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Autore: DezoPenguin    28/11/2013    1 recensioni
Nella Londra vittoriana, la ricerca di un appartamento poco costoso in cui vivere costringe Natsuki a trasferirsi con una giovane donna...nessun premio se indovinate chi è...il cui insolito lavoro apre per lei un mondo di misteri e di segreti. AU, prima parte di una serie.
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Natsuki Kuga, Shizuru Fujino
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Elementary My Dear Natsuki'
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Elementare, mia cara Natsuki-Capitolo 4

"Continuo a pensare che avreste dovuto prendervi il merito di aver risolto il caso,” dichiarai. Ero sdraiata sul divano nel nostro salotto, con i piedi appoggiati su un bracciolo, una posizione che avrebbe indignato mia madre… o la mia insegnante di portamento, o la nostra padrona di casa, a pensarci bene. Mentre il Times non aveva dato molta risonanza al caso, lo Star era stato più sensibile alla portata di quell’avvenimento.

“Scotland Yard smantella un’attività di contrabbando”, il titolo occupava metà della prima pagina. L’articolo celebrava Kanzaki, l’uomo dietro le eroiche indagini che avevano portato all’arresto dei criminali che avevano usato Vamberry e figlio come copertura per i loro traffici, traffici che avevano portato nel paese merci di contrabbando per migliaia di sterline.

"Tutto quello che ha fatto il Signor Spocchioso è stato seguire le vostre istruzioni."

"Suvvia, Natsuki, Reito ha fatto ben più di questo. Dopotutto, è stato lui ad esaminare uno per uno i registri della Vamberry e Figlio per identificare le transazioni sospette. E lui e i suoi uomini hanno fatto una perquisizone approfondita del magazzino per determinare con esattezza cosa i contrabbandieri avessero rubato, incluso il difficile lavoro di scoprire cosa era stato davvero rubato e cosa no, visto che i criminali avevano spostato le cose, come ad esempio quella cassa sul luogo del delitto." Shizuru prese un sorso di tè.

"Sì, ma solo perché glielo avete suggerito, e perché una squadra di agenti può occuparsi del lavoro meglio di lui solo." E perché Shizuru era una persona pigra che avrebbe sempre trovato il modo di scaricare il lavoro sugli altri-se fosse stata sicura che lo avrebbero fatto alla perfezione.

"Allora tutti quegli agenti che si sono impegnati non meritano i nostri complimenti? Sono state quelle prove che hanno portato tanti arresti e strappato tutte quelle confessioni."

"I criminali hanno tentato di far passare i loro atti per crimini comuni, ma grazie agli sforzi ispirati dell’ispettore capo Reito Kanzaki, le loro macchinazioni sono state sventate'" dissi, leggendo ad alta voce una frase che mi aveva colpito. "Shizuru, come fate a starvene lì seduta sorridendo a quel modo quando tutto il merito è andato a lui?"

"Sono lusingata che Natsuki abbia un’opinione così alta del mio lavoro da spingerla a correre in mia difesa."

"Niente prese in giro finché non ho bevuto la mia prima tazza di caffè, maledizione," grugnii.

"Oh, molto bene. Sapevo che Reito avrebbe reclamato il merito perché è parte del nostro accordo, e non posso certo lamentarmi di condizioni che ho già approvato."

"Tra ‘non posso lamentarmi’ e ‘sono soddisfatta’, c’è una bella differenza Shizuru."

"Vero, ma ho un motivo per essere felice. Innanzitutto, Reito mi ha spedito il suo assegno e la banca l’ha incassato."

Stavo per protestare dicendo che non avevo mai sentito di un ispettore di polizia che pagava una dilettante per risolvere un caso, quando mi resi conto che mi sbagliavo su due fatti. Per prima cosa, era assurdo pretendere che un investigatore privato lavorasse ad un’indagine senza prendersene il merito e senza ricavarne profitto. Secondo, in uno dei polizieschi più famosi del mondo, ‘La Lettera Rubata’ di Edgard Allan Poe, il prefetto di polizia aveva pagato Dupin per aver risolto il caso e l’aveva pagato profumatamente. Shizuru già riusciva a prendermi in giro senza che io le mandassi un biglietto d'invito.

"Allora, l'articolo dice il nome del capo dei contrabbandieri? Come ha fatto Natsuki a dedurre la verità?"

Lei mi sorrise dalla sua poltrona e sorseggiò il suo tè.

