05. Il negozio degli orrori

"Qualcuno mi salvi, per favore"  

Se non ci fosse stato tanto chiasso , qualcuno avrebbe sentito il mormorio che usciva da labbra esangui.

La ragazza era pallida e spaesata, i tratti delicati del  volto erano rigidi, negli occhi si poteva leggere la paura e lo scombussolamento.

Akito 22enne capofamiglia dei Sohma, da poco ex Dea  e felice fidanzata di Shigure Sohma, credeva di sapere cosa fosse il terrore.

Il terrore era non essere amata dalla propria madre...non essere all'altezza del compito affidatole dal padre...essere abbandonata da gli animali dello zodiaco...

Questo era il  terrore!

All'età di 22 anni, Akito scoprì che esistevano altre forme, che la paura aveva un nome e un luogo.

"Ayame" il negozio dell'omonimo ex-serpente e della sua fidanzata aiutante Mine.

La giornata non era iniziata tanto male, tranne il "bel" risveglio dovuto a Shigure.

Anche se i due fidanzati ufficiali dormivano insieme, all'alba Shigure doveva lasciare la sua amata e ritornare nella sua stanza, per dopo fare colazione con lei più tardi.

Quella mattina Shigure non aveva aspettato il suo arrivo per fare colazione insieme e aveva avuto l'idea di svegliare la sua bella.

Ciò che Shigure chiamava "svegliare" erano semplicemente molestie sessuali.

 Avevano tardato a fare colazione.

Akito era scocciata e Shigure con una guancia gonfia, ma un sorrisino soddisfatto, un sorriso che fece arrossire la ragazza.

Non volendo  passare la giornata con  il pervert... Shigure, Akito decise di andare a trovare Ayame.

Aveva già conosciuto Mine, era già una volta uscita con lei e Mayu insieme ai rispettivi fidanzati.

Mine le era sembrata una brava ragazza,un po stramba (ma quale persona normale lavorerebbe e si fidanzerebbe con Ayame?) ma molto gentile.

Mine l'aveva pregata di visitarla al negozio,ed Akito era decisa che oggi sarebbe stata l'occasione giusta.

Dopo aver gettato un' occhiataccia ed un breve addio a Shigure, si avviò dal estrosa coppia.

Erano passati solamente 10 minuti, ma Mine e Ayame avevano parlato tanto quanto persone normali parlavano in 3-4 ore, Akito sentiva la sua testa scoppiare.

Dopo i gridi di gioia lanciati dai due, Ayame aveva chiuso il negozio e parlava e parlava e parlava...

Akito non  riusciva a seguire il filo del discorso e così decise di annuire e sorridere.

Errore.Grosso.Errore

Con una velocità di cui Akito non aveva idea fosse possibile,si era ritrovata in una cabina in biancheria intima immersa da vestiti.

E che vestiti.

Pizzi,merletti, colori sgargianti,seta,velluto...c'era di tutto.

Non che i vestiti non fossero belli,ma dopo aver usato abiti maschili per quasi tutta la sua vita, per Akito quei vestiti erano troppo "girly"!

"Se ci fosse Shigure qui con me!" pensò Akito amaramente, poi provò a lanciare messaggi telepatici  "Aiuto"



La giornata non era iniziata male per Yuki Sohma.

Gli erano serviti soltanto dieci minuti per riprendersi dallo shock del risveglio.

Da quando la maledizione era stata spezzata, aveva l' impressione di non essere tanto più intontito al risveglio. Machi diceva di no, ma Machi non sapeva come era "prima"...

Aveva promesso a Machi di andare a trovare Ayame...tre settimane fa!

Yuki aveva rimandato e rimandato, ma anche lui aveva voglia di vedere suo fratello.

Be voglia non era proprio il termine esatto, entrare nel negozio con Ayame e Mine cinguettanti gli metteva un po i brividi, ma  niente a che vedere con quello che provava "prima".

Deciso si inviò da Ayame.
 
Per scoprire irritato, che il negozio era chiuso.Ma oggi non era giorno di chiusura!

Stava per andarsene quando senti delle voci, curioso bussò alla porta, dopo un po Ayame venne ad aprire.

"Caro fratellino che gioia immensa!" Yuki non fece tempo a scansarsi, Ayame lo abbracciò come se non si vedevano da anni,come minimo.

"Come mai..." Yuki non poté finire la frase, davanti a lui c'era una bellissima ragazza vestita da principessa, che aveva un aspetto familiare...

