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Autore: Frytty    20/03/2008    7 recensioni
Novembre.
Una giornata come tante.
Una notte come tante.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*me imbarazzatissima!* Inutile continuare a chiedere scusa, vero? Ormai ci scommetto, avevate quasi perso la speranza di risentirmi qui. *me in ginocchio che supplica piangendo*... no comment... sono davvero imperdonabile... *sigh!*

Passiamo ai ringraziamente *me fin troppo onorata*:

miky: Grazie per il commento! Sono felice che ti piaccia. Lo so, la trama è molto triste, me ne rendo conto, ma io non ci riesco a scrivere storie felici, non capisco il perché. Mi spiace per il ritardo, spero comunque che continuerai a seguirmi. Un bacione! ^^

Only_a_Illusion: Grazie mille per i complimenti! Scusa se ti ho fatta attendere così tanto per il seguito! Un bacio! ^^

Ginny Lily Potter: Grazie anche a te, assidua lettrice e commentatrice! Davvero grazie! ^^ *__*! Spero che anche questo capitolo ti soddisfi! Un bacio! ^^

Un GRAZIE enorme anche ai lettori silenziosi, come sempre! *__* Ed ora, ENJOY!

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11. Tradimento

< Cioè, è impossibile! Si può sapere cosa state architettando? > Sirius riacquistate le facoltà motorie aveva raggiunto di corsa James diretto ai dormitori.
< Oh andiamo! Non penserai che ti rivelerò il nostro piano? > Gli aveva risposto James in un ghigno.
< E' per via dell'incubo? > Aveva sussurrato l'amico portandosi una mano a lato delle labbra per non farsi capire.
< Può darsi... >
< Maledetto! Tanto prima o poi vi scopro! > Aveva ringhiato Sirius prima di infilarsi rabbiosamente in bagno.
< Ma che gli prende? > Aveva chiesto Remus concentrato su un libro.
Aveva già infilato il pigiama.
James fece spallucce incominciando a svestirsi.

< Alice, mi stai fissando da mezz'ora, devo iniziare a preoccuparmi? > Lily chiuse di scatto il libro che stava leggendo, posandolo sul comodino e iniziando a infilarsi sotto le coperte.
< Beh, tu che parli amichevolmente con " James-l'arrogante, presuntuoso, pallone gonfiato-Potter " non è una cosa che capita spesso. > Aveva risposto l'amica imitando Lily.
< E' per via delle ripetizioni... > Sbuffò Lily.
Non avrebbe saputo mentire ancora a lungo.
Non alla sua migliore amica.
< Ah davvero?! E cosa c'era di così importante? >
< Niente! Abbiamo semplicemente spostato di un'ora l'appuntamento di domani per via degli allenamenti di Quidditch... > Lily se possibile sbuffò ancora più sonoramente di prima.
Lei odiava il Quidditch!
< Beh, immagino che questo sconvolga totalmente la tua giornata... > Alice aveva uno sguardo che non prometteva niente di buono mentre guardava l'amica con il mento poggiato sul palmo della mano, il braccio che formava un increspamento nel materasso.