"Natsuki, come voi sapete molto bene, non ne ha la più pallida idea."

Shizuru scosse la testa.

"Ma questo non è vero. Gli indizi erano tutti lì. Si tratta solo di trarre le giuste conclusioni."

"Cosa che ovviamente non sono brava a fare. Quindi vi dispiace spiegarmi le cose un passo alla volta?"

"Ara, se Natsuki lo desidera. Vi ho già spiegato la prova delle casse insanguinate, che ha portato alla scoperta che nel magazzino si era tenuta un'operazione su larga scala."

"Ehi, io l’avevo detto che era contrabbando," mi difesi. "E voi mi avete risposto che stavo correndo troppo."

"Non parlavo di quello, ma delle chiavi di Vamberry. I contrabbandieri avrebbero potuto rubarle o per aprire la porta che dava sui moli, o perché volevano nascondere il fatto che in realtà non ne avevano bisogno. Clark e MacLeod avevano le loro chiavi. Arthur Vamberry no, ma è ragionevole pensare che avrebbe potuto fare una copia delle chiavi di suo padre, quindi si poteva includere nel gruppo. Fulke, naturalmente, non aveva una chiave.

"Se il crimine fosse stato un furto," continuò, "Fulke sarebbe stato il primo sospettato. In qualità di 'infiltrato' avrebbe potuto aprire la porta sul lato del magazzino per far entrare i ladri e le ore passate lì da solo gli davano un'ottima opportunità di identificare la merce che valeva la pena di rubare. Avremmo potuto ipotizzare che Vamberry avesse ispezionato il magazzino senza preavviso e che per questo lo avessero ucciso. Le sue chiavi, comunque, avrebbero dato ai ladri la possibilità di usare il molo sul retro per portar via più roba. È uno scenario completo, come Natsuki stessa aveva suggerito."

"Ma voi non ci siete cascata."

"Che vantaggio ne avrebbero ricavato dei ladri a spostare le merci nel magazzino per nascondere quello che era stato rubato? Quello era la prova decisiva che il crimine non era certo stato compiuto una volta sola e che l'origine di quelle merci era una cosa che i criminali dovevano nascondere."

"Avrebbero potuto usare questo metodo solo per nascondere il furto."

Shizuru scosse la testa tristemente.

"Che c'è?" protestai.

"Natsuki, non si sono dati pena di nascondere le prove di un omicidio. Se davvero avessero voluto occultare tutto, avrebbero portato via anche il cadavere di Vamberry."

Maledizione. Era stato davvero stupido da parte mia non pensarci.

"C'era anche una remota possibilità," continuò, "che ci fosse un piano a lungo termine per sottrarre delle merci, ma Arthur Vamberry ha cancellato questa ipotesi quando ha detto che non c'erano state perdite insolite e che gli affari andavano bene. Avrebbe potuto mentire, ma l'esame dei registri fatto da Reito ha confermato le sue affermazioni, ed io ero già convinta che avesse detto la verità."

"Perchè?"

"Consideriamo i fatti. Poniamo che nel magazzino di Vamberry sia in atto un qualche piano criminale, sia esso furto o contrabbando. Questo necessita un qualche livello di connivenza da parte dei lavoranti del magazzino. Siamo venuti a sapere che le attività si svolgono di notte. Questo significa che Fulke, il guardiano, o faceva parte del piano o era stato corrotto perché tacesse."

Gemetti, finalmente avevo capito.

"Fulke era stato messo lì da Clark," dissi. "Non era stato un atto di pietà permettergli di rimanere al lavoro; lui ha comprato la sua lealtà con un atto di gentilezza. Da una parte Fulke sarebbe rimasto sulla strada, un menomato in cerca di lavoro, e dall'altra c'era Clark che gli offriva un'occupazione e probabilmente anche un piccolo extra. E il contrabbando non è come il furto; chiedetelo ad una persona qualsiasi e probabilmente non si renderà conto che dal punto di vista morale è un crimine, visto che si tratta di rubare all'agente delle tasse, che tutti odiano."

"Anche se ogni cosa buona che fa il governo richiede il denaro delle tasse per continuare a funzionare," notò Shizuru. "Però, ovviamente, vale anche per gli sprechi. Quando un cittadino vede i propri soldi scivolare via, è difficile convincerlo che i vantaggi, diretti e indiretti, derivati da strade ben tenute che rendono possibile un commercio fiorente a supporto di un'economia stabile e della vita di tutti, hanno un valore più grande di quello che paga in tasse."

