III
Passarono alcuni
giorni e pian piano mi convinsi che io per
Ronnie non ero più nulla, che potevo
anche non farmi più sentire per anni e non sarebbe cambiato
nulla. Ronnie
quella sera mi aveva trattato da stupido, e non me lo meritavo. Non
volevo
soffrire inutilmente come avevo fatto fino a quel momento, questa volta era
davvero finita.
Craig pian piano si
fece sempre più strada nel mio cuore e
nella mia vita, oltre che nel mio letto. In quello ci entrava e usciva
fin
troppo spesso oramai. Riuscivo a sentirmi apprezzato stando con il
nuovo
vocalist; i ragazzi della band mi avevano rimproverato, che stavo solo
usando
Craig e non ci stavo davvero bene assieme, ma li pregai di lasciarmi
stare, che
avevo bisogno di dimenticare e non pensare e loro non mi stavano per
niente
aiutando.
Craig era diverso da Ronnie, era meno complicato. Quando ci
parlavo gli argomenti solitamente erano meno intricati, con Ronnie
invece era
capitato di passare notti intere a parlare animatamente, mentre con
Mabbitt i
discorsi solitamente erano interrotti da lui dicendo che non voleva
tergiversare a caso.
Ronnie era un uragano, quando entrava in casa buttava i
vestiti dappertutto, quando si faceva la doccia sembrava ci fosse stata
un’alluvione
nel piccolo bagno con le piastrelle gialle, quando mangiava le
frittelle si
sporcava sempre di sciroppo d’acero dappertutto e io ridevo.
Ronnie era un
uragano non solo in queste cose, ma anche quando si relazionava con gli
altri,
la sua personalità spiccava sempre più delle
altre e tutti rimanevano estasiati
dal suo carisma e dalla sua presenza, e io ero così
orgoglioso che lui fosse
tutto mio.
Craig invece era
calmo, ordinato, era indipendente e spesso
se ne stava in disparte, aveva dei sani principi ed era anche molto
intelligente tuttavia non mi faceva battere il cuore come aveva fatto
Ronnie.
Tutte le volte che Craig mi spogliava delicatamente e poi
facevamo sesso, sentivo
che qualcosa
mancava, che non
ero completamente preso
sottosotto da quell’atto. E odiavo quando dopo che finivamo
di farlo
puntualmente mi desse un bacio e mentre si vestiva per andarsene stava
in
silenzio.
Non mi dava nemmeno la possibilità di riposarsi insieme, di
fumare una sigaretta, di farlo un’altra volta, e
un’altra volta ancora.
I miei problemi con
l’alcol e la droga tuttavia non
passarono, si affievolirono leggermente, Craig cercò di
aiutarmi spesso
facendomi restare in casa e nascondendomi qualsiasi tentazione, ma
quelle volte
che facevamo un live e lui era troppo stanco per starmi dietro io ne
approfittavo ogni volta, passavo delle nottate interminabili.
I mesi passarono e mancava poco al mio compleanno,
era da pochi mesi uscito il nostro nuovo
album omonimo alla band e il tour andava benone, tuttavia per quel
giorno
saremmo stati a Las Vegas per una pausa e per festeggiare il natale che
sarebbe
arrivato dopo alcuni giorni.
Ero felice, sarebbe stata una giornata tranquilla per
festeggiare, non sapevo che in quel locale avrei trovato
l’ultima persona che
mi sarei aspettato di incontrare.
Ebbene
sì, Ronnie
era là. E di punto in bianco ci rimasi
spiazzato, i miei occhi si sbarrarono quando lo vidi in fondo al locale
mentre
mi ero alzato per andare in bagno. Perché quel fottutissimo
bagno doveva
proprio trovarsi di fianco al suo tavolo?
Era con dei suoi nuovi amici, la sua nuova band presunsi,
era schiacciato e le luci erano soffuse quindi lo riconobbi solamente,
ma
quando incrociammo gli sguardi si fece spazio fra i ragazzi ed
uscì dal tavolo
esclamando stupito il mio nome.
-Maaax? Oddio!- Solo in quel momento mi resi conto di quanto
cazzo era bello, i capelli erano più scalati e
curati di quando ci eravamo
lasciati, il suo pizzetto sotto il labbro era sempre presente, il
piercing al
naso mancava.
Sorrisi lievemente scioccato dalla sua presenza, alla fine
compivamo il compleanno lo stesso giorno, guarda caso che coincidenza.
Si avvicinò a me e mi abbracciò facendomi sentire
tutti i
muscoli che probabilmente si era fatto in prigione, mi sentivo inutile
e spento
con lui a fianco. Il suo stile era cambiato, si vestiva molto
più glamster ed
era diventato più maturo, sia dal viso che dai
comportamenti.
-Non ti vedo da
tantissimo tempo! Come stai? Ho sentito che
con la band va tutto alla grande, ma questo dovrei lasciarlo dire a
te… - disse
sorridendo.
-Mh, io sto bene. E anche la band, sì. - risposi alzando le
spalle.
Rise - Vedo che fuori sei cambiato, ma dentro hai sempre le
stesse abitudini di morderti le labbra ed essere sempre di poche
parole.- disse
toccandomi i capelli che ormai mi arrivavano fino a quasi
metà schiena.
-Quand’è che sei uscito, non lo sapevo- osservai.
-Andiamo a fumarci una sigaretta così possiamo parlare per
bene, ti va o non fumi più?-
Scossi la testa, -Nono, certo che fumo-
-Bene, aspetta che ne scrocco una…- disse prima di girarsi e
andare al tavolo dei suoi amici riuscendo dopo un po’ di
lamentele a farsi
offrire una sigaretta.
