POV. MICHAEL
“Avrò fatto bene a venire? Rivedrò sul
serio Sunshine?” ero fuori dal locale
quando queste domande avevano cominciato a tormentarmi, avrei potuto
semplicemente andarmene e dire di non aver ricevuto il biglietto.
“No, questo
non è da me!” pensai,
“Però... non l’ho vista al parco, allora
come mai quel
biglietto è arrivato proprio a me? Magari era indirizzato a
qualcun altro...”
prima di rendermene conto ero entrato nel locale e mi ero seduto ad uno
dei
tavoli nell’angolo del locale.
“Ormai sono dentro. Qualsiasi cosa succeda rivedrò
Sunshine” a quel pensiero
sorrisi senza rendermene conto. Mi accorsi solo in quel momento di non
stare
indossando gli occhiali da sole, ma proprio mentre li stavo prendendo
sentii un
forte applauso e alzai lo sguardo.
Quello che vidi mi lasciò senza parole.
Sunshine era sul palco, ed era semplicemente splendida! I nostri
sguardi
s’incrociarono all’istante e, come previsto, non
riuscivo a mettere insieme
delle parole. Perché tutto quello che riuscivo a pensare era
quanto fosse bella
e quanto volessi che quell’istante, in cui i nostri occhi si
erano persi gli
uni negli altri, durasse per sempre. Mi sembrò di notare un
leggero rossore
sulle sue guance, ma capirlo mi era più difficile dato che
indossava una
maschera bianca che le copriva più della metà del
viso.
La vidi sorridere nella mia direzione, dopodiché chiuse gli
occhi e cominciò a
suonare.
Osservai tutti i suoi movimenti ammirato: non avevo mai visto una
persona
riuscire a suonare così bene, ballando per di
più! “Sunshine... forse mi
sbaglierò... ma sei una ragazza davvero speciale, di questo
ne sono sicuro”
pensai senza riuscire a staccare gli occhi da lei. La canzone
finì e vidi gran
parte delle persone nel locale alzarsi in piedi applaudendo, e io con
loro.
POV. CINDY
-Allora Cindy, che ne pensi di questa ragazza? È brava no?-
mi domandò Alex
sorridendo,
-In effetti non è male... però ogni volta che
finisce le canzoni guarda in
fondo alla sala! O ha fretta di andarsene oppure
c’è qualcuno o qualcosa di
interessante-
-Magari c’è semplicemente il suo fidanzato...
cavolo però, dev’essere un
ragazzo davvero fortunato – lo vidi alzare gli occhi al
cielo, sbuffai
-Cavolo Alex, possibile che ti metti a sognare ogni volta che vedi una
ragazza?-
domandai irritata incrociando le braccia al petto, mentre Harry
annunciava il
loro prossimo numero.
Sospirai, perdendomi negli occhi smeraldini di Harry, il ragazzo
più
affascinante, dolce, bello, gentile che una ragazza possa desiderare.
Era da
più di un anno che gli andavo dietro, seguendolo nei locali
in cui si esibiva
con il suo gruppo e cercando le sale dove provavano per riuscire a
vederlo un
po’ di più.
Era l’unico modo per sentirmi vicina a lui, dato che ero
troppo timida per
andare a parlargli di persona.
Finì anche l’ultima canzone e mi alzai in piedi ad
applaudire, come del resto
tutte le persone in sala. Vidi la violinista fissare ancora in fondo
alla sala
e sorridere con gli occhi che le brillavano, mentre il pubblico si
scatenava
dicendo in coro cose come –Dai, solo
un’altra canzone! Vi preghiamo!
Fateci sognare di nuovo...- ecc.
Ok, basta, ora
ero curiosa. Sgusciai tra la gente
in sala dirigendomi verso uno dei tavoli in fondo alla sala, dove stava
seduto
un uomo con un cappello e degli occhiali da sole, che sorrideva
guardando la
violinista.
"BINGO!" pensai, ma solo in quel momento mi accorsi di una strana
somiglianza
con un cantante che io conoscevo fin troppo bene.
Quei ricci nascosti dal cappello e quegli occhiali da sole... mi
avvicinai
ancora un po’ rischiando di andare in iperventilazione quando
lo vidi togliersi
gli occhiali.