"Avreste un bel daffare a convincere di questo anche me."

Ripiegai lo Star, lo buttai sul tavolino da caffè e mi alzai a sedere. Se davvero stavamo per trascinare delle teorie economiche dentro questa storia avrei avuto bisogno di caffeina per tenermi sveglia ed odiavo berla mentre stavo distesa. Tesi la mano verso la tazza e Shizuru rise.

"Ma Natsuki sta illustrando perfettamente il mio punto di vista! Viste le circostanze sarebbe stato molto facile da parte di Clark reclutare Fulke. Avrebbe semplicemente dovuto far entrare degli uomini di notte perché portassero via le merci contrabbandate nascoste tra quelle legittime, come un doppio fondo in una cassa di bottiglie di vino o una borsa impermeabile in una cassa di bottiglie di brandy o qualcosa del genere. E i contenuti di ogni spedizione erano tutti presenti e accuratamente segnati nei registri, sotto l'insegna di un'azienda rinomata con decenni di storia alle spalle."

Strinse le labbra, pensosa.

"In un certo senso, il piano era ancor più astuto di quanto avevo pensato. Reito ha scoperto che invece di portare fuori semplicemente la merce, la sostituivano. Una cassa che conteneva sedici bottiglie di vino munita di un doppio fondo veniva rimpiazzata da un’altra cassa identica con bottiglie identiche. In questo modo, MacLeod e gli operai non avrebbero mai notato nulla di strano nell’inventario del magazzino. La notte dell’omicidio, naturalmente, sono stati costretti ad agire senza questi preparativi perché non c’era stato tempo, il che ha permesso a Reito di trovare più di prove di quelle che altrimenti avrebbe scoperto."

"Allora era questo? Avete scoperto che Fulke doveva essere colpevole e che la traccia conduceva a Clark?"

"Quello è stato solo l’inizio. Ma ciò che Vamberry e Clark ci hanno detto riguardo le condizioni finanziarie della compagnia l’ha confermato."

"Cioè che gli investimenti di Clark facevano più soldi?"

"Proprio così. Non era che la sua quota della ditta avesse permesso all'azienda di cambiare stato economico o che le condizioni del mercato fossero cambiate. Gli affari di Vamberry continuavano a perdere denaro ma i profitti derivati dal contrabbando venivano dirottati all’interno degli affari della compagnia per giustificare la loro esistenza."

Questa cosa la capivo. Un grosso problema delle operazioni illegali è inventarsi un modo per nascondere il fatto di essere venuti in possesso di una grossa somma di denaro. Clark aveva dirottato una parte dei guadagni della sua attività attraverso la Vamberry e Figlio per ‘riciclarli’, giustificando così la sua crescente ricchezza. Come effetto collaterale aveva portato prosperità al suo innocente socio, la cui rispettabile ma modesta attività era stata una perfetta copertura per il crimine.

"Finchè Vamberry non è diventato troppo curioso," disse Shizuru, continuando il suo discorso e, ironicamente, anche i miei pensieri. "Naturalmente, Clark gli raccontò una sequela di bugie a proposito dell’argomento della loro discussione. Vamberry probabilmente aveva intenzione di dare a suo figlio una quota della società, ma la vera lite era stata scatenata dal fatto che Vamberry aveva finalmente capito che qualcosa negli affari non tornava."

"Come l’avete dedotto?"

Lei mi rivolse un'occhiata perplessa.

"Non l’ho fatto. Era nella sua confessione." Indicò il giornale.

"L’avete già letta?"

"Natsuki dorme troppo; non dovrebbe stare alzata così tardi la notte se vuole essere la prima a leggere i giornali del mattino."

"O forse è più probabile che sia il tè che tiene voi sveglia tutto il giorno."

"Forse," assentì lei, senza che il suo sorriso venisse meno.

"Allora ci credete?"

"A cosa?"

"Alla parte che dice che sia stato Fulke ad uccidere Vamberry. Secondo me, sta solo cercando di risparmiarsi un viaggio in galera."

"Forse," ripetè.

"Un attimo, Shizuru, gli credete?"

