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Autore: Ambros    21/10/2013    5 recensioni
Piccolissima CrissColfer di due capitoli!
Dal testo:
-"Molto bene. Io e la signorina Michele abbiamo pensato, vista la palese reazione del soggetto 2 di questa mattina, che Dracula potrebbe prendere parte al nostro magnifico piano e cercare in tutti i modi di far ingelosire il sovracitato soggetto, flirtando col soggetto 1, costringendo il soggetto 2 ad uscire allo scoperto.”
[...]
“In poche parole …” disse Kevin, esitante “dobbiamo far morire Darren dalla gelosia chiedendo ad Adam di provarci con Chris?”
“Esatto!”
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Lea Michele, Mark Salling, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Aggiornamento, come promesso!
Commenti alla fine :)


“Allora cosa dovrei fare?”
“Io e Lea abbiamo preparato una lista; ecco, questa qua.”
“ ‘Punto numero uno: fai in modo che Chris indossi qualcosa di tuo, così sembrerà che avete passato la notte insieme.’ E come faccio?”

“Ci pensiamo io e Chord; tu fatti trovare nel parcheggio domattina verso le 8, e portati una felpa in più.”

Chris scese dalla macchina con aria scocciata; faceva dannatamente freddo, e quel giorno dovevano anche girare all’aperto. Sarebbe stata una catastrofe.
Chiuse la portiera con un calcio, giurando a se stesso che la prossima volta Darren si sarebbe cantato da solo tutte –tutte- le canzone della Disney con le basi di Youtube. E al diavolo i suoi occhioni dorati.
Stava attraversando il parcheggio in stato vegetativo, convinto che quella giornata non sarebbe potuta umanamente peggiorare; insomma, era completamente impossi---
Oh.
Mio.
Dio.

Si lasciò sfuggire una risatina isterica. Non era successo davvero. Non poteva essere successo davvero.
Chi mai avrebbe potuto anche solo pensare di rovesciargli del caffè addosso di prima mattina?
“Chris scusa! Mi dispiace molto!”
Domande che non hanno bisogno di una risposta, parte uno.
“CHORD!” riuscì solo a ringhiare, completamente fuori di sé.
“Lo so, lo so, sono mortificato …”
“Mortificato?! Ora ti mortifico io, maledetta testa—”
“Ehi ragazzi! ‘Giorno! Come --- Oh, wow Chris. Bella felpa.”
Colfer guardò Mark come se fosse sul punto di saltargli alla gola.
“Oh guarda, c’è Adam!” Si affrettò praticamente ad urlare Salling, per far capire all’altro che era il momento buono per raggiungerli.
Difatti, Lambert scese dalla macchina –era lì da venti minuti ormai- e si avvicinò al terzetto con un sorriso smagliante.
“Buongiorno a tutti! Ciao Chrissuccio adorato!” esclamò, stampando un bacio sulla guancia a Chris, sbalordito e paralizzato, sul viso ancora un’espressione omicida.
“Ah, Adam. Ma che fortuna trovarti qui! Non è che avresti una felpa da prestare al nostro Kurt preferito?”
“Oh, ma certo che ce l’ho. La vado a prendere in macchina, un attimo.”
Seriamente. Ma erano attori o no?
Probabilmente Chris si sarebbe accorto di quanto fosse assurda quella situazione se non avesse avuto un’enorme macchia marrone sulla propria felpa e se non fosse stato ancora impegnato a riprendersi dal contatto delle labbra di Adam sulla propria guancia; dov’era la famosa scarica che avrebbe dovuto fargli tremare le ginocchia?
L’altro tornò prima che potesse darsi una risposta, reggendo una pesante felpa nera. “Per fortuna ne ho sempre una di ricambio!” il sarcasmo evidente dalla sua voce gli procurò un calcio negli stinchi da Mark.
“Be’ Chris, non puoi certo cambiarti qui fuori, fa troppo freddo; perché non vai un attimo in macchina?”
Colfer annuì, ancora decisamente perplesso, raggiungendo la propria auto in pochi passi. Si infilò sul sedile posteriore, chiudendosi la portiera alle spalle.
“Ahia Mark! Ma che diavolo ti salta in mente?!”
“Chris non è stupido! Fai più attenzione!”
“Ma se non si è ancora accorto degli occhi da cucciolo bastonato di Darren tutte le volte che lo sfioro! Che poi, lui fra tutti dovrebbe capire la tentazione …”
“Tu comportati meglio e basta” sancì, tirandogli uno scappellotto.
“Salling, cominci a prenderti troppe libertà!”
“Shhh! Smettetela, sta arrivando!”
Rivolsero tre enormi sorrisi a Chris, che sembrava ancora più minuto avvolto nella felpa troppo larga per lui. Aveva un’aria molto depressa.
“Tesoro!” esclamò Adam “Stai benissimo!”
“Sì, quello è decisamente il tuo colore.” “Divino.” Annuirono Mark e Chord, convinti.
Chris li guardò stranito per qualche secondo “La prossima volta che vi fate una dose chiamatemi” commentò, asciutto, prima di dirigersi sul set.
“Come diamine fa Darren a sapere che quella felpa è mia?” sibilò Adam a Mark e Chord.
“Lea.” Risposero con un sussurro cospiratore.

