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Autore: Lost on Mars    31/08/2013    7 recensioni
Lily Potter e Scorpius Malfoy stanno insieme, riusciranno a portare avanti la loro relazione nonostante tutto? Tra risultati degli esami, cene di famiglia, fratelli e cugini usciti finalmente allo scoperto cresceranno insieme.
Perché un rapporto non è fatto solo di baci e carezze, ma di sacrifici, di determinazione e di tanta fiducia.
Dalla storia:
«Eri una ragazzina in questa foto, guardati.» E così dicendo le cinse la vita con un braccio.
«Tu avevi appena quindici anni…» Disse Lily accoccolandosi al suo petto. «E adesso ne hai ventitré.»
Già, aveva ventitré maledettissimi anni, aveva avuto il coraggio di dissezionare corpi e non aveva il fegato di chiedere alla sua ragazza di sposarlo.
«Lils, c’è tuo padre?» Chiese di botto Scorpius.
«Credo sia a lavoro adesso, perché?» Rispose Lily divertita.
«Oh, nulla. Dovrei parlargli.» Borbottò di rimando Scorpius.
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Seguito di “Carpe Diem – La vita è imprevedibile e gli adolescenti lo sono ancor di più”
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/ Teddy, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Carpe Diem.'
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Marzo 2029.
 
