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Autore: HIMsteRoxy    19/11/2013    0 recensioni
E se Ville Valo avesse una sorella minore?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ville Valo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il sole fece capolino in una giornata fredda e nuvolosa. Mi alzai di malumore e mi trascinai borbottando, come se fossi un peso morto, verso il soggiorno. Mi sentivo le palpebre incollate agli occhi e la luce del sole cominciò anche a darmi fastidio. Urtai qualcosa di molto grosso e pesante e barcollai, imprecando. Abbassai allora lo sguardo e vidi la mia valigia. Avevo dimenticato di disfarla.
Entrai in cucina e mi preparai un caffè per svegliarmi da questo torpore, ma questo non bastò nemmeno. Così barcollai verso il bagno per sciacquarmi la faccia. Aprii la porta e un urlo mi fece spaventare e svegliare del tutto.
‘’ Ville! ‘’ dannazione! Mi ero dimenticato della presenza di Kira, la quale era immersa beatamente nella mia vasca da bagno e nel vedermi, cominciò ad imprecare.
‘’ Scusa, Kira! ‘’ risposi, stropicciando gli occhi.
Kira di rimando mi tirò la prima cosa che le capitò tra le mani. L’impatto fu violento e l’oggetto, dopo aver sbattuto contro la mia fronte, ricadde a terra, colpendo stavolta il mio piede destro. Urlai per il dolore e mi accorsi di cosa mi avesse tirato: uno dei libri, un grosso volume, che stavo leggendo in quel periodo per rilassarmi.
‘’ Ma sei completamente pazza?! ‘’ alzai la voce, mentre mi massaggiavo la fronte. Adesso ero completamente sveglio, ma nervoso!
‘’ Vattene! ‘’ mi urlò, mentre ero ancora dentro il bagno. Nel frattempo il cellulare iniziò a squillare e andai così a rispondere, dimenticando però di chiudere la porta. ‘’ Sì? ‘’ risposi, mentre ritornavo subito a richiuderla.
‘’ Ti ho detto di andartene! ‘’ mi gridò ancora Kira.
‘’ Ville? ‘’ domandò incerta la voce al telefono.
‘’ Kira, finiscila di urlare! ‘’ dissi, mentre richiudevo la porta. Sospirai pesantemente e mi dedicai alla telefonata.
‘’ Kira? È una delle tue nuove conquiste? ‘’ domandò allora l’altra voce.
Nel caos più totale imprecai contro Kira ed entrai in cucina. ‘’ Ma chi parla? ‘’ chiesi, allora, scocciato.
‘’ Sono il tuo manager, Ville. ‘’ rispose l’altro, un po’ seccato.
‘’ Ah, sei tu! Allora vedi di farti gli affari tuoi. Che c’è? ‘’
‘’ Si è messo in contatto con me un certo signore, riferendomi del vostro accordo… una specie di appuntamento. Non so, non ho compreso bene. ‘’
‘’ Cosa?! Ma di che stai parlando? ‘’
‘’ Sì, sua figlia è una tua fan e… ‘’
‘’ Io non ho parlato con nessuno. Adesso scusami, ma sono troppo impegnato… ‘’ feci per concludere la chiamata. La giornata era iniziata malissimo, adesso ci si metteva pure il manager. ‘’ Aspetta! Hai detto che sua figlia è una mia fan?! ‘’ esclamai, stupidamente. Ricordai però della conversazione con il tassista.
‘’ Sì, suo padre fa il tassista. Mi ha detto di averti parlato e che alla fine vi siete pure messi d’accordo. Non è forse così? ‘’
‘’ In un certo senso. Ma io pensavo che non facesse sul serio. Diamine! ‘’
‘’ Allora? Che devo fare? Quando sei libero? ‘’
‘’ Mah, non saprei. La prossima settimana? Adesso proprio non posso! Ma che sia una cosa sbrigativa! Inventati una scusa e niente giornalisti o cose del genere… ‘’
‘’ Ma Ville io avevo in mente di fare una specie di evento… vista l’occasione. ‘’
‘’ Cosa?! Sei impazzito? ‘’
‘’ I fan si stanno ribellando. Avete terminato prima il tour, senza una ragione precisa e… A proposito, hai risolto i tuoi problemi familiari? ‘’
‘’ No! ‘’ risposi secco, fissando la porta del bagno.
‘’ Capisco. Allora lascia fare a me. La prossima settimana organizzerò questo evento così daremo la possibilità a tutti di avere un tuo autografo o una foto con te. ‘’
‘’ Ma io non sono d’accordo… ‘’
‘’ Oh, non ti preoccupare. Sarà una cosa velocissima. Adesso ti saluto! ‘’ concluse l’altro, mettendo fine alla chiamata.
Restai incredulo e scaraventai il cellulare sul divano. Da quando Kira aveva messo piede a Munkkiniemi, niente stava andando per il verso giusto.
A proposito di Kira, dovevo ancora parlarle. Se mi fossi alzato con il buonumore le avrei anche chiesto scusa, ma dopo l’ennesimo episodio avevo rinunciato ad essere paziente con lei.
‘’ Kira, hai finito? Mi serve il bagno. ‘’ le gridai, mentre mi accorgevo che ci stava mettendo anche troppo lì dentro.
‘’ No, mi dispiace! ‘’
Decisi allora di aspettare sul divano, mentre nel frattempo mi accendevo una sigaretta. La fronte era ancora dolorante e così mi sdraiai su uno dei cuscini.
Dopo mezz’ora, finalmente Kira uscì dal bagno e, prima che le potessi dire qualcosa, uscì di casa.
‘’ Kira, dobbiamo parlare! ‘’
‘’ Non posso, devo uscire! Ciao! ‘’
Entrai allora in bagno, mi sciacquai la fronte e gli occhi, e mi vestii. Non era nemmeno passato un giorno che già Kira aveva scombinato la mia giornata e i miei piani. Se non si dava subito una regolata, l’avrei sbattuta fuori di casa. Non potevo farlo, però. Mio padre se la sarebbe presa con me. Per non parlare di mia madre! Kira era sempre stata la sua prediletta.
Sospirai esausto e decisi allora di andare a parlare della faccenda direttamente con mio padre, prima di agire impulsivamente.
  
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