“Chris! Tesoro! Che maglione stupendo!”
Si sarebbe solo voluto sedere e vegetare per altri dieci minuti, e Darren gli stava già facendo un cenno allegro con la mano per indicare la sedia di fianco a sé, quando un piccolo tornado con una lunghissima chioma castana lo assalì, costringendolo a cambiare piani.
“Lea … Ti senti bene? Non è nemmeno della mia taglia!”
“Sì, be’ … Ti smagrisce, sai?”
“Sciocchezze” intervenne Darren, da lontano “Chris non ha bisogno di essere smagrito” gli rivolse un occhiolino complice, e Colfer lo maledì mentalmente, esasperato; perché doveva essere così … Così … Ooh!
“Dove l’hai preso, comunque? Lo devo comprare assolutamente!”
“Lea, è da uomo …”
“E allora?” fece lei, con un’invidiabile faccia tosta.
Chris sospirò “Chiedilo ad Adam, è suo” indicò un punto alle proprie spalle, dove Lambert, Chord e Mark non stavano prestando affatto attenzione alla conversazione di fronte a loro, quanto piuttosto alle reazioni di Darren, che sembrava sul punto di soffocare.
“Chris! Ma come?! Vi conoscete solo da un paio di giorni, e già ti deve prestare i suoi vestiti?!” Fece Lea, con un tono malizioso che fece arrossire Colfer oltre ogni immaginazione “N-No, ma cosa pensi, n-non è questo che …” balbettò, inciampando sulle proprie parole.
“Certo, certo” lo interruppe la ragazza, bonaria “dicono tutti così.”
Per poco Darren non cadde dalla sedia.
Kevin e Chord si scambiarono un enorme sorriso.

“Ottimo, il punto uno è andato bene …”
“Più che bene, direi!” intervenne Lea.
“Concordo. Sembrava che Darren fosse sul punto di vomitare.” Confermò Kevin.
“D’accordo, d’accordo; allora qual è il prossimo punto?” chiese Adam.
“Lambert, non è che ci stai prendendo gusto?” insinuò Mark con un sorriso.
“Chi, io?! Ma figurati! Lo faccio solo per i miei finti canini!”
“Mah, sarà … Comunque, punto numero due: Single Ladies.”
“Vuoi invitare Beyoncé?” chiese Adam sardonico, sollevano le sopracciglia.
“Non fare lo spiritoso, Dracula. Voglio vedere quanta voglia avrai di ridere quando vedrai Chris in quel body aderente …”
“Ho già parlato con Ryan, comunque; siamo d’accordo. Chris dovrebbe proprio fare una prova di Single Ladies, non vorremmo mai che perdesse il suo smalto …”
“Ma di che state parlando?!”
“Oh, lo vedrai, Lambert, lo vedrai …”


