Fanfic su artisti musicali > Escape the Fate
Segui la storia  |       
Autore: Sweetcurry    22/10/2013    2 recensioni
-Cosa fai?- mormorai, entrando di un passo in camera nostra, mentre vedevo Ronnie riempire un borsone con pochi vestiti, non tutti, e metterci dentro anche un paio di scarpe.
Strinsi fra le mie mani il tessuto dei pantaloni di una tuta che indossavo al momento, non volevo saperlo, ma m’interessava maggiormente sapere che cosa mi avrebbe risposto.

[Ex-Escape The Fate/Escape The Fate/Falling In Reverse] [Ronnie x Max] Fanfiction finalmente aggiornata!
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Craig Mabbit, Max Green, Quasi tutti, Ronnie Radke
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
the drug in me is you
Avviso: non vi è nessuno scopo di lucro, i personaggi non mi appartengono e non intendo insinuare nulla nei loro confronti, è solo pura fantasia.


The Drug In Me Is You



III





Passarono alcuni giorni e pian piano mi convinsi che io per Ronnie non ero  più nulla, che potevo anche non farmi più sentire per anni e non sarebbe cambiato nulla. Ronnie quella sera mi aveva trattato da stupido, e non me lo meritavo. Non volevo soffrire inutilmente come avevo fatto fino a quel momento, questa volta era davvero finita.

 

Craig pian piano si fece sempre più strada nel mio cuore e nella mia vita, oltre che nel mio letto. In quello ci entrava e usciva fin troppo spesso oramai. Riuscivo a sentirmi apprezzato stando con il nuovo vocalist; i ragazzi della band mi avevano rimproverato, che stavo solo usando Craig e non ci stavo davvero bene assieme, ma li pregai di lasciarmi stare, che avevo bisogno di dimenticare e non pensare e loro non mi stavano per niente aiutando.
Craig era diverso da Ronnie, era meno complicato. Quando ci parlavo gli argomenti solitamente erano meno intricati, con Ronnie invece era capitato di passare notti intere a parlare animatamente, mentre con Mabbitt i discorsi solitamente erano interrotti da lui dicendo che non voleva tergiversare a caso.
Ronnie era un uragano, quando entrava in casa buttava i vestiti dappertutto, quando si faceva la doccia sembrava ci fosse stata un’alluvione nel piccolo bagno con le piastrelle gialle, quando mangiava le frittelle si sporcava sempre di sciroppo d’acero dappertutto e io ridevo. Ronnie era un uragano non solo in queste cose, ma anche quando si relazionava con gli altri, la sua personalità spiccava sempre più delle altre e tutti rimanevano estasiati dal suo carisma e dalla sua presenza, e io ero così orgoglioso che lui fosse tutto mio.

Craig invece era calmo, ordinato, era indipendente e spesso se ne stava in disparte, aveva dei sani principi ed era anche molto intelligente tuttavia non mi faceva battere il cuore come aveva fatto Ronnie.
Tutte le volte che Craig mi spogliava delicatamente e poi facevamo sesso,  sentivo che qualcosa mancava, che  non ero completamente preso sottosotto da quell’atto. E odiavo quando dopo che finivamo di farlo puntualmente mi desse un bacio e mentre si vestiva per andarsene stava in silenzio.
Non mi dava nemmeno la possibilità di riposarsi insieme, di fumare una sigaretta, di farlo un’altra volta, e un’altra volta ancora. Tuttavia facevo finta di nulla e la relazione continuava ad andare avanti tranquilla, senza grandi intoppi.

I miei problemi con l’alcol e la droga tuttavia non passarono, si affievolirono leggermente, Craig cercò di aiutarmi spesso facendomi restare in casa e nascondendomi qualsiasi tentazione, ma quelle volte che facevamo un live e lui era troppo stanco per starmi dietro io ne approfittavo ogni volta, passavo delle nottate interminabili.


