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Autore: lamialadradilibri    31/10/2013    1 recensioni
Si ha paura di ciò che non si conosce: il buio, la morte. L'ignoto, insomma, fotte tutti.
Il passato può essere tra queste paure, può trovarsi là in mezzo a causa della psiche d'una persona.
Ma a volte, per un bene comune, bisogna mettere da parte le proprie paure. Così facendo, si può “cancellare l'apocalisse”. Solo i più forti ce la faranno, e diverranno leggenda.
È l'incontro tra due saghe, questo. RED ed HARRY POTTER si uniscono, per dar vita a “Scontro con l'ignoto – Cancelleremo l'apocalisse”.
Hermione, Ron, Draco ed Harry si ritroveranno a dover salvare il mondo, aiutati da Gwen e Gideon. Silente dev'essere riportato in vita, sì: ma perché? E soprattutto, come?
-
"Ci serve Silente."
"E' morto!" latrò Ron.
"No. Nel passato, è ancora vivo."
Scopritelo, leggete questa ff.
Harry Potter-Hermione Granger-Ronald Weasley-Draco Malfoy-Gideon de Viller-Gwendolyn Shepherd.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Innanzitutto, BUON HALLOWEEN! A  più giù-




Capitolo 4.

 

Domenica, la pioggia di Londra e la piccola “rimpatriata”.

 

Harry Potter.

Ben presto quella domenica arrivò, ma Hermione non era ancora pronta. Erano più di tre giorni che lei, Ron ed Harry fingevano che fosse tutto normale. Hermione era stata pure trascinata da Ginny ad una festa esclusiva. “Per far nuove amicizie!” le aveva detto la Weasley, con un sorriso più che genuino. “Ora dobbiamo farci pur una nuova vita, no?

Già.

Peccato che la “nuova vita” del trio e di Malfoy non sarebbe stata così tranquilla, non finché non avessero salvato Silente.

Guardò la pioggia scrosciante cadere giù dal cielo, provando repulsione per ciò che avrebbero, forse, fatto.

Resuscitare un morto? Terribile!

Solo che loro avrebbero fatto una cosa anche peggiore: avrebbero modificato il corso delle cose! Intromettendosi poi nel tempo … Oh, cielo!

Le mancò il respiro.

Aveva consultato così tanti libri … ma niente, nemmeno una risposta alle sue domande. Solo tante, tante cazzate!

Presto qualcuno bussò alla sua porta. Hermione aprì di corsa, pensando che fosse Harry oppure magari Ron, invece si trovò davanti ad un Draco Malfoy tirato a lucido, elegante e sicuro di sé con un sorriso smagliante addosso.

Le mancò il respiro: come poteva essere così bello? Si sentì un po' inferiore, lei, coi suoi capelli né lisci né ricci, né rossi né mori, né belli né brutti. Né … né. C'era qualcosa in lei che era davvero bello?

Non riuscì neppure a ragionarci, né avrebbe mai dovuto, non in un momento così. Draco le levò l'impiccio.

“Granger, muoviti. Andiamo, la strada è lunga.”

Lei lo seguì, stringendo i pugni e sentendosi terribilmente triste.

 

Hermione non ricordava bene com'era avvenuto il viaggio, ma si accorse subito che erano ancora a Londra, in Inghilterra, quando aprì gli occhi che aveva serrato prepotentemente per l'orrore durante il tragitto.

Lo capì dal colore grigio del cielo, dei palazzi, del fumo, del proprio animo.

Amava Londra, quell'odore di pioggia che c'era lì da tempi ormai remoti, le pioggerelline improvvise e gli ombrelli colorati che cercavano di combattere contro il maltempo.

Ma quel giorno … No. Londra avrebbe significato un passo di svolta per le loro indagini, l'incontro con questi “amici”... E se fosse stata tutta una trappola? Una messinscena di Malfoy, per screditarli o magari, ucciderli?

Infondo era arrivato nelle segrete prima di loro.

