Un Mago a
Tokyo
~fic by Niraw ~
«Ok, ora stabiliamo le regole,
maghetto dei miei stivali: niente magie, niente trucchi, niente frasi strane o
paroloni eruditi, niente accenni a quello che succede nella tua dimensione,
rispondi solo se interpellato e sotto mio consiglio»
«Usa più rispetto nei
miei riguardi, Cavaliere Magico» riprese Clef, irritato da quel comportamento
insolente.
I due erano giunti all'entrata dell'enorme casa di Umi. La ragazza
prese un sospiro, prima di bussare.
Aprì la madre. «Ciao cara! Sei un po' in
ritardo, tuo padre non ne sarà felice... chi è il tuo amico?» domandò,
rivolgendo un caloroso sorriso al giovane di fianco alla figlia. «Questo è Clef,
mamma... il cuginetto di una mia amica! Lei non può ospitarlo...» «Oh,
tranquilla cara! Può stare da noi!» La donna si chinò per guardare il mago negli
occhi e sorrise intenerita «Quanti anni hai, giovanotto?»
Clef aveva appena
aperto la bocca quando Umi, simulando un'avventata carezza, gli tappò la bocca e
parlò al posto suo «Ha... ehm... sedici anni!»
La signora Ryuzaki osservò la
figlia un po' stranita, mentre Clef le lanciava un'occhiata fulminante.
«Davvero?.. Beh, sembra più giovane!!» osservò lei, per non puntualizzare la
bassa statura del giovane. Fece accomodare i due e li congedò.
«C'è una
camera degli ospiti di fianco alla mia. Dormirai lì, così potrò tenerti
d'occhio» disse Umi, con tono evidentemente più rilassato. Clef si guardò
intorno: rispetto alla sua dimensione, le abitazioni erano decisamente più
strane.
Mentre si guardava intorno, notò che Umi era sparita. Si voltò
indietro, notando che la ragazza si era fermata e lo studiava attentamente. Si
sentiva in soggezione con quello sguardo addosso.
«Perchè mi stai
guardando..?» «Ecco... i tuoi abiti sono un po'... come dire, fuori uso! Dovrò
procurartene altri...»
Umi si girò per cercare con lo sguardo qualcosa che
potesse aiutarla. Poi sospirò, rassegnata «Per oggi devi indossare qualcosa di
mio padre... domani, dopo la scuola, andiamo a comprarti dei vestiti,
ok?»
Detto questo, procedette per la sua camera; Clef notò che stava
diventando stranamente gentile.
La ragazza si appolloiò sul letto e prese il
compact-disk che teneva sul comodino. Il mago rimaneva sulla porta, in
contemplazione di quell'enorme stanzone azzurro e pieno di fronzoli.
«Beh,
vuoi rimanere lì tutta la sera?» «Eh, no, scusa» La raggiunse, senza smettere di
osservare quella zuccherosa camera.
Umi si levò le scarpe e incrociò le gambe
sul letto, infilando un cd nel lettore. Poi, si fermò per controllare se Clef si
fosse accorto che si era fermata. Ridacchiò, notando che il mago la stava
bellamente ignorando.
«Scusa? E' molto interessante la mia camera?» «Come?..
no, è che Cefiro è molto diversa» spiegò, imbarazzato.
«Se vuoi puoi levarti
quel mantellone. Sembra piuttosto scomodo» propose la giovane, al che il monaco
rispose stizzito «E' la mia veste abituale, non perchè ho cambiato dimensione
devo anche cambiare ciò che sono»
«Non ho mai detto questo, Sommo Guru» lo
prese in giro lei, strappandogli il bastone di mano per esaminarlo «Solo che...
in camera mia non voglio gente con poco stile» «Ridammelo, ragazzina
insolente!!» brontolò lui, sporgendosi per riprenderlo. Umi lo appoggiò tra il
letto e il comodino e ridacchiò alla vista di quel piccoletto che si contorceva
per tentare di allungarsi. Clef, tentando di riprendere dignità, smise di
agitarsi e tossicchiò. «Potrei riavere il mio bastone magico, per
cortesia?»
