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Autore: ValeA    08/09/2013    1 recensioni
MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Questa è una storia a quattro mani, scritta in collaborazione con Valeria (Vale_lightblue)
Cosa succederebbe se i One Direction venissero a contatto con l'universo di Beautiful?
Liam e i ragazzi si ritroveranno nello studio psichiatrico di Taylor, il primo in veste di suo aiutante e gli altri in veste di pazienti. I personaggi di Beautiful saranno insieme a quest'ultimi e tutti cercheranno di capire come i loro mondi si siano uniti, divenendone uno solo.
Ovviamente non mancheranno una serie di equivoci che porteranno ad avvenimenti strani e quasi surreali.
Attenzione: con questo nostro scritto, pubblicato senza alcun scopo di lucro, non intendiamo dare rappresentazione veritiera del carattere delle persone presenti, né di offenderle in alcun modo.
Ci teniamo inoltre a precisare che i loro comportamenti non sono assolutamente da prendere come esempio.
Buona lettura!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1. Ma come ti vesti?!

Quando Liam iniziò a parlare , tutti lo fissarono incuriositi, volevano davvero capire come e quando fosse diventato tamarro.
«La sera prima che ci fossero le mie nozze con Hope sono andato in discoteca con Steffy, ero preso di euforia perché con quella musica era impossibile non scatenarsi in pista da ballo, non capivo nulla ma stavo bene. Così, sempre senza capire cosa stavo facendo, mi sono tinto i capelli di rosso e ho fatto un tatuaggio per provare delle nuove esperienze, ovviamente il tatuaggio era finto perché ho tanta paure della penna del tatuatore! » fece una faccia da cucciolo impaurito quando pensò a quanto male potesse fare un vero tatuaggio indelebile, a mala pena riuscì a trattenere le lacrime quando immaginò la penna del tatuatore avvicinarsi al suo braccio.
Tutti lo guardavano con una faccia sconvolta, quello non era di certo un comportamento degno di uno Spencer. 
«Quando la mattina mi sono reso conto di quello che avevo fatto, mi sono preoccupato per la reazione che avrebbe avuto Hope, ma soprattutto a quello che avrebbe pensato mio padre...» beh, sicuramente Bill non avrebbe approvato affatto il nuovo look di Liam, perché uno Spencer deve vestirsi bene e comparire professionale a ogni occasione e non come un ragazzaccio di strada. «Hope, vedendomi in quello stato, come ben sapete non mi ha più voluto sposare. Chi può darle torto? Non potevo mica sposarmi conciato in quel modo! Eppure io, ho capito una cosa... » tutti lo guardarono interrogativi e così continuò a parlare facendo una rivelazione «ho scoperto il vero me! Sono tamarro e sono pronto per urlarlo al mondo intero.»
A quel punto tutti rimasero a bocca aperta, nessuno se lo sarebbero mai aspettato da lui, ma quello che reagì veramente male fu Bill , al quale gli venne quasi un infarto per la grande delusione.
Si alzò e urlo una seria di insulti nei confronti di Liam dicendo che non era più suo figlio e roba del genere, a Liam però non lo scalfì neanche una parola.
«Papà tu non capisci, io ho scoperto il vero me stesso e non ho intenzione di cambiare, cioè, vorrei cambiare ma davvero non ci riesco, è più forte di me!» spiegò.
A quel punto Liam Payne, l'assistente di Taylor, prese parola «Taylor, sto mettendo a rapporto tutto quello che il paziente sta raccontando.» Taylor era contenta che nella stanza ci fosse qualcuno che non aveva perso il senno della ragione, oltre lei.
Si guardò un po' attorno e vide in un angolo Pam con un ragazzo biondo che ridevano e confabulavano su chissà cosa, non la convinceva lo sguardo che rivolgevano verso Donna Logan. 
Jackie Marone sembrava essere ringiovanita di vent'anni e fu sorpresa quando al suo fianco non vide Owen ma un ragazzo riccio, sempre più giovane di lei in ogni caso. Scrutò ancora un po' la stanza e non potè evitare di notare la sua acerrima nemica Brooke piangere disperatamente, quasi strappandosi i capelli e soprattutto stringere al petto una foto. Chissà chi era lo sfortunato del momento! 
Poi ovviamente non poteva mancare Rick che guardava in cagnesco Thomas e Hope che faceva la stessa cosa con Steffy. 
Bill si era alzato momentaneamente e si era diretto verso la finestra per pensare, così aveva detto. Sembrò venirgli un'idea perchè si voltò di scatto verso un ragazzo, capelli castani e bellissimi occhi azzurri. Taylor preferiva non sapere cosa aveva in mente, decise che era meglio risolvere un problema alla volta.
