CAPITOLO 2 "Argus Apocraphex"
Camminavo per la città strafatto, con gli stessi vestiti che usavo da parecchi giorni.
Qualche giorno prima Emily era morta tra le mie braccia, sorridendo, e io giravo per LA senza meta.
"Ti amo"
Ecco era l’ultima cosa che mi aveva detto prima di lasciarmi.
Gli occhi, inevitabilmente, mi si riempirono di lacrime e cominciai a piangere.
Era la mia ragazza, la mia migliore amica.
Quella sera le avrei chiesto di sposarmi.
Ma non ce l'avevo fatta: lei mi aveva lasciato per una dose in più. E pensare che l’avevo avvertita, se solo mi avesse dato ascolto. Se solo non le avessi fatto quella iniezione maledetta!
Non so per quale motivo mi ritrovai davanti a casa di mio fratello.
Vidi la porta aprirsi e Jared rimanere a bocca aperta.
-Shannon-
-Emily è morta, la mia Emily- singhiozzai cadendo a terra.
Jared uscì di corsa, guardandosi attorno.
-Veloce, entra dentro. Sei in piena crisi d'astinenza. Ti sei portato una dose?-
Annuii, senza più energie. Mi prese di peso, trascinandomi in casa. Mi depose sul divano, preparò tutto il necessario e infilò l'ago nella mia vena, iniettandomi l'ultima dose d'eroina rimasta. Rimasi steso, fissando il soffitto immobile.
-Sono fiero di te, fratellino. Grazie!- sussurrai socchiudendo gli occhi.
Il freddo glaciale delle sue pupille raffreddò il fuoco che si era acceso dentro di me.
-Shannon, tu devi andare in ospedale- sibilò tra i denti.
Sembrava arrabbiato, deluso..
-No!- protestai. –Devo stare con te..-
Lo sentii sospirare.
-Okay... Okay senti è passata mezzora e..-controllò l’orologio - Ho ancora un 6-7 d'ore prima che tu stia male. Chiamo Pete e troviamo una soluzione. Sei davvero fatto bro!-
Ridacchiai, beccandomi una sonora sberla sulla nuca.
Camminava avanti e indietro nervoso da… boh, forse un paio d'ore.
Lui c'era già passato, Jared si era disintossicato quasi 3 anni prima mentre io avevo continuato.
Avevo trovato Emily sotto il mio appartamento, completamente strafatta. La portai dentro e la aiutai.
Finimmo per diventare amici, coinquilini, amanti.
L'unica cosa che, ora, mi restava di lei era la collana che stringevo fra le dita: era una fenice con una targhetta stile militare affianco con incisa la scritta "Find the Argus Apocraphex".
-Jared- mi raddrizzai sulla schiena. -Che cos'è Argus Apocraphex?-
-Argu-che? Apo-cosa?-
-Leggi, è scritto qui- dissi allungandogli la collana. -Mi ha dato questa prima di morire…- La prese, fissandola perplesso.
-Non so, forse qualcosa che devi trovare dentro di te-
Mi lasció la collana sul petto e tornò insieme a Pete sul divano.
Le successive 8 ore passarono velocemente, troppo. Forse per via dell'effetto che mi aveva lasciato la dose che mio fratello mi aveva iniettato.
Sbadigliai, asciugandomi le lacrime.
-Adesso preparati, Jared. Questo è l'inizio.- disse il nostro amico sul divano.
-Andremo peggiorando- sussurrai, purtroppo conscio di quello che mi sarebbe accaduto nelle prossime ore.
-Purtroppo è la conseguenza delle tue azioni Shan-
Sbadigli, raffreddore, naso che cola, brividi: l’inferno si stava avvicinando.