Adam aveva sempre avuto parecchi ragazzi ai propri piedi, pronti a lustrargli gli anfibi ad un suo solo gesto.
Quindi non è che non avesse un metro di giudizio.
Ma in quell’esatto istante, Chris Colfer stava mandando a quel paese qualsiasi paragone con dei decisi colpi d’anca, accentuati da … Dio, nemmeno riusciva a pensarci. Indossava dei leggins neri che lasciavano veramente poco all’immaginazione, un gilet sbrilluccicante e un cravattino.
Quel ragazzo doveva essere snodabile. Non c’era altra spiegazione. Altrimenti come avrebbe potuto muovere contemporaneamente il bacino e le spalle?
“Lambert, chiudi la bocca, ci entrano le mosche!” esclamò Mark alle sue spalle, entrando al seguito di Lea e Darren.
Adam serrò le labbra, ancora vagamente intontito e con la bocca decisamente secca “E voi che ci fate qui, ragazzi?” chiese con un filo di voce.
“Dovevamo chiedere una cosa a Chris, ma non immaginavo proprio che stesse provando” esclamò Lea, spostando freneticamente lo sguardo verso Darren “E proprio Single Ladies! Chi l’avrebbe mai detto!” concluse, spalancando gli occhi, evidentemente frustrata dalla poca collaborazione di Adam.
Mark lo fulminò con un’occhiata, e tanto bastò perché Lambert si riprendesse, almeno in parte “Oh, ehm … Sì … Io sono venuto apposta!” improvvisò, sotto lo sguardo di profonda approvazione di Salling “Non vedevo l’ora di osservare Chris in leggins … Non so se mi spiego” ammiccò in direzione di Darren, che sembrava aver ingoiato un limone e non riusciva a staccare gli occhi dall’esibizione.
Improvvisamente ispirato, Adam si girò verso Chris, ancora concentrato sulla coreografia “Uuuuuh! Vai Chris, sei fantastico!” urlò, portandosi le mani alla bocca.
Colfer lo guardò sorpreso, rivolgendogli un piccolo sorriso imbarazzato; spalancò gli occhi quando vide il proprio pubblico, e non osò posare lo sguardo su Darren. Ricominciò a provare, il viso rigorosamente rivolto verso il pavimento.
Lambert si voltò con espressione soddisfatta verso Mark, che gli rivolse un enorme sorriso e gli mostrò i due pollici alzati, da dietro la schiena di un Darren che sembrava pronto a commettere un omicidio.

“Quindi … Dite che sta funzionando?”
“Altroché! L’hai vista la faccia di Darren l’altro giorno? Un altro minuto e sarebbe saltato addosso a Chris per strappargli i leggins a morsi. Dopo aver picchiato Adam con una scopa.”
“Grazie Mark.”
“Di nulla Drachy.”
“Prossimo punto?”
“Di’ quello che vuoi, Lambert; ormai sei diventato un CrissColferiano anche tu.” Intervenne Lea maliziosamente.
“Questo non è assolutamente vero!”
“Sì, certo … Se ti dico Dublino a cosa pensi?”
“Oh, è ovvio! Il bacio del Live!”
“No Adam, tranquillo. Se tu non sei un CrissColferiano, Chord e Mark non stanno insieme.”
“Noi non stiamo insieme!”, “Lo sanno tutti del bacio di Dublino!” Lea sollevò le sopracciglia, con espressione scettica. “Certo ragazzi, come dite voi …”
“Insomma, il prossimo punto?” borbottò Adam, rosso in viso – non avrebbe mai ammesso che almeno un centinaio delle visualizzazioni del video del live di Dublino su Youtube erano sue.
“Il prossimo punto … Oh, questo vi piacerà! ‘Punto numero tre: succhiotto.’”
“EHHH?!”


