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Autore: loritakitochan    14/03/2008    1 recensioni
Akito Sohma,conosciamo veramente la misteriosa Dea dello zodiaco? Akito:una bambina, ragazza, donna, Dea, capofamiglia... Tutto e di più. Le drabble avranno lei e componenti della famiglia Sohma come protagonisti. commentate^3^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Soma
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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03. La storiella della buona notte 03. la storiella della buona notte


Per Akito uno dei vantaggi di essere sempre circondata da ragazzi, erano senza dubbio i vezzeggiamenti .

Ren aveva vietato ai ragazzi  e ad Akira, di trattarla come una ragazza, ma Ren non c'era sempre no?

Ayame le donava sempre piccole cose femminili, come dei fazzolettini ricamati o un  borsellino con i  strass rosa oppure una boccetta di smalto (lo stesso smalto che aveva Kagura) oggettini che  non osava mostrare, ma che adorava.

Kureno essendo musicale, le procurava canzoni che "il capo famiglia" dei Sohma non avrebbe potuto ascoltare o i dolciumi che piacevano tanto a la bambina.

Hatori l' aiutava con i compiti, la prendeva in braccio quando era stanca e le donava i pochi sorrisi che la sua natura seria offriva.

Shigure era il suo proclamato paladino.
Da lui riceveva tra le altre cose: fiori, profumi e poesie. Certe volte si sentiva impacciata.
Era serio quando diceva che l'amava più di tutti, o scherzava?
Al cospetto di Shigure, Akito si sentiva sempre molto femminile, e certe volte lo detestava per questo.
 
Sapendo che Akira era troppo malato e stanco, e che Ren non avrebbe fatto mai qualcosa del genere per la figlioletta, i ragazzi le raccontavano a turno le storie della buona notte.

Ayame e Shigure erano più spesso degli altri, essendo quelli dotati di una notevole fantasia.

Le storie erano così differenti quanto i ragazzi che le raccontavano.

Quelle di Ayame erano piene di principi strambi, di luoghi e costumi esotici e complicati.
Non sempre Akito afferrava il senso, più tardi capì che di senso non c'è n'era affatto, ma il modo con cui Ayame raccontava era avvincente.

Le storie di Kureno erano pi semplici, parlavano spesso di amicizia e di animali,ed erano  sempre con una morale ed un happy end.

Le storie di Shigure erano le migliori, tanto che Akito gli aveva consigliato seria seria di diventare uno scrittore.
Shigure aveva riso, lusingato, ma Akito aveva notato che da quel giorno lui girava con un quadernetto dove scriveva chissà che.
Le storie di Shigure trattavano di principesse con delle madri cattive che venivano salvate da un ragazzo innamorato.
Trattavano di Dee, fate, destini incrociati ed erano tanto emozionanti che Akito non voleva per niente andare a dormire.

Le storie di Hatori, non erano storie inventate, ma fatti realmente accaduti.
Quando raccontava di una vecchietta che aveva aiutato ad attraversare la strada, Akito aspettava sempre qualcosa tipo
"...e dopo la vecchietta si trasformò in una bellissima fata..."
Invece Hatori finiva con un noioso "...dopo ha detto grazie ed è tornata a casa..."

Hatori non poteva farci niente.
C'erano già troppe persone che riempivano la testa della piccola con sciocchezze, lui non voleva fare lo stesso.

Una sera venne nuovamente  il turno di Hatori.
Shigure aveva l'indomani un compito e doveva studiare, Kureno dormiva , ed Ayame aveva la laringite e non poteva parlare.

In altre circostanze sarebbe stata una calma splendida serata. Quando capitava che Ayame e Shigure stessero  zitti?
Ma quella sera Hatori non aveva proprio niente da raccontare.

L'idea salvatrice venne da Shigure
-Ha-san, leggile qualcosa!- il solito giocoso Shigure era esasperato, la chimica non era il suo forte e se portava a casa un' insufficienza suo padre l'avrebbe dato ad un canile

Si leggere era la cosa giusta ma cosa? 

-Tieni- disse Shigure porgendo ad Hatori un libro di fiabe,  e aggiunse prima che Hatori potesse ringraziarlo - Lo so cosa vuoi dire, mi ami alla follia! -

- La tua stupidità mi lascia senza parole!- rispose amichevolmente Hatori prendendo il libro

Dopo aver bussato entrò nella stanza della bambina, che l'aspettava corrucciata.