«Ma è tutto magico quello che vi riguarda?» domandò Umi, retorica,
riprendendo il bastone in mano, quando fu trafitta da una diabolica quanto
geniale idea: «Beh, se hai una così grande capacità nelle arti magiche... perchè
non provi a farti sembrare più grande?»
«Insolente, ti ripeto che ho 745
anni» «Non in quel senso, scemotto!! Volevo dire: perchè non ti fai un po' più
alto? Così almeno non mi vergognerò, portandoti in giro...»
Clef si guardò
istintivamente i piedi. Effettivamente, era sempre stato piuttosto basso di
statura, ma la cosa non l'aveva mai toccato: si vedeva che su questo pianeta
erano molto superficiali e attaccati all'aspetto fisico...
«Se proprio lo
desideri...» si alzò ed eseguì una magia con l'aiuto del suo bastone; Umi chiuse
gli occhi, abbagliata da tanta luce, e quando li riaprì... fu abbagliata da
tanta bellezza.
Non riuscì a trattenere un "wooow" che le scivolò tra le
labbra e che sperò tanto essere passato inosservado. «Così va meglio?» domandò
Clef, leggermente seccato. «Mooolto meglio...» sospirò la ragazza, senza
riuscire a nascondere un certo apprezzamento che però fortunatamente il mago non
captò.
Il giorno dopo...
Umi saltellò nella
camera di Clef, camminò di soppiatto fino al suo letto e gli saltò letteralmente
addosso.
La dignità di mago svanì come polvere al vento e il mago urlò di
spavento. Quando Umi smise di ridere, lui aveva ancora il fiatone.
«Cosa ti è
venuto in mente?!» «Si chiama scherzo, Clef... nel vostro mondo siete troppo
formali per abbassarvi a tanto?» ridacchiò lei, scendendo dal letto. Si sistemò
l'abito da notte con aria sbarazzina, poi fece per tornare indietro ma inchiodò
dopo un passo e si rivoltò «Ascolta, io ora vado a scuola. Tu dimmi: cos'hai
intenzione di fare?»
Clef si stiracchiò con riguardo. «Dovrei rimanere in
contatto con Cefiro, in caso accadesse qualcosa per il quale serva il mio
aiuto»
«Ho capito... non vieni a scuola» concluse lei, sospirando rassegnata.
«Come vuoi. Rimani qua, e se per caso mia madre ti disturba... beh, dille che
sei in vacanza perchè arrivi da un paese al contrario» Fece qualche passo, poi
si girò di nuovo «E se ti chiede perchè ieri eri basso, dille che probabilmente
era troppo stanca. Ciao io vado» e scomparve attraverso la
porta.
Fuu guardava distrattamente fuori dalla
finestra. La geometria euclidea in quel momento non le importava molto, era
tutta catturata da quello strano ragazzino che avevano incontrato il giorno
prima.
La sua mente razionale si rifiutava di credere che venisse da un'altra
dimensione... ma tuttavia non sapeva spiegarsi da dov'altro avrebbe potuto
comparire. Alla fine concluse che ci avrebbe creduto, solo per vedere come
andava a finire... e inoltre, anche se fosse stato uno scherzo, sarebbe stato
divertente cascarci poichè era davvero ben architettato.
I suoi pensieri
passarono poi a quelle due ragazze. A primo impatto le avevano ispirato molta
fiducia, sembravano davvero delle persone cordiali e leali... Come le aveva
chiamate Clef? "Cavalieri Magici"...
Il suo flusso di pensieri venne
bruscamente interrotto da un tonfo. Qualcosa, o meglio qualcuno, volò da chissà
dove e andò a cadere proprio davanti alla finestra dell'aula, dritto dritto tra
i cespugli.
Si udì un sommesso "ahiu", che spaventò notevolmente Fuu. La
ragazza si alzò d'istinto «Posso andare in bagno?»
«D'accordo, ma non starci
una mattinata» puntualizzò micidiale il prof. Sgattaiolò fuori dall'aula e andò
nel bagno più vicino: c'erano delle finestre talmente grandi da farci
comodamente passare una persona, e ne approfittò.
Sbucò nel cortile e si
diresse verso il luogo in cui aveva udito il tonfo. Le parole di Clef le
risuonavano per la testa: quel "qualcuno" era sicuramente un Cefiriano.
