Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: Virgi1999_love    05/10/2013    1 recensioni
Se c’è una cosa che detesto sono i proverbi.
Quello che odio più di tutti in particolare è: “C’è sempre una prima volta”.
Si, è vero, una prima volta c’è sempre, ma di solito non è un granchè.
Sono molto più importanti la ultime volte.
In realtà la vita è solo un’incredibile collezione di “ultime volte”. L’ultima volta che ti cantano la ninna nanna, l’ultima volta che esci dal cancello della tua scuola, l’ultima volta che baci la persona che ami, l’ultima volta che ti addormenti senza aver bisogno del Valium.
Ma non c’è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l’ultima volta, anzi, molto spesso non te ne accorgi nemmeno.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.

 

L’indomani mattina mia mamma piombò in camera alle otto.

-Emily!- urlò con la sua consueta grazia. –Sei ancora a letto? E’ tardissimo!-

- Mmm lasciami.. dormire..in pace. - mugulai qualcosa ma il sonno e la stanchezza si stavano sempre di più impossessando di me. Poi mi venne in mente Austin. Oggi l’avrei rivisto e forse, guardandolo, avrei trovato il modo per attaccare bottone con lui. Quindi mi alzai. Mi preparai per benino e scesi in cucina per abbuffarmi di biscotti come era mio solito fare. Poi salutai mia mamma e uscii di casa. Da casa mia alla mia scuola c’erano si e no quindici minuti di cammino, quindi presi il mio amato I-pod, le cuffiette e iniziai il cammino verso quel luogo oscuro dove mi stavano aspettando cinque ore di strazio totale. Eh si, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti e genitori, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari alle orecchie ed entri in un’altra dimensione.

Io e lo studio siamo due cose opposte, due linee parallele che non si incontreranno mai e neanche la mia condotta era una delle migliori, l’anno scorso nel primo mese di scuola sono andata in presidenza sei volte e ormai io e il preside siamo pappa e ciccia. Non è di certo colpa mia se mi mandano in presidenza per delle cazzate!

Arrivai a scuola e trovai davanti al cancello Titta che, come al solito, mi aspettava.

-Oh finalmente ma quanto ci hai messo?- Mi chiese con aria al quanto scocciata *Eh che diamine! avevo fatto solo 20 minuti di ritardo .. a tutti può capitare…*

- Scusa non mi sono svegliata, hai novità?-

- No, per ora. Comunque ci dobbiamo muovere, hanno già iniziato.-

- Che grande rottura di coglioni. Io non vengo, non mi va.-

- Cooosa? E mi lasceresti sola a sopportare cinque ora di guerra là dentro?- Disse indicando l’edificio *la scuola Emily, la scuola ..* davanti a noi, io annuii leggermente.

- No, no, no. Tu ora entri con me punto e basta. Muovi il culo che è tardi!-

Sbuffai. Mi prese la mano e mi tirò verso l’edificio color merda davanti a noi *Si chiama scuola Emily, SCUOLA* … Ma in fondo aveva ragione, un’altra cazzata che avrei fatto e rischiavo l’anno.

Quindi entrai trascinata da Titta. C’era solo una cosa positiva in tutto questo: Austin Mahone.

I corridoi erano vuoti, probabilmente avremmo saltato la prima ora di lezione perché eravamo in ritardo e quando la bidella mi confermò che in effetti era tardi per entrare esultai come una pazza. Ci fece accomodare nella stanza dei ritardatari e quando io e Titta fummo sole buttai lo zaino per terra e mi sedetti con la schiena appoggiata al muro. Poi guardai Titta che si era sistemata come una cristiana su una sedia, al contrario di me.

- Senti, ma secondo te come faccio a conoscere Austin Mahone?-

- Chii? Austin? Ma se non sa manco della tua esistenza!-

- Infatti. Ti ho appena chiesto come posso fare per conoscerlo.-

- Per quello che so non è un tipo da “relazione seria”. Stareste bene insieme-

Perfetto.

-E se gli vado a sbattere apposta?? Anzi no ! Gli chiedo se ha da cambiare dei soldi per la macchinetta??-

- Ma andare da lui e presentarti come un comune mortale no eh ?-

- No! Troppo banale, e poi non sono le ragazze che si devono presentare!-

- Allora conosco una persona che forse ti può aiutare ad attaccare bottone con Austin Mahone- Disse seria.