Adam strofinò nervosamente una mano contro la propria coscia.
Non sapeva come diavolo gli fosse venuto in mente di lasciarsi coinvolgere, ma doveva essere stato un momento particolarmente buio e confuso. Altrimenti, ne era assolutamente certo, non avrebbe mai, mai accettato. Piuttosto la morte.
Senza contare che quella era decisamente l’idea più stupida che avesse mai sentito.
Soltanto a dei pazzi come Chord, Naya, Mark, Kevin e Lea sarebbe venuta in mente una cosa del genere. Non c’era da sorprendersi che facessero parte del cast.
Vide Chris entrare nella sala relax rigorosamente deserta, chiuse un attimo gli occhi e pregò tutte le divinità che conosceva, prima di prendere attentamente la mira.
“Ehi Chris, al volo!”
Fece scattare il braccio.
Be’, certo, per quel lancio si meritava a dir poco un premio.
L’aveva colpito esattamente alla base del collo, poco sopra la clavicola, e ora la pallina non la smetteva più di rimbalzare ovunque.
“Oh mio Dio, scusami, mi dispiace!”
Chris aveva socchiuso gli occhi e si era portato una mano al punto colpito, la bocca spalancata in un grido silenzioso, con un’espressione sofferente.
Adam gli si avvicinò concitatamente, sfiorandolo più di quanto non fosse effettivamente necessario “Cielo, sono così sbadato! Non so cosa mia sia venuto in mente, davvero! Mi dispiace molto tesorino, ti fa molto male?” Gli rivolse la migliore occhiata preoccupata che aveva in repertorio, ma la voglia di scoppiare a ridere era troppa: Chris aveva un’espressione comicamente basita e interdetta, ed era chiaro che non vedeva l’ora di fuggire dal soffocante abbraccio dell’altro, che aveva cominciato a singhiozzare ad arte contro la sua spalla “Mi dispiace d-davvero, sono un t-tale imbranato … Un v-vero disastro!”
Colfer gli batté una mano sul braccio, delicatamente “M-Ma no, Adam, tranquillo, non importa, davvero.”
Lambert sollevò il viso tirando rumorosamente su col naso “Sei sicuro?”
“S-Sì, sicuro, ora, ehm … Vado in camerino, okay?”
“Okay … Mi dispiace davvero Chris!”
“Figurati!” Colfer corse letteralmente via dalla sala relax.
Adam ghignò, soddisfatto.
Colpito e affondato.