I mesi passarono e mancava poco al mio compleanno,  era da pochi mesi uscito il nostro nuovo album omonimo alla band e il tour andava benone, tuttavia per quel giorno saremmo stati a Las Vegas per una pausa e per festeggiare il natale che sarebbe arrivato dopo alcuni giorni. Quel giorno i ragazzi mi portarono in un pub per fare l’aperitivo, poi saremmo andati a qualche altra parte a divertirci.
Ero felice, sarebbe stata una giornata tranquilla per festeggiare, non sapevo che in quel locale avrei trovato l’ultima persona che mi sarei aspettato di incontrare.

Ebbene sì, Ronnie era là. E di punto in bianco ci rimasi spiazzato, i miei occhi si sbarrarono quando lo vidi in fondo al locale mentre mi ero alzato per andare in bagno. Perché quel fottutissimo bagno doveva proprio trovarsi di fianco al suo tavolo?
Era con dei suoi nuovi amici, la sua nuova band presunsi, era schiacciato e le luci erano soffuse quindi lo riconobbi solamente, ma quando incrociammo gli sguardi si fece spazio fra i ragazzi ed uscì dal tavolo esclamando stupito il mio nome.
-Maaax? Oddio!- Solo in quel momento mi resi conto di quanto cazzo era bello, i capelli erano più scalati e curati di quando ci eravamo lasciati, il suo pizzetto sotto il labbro era sempre presente, il piercing al naso mancava.
Sorrisi lievemente scioccato dalla sua presenza, alla fine compivamo il compleanno lo stesso giorno, guarda caso che coincidenza.
Si avvicinò a me e mi abbracciò facendomi sentire tutti i muscoli che probabilmente si era fatto in prigione, mi sentivo inutile e spento con lui a fianco. Il suo stile era cambiato, si vestiva molto più glamster ed era diventato più maturo, sia dal viso che dai comportamenti.

-Non ti vedo da tantissimo tempo! Come stai? Ho sentito che con la band va tutto alla grande, ma questo dovrei lasciarlo dire a te… - disse sorridendo.
-Mh, io sto bene. E anche la band, sì. - risposi alzando le spalle.
Rise - Vedo che fuori sei cambiato, ma dentro hai sempre le stesse abitudini di morderti le labbra ed essere sempre di poche parole.- disse toccandomi i capelli che ormai mi arrivavano fino a quasi metà schiena.
-Quand’è che sei uscito, non lo sapevo- osservai.
-Andiamo a fumarci una sigaretta così possiamo parlare per bene, ti va o non fumi più?-
Scossi la testa, -Nono, certo che fumo-
-Bene, aspetta che ne scrocco una…- disse prima di girarsi e andare al tavolo dei suoi amici riuscendo dopo un po’ di lamentele a farsi offrire una sigaretta.
Uscimmo e mentre attraversammo il locale sperai tantissimo che gli altri non mi vedessero, non mi andava proprio di dare spiegazioni sia a loro che a Craig, me lo sentivo che avrebbe fatto storie.

Uscimmo dal pub e ci sedemmo su di un muretto poco distante. Potevo sentire il vento sfiorarmi il viso, dopotutto eravamo a dicembre, ma Ronnie non sembrava aver per nulla freddo con indosso una misera giacchetta di pelle stile anni ottanta.
Tirai fuori una sigaretta e chiesi l’accendino a lui che me lo passò subito. Feci un tiro e nel soffiare fuori il fumo camuffai un sospiro.
-Sono uscito tre giorni fa - iniziò,- e ti giuro non mi sembrava vero, troppo tempo rinchiuso in quel posto di merda. Davvero. Troppo. Ma ora ho messo la testa a posto, io e la mia band fra poco intendiamo fare un album e spero andrà tutto bene, ho smesso con tutto: droga, risse e alcol. Ne ho abbastanza di quella merda.- 
-Mi dispiace…- sussurrai.
-Per cosa?-
-Per la prigione, immagino che non sia una cosa da niente-
Rise, -Stai tranquillo, non devi dispiacerti. Ho sbagliato e me lo meritavo.-
Si voltò verso di me, -Tu invece sei cambiato troppo, mi spaventi. Dove sono le tue sopracciglia??- chiese aggrottando le sue che invece c’erano ancora. E io ridacchiai, era passato tanto tempo e mi era passata la volta di sembrare la femminuccia del gruppo.
-Sei incredibilmente cresciuto Maxie,  non riesco nemmeno a pensare che tu sia qui con me, figuriamoci a vederti così! Non offenderti, non ti sto assolutamente insultando, sia chiaro.-

