Film > Peter Pan
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Autore: SognatriceAdOcchiAperti    16/11/2013    6 recensioni
Che succederebbe se arrivasse una ragazza quasi sedicenne nell' isola che non c' è?
E se questa ragazza a differenza di tutte le altre non può andare via perché ha perso la memoria?
Leggete e scoprite insieme alla fantasia e il coraggio, il vero significato: dell' amicizia del coraggio del vero significato di essere bambini e cosa significa essere una mamma.
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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~~Ancora non credevo a quello che avevo visto...
Quei pirati, avevano sparato alla loro nave?
Beh... credo che questo li rallenterà non poco...
Continuai a remare con più forza ma dopo qualche minuto sentì altri rumori di spari e questa volta erano indirizzati a me.
Pensai che mi volessero eliminare ma poi notai dei ganci che si erano attaccati alla mia scialuppa.
 Mi volevano riportare sulla nave? Neanche per sogno e nemmeno da morta sarei voluta tornare in quel posto.
 Remai con tutte le forze, ma a ogni remata altri ganci si attaccavano e mi trascinavano alla nave. Provai a tagliargli ma era una perdita di tempo. Loro erano in tanti a trascinarmi. Io invece, ero da sola e non potevo tagliare i fili e allo stesso tempo remare. Pensai che era la fine quando...                                                                                                      
- Ehi! Devo dire che sei nei guai fino al collo.-                                                            
Spaventata mi girai... Ma non c'era nessuno.                                                               
- Strano... Avrei giurato... A colpa della mia immaginazione che vado a pensare...- Pensai                                                                                                                      
- Ehi! Ma dove guardi, sono qui!-
-Ah no questa volta no c'è qualcuno- mi dissi.  Mi voltai ma non vidi nessuno poi sentì qualcuno che mi tastava la testa...                                                                                 
- Ehi? Sono sopra di te!-                                                                                                      
-Haaa!- Gridai spaventata.                                                                                   
Finalmente mi voltai e cosa vidi? Sopra a me c'era un ragazzino vestito tutto di verde, con dei capelli rossi, un cappello verde con una piuma rossa,una cintura nera con a destra, legato un fodero che racchiudeva un pugnale.
Mi guardava tutto divertito e aveva un sorriso così bello... Che al solo vederlo sembra che ti scaldo il cuore. Tanto che mi ero completamente dimenticata che dei pirati mi stavano trascinando verso la nave di Uncino.                                              
Ma quello che era strano era che il ragazzo volava!  
Rimasi lì imbambolata a guardarlo. Certo che era molto strano che un ragazzo volasse, ma del resto, da quando mi ero svegliata, di stranezze ne avevo viste tante....
 A riportarmi alla realtà fu lo stesso ragazzo.                                                       
- Uuuu come siamo fifone! Piacere io mi chiamo Peter Pan e tu... Sei?-           
- Erika... E starei... O meglio sono... -  Risposi ancora scossa.                                 
- In mezzo ai guai!- Ribadì il ragazzo. - A quanto pare, il vecchio stoccafisso, ha deciso di usarti come ostaggio, non è vero?-  Dicendo ciò indicò gli arpioni che mi stavano trascinando verso la nave.                                                                     
- Sì ti sorprenderà ma è una storia molto lunga e ora dovrei... Come vedi...-  - Una storia? Ma io adoro le storie! Senti... Facciamo un patto, ti va?-       
- Che genere di patto?- Domandai sospettosa, dopo la mia disavventura con Uncino, appresi che fidarsi è bene ma non fidarsi era molto meglio.                 
- Allora diciamo che... Io ti aiuto a fuggire... Ma in cambio tu...- Disse Peter mettendosi la mano dietro la nuca.                                                                                
- Io? - Domandai ora pronta al tutto.                                                                                
- Tu in cambio dovrai farmi da mamma a me e ai bimbi sperduti!-  Rispose sorridente Peter.                                                                                                                                      
-Una mamma?! Ma io... Non so come si fa la mamma! - Protestai.                    
Non mi ricordavo chi ero e come pretendevo da fare da madre a dei bambini...                                                                                                                            
- Su via è facilissimo!-  Mi incoraggiò Pan. - Dovrai solo raccontarci delle storie, cantarci delle canzoni darci qualche consiglio di vita e la cosa è fatta.-                                                                                                                      
Ah la fa facile il ragazzino! Io? Ma se non mi ricordo niente, se non so niente di niente su come si comporta una mamma... Ma d'altro canto... Non posso certo ritornare da Uncino...- Pensai                                                                        
Che cosa dovevo fare.                                                                                                            
Mentre pensavo, una palla di cannone cadde vicinissima alla mia scialuppa e allora Peter cominciò a ridere. - Mamma mia a quanto pare al vecchio Uncino gli interessi parecchio. Non sopporta che io parlo con te, al tal punto, che spara con il cannone per impedirci di ascoltarci... Senti; come vedi hai poca scelta; o vieni con me e mi fai da mamma. O qui farai la fine di un esca per i pesci... Allora che scegli?-                                                                                    
Se prima ero indecisa con quella cannonata non lo fui più. Così presi fiato e dissi la frase che mi cambiò per sempre la mia vita... - Ok. Accetto, ma sappi che non ho nessuna esperienza nel campo e che pertanto...-  E boom un'altra cannonata...                                                                                                                   