“Ancora non ho capito perché ho dovuto farlo io!”
“Perché non ti ucciderebbe mai, Lambert, ecco perché. Invece noi avremmo rischiato la pelle ogni giorno.” Spiegò Mark con un’alzata di spalle.
“Oh, certo! Adesso mi odia! E pensare che io sono davvero un suo fan …”
“Ma piantala!” sbottò Chord “Mi sembri Darren!”
“Già!” esclamò Naya “Vi ricordate di quella volta in cui litigarono perché secondo Darren Blaine non aveva davvero tradito Kurt, e Chris non gli parlò per due ore? Darren lo seguì ovunque con uno sguardo da cucciolo bastonato e un carrettino di Diet Coke.”
Adam rimase in silenzio per qualche secondo, sbalordito “Voi siete tutti pazzi” decretò alla fine, scuotendo il capo.
“Shhh! Sta arrivando Chris! Ovviamente seguito da Darren … Ma vivono in simbiosi?!”
“Perché Mark, sei geloso?”
“Certo che no, non farebbe mai una cosa del genere a Chord …”
“Noi non stiamo insieme!”
“Insomma, shhhh!”
Lea si staccò dal gruppo di cospiratori e si diresse verso Chris, come da programma.
“Tesoro, eccoti finalment – CHRIS COLFER!”
Il ragazzo spalancò gli occhi, visibilmente sorpreso e intimorito “Che c’è?!”
“Che cos’hai lì?” La ragazza indicò imperiosamente il collo di Chris.
“Non lo so, che cos’ho?!”
“Un succhiotto!” esclamò Lea, portandosi una mano al petto, sconvolta.
Colfer assunse un’interessante colorito che tendeva al magenta, coprendosi il punto incriminato con una mano “Ma no! Cosa dici! Non è possibile!”
“Chris!”
“Darren!”
“Non mi dici niente?! Un succhiotto?!”
“CERTO CHE NON---!”
“Fammi vedere!” ordinò imperiosamente Criss, gli occhi ridotti a due fessure.
“NO!” esclamò Colfer, tenendo la mano premuta sul proprio collo, quasi nel panico.
“Colfer, ti avverto …”
“No, Criss, no! Ho detto di no!”
Chris schizzò via dalla stanza come un fulmine, lasciando un Darren con le mani tese in avanti e un’espressione combattuta, nel silenzio più totale.
“TU!”
Adam si guardò un attimo attorno “Io?” chiese, aggrottando le sopracciglia.
“Sì, tu! Tu gli hai …. Tu …. Oooh!” Darren alzò le braccia al cielo, esasperato, prima di dirigersi verso il proprio camerino con passo pesante.
Lambert si girò verso Lea, Mark, Chord, Naya e Kevin, che ostentavano dei sorrisi smaglianti “Voi siete completamente fuori di cervello. Completamente!”
Lasciò anche lui la stanza con aria scocciata.
“Qualcun altro vuole andarsene sculettando col naso per aria?” chiese Mark, annoiato. “Perché se è così mi siedo e ci organizziamo: assegniamo un punteggio in base all’ancheggiamento, all’espressione ferita, all’ondeggiamento delle braccia …”
“Be’, almeno è andata bene, no?”
“Su questo non ci sono dubbi! Non ho mai visto Darren così rosso …”
“Perfetto; appena torna Drachy vediamo di procedere con il quarto –nonché ultimo- punto.”
“Ma prima … Dobbiamo parlare con Ryan.”

