Videogiochi > Ace Attorney
Segui la storia  |       
Autore: Ivory    06/03/2008    1 recensioni
L’onore di suo padre, della sua famiglia, ma soprattutto, il suo stesso orgoglio erano stati infangati. Aveva un solo obiettivo: dimostrare finalmente ad Edgeworth quanto lei valesse…! **alcuni spoiler di Justice For All**
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franziska von Karma, Miles Edgeworth
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Documento senza titolo

“Ti odio, Miles!”

Non fece che ripetersi questo quella notte.

Franziska era tornata solo per dimostrargli la sua superiorità e ne era certa, quando l'avrebbe fatto sarebbe tornata in Germania a testa alta. Poi però ripensò alle sue parole, stringendo il cuscino fra le braccia…

“Tu per me sarai sempre una cara amica, mettitelo bene in testa.”

Non aveva bisogno della sua amicizia! Anzi, non aveva bisogno di amici!

Nei 19 anni della sua vita aveva sempre vissuto per la sua carriera, e stupidaggini come “amici” e “amore” non erano mai rientrate nel suo interesse. Beh…certo, Miles era stato un suo amico. Un suo caro amico, probabilmente l'unico. Ma adesso non più. Il suo orgoglio di procuratore non poteva permetterlo!

Ma allora, perché si sentiva cosi?

Proprio come quella volta in cui lei partì, l'anno prima.

Sentiva che presto o tardi sarebbe scoppiata a piangere come una stupida, senza neanche capirne il motivo. Che in fondo l'amicizia di quello sciocco presuntuoso le mancasse?

“Certo che no! IO LO ODIO!”

Lei DOVEVA batterlo, DOVEVA far conoscere il nome di Franziska Von Karma in tutto il mondo. Avrebbe fatto sprofondare nella vergogna Miles…e lui l'avrebbe odiata!

Essere la numero uno… Solo quello aveva importanza.

,,,

Due giorni dopo…

Edgeworth si trovava come al solito nel suo ufficio, nel caos più totale della sua scrivania. Fu difficile per lui non pensare a Franziska e a quello che era successo.

Ma soprattutto ad un momento particolare di quella notte di Natale.

Come gli era passato per la testa di comportarsi in quel modo, in macchina? Quell'istante era rimasto ben impresso nella sua testa. Non poteva accettare che lei dicesse quella cosa sul serio. Quel “Ti odio” lo aveva ferito ancora una volta. E poi…

Poi quando ha afferrato quelle piccole spalle tremolanti…quando ha visto quelle biglie azzurre fissarlo e quelle labbra parlare si è sentito avvampare. Ed erano soli, lui e lei, in macchina, in una zona deserta.

Come sarebbe finita quella scena se non fosse riuscito a darsi una controllata? Allora si che Franziska avrebbe potuto odiarlo.

Era difficile per lui da ammettere ma di certo avrebbe voluto saltarle addosso, come uno schifoso depravato. Non si era mai vergognato tanto di se stesso. Come aveva anche solo potuto pensare di fare una cosa del genere? Oltretutto a Franziska!?

Per lui Franziska doveva essere come una sorella. Punto. Non l'aveva mai vista sotto un aspetto diverso…mai vista come una “donna”. Cosa diavolo gli stava succedendo?

Rivederla così, all'improvviso, doveva averlo sicuramente confuso.

“Spero non se ne sia accorta…“ pensò arrossendo, ma sapeva che la cosa era altamente improbabile. Non potè far altro che attribuire la colpa allo stress da lavoro…

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta, fermando la moltitudine di quei fastidiosi pensieri.

<< Avanti… >>

La porta si aprì rivelando un omaccione con impermeabile, barbetta e capelli arruffati che si apprestò ad entrare nell'ufficio con aria afflitta.

<< Gumshoe! >> lo riconobbe subito Edgeworth << E' da un'ora che ti aspetto! Mi hai portato quelle prove? >>

Il povero detective si avvicinò alla scrivania, timoroso della reazione che avrebbe presto suscitato nel procuratore. << S-salve signor Edgeworth…vede, c'è stato un problema… >> disse, quasi sibilando.

<< Un problema? >> chiese l'altro, alzando lievemente il tono della voce << Come sarebbe a dire? >>

<< Ehm…vede… >>

Non era cambiato di una virgola da quando era partita.

L'ufficio di Franziska era molto elegante, ma per lei non era altro che un fetido buco paragonato a quello che aveva in Germania. Quella poltrona di velluto blu era troppo scomoda per lei, e quella scrivania troppo piccola. Per non parlare poi di quelle tende azzurre con quelle strambe decorazioni, di pessimo gusto. Ma avrebbe sopportato pur di ottenere la sua vendetta contro Edgeworth. E ormai stava muovendo i primi passi verso la vittoria…!

Aveva convinto chi di dovere ad affidarle il caso sull'omicidio del povero signor Harry Flynn. Il giorno dopo ci sarebbe stato il processo, e con le informazioni che aveva e i testimoni era certa di poter incastrare in un sol giorno l'imputato!