< Già! Devo ancora finire il tema di Pozioni e quello di Trasfigurazione! >
< Mhmm... già... > Annuì anche Alice.
< Alice, ma sei sicura di star bene? > Lily sembrava seriamente preoccupata.
< Si, si, benissimo... senti Lily, lo sai che a me puoi dire tutto, non è vero? > Alice si distese a pancia in su, voltando poi la testa nella sua direzione.
< Si che lo so, Alice. >
< Beh... pensavo che mi stessi nascondendo qualcosa... > Alice la guardò di sottecchi per studiare la reazione dell'amica.
Lily che un attimo prima si era sporta per spegnere la luce sul suo comodino, ricadde con la testa sul cuscino, sbuffando per quella che era già la terza volta.
< Senti Alice, non voglio che lo sappia nessun altro... > Chiarì Lily guardando con cipiglio severo l'amica.
Alice per tutta risposta annuì vistosamente.
< Non so nemmeno da dove cominciare... sono mesi ormai che di notte ho lo stesso incubo. Non mi rendo conto nemmeno io di quello che vedo, so solo che la mia è una parte dell'incubo che ha anche James... insomma, facciamo lo stesso incubo. Solo che è come se fosse diviso in due e io sognassi una parte e lui l'altra. >
< Sembra tutto così strano, è vero. E quando James quella notte è stato male ha cominciato a delirare su uno Specchio che si trova nei sotterranei... abbiamo cominciato a fare delle ricerche a riguardo e abbiamo scoperto che lo Specchio potrebbe aiutarci a riunire l'incubo solo che... beh, ci sono dei problemi. Per far si che noi possiamo vedere l'incubo per intero, occorre che muoia qualcuno, nell'incubo intendo... sembra così confuso, vero? >
< Praticamente mi stai dicendo che tu e Potter state avendo delle predizioni? >
< No! Non lo sappiamo cos'è! >
Alice con ancora lo stupore della rivelazione di Lily dipinta negli occhi, si stese nella stessa posizione della rossa sul letto.
< Wow! > Riuscì solo a dire dopo qualche secondo.
< Wow!?! Siamo nei guai fino al collo e mi dici solo 'Wow'?! > Lily sembrò infuriata quando si voltò verso l'amica.
< Cosa dovrei dire? Insomma, è tutto così stranamente... strano! >
< Già. > Dovette ammettere alla fine anche lei.
Era vero, era tutto incredibilmente strano.
E perché adesso ogni volta che incrociava Potter il suo cuore premeva nel petto, dava il meglio di sé, quasi volesse davvero uscire fuori e farsi sentire?
Perché improvvisamente non aveva più la forza di rispondere a tono alle sue provocazioni?
Perché sembrava ormai essersi arreso con lei?
E perché tutto ciò non le dispiaceva affatto?
Lily realizzò che sarebbe stato impossibile dormire e così cercò a tentoni sul comodino il libro recuperato in Biblioteca, magari poteva ricavarci qualcosa di davvero utile.