“No, ragazzi, scordatevelo.”
“Ma Ryan …!”
“NO.”
“Ma è per una giusta causa!”
“Lea … Io ti adoro, okay? Ma non posso far baciare Kurt e Jason! Il fandom impazzirebbe! Mi rapirebbero e vi rimanderebbero indietro i miei pezzi, è questo che volete?!”
“Ma Ryan noi …”
“Non potete capire! Mi minacciano ovunque! Su Twitter, su Facebook, OVUNQUE! Rivogliono la Klaine a tutti i costi! Lo sapete cosa c’era scritto sulla cuccia vuota della mia Rosie con una vernice rossa?! ‘Ridacci la Klaine e forse riavrai il cane … intero’. Vi rendete conto?!”
Ryan aveva cominciato a fare su e giù per la stanza, le mani che tormentavano il cappellino giallo “Se Kurt baciasse qualcun altro, i fan pretenderebbero la mia testa su un vassoio! Io e Ian eravamo solo un po’ brilli … Una birretta o due, che male c’è? Abbiamo scritto i nomi di tutte le coppie su dei foglietti, li abbiamo messi nel mio adorato cappellino, e Ian mi ha fatto ‘La coppia che estraiamo si lascerà nella quarta stagione!’ Solo che poi ha urtato il cappello, i foglietti sono caduti tutti e ci è sembrato un segno del destino … Non è colpa mia! Io non volevo questo!”
Lea e Adam sollevarono scettici un sopracciglio, mentre la mandibola di Mark sfiorava il pavimento.
“Ryan, ma sei serio?!” Intervenne Chord, basito.
“Ragazzi, non è facile, okay?” si difese lui “Provateci voi a scrivere un telefilm su un gruppo di adolescenti pazzi, isterici e megalomani, a non scordarvi mai di un personaggio, a mettere abbastanza scene Klaine … E secondo il fandom non ci sono mai abbastanza scene Klaine!” Si lasciò cadere su una poltroncina, esausto. “Questo lavoro è troppo stancante. Voglio andare alle Fiji.” Gemette, prendendosi la testa tra le mani.
“Sì, certo …” Disse lentamente Mark “Prima che tu parta, puoi farci questo minuscolissimo favore? Ti prego? Ti prego?
“Non se ne parla! Io e Adam rischieremmo seriamente la vita!”
“Ehm … Scusate?” Intervenne Lambert, alzando timidamente una mano “Che bisogno c’è di girarla davvero? Voglio dire, mettiamola solo nel copione e facciamo finta di girarla, senza registrarla, così se Darren è davvero geloso avrà ugualmente effetto …”
“Fermi! Aspettate … Volete dire che … Lo fate per Darren e Chris?!”
“È ovvio” annuì Mark, convinto.
“E perché non l’avete detto subito?! Non ne posso più di uno che dice di essere etero e intanto si mette lo smalto, e l’altro che si deprime come un tacchino il giorno del Ringraziamento! Per non parlare della tensione sessuale in cui si può praticamente sguazzare … Tra poco dovrò comprare delle telecamere subacquee.”
“Vuoi dire che inserirai la scena?” chiese Lea, con gli occhi che brillavano.
“Puoi scommetterci, tesoro! Ma senza girarla davvero, giusto?”
I ragazzi annuirono diligentemente.
“Perfetto. Allora stasera aggiorno i copioni e domani vedremo …”

“Dare, ma ti senti bene?”
Adam, Naya, Kevin, Chord, Mark, Lea e Ryan si voltarono contemporaneamente verso Chris e Darren, osservando con attenzione il volto terreo di quest’ultimo. Stava fissando una pagina del copione, e sembrava scioccato.
“B-Benissimo” rispose Criss con un filo di voce.
“Sei sicuro? Sei pallidissimo …”
“Nono” soffiò “Tutto okay.”
“Vuoi che ti vada a prendere qualcosa da bere? Un tè?”
“Non abbiamo tempo per queste quisquilie, Chris!” intervenne Ryan, perentorio “Dobbiamo continuare a leggere il copione; dov’eravamo? Ah sì, al bacio tra Kurt e Jason. Bene Chris, Adam … Dovrà essere un bacio molto appassionato … Tipo moooolto appassionato … Tipo tutto lingua …” Murphy e il cast non staccavano gli occhi dal viso contratto e pallido di Darren, che sembrava in preda alla nausea; Chris li osservava, confuso, ma decise di lasciar perdere “Dovrà essere molto più profondo di quelli con Darr--- Volevo dire, Blaine! Voglio che vi artigliate l’uno ai capelli dell’altro, voglio che vi solleviate le maglie, voglio che ci sia passione, sentimento, brutalità …”
Ormai stavano tutti fissando Darren, evidentemente in stato di shock.
Tutti tranne Chris, che aveva un sopracciglio sollevato e scrutava il copione, pensieroso “Ryan, ma sei sicuro …? Voglio dire, i due personaggi si sono appena incontrati …”
“Sicurissimo, caro!” ribatté lui immediatamente.
“Se lo dici tu … Per me non c’è problema” Chris scrollò le spalle con aria noncurante.
Darren dovette correre in bagno con un borbottio incomprensibile.