Si alzò dalla poltrona soddisfatta per affacciarsi al grosso finestrone alle spalle, osservando le tante piccole persone camminare qua e la, cercando con tutta la sua forza di non notare quelle tanto odiate tende.

“Chissà che faccia farà Edgeworth quando lo saprà?” pensò.

Non sapeva che da li a poco l'avrebbe vista, la faccia furente di Edgeworth, entrare con violenza nel suo ufficio mentre un detective e una segretaria cercavano in tutti i modi di tenerlo fermo, inutilmente.

<< FRANZISKA! >> sbraitò il procuratore.

La ragazza si voltò col ghigno sulle labbra, divertita nel vederlo esplodere in tutta la sua ira. Era uno spettacolo raro da vedere, non poteva perderlo per nulla al mondo.

<< Herr Edgeworth, che SGRADITA sorpresa! Sarebbe stato più elegante da parte tua bussare, ma forse pretendevo troppo. >>

<< S-signore, stia calmo! >> pregò la segretaria minuta, mentre l'enorme Dick Gumshoe rimase immobile e silenzioso, talmente timoroso da non riuscire a dire nulla.

<< Sono calmissimo!!!! >> strepitava Miles, cercando di mantenere la calma << Devo solo fare quattro chiacchiere con questa LADRA! >>

<< Ladra? >> chiese Franziska con finta disinvoltura, sapendo bene di cosa stava parlando << Non è certo colpa mia se mi hanno trovato molto più all'altezza di te, Edgeworth. >>

A quel punto sia la segretaria che Gumshoe uscirono lentamente dall'ufficio nel vedere lo sguardo furibondo di Miles, prima che potessero rimanere coinvolti in una possibile rissa.

<< Bugiarda!!!! Sono certo che hai fatto di tutto per rubarmi quel caso! Ci lavoro da giorni, non puoi farlo! Era stato affidato a me! >>

<< Anche io ci lavoro da giorni, Herr Edgeworth, in Germania ho preso tutte le informazioni necessarie, per non parlare delle indagini di ieri sul luogo del delitto. Quindi ho il tuo stesso diritto di rappresentare l'accusa al processo di domani! E vedrai, basteranno quindici minuti! >> rispose lei.

Edgeworth strinse forte i pugni, digrignando i denti.

<< Questa tua vendetta…è ridicola, Franziska! Non è giusto! >>

<< Ma sentiti…”non è giusto”! Ma cosa siamo, alle elementari Herr Miles Edgeworth? E pensare che sei più grande di me! >>

<< Sei TU che ti comporti come se stessi alle elementari! Rubare il lavoro agli altri per una sciocchezza alla quale solo tu dai importanza! >>

<< Non è affatto una sciocchezza! L'unica cosa sciocca qui sei tu! Ma cosa vuoi capire…? Tu non sai cos'è l'orgoglio, dico bene!? Sei la vergogna dei Von Karma, il peggior allievo di mio padre! SEI STATO TU IL PRIMO AD INFANGARE IL NOME DELLA MIA FAMIGLIA! >>

<< AL DIAVOLO TE E LA TUA FAMIGLIA ! >> urlò con forza Edgeworth, tanto che Franziska indietreggiò leggermente, intimorita.

<< Sai che ti dico, Franziska? Sai che ti dico…? >>

“Di che mi odi, Miles. Dillo!” pensò speranzosa la ragazza “Di che non ti farai battere! FORZA! Non aspetto altro, maledetto!”.

<< ….fai come ti pare! >> concluse lui con severità.

<< COSA!? >>

Edgeworth si avviò verso la porta d'uscita, ma la ragazza lo afferrò per le spalle.

<< NON PUOI LASCIAR PERDERE COSI'! >> gridò lei, tenendolo fermo. << Davvero non hai un minimo di orgoglio!? Sei davvero cambiato a tal punto!? >>

Miles strattonò la presa.

<< Smettila!! Io me ne frego dell'orgoglio, credevo di aver già chiarito questa faccenda! Se tu ci tieni tanto allora sei libera di comportarti come meglio credi, ma sappi che a me non importa nulla! Il vecchio Miles è morto e sepolto e non tornerà più! >>

<< … a te non è mai importato nulla… >>

<< Come…? >>

Le mani di Franziska scivolarono via dalle spalle di lui. Miles si girò sentendo quella voce flebile e singhiozzante. << N-non mi arrenderò finché non mi odierai, Herr Miles Edgeworth! A te non importerà nulla ma per me è diverso! E adesso…fuori di qui! >>

<< Franziska… >>

<< HO DETTO FUORI! L'unico posto in cui voglio rivederti è domani in tribunale, quando vedrai la mia innata bravura! E allora sarai così invidioso di me…! Mi disprezzerai a tal punto che mi PREGHERAI di tornarmene in Germania! >> concluse lei, con la voce tremolante per poi voltarsi di scatto.

Edgeworth uscì senza reagire, chiedendosi semplicemente “Perché?”.

… continua

grazie a RenAlchemist93 per i suoi commenti ^^ ecco finalmente il secondo capitolo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Ace Attorney / Vai alla pagina dell'autore: Ivory