Colloquio

Severus Piton camminava a passi lenti sul corridoio. Giunto a un bivio, voltò a sinistra e bussò alla prima porta che vide. 
Un tonfo e un veloce scalpiccio provenirono dall'altro lato. Poi la porta si aprì.
— Mi ha mandato a chiamare. —  Non era una domanda, quella di Severus, ma un fatto. Un fatto che non aveva nulla di piacevole, a giudicare dall'espressione del pozionista. 
L'interpellato annuì e sorrise. Un sorriso vincitore di molti premi, a quanto si diceva in giro. Con un cenno di mano, lo invitò ad entrare.
Piton avanzò di qualche passo e restò fermo, in piedi, con lo sguardo fisso dinnanzi a sé. Al contrario, l'altro professore svolazzò tutt'intorno alla stanza, sistemando frattolosamente questa o quella pergamena fuori posto e guardando, talvolta, l'ospite.
—  Posso sapere il motivo di tale chiamata? —  chiese pacato Piton, prestando attenzione a non muovere altri muscoli al di fuori della bocca.
Allock gli si pose davanti e sorrise ancora. — Gradisci una tazza di té, Severus? — Senza nemmeno attendere una risposta, riempì una tazza da un bricco sulla scrivania e gliela porse. —  È té indiano, pregiatissimo. Me lo ha dato il capo di una tribù, come premio di riconoscimento per aver scacciato un roc. —  Si lisciò la veste color porpora e si rinfoltì i capelli.
Piton gli lanciò uno sguardo di disprezzo. — Capisco. Ma no, grazie. —  Si avvicinò di un passo e incrociò le braccia, in attesa di una risposta alla precedente domanda.
Il professore di Difesa si incupì e gli tese testardo la tazza. — Insisto. Non capita tutti i giorni di assaggiarne. — qui, un sorriso. —  Splendida giornata, non trovi? — qui, un'occhiata distratta alla finestra. L'ennesimo sorriso enigmatico gli si dipinse in volto.
La tazza non allettava minimamente Piton, ma, dato che voleva affrettare le cose il più possibile, la prese di fretta e ne bevve un breve sorso. Allock continuava a guardarlo intensamente. 
Un violento mal di testa lo colpì all'istante e la vista gli si appannò. Le orecchie cominciarono a fischiare e la lingua si afflosciò su se stessa.
Così come iniziò, finì, cosicché Piton poté riacquistare, sebbene frastornato, i sensi. 
—  Tutto a posto, Severus? —  ghignò beffardo Allock.
Piton lo guardò, confuso. Sembrò accorgersi per la prima volta di come le ciocche bionde gli ricadessero sul viso e di come le sopracciglia formassero un arco perfetto quando osservava qualcosa con concentrazione. Prima di cadere all'indietro, Allock gli mise una sedia alle spalle. Poi gli si inginocchiò davanti. 
Il professore di Pozioni faceva fatica a distogliere lo sguardo da quelle iridi simili a un cielo plumbeo. Non capiva più niente, quasi non ricordava il proprio nome.
—  Ammetto che credevo sarebbe stato più difficile. Ma non importa, vero, caro? — Gli accarezzò lento una guancia. Piton deglutì. —  Adesso, finalmente, sei mio. — 
Con sua profonda sorpresa, Gilderoy Allock lo baciò.
 

***

Avrebbe dovuto intuirlo. Non per niente era un insegnante di Pozioni. Diamine, era stato così maledettamente ingenuo. Avrebbe dovuto allarmarsi fin dall'odore troppo dolce e melanso.
E adesso si trovava lì, in mezzo a quelle lenzuola, con un Gilderoy mezzo nudo e mezzo sopito accanto. Vittima ignara di un filtro d'amore di breve durata.
Ma mentre si alzava e si rivestiva, Piton pensava che, dopotutto, anche se non l'avrebbe mai ammesso, non era stato poi così male.






Chiappa!
Come state? Qui, tutto a posto o più o meno XD Spero che questa coppia vi piaccia! Come si intuisce, Piton è stato ammaliato da un filtro d'amore... brutto tiro da parte di Gilderoy! E voi che ne pensate?
Poco fa io e Diamante stavamo discutendo su delle coppie improbabili... ed è saltata fuori una Piton/Calderone XDD niente male l'idea, vero? Hahaha e voi avete coppie da suggerire?
A presto con la prossima crack, ovvero una bellissima Fred/Sorpresa!
Bacioni!
Ginevra