"Akito???" la mascella di Yuki quasi toccava il pavimento, "Akito,sei tu?"  

" Si Yuki, naturalmente è lei, non è incantevole ?"  chiese Mine con in braccio un' altro vestito.

Yuki era esterrefatto, sapeva che Akito fosse una donna, sapeva che lei stesse insieme a Shigure (li aveva addirittura visti sbaciucchiarsi,questo gli aveva dato anche qualche incubo), e aveva notato che lei era una bella ragazza...ma adesso era semplicemente da mozzare il fiato.

Come tante altre volte si chiese come aveva fatto a non accorgersene che lei fosse una donna...poi si accorse di ben altra cosa.
Gli occhi di Akito lo pregavano di aiutarla.
Akito era impaurita! Da non crederci!

Yuki vide i tanti vestiti Ayame e Mine che mandavano gridolini estatici e capi tutto.

"Vedi Ayame,mi farebbe piacere restare,ma sono venuto a prendere Akito, avevamo un appuntamento!" mentì spudoratamente lui

Ayame e Mine intonarono un tipo di coro greco e manifestarono la loro infelicità, mentre Akito sembrava in procinto di gettargli le braccia addosso e baciarlo...

Riuscirono ad uscire dopo un'ora.
Ayame non aveva voluto sentire ragioni e aveva regalato ad Akito molti vestiti e aveva ottenuto che Akito indossasse un bellissimo abito color prugna per tornare a casa. Quando Akito e Yuki uscirono, Ayame aveva un espressione quasi raggiante sul volto.

"Come mai così felice Ayame?" chiese Mine curiosa.

"Quando ho cominciato a creare vestiti, lo facevo per una ragazzina che era obbligata a vestirsi da uomo." comincio Ayame serio e pensoso
"Una bambina,che credeva di non poter mettere mai un vestito carino,una bambina molto triste" fini piano e quasi spento.

"Ayame, non so quella ragazzina,ma gli occhi di Akito brillavano quando a visto l' abito color prugna, un' abito che le stava a pennello, come se fosse stato creato per lei"

Il volto di Ayame si accese di nuovo "Modestamente,sono un genio" rispose abbracciandola



"Mi hai salvato la vita Yuki" esclamò la ragazza mentre passeggiavano, in una mano un cono gelato che leccava di tanto in tanto
"Ancora un po è impazzivo!"

"Posso immaginare...dimmi quanti abiti hai indossato?"  chiese  lui un po insicuro come comportarsi, erano per la prima volta da soli, da quando  la maledizione era stata spezzata.

"Sinceramente ho perso il conto" anche lei era imbarazzata e grata del gelato che offriva la possibilità di stare in silenzio.

"Volevi andare da qualche parte Yuki,scusa se ho scombussolato i tuoi piani" Akito era quasi formale, da quando lei non era più Dio, era impacciata più che mai con i suoi ex-animali.

"Non farti pensieri,ti accompagno a casa!" si accorse che invece di paura, la nuova Akito risvegliava i  suoi istinti cavallereschi...che gli abiti di Ayame fossero fatati?

"Grazie" la risposta fu semplice e il rossore delle sue gote era delizioso.

Arrivati al cancello, si salutarono, giá in procinto di andarsene Yuki si giró e disse qualcosa che fece arrossire ancora di piú Akito.



"Amore sei tornata!?" Shigure alle volte si scordava di non essere un cagnolino e si comportava come un tale.

-Basta solo che scodinzoli con la coda- pensó, ma disse ironica " Tu come la vedi?"

"Non so come la vedi tu, ma io vedo una ragazza così bella da farmi mancare il fiato" mormoró languido lui osservandola innamorato.

-Maledizione ci è riusciuto un'altra volta!-  come poteva resistere?

E come poteva opporsi ai suoi baci?

E così Shigure riuscì a finire quello che non aveva portato a termine prima della colazione...

Prima di addormentarsi Akito pensò a quello che aveva ottenuto quella giornata:

Una appassionata unione con il suo amato

Dei bellissimi vestiti, tra quale uno color prugna da Ayame

E un "Akito sei molto bella con quel vestito" dal timido Yuki

La giornata non era stata poi tanto male...

fine

dopo aver scritto "L'errore" mi sentivo un pò giù, questa drabble e molto più leggera e divertente!
ho appena scoperto che questa storia e tra i favoriti di qualcuno e ne sono molto felice,grazie a tutti quelli che leggono e un bacione a quelli che lasciano una recenzione...^3^