- Chii??-

-Alla ricreazione te la presento, è sua sorella. E guarda caso è una mia cara amica.-

Non ci potevo credere. Avrei fatto amicizia con sua sorella, un giorno sarei andata a casa Mahone e lo avrei conosciuto. Cristo, era tutto fottutamente perfetto! Non che la cosa importi molto… insomma… io non sono innamorata di Austin. E’ ridicolo.

L’ora dentro quella stanza la passammo a chiacchierare del più e del meno, quando la campanella della seconda ora suonò ripresi il mio zaino e mi diressi verso l’aula di chimica. Titta aveva matematica. Ci saremmo riviste all’intervallo.

 

***

Passarono anche la due ore successive. E finalmente suonò la campanella della ricreazione, mi precipitai al piano di sotto dove avrei dovuto conoscere la sorella di Austin.

Vidi Titta in mezzo a tutto quell’ammasso di ragazzi che vagavano nella scuola senza una meta, parlando, ridendo e mangiando. La raggiusi e notai che stava parlando con una ragazza, doveva essere lei.

-Ciao!- Dissi sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi * Pff ... patetica*

- Ehi Emily, lei è Alyssia, la sorella di Austin.- La guardai meglio. Assomigliava molto al fratello, stessi occhi, stesso sorriso …

- Ciao, sono Emily-  Le sorrisi e le porsi la mano, lei la strinse velocemente presentandosi a sua volta. –Alyssia, piacere- *Fidati… il piacere è tutto mio!*

Poi continuò. –Ehi ragazze, vi va di venire a casa mia oggi pomeriggio?-

Le conoscenze non potevano iniziare meglio di cosi, oggi sarei andata a casa di Austin.

 

 

Tornai a casa, stanca dopo le ore di lezione che stressavano parecchio.

Salutai mia mamma alle prese con i fornelli e mi precipitai in camera, entrai e mi chiusi la porta a chiave. Mi guardai intorno. Amavo la mia stanza. Sono una di quelle ragazze che è capace di starsene in camera ore e ore e non stancarsi mai, la mia camera è piena di ricordi, di foto, posters, lettere, frasi sui muri … Mi piaceva decorarla come volevo, era il mio sfogo.

Mi distesi sul letto e cominciai a pensare, quando ad un certo punto mi squillò il cellulare.

Titta. Risposi.

-Pronto?-

-Eii pronta per oggi??- Era ovvio che si riferisse al mio “incontro” con Austin.

-Si certo, non vedo l’ora-

-Bene! Allora vestiti sexy mi raccomando ahah-

-Ahah sicuramente, ma a che ora dobbiamo andare?-

-Alle quattro ti passo a prendere io a casa tua e poi andiamo, non fare tardi!-

-No tranquilla… Senti .. stavo pensando una cosa..-

- Mmh spara!-

- Ma.. se poi mi innamoro sul serio di Austin? Sarebbe un bel casino, io non voglio innamorarmi, sto bene così come sto-

- Vedi Emily. sono cose che non puoi scegliere, se ti innamorerai di lui vorrà dire che doveva essere cosi e poi non è tanto male essere innamorati, devi capirlo una buona volta-

-Senti anche se fosse mi ricordo ancora i giorni passati a casa tua, tu sul divano circondata di fazzoletti usati che piangevi come una mongoloide per un coglione! Ecco io non vorrei ritrovarmi nella stessa situazione-

-Ma non è detto che ti ci ritroverai ! Comunque ora devo andare a pranzo, alle quattro sto da te, fatti trovare pronta.-

-Contaci! A dopo.-

Chiusi il telefono, diedi un altro sguardo alla mia stanza e uscii diretta in cucina dove mi stava aspettando il mio bel pranzetto (?).

 

 

SPAZIO AUTRICE:

Ciaoo a tutti <3 Questo è il secondo capitolo, ho deciso di non far incontrare subito Emily e Austin, ma non credete che per Emily sarà facile conoscere Austin! Anzi, da quando i due si incontreranno per Emily la vita cambierà del tutto. Se vi piace recensite cosi capisco se posso andare avanti o no <3 Un bacio e grazie in anticipo! :*

-Virgi-

 

 

 

 

 

  
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