“Andiamo, dove si sarà cacciato?!” sbottò Naya, infastidita.
“Vedrai che ora arriverà” la rassicurò Chord “Ryan ha espressamente ordinato a tutti di esserci, stasera.”
“Si starà preparando psicologicamente … Avete visto con che faccia è fuggito via l’altro giorno?”
“Oh, eccolo che arriva!”
Darren fece il suo ingresso sul set, cadaverico come non mai. Sembrava che non avesse chiuso occhio.
“Molto bene!” Ryan batté le mani con entusiasmo, prendendo posto tra gli attori “Inizieremo dalla scena del bacio, d’accordo? Chris, Adam, se poteste mettervi lì … Ecco bravi … Allora, come vi ho spiegato ieri, voglio che sia un bacio carnale, va bene? Come se non ci fosse un domani, come se ne andasse delle vostre vite. D’accordo?”
Chris annuì, con espressione seria, mentre Adam non poté reprimere un sorrisetto quando vide la faccia di Darren: era a metà tra l’infuriato e lo stravolto, e sembrava voler prendere disperatamente a testate il pavimento, mentre si torceva le dita con lo sguardo incollato al soffitto.
Ryan e tutto il cast avevano gli occhi puntati su di lui; persino Lambert, mentre recitava, non lo perdeva di vista un secondo.
Ma Darren non poteva accorgersene; continuava a fissare Chris con uno sguardo concentrato e attento, seguiva ogni suo movimento, aveva finito col sincronizzare i loro respiri, e non riusciva a lasciarlo andare. Non ci riusciva proprio.
Meglio tardi che mai.
Ed eccola lì, la scena. LA scena.
Quella del bacio.
Vide che Chris e Adam si mettevano uno di fronte all’altro, lentamente, con uno sguardo inequivocabile; gli occhi di tutti saettavano impazienti tra Darren e il set, aspettando una reazione, un qualsiasi tipo di reazione, qualunque cosa, perché la tensione era palpabile, rischiava seriamente di soffocarli, e Adam e Chris erano sempre più vicini, sempre più vicini, avevano chiuso gli occhi e …
“NO!”
“Oh Dio, ti ringrazio” borbottò Mark, girandosi verso il responsabile di quell’interruzione assieme a tutto il resto del cast.
Otto paia di occhi presero a fissarlo con profondo interesse.
“Darren? Qualcosa ti turba, caro?” chiese Ryan con una malcelata aspettativa nella voce.
“No, io … è che …”
“Dare? Ma che c’è?”
“No, nulla …”
Adam decise che era il momento di intervenire “Su Chris, ha detto che non è niente, torniamo a pomiciare come se non ci fosse un domani!” fece per riavvicinare le proprie labbra a quelle dell’altro, quando un altro secco “NO!” li interruppe; non riuscì a trattenere un sorrisetto soddisfatto.
“Darren, che ti prende?!”
“Tu … Non puoi baciarlo! Ecco, l’ho detto!”
“C-Che cosa? E perché no?!”
“Perché … Perché no!”
“Dare, ma che diavolo—”
“Perché sono geloso, d’accordo?!” esplose Darren, mentre Mark per poco non si inginocchiava a ringraziare tutti i santi “Sì, è così, Chris! Sono geloso di te! E no, non solo come un semplice amico! Sono io quello nuovo a cui dici di essere un suo grande fan da sempre, sono io quello con cui ridacchi, io quello che ti presta i vestiti troppo grandi, io quello che ha un infarto ogni volta che balli Single Ladies! E dovrei esserci io lì!” indicò la figura di Adam “A baciarti come se non ci fosse un domani, a … Sì, anche a farti i succhiotti come se avessimo quindici anni! E a farti sentire speciale, anche se tu sei già speciale! Avrei dovuto essere io, e invece no, perché ormai ho perso la mia occasione …” Abbassò lo sguardo, con la voce venata di tristezza.
Chris era a dir poco senza parole “Ma … Ma tu sei etero! Stai con Mia …” riuscì a mormorare.