Anche
se era partita pronta e spedita, si pietrificò quando vide un ragazzo vestito da
medievale massaggiarsi la testa dolorante e brontolare "ahiuahiuahiu..."
Si
avvicinò, un po' titubante «Ehm... scusa?»
Lo strano tizio saltò, sbattendo
la testa al davanzale della finestra antestante. Mugolò di nuovo, sofferente per
essersi colpito lo stesso punto per due volte consecutive.
Fuu non resistette
e, abbattuta la diffidenza, si avvicinò «Oh povero, ti sei fatto male?»
«No,
ma che dici? Sto b-benissimo...» mugugnò, ben poco convinto. Fuu gli levò con
delicatezza la mano e notò che aveva due bei bernoccoli in testa.
«Wow, hai
preso due belle batoste, sai?..» fece un attimo di pausa, per poi continuare «Io
sono Fuu, tu vieni da Cefiro, vero?»
Gli tese la mano, ma lui spalancò gli
occhi enormemente stupito. «Co-come fai a sapere che..?»
«Me l'ha detto Clef»
rispose cordiale, ritraendo la mano divertita. Era un giovane davvero
buffo.
«Ancora però non mi hai detto come ti chiami...» «Ah sì, scusa: il mio
nome è Ferio e... sì, vengo proprio da Cefiro»
Si grattò la nuca,
imbarazzato. Fuu sorrise «Piacere di conoscerti... come mai sei caduto proprio
da queste parti?»
«Boh!! Guru Clef ha detto che i varchi dimensionali si
sarebbero aperti sempre in prossimità dei Cavalieri Magici...» guardò la ragazza
di sottecchi, sospettoso «Perchè tu sei uno dei Cavalieri Magici,
vero??»
«Sì, stai tranquillo...» I due ridacchiarono: si instaurò subito
un'intesa speciale. Soprattutto per le occhiatine che Ferio lanciava alla
ragazza...
«Senti... io dovrei tornare in classe... riesci ad aspettare qua
un'ora? Poi andiamo a chiamare le altre, così vediamo cosa fare...» «Un'ora?!..
Va bene, aspetterò... ma tu torna presto, mi raccomando!»
Ferio si accucciò
dietro il cespuglio, mentre Fuu tornava alla finestra del bagno per rientrare.
Prima di scavalcare, notò che lui la stava fissando e si ritrovò ad arrossire
come un peperone.
NDA: 5 rece!!! Sono troppo felice!! ^O^
Ringrazio tantissimo Lady
Saiyan (tranqui teishi, con la mia fic non ti servirà
ricordare l'anime! xD), Kowalski (sìì, il mio dovere è riaffollare
questa sezione! seppur nel mio piccolo... ^^' comunque, qual'è il tuo pairing
preferito? Anche se ho scritto che erano già decisi, su alcuni sono piuttosto
incerta... sicuramente, tanti triangoli, ma un tuo parere mi farebbe piacere!
^^), Sephirah (grazie per i
complimenti! ^^ vedrò di formalizzare un po' il linguaggio ;D che ne dici, sto
migliorando? ^^), genesis
(grazie! Spero che continuerai a seguirmi *-*) e ISA1983 (grazie mille anche a te, spero di
ritrovarti in questo capitolo ^^!).
Come vedete qualcosa già si intravede...
magari qualcosa di ingannevole, chissà... comunque, gli strambi arrivi non sono
finiti qua! (Anche perchè sono arrivate solo due persone x//D) naturalmente
tenterò di accelerare se no stiamo fino al 2010...
Come avrete notato,
aggiorno piuttosto velocemente, e spero di continuare a farlo ç.ç Comunque, ora
un po' di anticipazioni!
Nel prossimo capitolo: Clef se la vedrà con la
società moderna, mentre le tre ragazze si uniranno per visualizzare la
situazione... Però, due bei ragazzi come i Cefiriani se ne vanno in giro
innocentemente per Tokyo?! Cosa succederà alle giapponesine nel vederli? Occhio,
ragazze... il pericolo è in agguato dietro ogni angolo!!
Un bazo,
Niraw^^