Parlammo ancora un po’, di cose piuttosto inutili, ma mi fece così piacere che quando Craig spuntò fuori dal locale e venne a chiamarmi avrei potuto anche ucciderlo sul momento. 
Tra l’altro l’occhiata maligna che rivolse a Ronnie mi fece incazzare ancora di più. Come se standoci accanto mi avrebbe potuto portare via con se per sempre.
-Scusa Ronnie, ma mi chiamano. Ci sentiamo, ok?- dissi dispiaciuto mentre lanciavo la sigaretta lontano.
Lui fece uscire il fumo dalla bocca, -Hai sempre lo stesso numero? Ti chiamerò, stanne certo… Ah! E auguri!- esclamò mostrando i denti in un sorriso che quasi mi fece sciogliere.
-Anche a te.-

Sorrisi dentro di me mentre me ne andavo e lo lasciavo lì a finire la seconda sigaretta offerta dal sottoscritto.
Entrai in compagnia di Craig e mi sedetti al tavolo, passai la serata divertendomi e pensando che rivederlo non aveva fatto poi così male. Craig però tenne il broncio tutta la sera e lo evitai tutto il tempo, ormai stufo di lui. Era da alcuni giorni che sentivo che la relazione con Craig stava diventando per me un’azione come quella di lavarsi i denti al mattino, era noiosa e il sesso non mi appagava neppure. La cosa non mi dava così tanto fastidio, i miei pensieri erano tutti concentrati nell'incontro di quella sera, nel sorriso di Ronnie, nella sua voce, che stentavo a riconoscere. Il mio cuore era finalmente più leggero. 








Sweetcurry's Time
Okay, credo che questo sia un vero e proprio record di ritardo (quanti anni sono passati? due? aiuto), infatti desidero ardentemente nascondermi in una fossa e non uscirci mai più, mi scuso con tutti coloro che si aspettavano il famoso aggiornamento ogni 10 giorni (ahahah -.-"), ma si son ritrovati con una ff assolutamente incompleta, quando la mia premessa all'inizio del primo capitolo era che avrei sempre aggiornato, pffft come no! 
Che dirvi, anche se abbandono spesso la scrittura e anche questo sito, il mio amore per questi due personaggi mi fa ritornare sempre qui. E quando ti metti ad ascoltare i vecchi ETF sull'ipod, non puoi resistere all'irrefrenabile voglia di Mannie, per vostra fortuna (sfortuna?) infatti mi sono decisa ad aggiornare questa ff, che sembra più un parto.
Non l'ho ancora finita, ma in realtà mancherebbe solo il finale, non so se sarà nel prossimo capitolo o quello dopo, ma non fra molto.
Spero ritroviate la stessa voglia di leggere la mia fanfiction che avevate nel lontano 2011 (ommamma), perchè voglio sentire quanto amiamo questi ragazzi e siamo felici che finalmente stiano bene entrambi.
Essì, perchè in questo lasso di tempo ne sono successe, l'arresto di Max e la sua tossicodipendenza con finale in riabilitazione in Utah, i nuovissimi e direi arrapantissimi tatuaggi di Ronnie e il suo nuovo album (molto rapposo) e poi beh... questa  intervista (cliccateci sopra e godetevela, perchè è ciò che abbiamo aspettato per anni).
Perchè io non so voi, ma sono finalmente felice, perchè amo ricordarmeli così:
 maxronold
Ma amo vederli così ora, cresciuti, ma ancora insieme: bellissimi. 

maxronnow

Ringrazio enormemente le due bellezze che hanno scritto delle recensioni bellissime, Something Rotten e monstropolis, leggere quello che mi avete lasciato mi ha spinto ad aggiornare questa notte.  Ringrazio chi ha messo la ff tra i preferiti e le seguite, e chi ha letto solamente :).


With love,


Curry

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Escape the Fate / Vai alla pagina dell'autore: Sweetcurry