Uscimmo e mentre attraversammo il locale sperai tantissimo
che gli altri non mi vedessero, non mi andava proprio di dare
spiegazioni sia a
loro che a Craig, me lo sentivo che avrebbe fatto storie.
Uscimmo dal pub e ci
sedemmo su di un muretto poco distante.
Potevo sentire il vento sfiorarmi il viso, dopotutto eravamo a
dicembre, ma Ronnie
non sembrava aver per nulla freddo con indosso una misera giacchetta di
pelle
stile anni ottanta.
Tirai fuori una sigaretta e chiesi l’accendino a lui che me
lo passò subito. Feci un tiro e nel soffiare fuori il fumo
camuffai un sospiro.
-Sono uscito tre giorni fa - iniziò,- e ti giuro non mi
sembrava vero, troppo tempo rinchiuso in quel posto di merda. Davvero.
Troppo.
Ma ora ho messo la testa a posto, io e la mia band fra poco intendiamo
fare un
album e spero andrà tutto bene, ho smesso con tutto: droga,
risse e alcol. Ne
ho abbastanza di quella merda.-
-Mi dispiace…- sussurrai.
-Per cosa?-
-Per la prigione, immagino che non sia una cosa da niente-
Rise, -Stai tranquillo, non devi dispiacerti. Ho sbagliato e
me lo meritavo.-
Si voltò verso di me, -Tu invece sei cambiato troppo, mi
spaventi. Dove sono le tue sopracciglia??- chiese aggrottando le sue
che invece
c’erano ancora. E io ridacchiai, era passato tanto tempo e mi
era passata la
volta di sembrare la femminuccia del gruppo.
-Sei incredibilmente cresciuto Maxie,
non riesco nemmeno a pensare che tu sia qui
con me, figuriamoci a vederti così! Non offenderti, non ti
sto assolutamente
insultando, sia chiaro.-
Parlammo ancora un po’, di cose piuttosto inutili, ma mi
fece così piacere che quando Craig spuntò fuori
dal locale e venne a chiamarmi
avrei potuto anche ucciderlo sul momento.
Tra l’altro l’occhiata maligna che rivolse a Ronnie
mi fece
incazzare ancora di più. Come se standoci accanto mi avrebbe
potuto portare via
con se per sempre.
-Scusa Ronnie, ma mi chiamano. Ci sentiamo, ok?- dissi
dispiaciuto mentre lanciavo la sigaretta lontano.
Lui fece uscire il fumo dalla bocca, -Hai sempre lo stesso
numero? Ti chiamerò, stanne certo… Ah! E auguri!-
esclamò mostrando i denti in
un sorriso che quasi mi fece sciogliere.
-Anche a te.-
Sorrisi dentro di me
mentre me ne andavo e lo lasciavo lì a
finire la seconda sigaretta offerta dal sottoscritto.
Entrai in compagnia di Craig e mi sedetti al tavolo, passai
la serata divertendomi e pensando che rivederlo non aveva fatto poi
così male.
Craig però tenne il broncio tutta la sera e lo evitai tutto
il tempo, ormai
stufo di lui. Era da alcuni giorni che sentivo che la relazione con
Craig stava
diventando per me un’azione come quella di lavarsi i denti al
mattino, era
noiosa e il sesso non mi appagava neppure. La cosa non mi dava
così tanto fastidio, i miei pensieri erano tutti concentrati
nell'incontro di quella sera, nel sorriso di Ronnie, nella sua voce,
che stentavo a riconoscere. Il mio cuore era finalmente più
leggero.
Sweetcurry's Time
Okay, credo che questo sia un vero e proprio record di ritardo (quanti anni sono passati? due? aiuto), infatti desidero ardentemente nascondermi in una fossa e non uscirci mai più, mi scuso con tutti coloro che si aspettavano il famoso aggiornamento ogni 10 giorni (ahahah -.-"), ma si son ritrovati con una ff assolutamente incompleta, quando la mia premessa all'inizio del primo capitolo era che avrei sempre aggiornato, pffft come no!
Che dirvi, anche se abbandono spesso la scrittura e anche questo sito, il mio amore per questi due personaggi mi fa ritornare sempre qui. E quando ti metti ad ascoltare i vecchi ETF sull'ipod, non puoi resistere all'irrefrenabile voglia di Mannie, per vostra fortuna (sfortuna?) infatti mi sono decisa ad aggiornare questa ff, che sembra più un parto.
Non l'ho ancora finita, ma in realtà mancherebbe solo il finale, non so se sarà nel prossimo capitolo o quello dopo, ma non fra molto.
Spero ritroviate la stessa voglia di leggere la mia fanfiction che avevate nel lontano 2011 (ommamma), perchè voglio sentire quanto amiamo questi ragazzi e siamo felici che finalmente stiano bene entrambi.
Essì, perchè in questo lasso di tempo ne sono successe, l'arresto di Max e la sua tossicodipendenza con finale in riabilitazione in Utah, i nuovissimi e direi arrapantissimi tatuaggi di Ronnie e il suo nuovo album (molto rapposo) e poi beh... questa intervista (cliccateci sopra e godetevela, perchè è ciò che abbiamo aspettato per anni).
Perchè io non so voi, ma sono finalmente felice, perchè amo ricordarmeli così:
Ma amo vederli così ora, cresciuti, ma ancora insieme: bellissimi.
Ringrazio enormemente le due bellezze che hanno scritto delle recensioni bellissime, Something Rotten e monstropolis, leggere quello che mi avete lasciato mi ha spinto ad aggiornare questa notte. Ringrazio chi ha messo la ff tra i preferiti e le seguite, e chi ha letto solamente :).
With love,
Curry