-OMMIODDIO! È MICHAEL JACKSON!- cominciai a respirare con
calma mentre tra la
gente cominciava uno strano brusio,
-Cavolo, è proprio lui! Chissà cosa ci
farà qui! Magari conosce quella
ragazza!-
E in men che non si dica a un ragazzo nel pubblico venne in mente
un’idea, che
gridò subito a tutti gli altri
-Vogliamo che Michael canti insieme a loro!- e subito tutti lo
seguirono
cominciando a gridare in coro
-INSIEME! INSIEME! INSIEME!-
Avevo scatenato un putiferio, ma insomma, Michael Jackson è
Michael Jackson!
POV. SUNSHINE
-INSIEME! INSIEME! INSIEME!- ringraziai in quel momento
di avere addosso quella maschera bianca (che
per inciso, all’inizio non volevo nemmeno mettere) , e che
impedisse di vedere
il rossore che avevo sulle guance.
“Siamo nei guai” pensai mentre il pubblico
continuava a gridare.
Scesi dal palco e pian piano mi feci largo tra la folla, arrivando
così davanti
a Michael. Gli sorrisi e vidi che mi sorrideva di rimando, poi
annuì deciso e
mi seguì sul palco. Il nostro sottofondo quel momento erano
le urla di gioia
del pubblico.
Scrissi velocemente sul block notes e lo porsi a Harry,
-Cosa? Ma.. dici sul serio?-
Annuii, lo vidi sbiancare di colpo, per poi sorridermi e andare a
parlare con
Gabrielle e Tom, che mi guardarono e, dopo aver annuito, si
posizionarono.
Michael mi guardò divertito, sarebbe stata la prima volta
che avremmo suonato
insieme “Dio, se questo è un sogno, non svegliarmi
prima che sia finito!”
pensai arrossendo e sorridendogli, per poi porgergli il block notes.
Lesse ciò
che avevo scritto e annuì, per poi presentare il brano.
“Sono sullo stesso palco con Michael Jackson, devo stare
calma e tutto andrà
bene” cercai di calmarmi, ma ciò che fece di
più effetto su di me fu quando
Michael mi appoggiò una mano sulla spalla, come ad
incoraggiarmi.
“Cavolo se ci sa fare!” arrossii, poi Michael ci
diede il tempo e cominciammo a
suonare le prime note di Beat It, ci era capitato spesso di provarla,
ma mai
avremmo pensato di suonarla, per di più con Michael Jackson
in persona.
Cominciai a suonare le mie note e a lasciarmi trasportare dalla musica
tenendo
il tempo con il piede.
Cominciai a ballare insieme a Michael che, come già sapevo,
era un ballerino
davvero fantastico. Seguire
i suoi passi
per me non fu difficile, lui era il mio idolo sin dai tempi dei Jackson
5 e
avevo sempre voluto diventare come lui. Perciò continuai a
seguirlo anche
quando annunciò la sua carriera da solista, ad allenarmi con
i passi di danza
che inventava e utilizzava nelle sue coreografie e se avessi potuto mi
sarei
esercitata anche con il canto.
Già, se avessi potuto. Avvertii all’istante una
fitta di dolore alla gola.
Ma feci finta di niente e continuai a ballare con lui cosa che,
dopotutto,
sognavo da una vita.
ANGOLO AUTRICE
Ehm ehm ehm.... lo so, lo so, ho pubblicato con un ritardo pazzesco, ma
ho una buona ragione!!!!
*tutti che si aspettano una risposta* Ok, a dir la verità
non lo so nemmeno io il perchè, ma c'è di buono
che sono riuscita a pubblicare e vincere il blocco dello scrittore che
mi aveva colpito e mi faceva scrivere una cosa per poi cancellarla, per
poi riscriverla per poi cancellarla di nuovo... insomma, brutto periodo
xD
Ma ora sono tornata più forte di prima (?) e più
decisa che mai a continuare questa fic ^^
Quindi, dopo 'sto casino, grazie a voi che la state leggendo e a chi la
sta seguendo che ha aspettato per due settimane con pazienza ( sasa123,
mi riferisco specialmente a te <3 Ti voglio taaaaanto bene!!!) e
spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^
Baci
_Ecchan_