Scorpius Malfoy era nervoso.
Sì, per la prima volta, Scorpius Malfoy si stava torturando le mani per nervosismo. E soprattutto perché aveva paura di non riuscire nel suo intento.
Lily era andata in bagno e lui sentiva quella scatolina rossa di velluto pesare quintali nella sua tasca, ma non le avrebbe detto nulla, non ancora almeno.
Per Merlino, stavano insieme da sei anni, da quando Lily ne aveva appena quindici e ora la guardava e si rendeva conto che erano cresciuti insieme, avevano imparato tanto l'uno grazie all'altra.
Sì, perché Lily ormai era una donna: aveva ventun’anni, la sua voce era calda e delicata, non più quella di una ragazzina, e Scorpius l’amava da morire.
Però, in quella camera che un tempo apparteneva a James, Scorpius Malfoy ci si sarebbe volentieri suicidato, in quel preciso istante.
Si guardò attorno: i poster erano spariti, ma la foto di una Lily appena tredicenne che si sbracciava per farsi vedere era ancora appesa alla parete. Era la foto della squadra di Quidditch.
Della loro vecchia squadra: Scorpius era al centro, ai suoi lati c’erano i due Battitori: Lily e Greg. Seduto sull’erba sotto di loro c’era il portiere Robert e in piedi sugli spalti per farsi vedere c’erano Janet, Paula e Chad, i Cacciatori della squadra.
Se Scorpius pensava che quella foto era stata scattata otto anni prima gli veniva un po’ di nostalgia… aveva amato il Quidditch quasi quanto amava Lily in quel momento.
E nel bene o nel male, per quanto sgangherata potesse essere, la sua squadra, quella che lui aveva selezionato con tanta cura e impegno, era fantastica.
Lily rientrò in camera, e si sciolse in un sorriso quando vide il suo ragazzo osservare quella foto.
«Ci incantiamo davanti ai ricordi, eh?» Gli disse Lily mettendosi accanto a lui.
Scorpius annuì.
«Eri una ragazzina in questa foto, guardati.» E così dicendo le cinse la vita con un braccio.
«Tu avevi appena quindici anni…» Disse Lily accoccolandosi al suo petto. «E adesso ne hai ventitré.»
Già, aveva ventitré maledettissimi anni, aveva avuto il coraggio di dissezionare corpi e non aveva il fegato di chiedere alla sua ragazza di sposarlo.
«Lils, c’è tuo padre?» Chiese di botto Scorpius.
«Credo sia a lavoro adesso, perché?» Rispose Lily divertita.
«Oh, nulla. Dovrei parlargli.» Borbottò di rimando Scorpius.
Allora Lily gli piazzò un bacio sulla guancia, stringendolo a se. «Credo che andrò ad aiutare la mamma con la cena, rimani qui?» Gli chiese.
«Sì, rimango qui, con te.» E così dicendo le rubò un bacio, Lily scoppiò a ridere e poi uscì dalla stanza.
Scorpius rimase da solo, e si disse che non appena il padre di Lily fosse arrivato a casa lui gliel’avrebbe chiesto. Avrebbe chiesto a Lily si sposarlo e niente e nessuno l’avrebbe fermato.
Decise di scendere e di non rimanere imbambolato di fronte a quella foto.
E di nuovo lo assalì quella paura di fallire. Sì, perché Scorpius Malfoy aveva immaginato tutto.
Si era immaginato la casetta nella quale lui e Lily avrebbero vissuto, si era immaginato persino i loro futuri figli e il giorno in cui li avrebbe messi su una scopa.
E si era dato dell’idiota, insomma, Lily poteva anche non essere pronta per il matrimonio, ma lui lo era eccome. Lui lo sentiva, Lily era quella giusta. L’aveva promesso di fronte ai suoi genitori anni prima e persino di fronte a lei.
E il fatto che anche Lily fosse perdutamente innamorata di lui avrebbe dovuto incoraggiarlo ma aveva quella paura matta che un giorno lei si sarebbe stancata.
Stancata di lui, delle sue battutine, del suo comportamento da orgoglioso, di tutte quelle cose che lo rendevano Scorpius Malfoy e nessun altro.
Stava varcando la soglia della cucina quando sentì il campanello suonare. Si disse che, ormai, per tutte le giornate che passava in quella casa, era diventato uno  di famiglia, quindi si avviò verso la porta e l’aprì, ritrovandosi davanti nientemeno che Harry Potter ancora in tenuta da Auror.
«Buonasera, signor Potter.» Lo salutò Scorpius con educazione. Si chiese se un giorno avrebbe dovuto chiamarlo “papà” e rabbrividì al pensiero.
«A te, Malfoy.» Ebbene, questo era uno dei tanti motivi per cui Scorpius Malfoy aveva paura di non farcela. Lo sapeva che Harry lo chiamava così con una nota affettuosa, ma in quel momento non l’aiutava per niente.
«Papà! La cena è pronta.» Strillò Lily dalla cucina, lo aveva sentito rientrare e ben presto i suoi passi raggiunsero il salotto. «Resta anche Scorpius, oggi.» Disse poi.
«Sai che novità…» Bofonchiò Harry, infatti non erano poche le volte in cui il ragazzo rimaneva a cena da loro, per questo era uno di famiglia.
Poi andarono tutti in cucina dove il tavolo era stato apparecchiato per quattro. Albus era ufficialmente un Auror e al momento si trovava ad Edimburgo per alcune ispezioni.
La cena iniziò tranquillamente, senza annunci particolari, ma più il tempo passava più lo stomaco di Scorpius di chiudeva, così al momento del dolce – perché Ginny Weasley in Potter deve mostrarsi sempre la donna perfetta quando ci sono ospiti – decise di agire.
«Signor Potter, volevo chiederle una cosa.»  Iniziò Scorpius posando delicatamente le posate sul tavolo.
«Cosa?» Chiese Harry versando dell’acqua nel bicchiere.
Adesso o mai più, di disse Scorpius. Deglutì e si schiarì la voce con un colpo di tosse. «Volevo chiederle la mano di Lily.» Disse risoluto. Non vacillava, non c’era dubbio nei suoi occhi. Questo Harry lo vide chiaramente.
Scorpius Malfoy era serio come non lo era mai stato.
Ci furono tre reazioni diverse a quella proposta. Per prima cosa, Ginny aveva poggiato la torta sul tavolo con molta poca grazia e si era portata le mani alla bocca per nascondere la sua sorpresa, poi gli occhi le erano diventati lucidi.
Non tanto per quello che aveva detto Scorpius, ma perché la sua bambina era cresciuta e ora aveva addirittura ricevuto una risposta di matrimonio.
Harry guardò Scorpius come se avesse detto che Lord Voldemort era tornato e si era dato al balletto classico – si sforzò di non ridere mentre pensava a Voldemort con addosso un tutù.
Poi sospirò, in cerca della risposta giusta. Insomma, Lily era una donna ormai e lui che potere aveva sulla sua vita? Le scelte erano le sue, e sapeva che Scorpius glielo aveva chiesto semplicemente per educazione, perché era cresciuto così, rispettando le persone.
Lily, infine, quasi si strozzò con il pezzo di pesce che aveva ancora in bocca, tossì un paio di volte e richiamò alla vita reale tutti i presenti che accorsero a darle colpetti sulla schiena e a riempirle il bicchiere d’acqua.
«Ti senti bene, Lils?» Le chiese Scorpius quando la ragazza assunse nuovamente un colorito normale.
«Mi sento bene? Mi sento bene?! Non potevi parlarne prima con me?» Gli chiese furente, e anche se non lo diede a vedere, Lily era felicissima. Non aspettava altro.
«Be', prima devo avere il permesso di tuo padre, poi posso chiedertelo.» Le disse Scorpius sorridendo, poi si girò a guardare Harry che non aveva proferito parola.
«Lo hai.» Erano due semplici parole, ma ad Harry sembrò di lasciare indietro una parte di sé concedendo a Scorpius di sposare sua figlia.
Scorpius si illumino di gioia e si alzò dal tavolo.
«Un momento, e se io dicessi di no?» Chiese Lily.
Ginny scoppiò a ridere, e Lily capì che non poteva mentire a se stessa, come avrebbe potuto dire di no?
Intanto Scorpius si era inginocchiato a terra e aveva tolto quella benedetta scatolina di velluto rossa dalla tasca, l’aveva aperta rivelando così un anello.
Era argentato, molto fine e delicato. Con un unico, piccolo diamante incastonato al centro. Emanava una luce stupenda e Lily non poté che fissarlo per almeno una decina di secondi.
«Lily Luna Potter, vuoi sposarmi?» Le chiese Scorpius sorridendo.
Ma Lily non si smentì nemmeno quella volta, con le lacrime agli occhi e con un “sì” sulle labbra «Solo se ti alzi da terra e metti fine a questa situazione imbarazzante.» Gli disse sorridendo a sua volta.
Lui si alzò e le tese la mano che Lily prese senza pensarci due volte. Non si accorse di avergli dato, quasi involontariamente, quella sinistra. «Sì, ti voglio sposare.» Mormorò guardando gli occhi azzurri di cui era tanto innamorata.
Lui allora le mise l’anello al dito e solo dopo Lily lo stritolò con un classico abbraccio alla Potter.