Avrebbe potuto fare di tutto, laggiù e solo.

“Tutt'apposto?” le sussurrò Ron, cingendole una spalla col braccio. Lei lo allontanò quasi educatamente e tossicchiò, imbarazzata. Aver paura di volare … Una strega che ha paura di volare … Indecente.

“Sì, certo che è tutto a posto, perché?” replicò, facendo la finta tonta. L'amico si limitò ad osservarla, senza fare commenti. Né lui né lei erano ben messi: avevano entrambi i capelli spettinati, l'aria sbattuta, più che abbattuta, e le labbra piegate costantemente verso il basso. Ron, che pure era stato alla festa con la sorella più piccola, aveva visto Hermione sembra mogia mogia, crucciata. La mora non aveva sorriso nemmeno quando s'era ubriacata un po' e, brilla, s'era concessa un ballo. Aveva ballato triste. Una cosa inconcepibile che, eppure, era avvenuta.

Ron non si preoccupò troppo del distacco che s'era venuto a creare d'un tratto tra loro. Sembrava che i due si fossero dimenticati di ciò che provavano; o meglio, di ciò che avevano provato. Ma al rosso andava bene così: in un momento tale bastavano l'amicizia e la fedeltà. L'amore era più che lontano, inutile.

Draco cominciò a parlare.

“I miei amici si chiamano Gideon de Villers e Gwendolyn Shepherd. Sono entrambi nobili … Spero che li tratterete col dovuto rispetto.”

Oh, no. Hermione si immaginava già di dover trascorrere il suo tempo con due elementi à la Malfoy con la puzza sotto il naso ma, quando entrarono in un semplice pub di Londra e non in una caffetteria o chissà dove, si ricredette un po'.

Con lo sguardo cercò nell'ambiente due ragazzi dall'aria nobile. Ma niente: c'erano solo banalissimi vecchietti a bere caffè, qualche donna di mezz'età e due ragazzini dall'aria innamorata. Uno, dai lunghi capelli scuri, stringeva a sé una ragazza che sembrava furba e una peste, ridendo allegramente.

Hermione provò una fitta di paura quando scambiò i volti di quei due col suo e quello di Draco, e subito cacciò un urlo lieve di sorpresa. Ron, che le era più vicino, la sentì e si voltò interrogativo, ma lei si limitò a scuotere il capo. “Niente, Ron” sussurrò. Niente che ti riguardi, Ron.

Quando Draco si avvicinò proprio a quei due, la mora si trattenne dallo scappare via. Cielo! Come aveva potuto pensare a sé e quella serpe velenosa, inutile, malvagia in quel modo?! Così vicini, così … innamorati?!

Che poi le cosa ne sapeva dell'amore? Proprio niente, o quasi.

Sospirò cercando di sorridere e si preparò a ciò che sarebbe successo.

 

RED.

Gwen beveva caffè. Caffè caffè caffè e ancora caffè! Amava il caffè e, senza, non credeva che sarebbe potuta riuscire a vivere.

Dal canto suo Gideon, che la stringeva a sé, la guardava come se fosse un'aliena verde con le antenne. Gwen leggeva nei suoi occhi il tormento: era evidente che Gideon non volesse avere a che fare con Malfoy, “il maledetto!”, come l'aveva definito lui. Ovviamente la amava troppo e non l'avrebbe mai lasciata sola “quel maledetto!”.

Gwenny lo amava per questo. Erano così uniti, così fedeli … Il tempo in cui Gideon giocava con Charlotte per far stare sicuro il conte sembrava così lontano, seppure fossero passati solo un po' di mesi.

“Gideon...” sussurrò, mettendo giù il suo amato caffè. Si avvicinò il suo viso e, riconoscente, mormorò: “Grazie. Per essere qua.”

“Sai la mia opinione” replicò invece lui, schivo. S'infilò una mano tra i capelli che aveva lasciato crescere quasi oltre le spalle e sospirò, soppesando le parole. “Non mi fido di quello là.”