C'era anche Thorne ma a nessuno sembrava interessare la sua presenza, era quasi apatico.
Ma quello che più la incuriosiva era un ragazzo con il ciuffo e di carnagione olivastra, occhi bellissimi e profondi ma l'abbigliamento non molto differente da quello di Liam Spencer. Che qualcosa li accomunasse?
«Bravo, continua a scrivere che qui la cosa si fa molto interessante! » rispose Taylor con aria davvero incuriosita dopo quello sguardo davvero "disinteressato" alla gente lì con lei.
A quel punto Taylor fece cenno a Spencer III di continuare a parlare e gli disse di raccontare cosa comprendesse quel suo nuovo stile di vita da tamarro e come trascorreva le sue giornate.
«Beh sorella, sono tamarro tutto il giorno, perfino quando dormo. La mattina mi sveglio e ascolto I'm sexy and I know it... la conoscete?» Tutti si guardarono tra di loro e dissero di no.
Steffy, in realtà, la conosceva ma quando vide tutti che negavano, si lasciò trascinare dal gruppo.
Quella canzone l'aveva ascoltata in discoteca con Liam, era una delle tante canzoni ballate quella sera.
Liam ne rimase un po' deluso ma continuò comunque a parlare.
«A colazione bevo il latte direttamente dal cartone perchè sono più trasgressivo adesso e poi scelgo accuratamente i vestiti da indossare. Una giacca nera di pelle, una t-shirt fosforescente, la collana con il simbolo del dollaro, un paio di jeans strappati con la catena, un cappello con visiera ed ovviamente degli scarponcini con le borchie.» il padre lo guardò male.
Che era successo a suo figlio? Quasi non lo riconosceva più. 
Poi si ricordò che non poteva giudicarlo, anche lui aveva avuto un passato oscuro ma questo non doveva venirlo a sapere mai nessuno. Era un segreto e doveva rimanere tale per sempre.
Tutti erano completamente assorti nel discorso che Liam stava facendo e non si erano accorti che la porta era stata aperta con vigore da due persone a loro sconosciute ma non a tutti. Quando li videro ci furono degli urletti spaventati, qualcuno si alzò immediatamente dalla sedia e qualcuno invece rimase impassibile come se non fosse entrato nessuno. 
Erano una donna bionda e un uomo. A Rick, appena li vide, si illuminarono gli occhi.
Finalmente. Li stava aspettando da tanto tempo ormai.
Si sistemò le pieghe dei pantaloni e andò verso di loro per dargli il benvenuto a Los Angeles, avevano fatto un viaggio molto lungo.
«Ma come ti vesti?!» urlarono invece loro verso Liam, ignorando del tutto Rick che ci rimase anche un po' male.
Thomas rise, per lui quelle due persone erano sconosciuti ma gli stavano già simpatici. Si voltò verso il nemico attuale e gli fece la linguaccia e l'altro ricambiò, il loro comportamento era più che infantile.
«Chi siete?» domandò sconcertata Taylor per l'arrivo inaspettato ma le ultime sillabe le morirono quando si accorse che come erano arrivati lì, erano anche spariti.
Non potendo avere risposta da loro, rivolse la sua attenzione a l'unica persona che sembrava conoscerli.
«Rick, chi sono loro?» si mise al centro della stanza, si guardò attorno capendo che ormai era spacciato. Doveva dire la verità, anche se non avrebbe voluto.
«Ehm, loro?» Taylor annuì. «Ma come, non li conosci?» cercava di perdere tempo.
Sperava che gli sarebbe venuta un'idea migliore nel frattempo. 
«Loro sono...» si voltò verso la madre, sperava di non deluderla. Lei lo guardò intensamente e cercava di incoraggiarlo a continuare. Non aveva trovato altra soluzione, doveva dire per forza la verità. «Loro mi stanno aiutando con la nuova linea di moda che mi è stata affidata.» disse tutto in un fiato.
Thomas balzò dalla sedia, sorrise e puntò un dito contro di lui. «Lo sapevo, lo sapevo.» a ogni parola aumentava di qualche ottava la voce. L'aveva sempre sospettato.
«Cosa sapevi esattamente, caro?» Taylor non stava capendo dove volesse andare a parare suo figlio.
«Che è un imbroglione senza talento. Gli piace spacciarsi per uno stilista. Lo stile dei suoi vestiti non veniva usato neanche decenni fa. Sono orrendi.» iniziò a inveire contro il figlio di Brooke.
«TU NON PUOI PARLARE, SEI SENZA ESPERIENZA E SENZA TALENTO.» urlò l'altro sentendosi chiamato in causa. «SEI SOLO RACCOMANDATO.»
In pochi secondi si trovarono uno di fronte all'altro, si stavano fronteggiando. Uno insultava l'altro e questo per difendersi partiva all'attacco.
