempre più a riva e l'acqua a poco a poco lasciava scoperto il corpo del ragazzo. Era bassetto e non era di certo un Sayan, ma in quanto a corporatura aveva poco da invidiare ai suoi compagni d'avventura. Più il ragazzo si avvicinava e più C18 poteva scorgere il suo fisico. Non era poi così male restare a guardare le sue spalle possenti far capolino dalle acque; i pettorali accarezzarti dalle goccioline e gli addominali scolpiti.

Quando il ragazzo era ormai arrivato a riva, C18 era balzata dritta con la schiena e aveva distolto lo sguardo un tantino imbarazzata. Essendo tarda notte e ignaro di essere osservato, Crilin non si era preoccupato di procurarsi un costume. Era, quindi, completamente nudo. I riflessi, seppur ottimi, di C18 non le avevano impedito di esaminare la nudità di lui illuminata dai raggi biancastri della testimone celeste della scena. Seppur impassibile, si poteva scorgere un accenno di malizia negli occhi di lei. Così, persa in chissà quali pensieri, si era distesa nuovamente nel letto; stavolta dormendo e sognando.
Il giorno successivo l'ultimo a raggingere i compagni per la colazione era Crilin. Tornato tardi dalla nuotatina rigenerante si era poi addormentato sul divano. Al tavolo era rimasto Genio che beveva del thè e guardava un programma di aerobica femminile alla televisione. Il telefono aveva cominciato a squillare e l'anziano aveva dovuto interrompere la visione del suo programma preferito. "Ciao Bulma, che bella sorpresa! Una festa? Perché no? Crilin é qui con me, glielo chiederò io. Va bene, a stasera!" aveva risposto Genio. Riattaccato il telefono, l'anziano aveva esteso l'invito al suo ex allievo. Per non creare problemi Crilin pensava non fosse una buona idea portare a casa di Bulma anche C18 e non voleva nemmeno lasciarla a casa da sola. Aveva, così, deciso che non si sarebbe recato dall'amica per festeggiare.

Verso sera Bulma era atterrata sull'isola per prelevare Genio, Oscar e Tartaruga. La ragazza aveva cercato di convincere Crilin ad unirsi alla festa o, per lo meno, pretendeva una spiegazione eloquente del suo rifiuto. Mentre il povero ragazzo si grattava la testa e ridendo nervosamente cercava le parole migliori per spiegare le sue motivazioni, dalla porta di casa era spuntata C18 la quale si era appoggiata all'uscio in ascolto. Bulma sorrideva ammiccante asserendo:" Ora ho capito Crilin. É tutto ok, sarà per la prossima! Magari la vigilia di S. Valentino ti porterà fortuna" ed era partita facendo l'occhiolino all'amico.
"Crilin, penso che sia ora di preparare la cena." affermava la giovane bionda ancora poggiata sullo stipite della porta. Il ragazzo, entrando, affermava:" Tranquilla, penso io a tutto. Vai pure a prepararti. Ti chiamo quando è pronto.".



[Angolo dell'autrice: Eccomi tornata ed ecco un nuovo capitolo! Vorrei tanto sapere cosa ne pensate. Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno letto e commentato la storia, non lo ripetero mai abbastanza: grazie, grazie, grazie! In quanto ai commenti scusate se non ho risposto a a tutti ma non l'ho fatto di proposito e vedrò di rimediare ;). Ho accolto di buon grado il commento sul personaggio un po' troppo sorridente e benevolo di C18 che non convinceva nemmeno me. Spero di averla resa un po' più in linea con il personaggio della saga! A presto :)]
  
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