Era passata più di una settimana da quella fatidica
giornata.
Aveva accettato di ricominciare tutto da capo senza
pregiudizi lei e lui si stava dimostrando degno di stare al suo fianco. Mich ed
Adam di tanto in tanto lo mettevano alla prova ma senza pressarlo troppo. C’era
già Hermione che lo strigliava per bene.
“Malfoy non mi pare
che avere una relazione con te mi proibisca di lavorare! Sono indipendente e di
certo non mi tratterrai ancora molto a lungo in questo letto oggi!”
“Mezzosangue ma
perché devi rendere sempre tutto così difficile? Oggi ho voglia di restare a letto
con te senza se e senza ma! Su! E fammi contento!” la pregò cercando di
trattenerla per le cosce nude.
“Scordatelo
furetto! Sto già tralasciando molte cose per stare qui con te tutto questo
tempo!” fece lei fintamente stizzita.
“Tipo?” berciò lui
non convinto di queste parole.
“Tipo non sto
andando in palestra…” cominciò ad elencare contando teatralmente sulle dita
infischiandosene delle sue cadute di stile.
“Ma se facciamo
tantissimo movimento!” rispose lui offeso!
“Non quanto ne
facevo prima! Sto trascurando i ragazzi! Ormai in questa settimana hanno
svaligiato più volte i fast food della città che il mio frigo ed è gravissimo!”
-Ritengo, quindi, che non andremo alla festa di mia
madre?- disse con fare pensieroso – dovrò sicuramente dare una buona giustificazione
data la mia assenza – concluse osservando la ragazza prendere degli abiti
dall’armadio a muro.
-Non lo so se è il caso andarci, Draco. Sono anni che non
ci metto piede ed ho paura di confrontarmi con tutta la famiglia Weasley e con
Harry e poi…- stava iniziando ad accampare scuse su scuse. Stava inventando e
lei non era molto brava, era lui il maestro in questa subdola arte.
-Ok, va bene Herm, poi ci pensiamo ok?- la rassicurò –
piuttosto dimmi perché ti stai conciando in questo modo osceno?- le soffiò
all’orecchio minaccioso.
La ragazza osservò gli shorts che aveva indossato con la
camicetta a body multicolor.
Cosa c’era di strano?
-Malfoy temo che Mich non ti abbia detto dove si va
questa sera…- cominciò lei cauta.
Diciamo che i pub non erano luogo per Draco Malfoy!
-Stasera dovremmo incontrare George e consorte a
ristorante mi pare tesoro e la tua mise non mi sembra abbastanza adatta… se
vuoi possiamo andare in quel negozio delizioso poco lontano dall’emporio… che
ne dici? Ah! Potresti trasfigurarmi un abito da sera per favore Herm? Io non ho
la bacchetta…uff! Quanto mi manca la mia bacchetta!- sbuffò malinconico.
-Draco non è proprio un ristorante…è un pub dove i
ragazzi di solito suonano. È molto alla mano, vedrai, ti piacerà!- concluse lei
baciandogli l’angolo delle labbra.
-Hey Bob!- sbatté la mano sul bancone massiccio e
batterono il pugno.
-Doc! Stasera fai gli extra?- fece sorridendole in modo
sexy per poi posare lo sguardo su Draco che aveva gli occhi spiritati- hey ciao
biondo! cosa ti servo?
- Niente… accompagno la mia ragazza a bere
qualcosa...-disse indicandola con il pollice.
- Doc chi é questo matto?- fece scoppiando a ridere -
biondo lascia stare la ragazza e vatti a drogare altrove altrimenti ti spezzo
il collo!-
Draco non li sopportava più quei sudici babbani! Perché nessuno gli credeva?
Forse perché non era svitato come loro?!
-Hermione- cominciò guardandola con sguardo assassino
senza riuscire a controllare la vena sulla tempia sinistra- potresti dirgli che
siamo fidanzati?!
Lei lo osservò divertita e si rivolse a Bob con sguardo di chi la sapeva lunga
-Bob lui è Draco,
il mio ragazzo...- Bob la guardò con l'aria dapprima sconcertata poi il sorriso
cominciò ad allargarsi fino a diventare una risata sguaiata.
-Si festeggia allora Doc! Offro io stasera! Iniziamo con
due birre "doppio malto corrette con gin"!- e iniziò subito ad
operare con le bottiglie- Bene bene… abbiamo schiacciato quell'essere immondo!
Yuhu!-
Soggiunse Adam nel momento in cui Bob servì le birre alla coppia.
-Veramente l'essere immondo è proprio questo simpaticone…
non lo vedi "quanto" è simpatico? É tornato dal mondo dei morti e
bastardi...-fece guardandolo in tralice.
Draco stava afferrando la birra per dargli il primo sorso
snobbando Adam ma Bob gli tolse la birra dalle dita e la passò ad Adam
lasciando il biondo basito.
-Eh?- si lamentò sconcertato.
- Non te la meriti! Li conosco fin troppo bene i tipi
come te e non meriti Hermione- fece
spallucce il barman per poi allontanarsi affinché servisse altri clienti.
-Oooh come va quiggiú teneroni?- canticchiò George mentre
avanzava ancheggiando- scintille? Piccole scintille?- fece tamburellando le
dita sul bancone. Seguì la direzione
dello sguardo inceneritore di Draco e notò Adam che lo ricambiava.
