Gabriel Lowen, va nella centrale di polizia dove lavora Catherine, perché, sa che, lì fanno ricerche sul DNA modificato. È solo curiosità o c'è dell'altro che non vuole dire? Alle investigatrici, quando, sta con loro sono a disagio.”Catherine, vieni che ti dico delle cose!”
“Che... vuoi dirmi?”
Ricordo di Gabe
Alla
mia età la Muirfield mi usa... come cavia per i suoi esperimenti! Ho
9 anni, sono un bambino ancora. Tolgono tutto quello che possono dal
mio corpo: pezzi di pelle(biopsia), alcune ossa della spina dorsale,
dita di mani e piedi, infine, il sangue. L'unica, che, non mi
spaventa è la dottoressa Chandler, quando, porta i film o libri di
sua figlia sono contento, qualche, volta Vanessa sta con me, dopo,
l'orario degli esami.”Che, fai quando esci da qui?”
“Stasera,
mangio pizza e gelato con Catherine. Ci piacciono i vecchi
film.”dice, intanto, che si veste per andare a casa. Non posso
uscire dalla mia stanza... dopo l'orario stabilito, se, ci provo
suona la porta! Il giorno seguente... mi svegliano presto, in realtà
sono già vestito e pronto... la mente non lo è, rifiuta questa
situazione! Sono, sul letto... attendo, che fanno la biopsia.
Prendono un pezzetto di pelle, con Vanessa vicino ho meno paura,
anche se fa male, poi, il prossimo esame è ancora più doloroso,
sono legato da grossi elastici stretti, tolgono alcune ossa da piedi
e dita, c'è tanto sangue... per, farlo, devono, però, aprire la
pelle con il bisturi! A contatto del ferro rabbrividisco, Vanessa,
cerca di non farmi notare che è a disagio.”Vanessa... stai qui?
Ho, paura!”
“Non slegarti o le fasce si stringono.”dice
l'androide. Sotto i polpastrelli sento che toglie le unghie, è una
sensazione orribile... non piego più le dita! Finita, questa
tortura... ne comincia un'altra: mi iniettano qualcosa.”Che c'è
dentro quella siringa?”chiedo agitato a Vanessa.
“Adrenalina...
questo è l'ultimo esame.”Vanessa, taglia la pelle... toglie le
vertebre cervicali, dopodiché, ne mette altre meno fragili... si
rigenerano subito, per, alcuni giorni mi mettono l'adrenalina, poi,
senza volerlo sono nella stanza che disegno abbastanza contento: 1
perché Vanessa è qui, 2 gli esami vanno bene e 3 non ho più male
alla schiena.”Che noia, voglio andare a casa!”
“Non puoi...
dobbiamo essere sicuri, che, il tuo cervello reagisce come
prima.”dalle dita escono non unghie ma artigli affilati neri! La
spina dorsale è curva, pronta per saltare o attaccare Vanessa, le
mani tremano, gli occhi bruciano... sono gialli, infine, vedo le vene
del collo più grandi e sento il sangue passarci velocemente. Non so
come comportarmi in questa situazione nuova. Lei, mi da le medicine.
Sono nervoso... metto il pigiama e dormo, dopo, poco arriva Vanessa
agitata.”Vestiti, che andiamo! Gabe, muoviti... se mi scoprono
muoio!”faccio ciò che vuole in silenzio, finché, non siamo
lontani sto zitto.”Dove andiamo? È perché volevo attaccarti... mi
punisci.”
“Non ti sto punendo. È colpa nostra, se sei così,
comunque, vai da una famiglia.”
“Vogliono adottarmi? Credevo,
di vivere con voi...”chiedo deluso.
“No, ci metti in pericolo... Catherine, intendo... non me.”
“Ah... già... perché mi trasformo...”dico pensieroso. Siamo davanti una villa... a 4 piani, con un grosso parco, queste case sono nei livelli superiori, vicino al confine di Newport non esistono condomini, ma ville stupende.”E' molto timido, e deve prendere queste tutti i giorni, si chiama Gabe o Gabriel...”esco dall'auto preoccupato. La mamma adottiva è bella... ha: i capelli lunghi neri giù fino a metà schiena e gli occhi blu, invece, il marito ha: occhi e capelli marroni.”Ciao, Gabe... abiti con noi.”qualche anno dopo mi preparo per una festa, adesso, ho 20 anni... a scuola sono solo perché non voglio arrabbiarmi e uccidere, fuori sto sempre in compagnia.”Potevi, almeno telefonarmi, per, dire quando tornavi!”mi sgrida mamma, oggi, non ho preso la pastiglia e ho ucciso la famiglia a cui voglio bene! Come autopunizione mi chiudo in cantina... graffio il muro fino quando ho le dita che sanguino, poi, me ne vado.
Catherine, guarda Gabe sconvolta... quella storia le rimane in testa.”Questo, è il mio passato...”ma, è la verità o un inganno per avere il nome di Vincent?
la biopsia è un esame medico tolgono un pezzo di qualcosa per analizzarlo, nella storia è pelle, invece l'adrenalina è un ormone(SPERO DI NON AVERE SBAGLIATO CON LA SPIEGAZIONE)avrei dovuto seguire di più anatomia.