NdA:
Ho deciso di fare la venditrice di fazzoletti, farò fortuna se continuo a scrivere capitoli del genere.
Aww, sprizzo tenerezza da tutte le parti ultimamente. :3 Anche se non dovrei dato che domani è il primo di Settembre e nemmeno quest'anno è arrivata la mia lettera, sigh.
E oltretutto tra undici giorni ricomincerà la scuola. Maledetti babbani.
Comunque, ecco a voi il capitolo tratto dall'introduzione. Mi scuso per il ritardo, ma ultimamente non ho fatto molto, sì, sono pigra ç_ç Spero vi sia piaciuto :3
L'importante, comunque, è che io sia finalmente qui xD Ora, ho un dilemma: questo è il quinto capitolo, e io non so se far finire questa mini-long al prossimo o al settimo.
L'idea per un settimo capitolo c'è, ed è il matrimonio, dato che qui ne abbiamo parlato *q* Quindi ditemi voi, volete il matrimonio di Lily e Scorp?
Metto un minuscolo spoiler del prossimo (di cui ho scritto qualche frase scarsa oggi) perchè ho fatto ritardo e mi sento il colpa n.n

 
"Allora fece evanescere quel coso – giusto per non lasciare prove schiaccianti alla mercé di sua madre – ed uscì dal bagno come se nulla fosse accaduto.
«Scorpius, dobbiamo parlare.» Disse una volta raggiunto il ragazzo in camera. E quelle parole all’orecchio di qualsiasi uomo sulla faccia della terra equivalevano a: “Hai combinato un casino, preparati alle conseguenze”. Fu per questo che il viso di Scorpius si corrugò in un’espressione molto seria."

 
 
Ho quasi finito, giuro xD Volevo dirvi inoltre che _memories_ sta scrivendo una Blaise/Daphne, la prima long che leggo su loro due da quando sono registrata. Sono la mia OTP e la sua storia è davvero carina. Quindi, se anche voi amate questa coppia come la amo io, passate a leggere "Just Give Me A Reason."
Adesso vi saluto, anche perchè è uno spazio autrice troppo lungo °-°
Baci,
Marianne

PS: Recentemente ho creato una pagina facebook, e indovinate come si chiama? Marianne. Che fantasia, AHAHAHA. Qui pubblico aggiornamenti e spoiler, e appena saremo un po' di più (ci sono appena 15 fan) creerò anche degli album con i vari prestavolto delle mie storie.
Adesso ho veramente finito.  LOL.
   
 
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