Chapter One.
 
La mattina seguente mi svegliai con un forte dolore alla testa pur non aver toccato nulla di alcolico la sera precedente e, come se non bastasse Allie continuava a strillare e a disperarsi.
-Ti  prego mamma, non mandarmi a scuola questa mattina!- disse piagnucolando.
Sbuffai- Allie ti ho detto che devi andarci e basta, capito?- urlai furiosa. Ogni mattina era la stessa storia; Allie che pregava di non andare a scuola, io che urlavo e svegliavo la vicina, ovvero la signora Jonson, la quale veniva con un pacchetto di caramelle cercando di convincere Allie a stare buona ed andare a scuola.
-ma a cosa serve la scuola? A nulla, non è importante…ti prego mammina!-disse facendo il labbruccio.
Sospirai, quella non era giornata-vabene, vieni a lavoro con me,però.- dissi rassegnata.
Allie, felice venne ad abbracciarmi – ti  voglio bene, mamma. Grazie-
-anch’io, tesoro- dissi.


-Ciao Mary!- dissi entrando nel bar in cui lavoravo.- scusami per il leggero ritardo- continuai mortificata.
Mi sorrise- tranquilla, ti giustifico solo perché con te hai portato la mia bambina preferita- disse riferendosi ad Allie.
Risi lievemente- hai sentito Allie? Dai, saluta.-
Sorrise timidamente- Ciao Mary..- sussurrò imbarazzata.
-Oh, Jade… sono arrivati dei clienti.- mi avvertì  il mio capo.
Annuì-vado! Allie tu sta buona, capito?-
-certo,mamma- disse sedendosi dietro al bancone.


 
 
Austin’s pov.
Odiavo il dopo-sbronza, la sera prima dovetti darci proprio dentro con l’alcool. Che schifo.
-Andiamo al Bar qui vicino? Ho bisogno di un buon caffè per svegliarmi- disse distrutto Alex, eravamo nelle stesse condizioni.
Annuì- si, ottima idea. Andiamo!-dissi indossando il mio solito cappello per non farmi riconoscere da nessuno, funzionava.
 a volte.
okay, mai.
 
 
 
-Salve. Cosa ordinate?-ci chiese la cameriera dietro al bancone.
Alzai lo sguardo dal menù, era lei, la dea di Ieri.
Sbuffò piano – avete intenzione di ordinare o no?- disse spazientita.
Alex fece un colpo di tosse- io prendo un cornetto al cioccolato e un caffè. Grazie- disse sempre col capo abbassato.
-tu, invece?- mi chiese la ragazza.
Sul serio non si ricordava di me? Tolsi  cappello per farmi riconoscere.
-lo stesso.- mi limitai a dire.
 
 
Darcy’s Pov.
 
Non poteva stare nel mio bar.
Sembrava un incubo.
-ecco a voi!- dissi servendoli, cercando di apparire il più calma possibile.
Mi sorrisero- davvero non mi hai riconosciuto?- mi chiese lui.
Si, stronzo
-No, ci conosciamo?- dissi facendo finta di nulla. Era meglio così.
-Non proprio. Sono quello che ieri ti ha rovinato il vestito. Austin, Austin Mahone- disse con tono da farfallone.
-piacere non mio.- mi limitai a dire.
-sul serio non sai chi è Austin Mahone?- mi chiese l’amico di fianco a lui, Alex….era Alex.
Risi- dovrei?- chiesi.
-Ma in che mondo vivi? Sono la star del momento, piccola- disse.
 Ah, pure arrogante era diventato? ma bene.
Inclinai la testa- davvero?- chiesi sorpresa- Auguri!- dissi per poi andare via.
vaffanculo.
 
 
Alessandro’s Pov.
 
-Hai un intervista tra mezz’ora, dobbiamo andare idiota!- mi richiamò Alex.
Sbuffai- solo un secondo, le ho lasciato il mio numero, muoio dalla voglia di vedere la sua faccia, sarà contenta- dissi fiero di me.
Nessuno aveva mai rifiutato Austin Mahone. pft.
-L’ha buttato- dicemmo in coro sorpresi.
-magari è fidanzata- disse Alex.
Scossi il capo- anche le ragazze impegnate non si sono mai opposte a me. Me la paga- dissi andando verso la macchina.
-Hai tante ragazze ai tuoi piedi, scegline una la porti a casa, fai il dolce, te la scopi ed è fatta, come sempre. A questa gli hai lasciato addirittura il tuo numero? sei pazzo.- disse furiosissimo Alex. Che sarà mai averle dato il mio numero? Dopotutto ,l’ha buttato.
Scossi il capo-No. Ora mi sono fissato con lei.- dissi deciso.
Chiuse gli occhi- fa come cazzo ti pare. Ma a me quella non convince.- disse pensieroso.
-non la conosci nemmeno. Stai calmo brò!- dissi sereno.
 
 
Darcy’s Pov.
Andai a sparecchiare il loro tavolo, se n’erano andati, finalmente.
Trovai un fazzoletto con su scritto:
 ‘ devo ancora farmi perdonare per la macchia sul vestito, mi dispiace. Questo è il mio numero chiamami piccola! 345*****.
Austin xx’
 
Che bello mi aveva lasciato il suo numero. Ma vaffanculo. Fissai il foglietto per circa cinque minuti, poi mi decisi e lo strappai in mille pezzi, proprio come lui aveva fatto col mio cuore.
Flash Back;
-Ormai la decisione è presa, ci vedremo tra qualche mese. Starò bene.. non ti preoccupare.- disse rassicurandomi  Austin.
-Ho capito, tu starai bene. Starai bene, ed io invece?- dissi piangendo.
-starai benissimo anche tu, piccola.- disse baciandomi.
Mi staccai- non voglio stare senza di te.- ammisi distrutta sia fisicamente che emotivamente.
-Ti chiamerò ogni giorno, ogni ora. Faremo Webcam a non finire. Staremo insieme col pensiero, Guarderò un film sul divano con te col pensiero. Mi addormenterò con te col pensiero. Ti bacerò ogni secondo col pensiero.- disse abbracciandomi.
Mi asciugai le lacrime- hai ragione ed io non voglio essere l’ostacolo che non ti permetterà di  seguire il tuo sogno!- dissi stringendolo forte.
-Ti amo- mi disse.
Sorrisi- ti amo anch’io-
 
Fine Flash Back;
 
Mi gettai a terra e piansi, anche se non l’avrei ammesso a nessuno lui mi mancava, era stato il mio primo amore. Il padre di mia figlia.
Nostra, figlia.
 
ANGOLO ME:
scusate il ritardo, ho avuto l’influenza e poi, ero a corto di ispirazione, comunque… spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento come il precedente.
La trama della seconda serie vi piaceee?? Ci sto  mettendo tutta me stessa. Recensite bellezze, daiiiii.
vi bacio. Mari.