- Va benissimo ok ora andiamo forza! Trilli dai un pò di polvere di fata alla mia nuova mamma.- Disse tutto contento Peter.
Fu allora che notai che sopra la spalla destra di Peter vi era una piccolissima fata.
Guardava Peter, con una espressione talmente contrariata e imbronciata e emetteva dei strani suoni. Come se fossero dei piccoli campanelli.                     Tentai di comprendere quel suono ma invano l'unica cosa che riuscivo a sentire, era solo dei campanelli mentre Peter; da come girava i suoi occhi dal color dello smeraldo e sbuffava, sembrava comprendere perfettamente quei suoni. Anzi pareva che era anche piuttosto abituato alla reazione che aveva avuto la fata.                                                                                                                             
- Suvvia Trilli non fare così, vedrai, sarà una buona mamma e poi... guardala non vorrai certo l'asciarla, in balia del vecchio baccalà vero?- Parlò Peter alla fatina. Che rassegnatasi sorrise a Peter. - Brava Trilli lo sapevo che mi avresti aiutato.-  Disse Peter contraccambiando il  sorriso della fata. - Comunque... Dove eravamo? A ora ricordo! Mammina vedi... se vogliamo uscire di qua c'è un unico modo, volare.- - Volare? Ma come faccio a volare me lo spieghi?-  Protestai. - Semplice con un po' di polvere di fata e con un pensiero o un ricordo felice ma bada deve essere il più felice che hai intesi?-  E così facendo la fata mi cosparse tutta con una polvere dorata. - Grazie Trilli. Ora devi concentrarti e pensare a un pensiero molto felice fare un balzo e vedrai che volerai.-  Disse Peter diventando tutto serio. Un pensiero felice? Beh al momento non è che ne avevo tanti e di ricordi figurasi, tabula rasa.                                                                                 
Stavo pensando al problema quando Peter mi parlò.                                                                      
- Pronto mamma c'è nessuno in casa? Che c'è? Non dirmi... che non hai un pensiero o un ricordo felice? Ma che razza di vita hai avuto?                                                                                                                                                
- Non prendermi in giro! Non e ho è vero. Ma solo perché io ho perso la mia...- Non feci in tempo di finire la frase, che una palla di cannone sfiorò la scialuppa. Spaventata chiusi gli occhi e saltai. Quando li riaprì mi ritrovai con Peter che mi teneva abbracciata mentre volava. Non appena i nostri sguardi si incontrarono lui mi sorrise. - Dato che non puoi volare ti porto io.-                                                                                                                           
Guardai in basso era così bello.  Il paesaggio, il sole che mi accarezzava il viso, il vento fresco... Tutto perfetto tranne che... dopo nemmeno un minuto da quando avevo visto lo splendido paesaggio, la testa cominciò a farmi male. Sentivo nella mia testa mille urla, mille grida e tanta ma tanta paura. Non riuscivo a pensare, non riuscivo a muovermi, a gridare, ma questa sensazione passò subito. Cominciai a gridare e a dimenarmi.            
- Fammi scendere! Fammi scendere!- Gridai con le lacrime agli occhi non riuscivo a togliermi quelle voci, quelle grida. Quelle voce che chiamavano il mio nome, alcune piene di rabbia, altre di paura. Sentivo tutto il mio corpo intorpidirsi, sentivo un alito nauseabondo che mi penetrava in tutto il corpo, delle mani che mi scuotevano, che mi chiamavano. Ma a differenza delle altre con una voce preoccupata e allo stesso tempo rassicuranti.                                                    
- Erika! Erika! Svegliati su non dimenarti! Guarda siamo arrivati! Erika!-             
Subito aprì gli occhi e gridai. Ero spaventata. Avevo le lacrime agli occhi mi girai per vedere dove mi trovassi e con mia grande gioia mi ritrovai a terra con Peter e Trilli che mi guardavano preoccupati.                                                  
- Stai bene? Ti stavi dimenando e gridavi... Poi tu sei svenuta... Mi hai fatto preoccupare.- Mi disse Peter?                                                                      
- Sì... Ora sì. Credo che... Sia stato solo un incubo dovuto all mio svenimento.-  Non riuscì a finire la frase quando sentì un brivido sulla schiena che mi fece tremare.                                                                                                             
- Mamma mia che spavento che mi hai fatto prendere meno male che era solo un incubo.-  Sospirò ancora turbato Peter.                                                                                                 
- Già. Un incubo...- Risposi tra me e me sdraiandomi a terra, quando sentì  un brivido sulla schiena che mi fece tremare.  E una voce che dentro di me che mi diceva : -Un incubo? Ne sei sicura?-                        
Mi scossi la testa per togliere quel pensiero.
No non volevo crederci quello era solo un incubo niente di più. O forse, no?                             

 

Angolo autrice

CIAOooooo popolo. State tutti bene? Spero di sì. Comunque... Bando alle ciance allora volevo dire che:
1- Scusatemi per l'ultra mega ritardo. Scusatemi. MA ho avuto mooooolti problemi tecnici.
2- Chiedo scusa per eventuali presenze di errori. Ho controllato e ricontrollato ma  se qualcosa mi è sfuggito fatemelo presente.
3- Ringrazio in particolare tutti quelli che hanno recensito o che semplicemente leggono la mia fic. Vi ringrazio gente.
4- Questo capitolo lo dedico a tutte quelle persone il quale ho avuto il privilegio di poter far amicizia e mi riferisco a Clara_Oswin, Sakio, FeniceAzzurra, Andoria Yamamoto (prima conosciuto come Xandear),BigBoss2012, I am a revenat, Legendary Fairy91 e ultima ma non meno importante... Giuly_Heatrh  la quale spero che si rimetta presto da suo brutto infortuno.
5- Come sempre invito tutti a RECENSIRE e naturalmente anche a leggere le mie fic.
6- Non so quando aggiornerò ma sappiate che ce la metterò tutta per aggiornare presto.

  
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