Anime & Manga > I cinque samurai
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Autore: SoltantoUnaFenice    08/10/2013    4 recensioni
Touma aveva una busta in fondo al cassetto del comodino. Era una busta di carta gialla, un po' ruvida, e conteneva qualche decina di fotografie. Per prenderla bisognava spostare un po' di cose – la scatola che conteneva l'orologio di suo padre, un blister di compresse per il mal di testa, un quadernetto nero tutto sgualcito e anche due o tre caramelle mezze sciolte che avevano troppi anni per essere ancora commestibili. - ma non era importante, perchè non gli capitava di tirarla fuori molto spesso.
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cye Mouri, Kento Rei Faun, Rowen Hashiba, Ryo Sanada, Sage Date
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Touma si chiuse la porta dell'appartamento alle spalle. Buttò le chiavi nella coppa di vetro azzurro che era sul mobile dell'ingresso, e il tintinnio del vetro contro il metallo gli fece sembrare ancora più intenso il silenzio che regnava in casa.
I suoi Nakama erano partiti ormai da una settimana, ed ancora non si era abituato ad essere solo. Possibile che il senso di mancanza dovesse durare ogni volta addirittura di più del tempo in cui erano stati insieme? Fece per togliersi giubbotto e sciarpa, ma poi cambiò idea.
Entrò in camera, aprì il cassetto del comodino e tirò fuori la busta gialla. Passò dalla cucina, dove mise a bollire un po' d'acqua per il tè, poi uscì in terrazza. Posò la busta sul tavolino, e di fianco mise un'altra busta di carta, dai colori sgargianti, che aveva appena ritirato dal fotografo.
Tornò dentro e preparò il tè. Uscì ancora in terrazza, con la tazza fumante tra le mani, e finalmente si decise a sedersi ed aprire la busta con le nuove foto che aveva fatto sviluppare.
Erano disposte al contrario, sicchè la prima che vide fu quella che era stata scattata per ultima. Erano lui e Shu, di spalle, poggiati al parapetto del terrazzo. I volti erano di profilo, voltati per metà verso la macchina fotografica, e nonostante l'inquadratura a figura intera, si vedeva bene il rossore che ancora aleggiava sulle guance.

Touma ripensò a quello che si erano detti, e per riflesso arrossì di nuovo, appena un po'.
La foto successiva era stata scattata mentre spegneva le candeline. Per fortuna avevano messo tre candeline più grandi, blu, e nove più piccole, azzurre. Se avessero messo tutte e trentanove le candeline corrispondenti ai suoi anni, la torta sarebbe stata un incendio.
Poi c'era una foto del brindisi. Era fatta con l'autoscatto, e infatti era un po' mossa. I volti sorridenti contrastavano con i tagli e i lividi che li segnavano, ma era qualcosa che lo faceva sentire insieme triste e sereno. Era il segno che se l'erano cavata di nuovo, e quella mattina era più disposto a sentirsi fiducioso che rassegnato.
Posò anche quella, e guardò la quarta foto. C'era Ryo, sul lettino del terrazzo, e Shin, seduto tra le sue gambe. Aveva la testa poggiata sulla sua spalla, e gli occhi chiusi. Sembrava che dormisse, ma in realtà si stava solo facendo coccolare un po'. Ryo stava parlando con Seiji, che si intravedeva di spalle, e dietro alla gamba piegata si vedevano le sue dita intrecciate a quelle di Shin.
La quinta foto era piuttosto buffa. Erano Shin e Shu che bisticciavano su come disporre le candeline sulla torta. Alle loro spalle c'era Seiji. Aveva nella mano sinistra il coltello per fare le fette, ma dalla sua espressione esasperata e dal modo in cui lo teneva sollevato sembrava piuttosto che fosse tentato di usarlo sugli altri due.
L'ultima foto gli fece salire un nodo alla gola, anche perché non si era nemmeno accorto che gliela avessero scattata. Era lui, in piedi al centro della terrazza. Alle sue spalle c'era Seiji, un braccio avvolto attorno alla sua vita e l'espressione tesa e concentrata di chi sta maneggiando un oggetto estremamente fragile.
Touma faticava a riconoscersi nella foto: lo sguardo un po' perso, il viso pallido, i pugni stretti... il panico provato in quel momento minacciò di risalirgli nel petto, ma lo scacciò. Lo sostituì con la sensazione della presa salda di Seiji su di lui, con il calore del suo fianco, fatto aderire con forza alla sua schiena. E con gli sguardi dolci e pieni di fiducia dei suoi nakama, quando lo avevano costretto ad uscire e gli erano rimasti accanto.
Touma sospirò. Se non lo avessero forzato e sostenuto in quel modo, probabilmente adesso non sarebbe stato lì a contrastare il vento freddo con il calore di un buon tè verde. Sarebbe stato barricato in casa, provando un brivido ogni volta che avesse provato a guardare fuori...
Mise anche l'ultima foto sulle altre. Le battè dolcemente sul tavolino per allinearle, poi aprì la busta gialla e ce le infilò, in modo che rimanessero dietro a quelle più vecchie.
Le sfilò di qualche centimetro dalla busta, indeciso se riguardare anche quelle, ma le infilò di nuovo dentro, e la richiuse. Rientrò in casa, poggiò la tazza vuota sul fondo del lavandino, si tolse la giacca e tornò in camera da letto. Infilò la busta gialla piena di fotografie in fondo al cassetto del comodino e lo richiuse.
Sorrise, pensando che sarebbero rimaste lì, ad aspettare il giorno in cui avrebbe avuto bisogno di riguardarle ancora una volta.




FINE




Ebbene sì, ce l'ho fatta a scrivere questa benedetta parola in fondo alla fic! Ammetto che cliccare sul campo “conclusa” mi fa un certo effetto.
Questa fanfiction è stata importante per me, per tutta una serie di motivi.
Soprattutto perchè mi ha fatto riscoprire qualcosa che avevo amato molto ma che avevo dimenticato per anni, e perchè mi ha spinto a ricominciare a scrivere, mi ha fatto conoscere persone nuove e mi ha tenuto compagnia in un periodo piuttosto movimentato.
E' stato divertente scriverla, anche perchè era dotata di volontà propria. Ha continuato ad espandersi e cambiare man mano che la scrivevo, e alla fine sono arrivata a 15 capitoli, invece che 10 come avevo preventivato.
Il che va benissimo, visto che sono talmente NERD che mi ero messa in testa di fare un multiplo di 5, in modo da dedicare il finale di ogni capitolo ad ognuno di loro. In realtà non ci sono riuscita a seguire del tutto lo schema, temo che ci sia qualcuno che si è allargato rispetto agli altri...XD
Lol, quando mi metto a fare queste cose mi faccio paura da sola!!! O___o
bene, concludo qui.
Ma prima vorrei ringraziare chi ha letto questa storia fino alla fine, (questo è uno di quei casi in cui si applica alla perfezione il vecchio adagio dei pochi ma buoni) e chi ha commentato.
In particolare vorrei dire GRAZIE a:
Sakura Ikaru per la sua puccettosità e per l'incoraggiamento costante.
PerseoeAndromeda perchè si è fatta coinvolgere e commuovere fino alle lacrime.
Kourin, per i suoi commenti chilometrici ed arguti, fonte di ispirazione.
E' tutto.
Alla prossima!
Soltanto Una Fenice

 

 

  
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