-Oh grandi scintille allora! Radioattive!- notò Hermione
che tentava di ignorare entrambi ma riuscì solamente a far aumentare la
tensione.
- Herm sembri il
pomo della discordia! Non potevi essere bruttina e acida?- concluse facendo un
verso strozzato.
-George per favore..- cominciò la riccia ma Draco li
interruppe senza mollare lo sguardo irato di Adam.
-Me ne sono innamorato quando era una capellona svitata,
ho commesso un errore e dopo anni sto cercando di rimediare, devo dar conto a
qualcun altro oltre la MIA ragazza?!- sbottò furibondo.
Era scocciato di essere messo in primo piano da tutti per essere solamente
offeso e deriso.
Voleva anche accontentare Hermione rimanendo a vivere nel
mondo babbano ma non poteva essere considerato sempre un mostro! Erano tutti
santi? Non pensava affatto e presto ne avrebbe avuto la certezza.
Doveva solo riafferrare per cinque minuti la sua bacchetta.
Lasciò tutti al banco e si avviò verso l'immenso terrazzo.
Non potevano immaginare come stava male ogni volta che
glielo rinfacciavano!
Hermione l’aveva perdonato perché loro non potevano
risparmiargli tutte quelle frecciate velenose?
Quell’odioso di Adam.
Da quando l’aveva incontrato la prima volta c’era stato
il sospetto che nascondesse qualcosa. Ma cosa?
Era di una violenza inaudita nei suoi confronti!
Quella sera
Hermione era molto stanca ma aveva comunque preparato la cena.
Vitello al forno
con piselli. Questi ultimi gli erano andati di traverso quando vide Mich scivolare su di un plettro
perso proprio da lui. Non riusciva più a respirare! Hermione e quello
sventurato di Mich erano intorno a lui facendogli bere un bicchiere d’acqua per
farlo riprendere mentre Adam era rimasto ad osservarlo con tanto d’occhi
soddisfatti. Era quasi divenuto viola quando con una poderosa pacca di Mich era
riuscito a sputare il pisello incastrato. Era salvo! Ma il moro sembrava quasi
dispiaciuto di non aver assistito alla sua dipartita, infatti buttò senza grazia
la forchetta nel piatto e disse a tutti che sarebbe uscito e che Mich non
avrebbe dovuto aspettarlo per andare a suonare.
Capito il tipo?! Lo voleva vedere morto!
Proprio in quel momento uscì il protagonista di
quell’episodio accendendosi una sigaretta. Doveva far qualcosa per scoprire
cosa covava in seno quella serpe mancata!
-Draco per prima…- cominciò a gesticolare indicando l’interno
– non volevo rubarti la birra.
- Non preoccuparti, non impazzisco per la birra.
Preferisco i liquori delle mie parti.- fece spallucce il biondo guardando la
città da quell’altezza. Gli sembrava di essere a cavallo della sua amata scopa!
Adam si posizionò nell’angolo “per non far fumare la
sigaretta al vento” e gliene offrì una. L’accettò ma non l’accese. Se la
passava tra le dita e rifletteva sul da farsi. Doveva provare a carpire i suoi
pensieri da brava serpe qual era. Salazar! Perché non ci aveva pensato prima al
Legilimens?! Stava diventando un babbanofilo! Doveva solo mantenere il contatto
visivo necessario.
D’un tratto lo spinse all’angolo piegandolo con il busto
contro il parapetto. L’aveva preso di sorpresa e poteva trarne vantaggio,
doveva solo agire in fretta.
-Legilimens!- ed
entrò dritto nella sua testa. Non fu difficile trovare qualcosa. Tutto sembrava
fosse stato toccato da Lei. Scorse varie porte dove c’erano ricordi d’infanzia
che li ritraeva assieme, altre ritraevano in tutti i dettagli la routine
quotidiana ma quella che lo colpì fu una porta, una di quelle che sembrano casseforti,
aperta.
Doveva entrarci.
Lo fece.
L’aria era afosa e il locale non era affollato, segno che
la serata ancora non era iniziata. C’erano i camerieri che allestivano i tavoli
quando notò Hermione seduta al bancone di Bob. Era deliziosa nell’abitino
fluorite e i capelli resi lisci chissà grazie a cosa.
Si avvicinò e scoprì che singhiozzava in modo violento.
-Doc cosa c'è che non va ancora? Piangi sempre per quell’essere viscido?-
chiese un Bob spaesato nel vedere Hermione piangere a dirotto.
-Ha un'altra Bob! Perché?! Perché?! Non sono mai stata
abbastanza per lui forse?- e continuò gettandosi disperata ad abbracciare un
barman tremendamente imbarazzato.
Draco spostò lo sguardo su Adam che stava provando con
Mich sul piccolo palco i pezzi per la serata e vedendo Hermione in quello stato
gettò la chitarra malamente e si accese una sigaretta per trattenere la rabbia.
Mich sospirò pesantemente e lascio andare anche lui mollemente la chitarra sul
velluto del palco.
-Devi smetterla Ad! Sei suo cugino! Piantala una buona
volta!
-Non é vero! Potrei averla io e renderla felice! Felice
come ogni donna che ha un uomo che la ama al suo fianco! E invece cosa mi
dice?! Che sono suo cugino! Vaffanculo Mich! Vaffanculo!- sbottò uscendo fuori
dalla sala.