Darren piantò i propri occhi in quelli magnificamente azzurri “Mia … Mia è stato solo un errore, ho smesso di sentirla subito dopo avertene parlato, perché ho capito che era tutto sbagliato, tutto.” Sbuffò “E poi … Non ci si innamora di un genere, ricordi?” disse, con un sorrisino triste “Ci si innamora di una persona … E io credo sinceramente che nessuno potrebbe evitare di innamorarsi di te.”
Lea e Naya si soffiarono rumorosamente il naso, mentre Chord e Kevin si abbracciavano in silenzio, commossi.
“Sei simpatico, gentile, pieno di talento, paziente, forte, coraggioso … E sei così dannatamente sexy quando balli Single Ladies!”
Chris stava trattenendo il respiro da così tanto tempo che Adam dovette tirargli una piccola gomitata tra le costole per risparmiargli uno svenimento.
“Ma ora hai trovato Adam e, anche se sembra un membro della famiglia Addams, io … Sono contento per te. Sono contento che tu abbia trovato qualcuno sicuro di quello che vuole, che non abbia paura di mostrarti davvero quello che sente, solo perché potrebbe rovinare la vostra amicizia. Io … Oh, mi dispiace di aver interrotto la scena, stava venendo così bene … E voi due siete perfetti insieme, davvero … Ora vado di là, torno … Torno quando avete finito.” Concluse, tirando su col naso e con gli occhi lucidi.
Si voltò e fece in tempo a fare qualche passo, prima che una presa decisa lo costringesse a bloccarsi.
“Darren Everett Criss” quella voce così vicina lo fece rabbrividire, e si voltò per immergersi –per l’ultima volta?- nei meravigliosi occhi di Chris “Sei completamente pazzo. E non so come tu abbia fatto a non accorgerti della stratosferica cotta che ho per te da quando ti ho conosciuto. E nessuno mi ha fatto un succhiotto, per l’amor di Dio, era un livido, okay? Lo giuro. Ma soprattutto … Nessun Adam potrebbe mai reggere il confronto con te, Darren” ignorarono il tossicchiare scettico che venne dalle loro spalle “Sei sempre stato il mio solo, adorabilmente sciocco, basso, riccio e confuso, sogno proibito.”
E poi poggiò le proprie labbra su quelle morbide di Darren, finalmente senza preoccuparsi di allontanarsi subito, perché stavano girando una scena e non poteva permettersi di lasciarsi andare; stavolta erano in due a volerlo, in due a non potersi fermare perché lo desideravano da troppo tempo.
Nemmeno si accorsero delle urla di giubilo che accolsero la loro dichiarazione, di Mark che abbracciava in lacrime Chord, Kevin e Ryan gridando “Vi voglio bene, ragazzi! Questo è il giorno più bello della mia vita!”, né di Lea e Naya che cominciavano a programmare il loro matrimonio, né di Adam che guardava il soffitto con gli occhi visibilmente lucidi e un sorriso mal trattenuto stampato sulle labbra.
Rimasero stretti per un po’, l’uno all’altro, gli occhi pieni di meraviglia.
“Sai, Darren Everett Criss …”
“Dimmi, Christopher Paul Colfer.”
“Sei veramente un idiota.”
Attorno a loro risuonò l’urlo fragoroso e risentito del resto del cast “SIETE DUE IDIOTI, VERAMENTE!”

Allora, provo a spiegare :D
Lo so che non ho approfondito per niente i personaggi di Chris e Darren, ma l'ho fatto per i seguenti motivi:
1) Perché non riuscirei ad essere seria per più di cinque righe, e in questo modo posso scrivere di cose più stupide :)
2) Perché questo era un piccolo esperimento, piuttosto frettoloso.
3) Perché, non so, sembro pazza a dirlo ... Ma un po' mi mette a disagio scrivere di cose troppo personali su persone che esistono, per i motivi che avevo detto nel primo capitolo. (Sì, sembro proprio pazza)
 
Spero che vi sia piaciuto lo stesso, fatemi sapere!















 


 
  
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