< Andiamo Sir, non sarai ancora arrabbiato con me? > Chiese James al suo amico mentre lasciavano i dormitori.
< Certo che si! Tu mi stai tradendo con una donna! > Rispose questo incrociando le braccia e camminando più veloce in modo da distanziare l'amico.
James Potter tuttavia, grazie ai duri allenamenti di Quidditch riuscì a raggiungerlo in un attimo seguito da Remus che sorrideva osservando i due Malandrini per eccellenza litigare.
< Non sapevo nutrissi tendenze verso l'altra sponda, Potter > In un turbinio di capelli rossi, lasciati sciolti quella mattina e che ricadevano morbidi sulle sue spalle, apparve lei: Lily Evans, un piccolo sorriso ad accompagnare le sue parole.
< Ma... > James guardava ora lei, ora Sirius, ora Remus con occhi sbalorditi.
Quest'ultimo scosse la testa per poi prendere posto vicino a Peter che già stava rimpinzandosi di frittelle.
Sirius d'altro canto ghignò in modo alquanto sadico vista la piega che aveva preso la situazione.
< Beh ma non c'è niente di male nell'essere diversi, sai? > Continuò Lily mentre la sua amica Sylvia aveva ormai gli occhi che lacrimavano dal troppo ridere.
Lily aveva messo a tacere diverse volte il grande James Potter ma nessuna di quelle volte era stata così spassosa.
Peter annuì vigorosamente, come al solito ignaro della situazione, mentre Remus aveva rinunciato a bere il suo succo di zucca, nascondendosi tra le pagine della Gazzetta del Profeta per nascondere la risata che ormai non riusciva più a trattenere.
< Insomma! Io non sono affatto gay!! > Protestò James sedendosi di fianco a Sirius e lanciandogli uno sguardo di fuoco, al quale Sirius scoppiò a ridere sguaiatamente con la sua risata così simile ad un latrato.
< E allora come mai Sirius ha appena detto che lo hai tradito con una donna? > Chiese Lily, l'unica a non essere ancora scoppiata a ridere in modo evidente.
< Perché Felpato è un idiota, ecco perché! > James si precipitò su Sirius bloccandogli la gola con un braccio mentre lo tempestava scherzosamente di pugni sulla testa.
Ridevano entrambi.
< Cosa sta succedendo qui? >La voce austera della professoressa McGrannitt ebbe il potere di far cessare all'istante tutte le risate accesesi lungo la tavolata di Grifondoro mano a mano che gli altri venivano a conoscenza della situazione.
< Professoressa vede, stavamo solo facendo presente al qui presente signor James Potter che non è per niente bello andare a raccontare i propri sogni erotici durante la colazione e per di più in presenza del soggetto di su detti sogni. > Sirius non riuscì a trattenere una risata, nonostante avesse ancora il collo stretto nella morsa del braccio del suo miglior amico, e se non fosse stato per il fatto che Ramoso sembrava davvero intenzionato a strangolarlo e poi a lasciarlo in balia delle bestie della Foresta Proibita, avrebbe riso ancora di più.
La McGrannitt improvvisamente diventata di colore pericolosamente scarlatto, iniziò a sbraitare contro Sirius.
Solita storia.
< Insomma! Se non la smettete immediatamente sarò costretta a darvi una punizione che difficilmente dimenticherete! Venti punti in meno a Grifondoro! E mi meraviglio di lei signor Potter! Lei che è Caposcuola! > La McGrannitt riprese a marciare verso il tavolo degli insegnanti mentre ormai con la professoressa a distanza di sicurezza, riprendevano le risate per quella nuova battuta di Black.
James rimessosi seduto al suo posto aveva iniziato ad osservare con una certa ansia la ragazza seduta di fianco a Remus.
Era rossa in viso e i suoi occhi sembravano scatenarsi in pianto da un momento all'altro.
Possibile che Felpato dovesse essere sempre così stupido, egoista ma soprattutto esibizionista?
La bella rossa scusandosi brevemente con Sylvia si era alzata e aveva preso a marciare con passo deciso verso il portone di quercia della Sala Grande, via da tutti quelli che adesso la stavano osservando con invidia, con scherno.
Sempre a prenderla in giro.
Per cosa poi?
< Sirius sei un campione di sensibilità... > Lo rimproverò Remus severo mentre l'amico ancora si dilungava in risate sguaiate.
< Perché cosa ho detto? > Sirius si voltò verso Remus ma non ricevendo da questi altro che sguardi di rimprovero, si volse verso James con sguardo interrogativo.
< Lascia perdere. > Ramoso posato all'improvviso e con fracasso il cucchiaio nella sua tazza, corse fuori della Sala Grande alla ricerca di una chioma ramata per lui ormai nota.