“Solo perché lo abbiamo incontrato in circostanze non molto consone...” cominciò Gwen, allontanandosi a riprendere la sua bevanda, ma fu bruscamente interrotta dal fidanzato (fidanzato!), che fece un gesto secco, come a scacciare una mosca.

“Lo abbiamo trovato a uccidere un innocente con la... la...

“Magia” finì lei. “E sono sicura che quello là non era innocente” tentò di giustificare il ragazzo biondo, ma invano.

Sì, come no.

Pure lei trovava inquietante che questi … maghi, potessero uccidere così facilmente, con una semplice formuletta e via. Oplà, c'è scappato il morto!

Erano pericolosi.

Si potevano proteggere da soli … Allora perché Draco aveva chiesto loro aiuto?

“Già! Doveva morire! Ma scherziamo? È inutile che...”

“Pure tu hai ucciso persone!” lo rimbeccò la ragazza, piccata.

Non sopportava quando il moro faceva il saputello, purtroppo però era nel suo carattere.

Lui alzò un sopracciglio. “Se vogliamo mettere i puntini sulle i, anche tu.”

“Per salvarti il culo!” borbottò contrariata Gwen, allontanadosi da lui sulla panca. Ricordava fin troppo bene il giorno dove aveva ucciso un uomo. Ricordava la spada che era entrata, in modo fin troppo fluido, nella carne di quell'essere umano, che era poi caduto a terra. Ma o lui o Gideon, e la scelta era stata più che ovvia, per lei, anche se ancora non sapeva d'amare il ragazzo. Anzi, credeva d'odiarlo.

“Già. Scusa” le soffiò sulle labbra Gideon, scaltro. La abbracciò, tornando a stringerla a sé, volente o nolente. “Il fatto che Draco” si sforzò di chiamarlo per nome, a quello là. “abbia ucciso così un uomo, però... Davanti a noi, con quell'espressione tranquilla. Come se fosse normale.”

“Magari per i maghi lo è. Magari per sopravvivere devono...”

“Oh, andiamo! È normale che non mi fidi di lui.”

Gwen si voltò a fulminarlo con lo sguardo. “E secondo te io mi fido?”

Gideon alzò le spalle. “Tu ti fidi di tutti.” Già, era fin troppo vero e, appunto, dopo quell'inizio spiacevole era stata proprio Gwen ad accettare di andare a prendere un caffè (che strano!) con Malfoy, per capire meglio. Sì, come no.

E intanto s'erano cacciati in un mondo che non era il loro, popolato da maghi e streghe.

“Eccolo là!” sussurrò ad un tratto Gwen, guardando verso l'entrata del pub. I due si fecero subito all'erta e Gideon strinse più forte la ragazza, preoccupato.

Andrà tutto bene.

Non sarà niente di difficile, solo una piccola “rimpatriata”, pensò, senza sapere quant'era lontano dalla dura verità delle cose.
 



►ANGOLO AUTRICE.
Beh, che dire... Questo è quanto.
Il prossimo capitolo sarà decisivo, ovviamente.
Hmmm, non so ...
Buon Halloween! (come ho potuto dimenticarlo?!)
Il fatto è che ... beh, oggi è stato così strano AHAHAH :')
Anzi, ora aggiungo su l'augurio. Aspettate un minuto.
Eccomi.
"Io la chiamo paura, e l'ho provata." 
Bom. Devo dirlo, non è proprio  un'atmsofera da Halloween questa, c'è più sole che a Giugno! Embé.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ... Ho notato che la storia è finita tra qualche seguite - da ricordare e in un preferite! *-* Wow, mi sento così .. Wow :3
Bom, io tra poco andrò via perciò ... Ehm, vado <3
RECENSITEEE ! <3 :D
Un bacio, meme1.
Ps: Altre mie storie: 
We'll be all right. Just not tonight.THE HELP.Guerra e PaceIn the end.

  
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