Ormai era stata del tutto distolta l'attenzione nei confronti di Liam ed era passata a loro due.
«LO STILE CHE USI FA DAVVERO SCHIFO PER QUESTO LE VENDITE SONO DIMINUITE DRASTICAMENTE RISPETTO ALL'ANNO SCORSO.» Thomas cercò di avere l'ultima parola, Rick non sapeva più come rispondere così stava per iniziare Brooke a prendere le difese del figlio ma Taylor, poco professionalmente, le tirò il taccuino dove Liam Payne stava annotando tutto. Per fortuna non la colpì in piena faccia ma solo sfiorata però era riuscita nel suo intento, ovvero farla stare in silenzio.
«Non è da tutti avere un magnifico stile.» li interruppe un bel ragazzo con i capelli ricci. 
«E tu chi sei?» Taylor stava perdendo la pazienza, nel frattempo Liam, l'amico del ragazzo riccio, era andato a recuperare il suo taccuino per continuare a svolgere il suo compito, mentre ritornava al suo posto diede una pacca veloce al ragazzo che aveva appena parlato. 
Nessuno, invece, si era preoccupato minimamente di Brooke. Nè sua figlia Hope, nè Rick.
«Harry.» sorrise. «Harry Styles.» iniziò a ridere pensando che avesse fatto una bella battuta.
Nessuno rise, si sentiva quasi il verso dei grilli in quella stanza.
«Beh, se lo dice uno che ha stile anche nel cognome. C'è da crederci.» l'unica a sostenerlo fu Jackie.
Lui la ringraziò sottovoce, si sedette con il broncio. 
Neanche i suoi amici si erano degnati di dire qualcosa o accennare un minimo sorriso.
«Ok, va bene.» Taylor chiuse il discorso. «Torniamo invece a parlare di Liam...»
Il ragazzo che era stato messo in disparte, si ridestò dai suoi pensieri non appena sentì nominare il suo nome.
La pschiatra invitò gentilmente -con un occhiataccia che non intendeva nulla di buono- i ragazzi all'impiedi a sedersi. Invece esortò Liam a parlare.
«Devo ringraziare Zayn per avermi aperto gli occhi, per avermi fatto capire qual è la mia strada.» nessuno sapeva chi fosse Zayn se non i suoi amici, infatti venne indicato poco dopo da entrambi i Liam presenti nella stanza e quest'ultimo si alzò dal suo posto e iniziò a inchinarsi ai presenti.
«L'ho incontrato quella sera in discoteca con tutti i suoi amici, c'era anche Jackie quella sera.» la donna fece per nascondersi ma fu troppo tardi.
«Assurdo.» fu il commento sprezzante di Bill. «Tu ti sei conciato in quel modo solo perchè te l'ha consigliato uno sconosciuto?» per lui era una cosa inconcepibile.
«No, lui adesso è il mio BFF.» si scambiarono una stretta di mano estremamente scoordinata e infantile.
«PENSAVAMO DI ESSERE NOI I TUOI MIGLIORI AMICI.» urlarono all'unisono Liam, Niall, Louis e Harry. Erano leggermente offesi e irritati.
Zayn si voltò verso di loro come per scusarsi ma Taylor non gli diede tempo.
«Ok, sono stufa di sentire queste idiozie.» si guardò un po' attorno per pensare a chi dovesse cedere la parola. «Jackie.» decise.
La donna si alzò e Harry, dimenticatosi già "dell'offesa" appena ricevuta, iniziò a fare dei versetti contenti per incitare la donna a farsi coraggio e raccontare tutto quel che gli altri volevano sapere.
«Cosa ci facevi quella sera in discoteca?» data la sua età, era più adatta a fare sciarpe o calze di lana davanti a un camino invece di andare a ballare in giro per la città con persone che non avevano neanche la metà dei suoi anni.
«Beh, ho sempre amato ballare.» rispose semplicemente.
«E come lo conosci?» indicò Harry.
«Beh, tutto è iniziato quando...»






 

Note delle autrici:

Salve a tutti, è Valentina che vi parla :)
Il capitolo era pronto già da un po' ma c'è un motivo più che valido se l'ho pubblichiamo oggi. 

Il mio compleanno. :D
Ahahahahah ne avevo pubblicato uno per il compleanno della mia socia Valeria e adesso uno per il mio.Senza parlare del fatto che è passato già da un anno da quando sono iscritta su Efp!
Che dirvi? Spero che questa storia sia interessante e so che non tutti conoscono Beautiful.
Neanche io tanto bene, qui l'esperta è Valeria ahahah :)
Io mi intendo solo di One Direction ahahahha ;)
Coomunque, buona lettura <3



Ciao a tutti sono Valeria, meglio nota come Vale_lightblue! Sono davvero contenta di scrivere questa storia con la mia socia Valentina, nonché una delle mie amiche più care E' la prima storia che pubblico , soprattutto è la prima che scrivo insieme a qualcuno! Spero vi piaccia, un bacio!

 
Un bacione <3
Valentina e Valeria
  
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