Lily seduta al suo solito posto in prima fila nell'aula di Pozioni, la prima lezione della giornata, piangeva.
La cartella sul banco, la mano che cercava disperatamente di asciugare quelle lacrime.
In fondo non era la prima volta che piangeva per una cosa del genere.
Non era nemmeno colpa di Potter questa volta.
Ci era abituata in un certo senso ai commentini acidi dei compagni nei suoi confronti.
In fondo chi era lei?
Un topo di biblioteca, la classica so-tutto-io, la secchiona della classe, la cocca dei professori, l'alunna preferita di Lumacorno.
Ma in realtà nessuno sapeva come si sentiva, nessuno.
Non sapevano che era tremendamente difficile rendere fieri dei genitori che a stento ti guardano in faccia, cercare di fare pace con tua sorella che non ti vuole più parlare, che ti ignora, che fa finta che tu non esista.
Perché sei diversa.
Hai scoperto troppo presto che non eri come tutti gli altri.
L'aula di Pozioni era vuota.
Troppo presto ancora.
Ad un tratto il cigolio della porta che si apre.
Che siano già arrivati gli altri?
Lily si volta.
E James Potter sta avanzando verso di lei, con l'uniforme in disordine come sempre, i capelli arruffati come sempre e un sorriso timido come... no, questo non è assolutamente come sempre.
Lily si gira verso la lavagna di scatto. Non vuole essere vista così debole.
Fa male per prima a lei e non vuole nemmeno che qualcuno la compatisca. Non ha bisogno di questo.
< Ehi... ehm... mi dispiace per Sirius, non ha un minimo di sensibilità, le dice senza pensarci le cose, non lo fa apposta... > James aveva preso posto accanto a lei.
Volse lo sguardo verso di lui.
James Potter impacciato, già, com'era cambiato...
Gli rivolse un piccolo sorriso.
< Stai bene? > Le chiese posandole piano una mano sulla spalla.
E a quel contatto Lily tremò.
Il solo incrociare gli occhi di lui la facevano tremare in realtà.
Annuì.
Era l'unica cosa che riusciva a fare.
< Sicura? >
Annuì di nuovo.
< E allora perché continui a piangere? > Le sorrise.
Quel maledetto sorriso... così... dolce, disarmante...
Sorrise anche lei producendo uno strano suono a metà tra una risata e un singhiozzo, raccogliendo le ultime lacrime con un dito.
< Lily-non ho paura di nulla-severa-Caposcuola-Evans che piange... uhm, interessante davvero! > James aveva portato le mani dietro la testa e aveva iniziato a dondolarsi con la sedia, come faceva sempre.
Lily lo osservò.
< E James-non conosco la modestia-Potter che la consola... uhm... interessante anche questo! > Rispose sorridendo.
< Io che ti consolo?! No, no, hai capito male... non sono qui per consolarti mia cara. >
< No? >
< No. Affermativo. >
< E allora che ci fai qui? >
< Ero venuto a vedere fino a che punto ti eri ridotta a causa delle parole di Sirius. > Rispose lui indifferente.
< E come mi trovi? >
< Oh, bellissima come sempre, non c'è dubbio. >
Lily arrossì di nuovo.
James era così spontaneo e diretto che non potevi non arrossire ad una frase del genere.
Forse era per questo che piaceva così tanto.
Se aveva una cosa da dire te la diceva e basta, senza giri di parole.
< Dai, avanti, so che vuoi chiedermelo. > Ramoso si voltò verso di lei.
Teneramente adorabile con quelle guance striate di rosso.
< Chiederti cosa? > Anche lei si voltò verso di lui confusa.
< Se quello che ha detto Sirius è vero. >
< Oh, ma io non... n-non ho... >
< Avanti! Non essere timida! >
< Ma io non voglio saperlo! > Protestò lei, riacquistata un po' di lucidità mentale.
< Oh si che vuoi! > James le rivolse uno dei suoi migliori sorrisi da malandrino.
Il cuore di Lily perse un battito. O forse due, o forse anche tre, chissà.
< M-ma... oh, insomma! Se vuoi dirmelo ok ma io non te lo chiederò mai! > Stava iniziando ad infuriarsi.
Se possibile il sorriso di James si allargò ancora di più.
< Beh, ogni tanto si, lo ammetto. > Tranquillo, sicuro come sempre.
La rossa si voltò verso di lui con la mandibola che stava per toccare terra.
< T-tu... oddio!!! > Lily nascose la testa tra le braccia posate sul tavolo, il rosso adottato come colore permanente per il suo viso.
< Su! Non è così grave! Le altre morirebbero per sentirsi dire una cosa del genere da me. > La consolò lui accarezzandole la testa delicatamente.
< Dio... dio... dio... > Continuava a mormorare Lily scuotendo la testa nella sua posizione con la testa sul banco.
Quando credette che il suo viso avesse riassunto il suo colore naturale, alzò la testa.
< Razza di maniaco! Pervertito! > Gridò nella sua direzione, improvvisamente furiosa.
< Ehi! Ti ho detto anche la verità e che fai, mi picchi?? > James cercava di ripararsi come poteva dalla cartella di Lily che lo colpiva in ogni punto raggiungibile dalla ragazza.

Pian piano cominciarono ad arrivare tutti gli altri.
Quello che videro fu Lily Evans che picchiava a suon di cartella James Potter.
Come sempre.

Commentini?!? ^^

   
 
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