- Ciao Akito, e da molto che aspetti?- adorava Akito , ma riconosceva che aveva un caratterino molto esigente.

Ma neppure Akito poteva stare a lungo arrabbiata- Be adesso sei qui!- rispose sorridendo

Hatori ricambiò il sorriso e le mostrò il libro- Queste sono favole occidentali, scritte da due fratelli, i fratelli Grimm per la precisione- ad Hatori non sfuggì il sospiro di sollievo di Akito, era davvero così pessimo?

-Ok cominciamo,dunque" La ragazza gemette di piacere, -prendimi sono..." Cosa?- fossi maledetto se queste sono fiabe stupido Shigure!

-Perché geme di piacere?, finisci la frase Hatori!-  Akito aveva l'istinto di un cane da caccia!

- La ragazza geme di piacere perché, be perché l'acqua era calda e rilassante- tentò lui

-Prendimi sono?- chiese lei curiosa

- Dice prendimi gli asciugamani...che sono nel cassetto- provò,lui "ok, non suona nemmeno male"si calmò

"Perché Shigure mi ha fatto questo pessimo scherzo"pensò Hatori in agonia.

Un ricordo balenò improvviso. Shigure che metteva la copertina di un libro di scuola ad un libro osé.

"L'idiota probabilmente non l'ha fatto apposta!, non che mi sia di grande aiuto..."  sconfitto,sospirò

- Che inizio strano- Akito non staccava gli occhi da Hatori

- Si,be comunque questa ragazza si veste e va a visitare una vicina di casa che abitava lontano...- continuò Hatori

- Ma non voleva gli asciugamani da qualcuno? una vicina di casa che abita lontano, che vicina è?-

In altre circostanze Hatori sarebbe stato fiero di Akito,ma  facendo finta di leggere, aveva letto qualche passaggio del libro.
Il contenuto era tale da rendere molto difficile sia pensare chiaramente,che essere fieri di una bambina che non sembrava per niente stanca.

Hatori con tutta la sua buona volontà riuscì a staccare gli occhi dalla descrizione molto succinta di una "bagnetto a due" e tentò di ricordare una fiaba che aveva sentito tempo fa...Qualcosa con un "cappellino rosso", o roba del genere.

- Be la vicina si era trasferita nel bosco, perché aveva dei problemi cardiovascolari,l'aria pulita le faceva bene- salvo!- E in quando a gli asciugamani,lei parlava con se stessa!- "chi lo dice che non so inventare storie!"

- Ok-  Akito non era del tutto convinta, ma adesso la storia aveva più senso

-La ragazza che si chiamava "Cappellino rosso",prima che chiedi,no non era il suo "vero" nome, solo che veniva chiamata così-  precedette Hatori la ragazza.

-Comunque per farla breve,sono già le sette e mezza furbacchiona, in questa storia la ragazza viene mangiata. Be più che mangiata ingoiata viva,da un lupo.Stupidaggine!
ingoiata viva da un serpente sarà ok,ma da un lupo? - Hatori odiava le cose senza senso!

- Perché il lupo non l'ha masticata? come è riuscita ad evitare i succhi gastrici? si mangia per ...- Hatori cominciò a parlare della digestione, non notando che le palpebre di Akito si chiudevano sempre di più...



- Soltanto un miracolo mi può salvare domani!-  sbuffò Shigure  guardando il tetto

-Hai già finito di studiare?- chiese Hatori entrando

-Be,non ha senso studiare!Ma tu come mai sei già qui?Non sono passati nemmeno 20 minuti!- Shigure era sbalordito, Akito si era addormentata senza fare bizze?

-È un segreto-  rispose Hatori correndo il rischio di arrossire "Si a raccontare storielle faccio pena!" pensò il ragazzo

-E che cosa facciamo adesso?- Shigure era oramai rassegnato a passare la sua vita in un canile...

-Non so cosa farai tu, io vado a letto...leggerò qualche fiaba...-


fine



Grazie per i commenti!
sono contenta che la storia piaccia...^3^
a la prossima!


















  
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