"Vi ricordate cos’ha detto il mendicante? Un uomo arrivò da solo-avrebbe potuto essere sia Vamberry che Clark. Più tardi è arrivato il carro. È possibile che sia arrivato Vamberry, e che sia stato ucciso da Fulke quando ha cominciato a ficcanasare in giro. Anche se zoppo, Fulke era un lavoratore robusto, ed aveva a portata di mano l’arma adatta, cioè il suo bastone, che aveva l’anima di piombo ed era quindi utile per difendersi dai ladri. D'altra parte Clark potrebbe essere arrivato prima o potrebbe aver specificamente ordinato l'omicidio. Comunque sia andata, passerà molti anni in prigione."

"Meglio di quello che è successo a Fulke."

Secondo quanto scritto sullo Star, era stato accoltellato da uno dei contrabbandieri e buttato nel Tamigi in modo che non potesse testimoniare alla polizia. Visto che era proprio lui l'unico uomo che la polizia avrebbe senz'altro interrogato, quella precauzione aveva perfettamente senso. O forse il giornale stava solo spacciando bugie e Fulke era semplicemente fuggito. Era difficile provare un omicidio senza il cadavere e se uno dei contrabbandieri aveva raccontato quella storia, probabilmente non era stato lui ad aver piantato un coltello nel cuore di Fulke, ma aveva accusato qualcun altro per ottenere clemenza. Non c'era onore fra i ladri.

"Maledizione, mi dà proprio fastidio," decisi dopo averci pensato.

"Oh? Che cosa?" chiese Shizuru, accorgendosi che c'era un salto logico tra mia lamentela e l'ultima cosa che avevo detto.

"Fulke. Non sapere. Sta fuggendo, cercando di stare un passo avanti alla legge? O si è rinchiuso in qualche scantinato per nascondersi? O forse è cibo per i pesci in fondo al fiume? Il caso è chiuso, ma non abbiamo tutte le risposte!"

Shizuru rise, coprendosi educatamente la bocca con una mano.

"Natsuki, questo accade più spesso che no. Non è possibile ricostruire tutto con esattezza, a parte nei casi più semplici."

“Beh, dovrebbe esserlo," dichiarai, illogicamente.

"Ara, in futuro cercherò di far meglio per non deludere Natsuki."

"Sapete, se saremo ancora qui per Natale vi regalerò un pronome di seconda persona. Perché non vi rivolgete a me usando il ‘voi’?”

"Perché Natsuki è così carina quando la prendo in giro!"

Carina. I cuccioli sono carini. I coniglietti e i pulcini sono carini. Io sono molte cose, alcune delle quali non si addicono ad una compagnia rispettabile, ma carina? Neanche per idea. Dio, speravo di no, almeno. Carina.

Forse perché si era accorta di quanto fossi mortificata, lei mi regalò un’apertura. O due, dipende da come stavo contando.

"C'è qualcos'altro che volete che vi spieghi?"

Scossi la testa.

"No, penso di aver capito tutto. Ma vi ringrazio per avermelo spiegato nel dettaglio." Era stato come un indovinello ma avevo fallito miseramente a risolverlo ed anche dopo che la soluzione era uscita sui giornali per tutta la settimana mi sarei tormentata senza sapere come aveva fatto Shizuru ad arrivarci.

Lei scosse la testa.

"No, io… mi sono divertita. È stato bello mostrare a qualcun altro quello che faccio e condividere il mio lavoro. Quindi, ookini, Natsuki."

"Ochini? Che significa?" sì, lo ammetto, quella mia uscita rovinò completamente l’atmosfera, ma davvero non avevo capito cosa mi avesse detto.

E… non ero certa di trovarmi a mio agio con quell’idea. Non avevo molti amici e nessuno di loro mi era davvero vicino.

"Ookini. Significa ‘grazie’."

"Ma che lingua è?"

"Giapponese, naturalmente."

Il mio giapponese è orribile. Mia madre mi parlava in inglese quando crescevo in Germania ed anche se avevo mantenuto il mio livello di tedesco il mio giapponese era abbastanza decente per leggere la pagina non tradotta del menu del ristorante. Anche in quelle condizioni, avrei dovuto conoscere una parola di base come ‘grazie’.

La mia confusione doveva essere evidente, perché Shizuru sorrise.

"Mia madre viene da Kyoto, perciò quando mi ha insegnato la sua lingua lo ha fatto nel dialetto di laggiù. L’inglese è la mia quarta lingua, così di tanto in tanto scivolo.”

"Oh, capisco." Battei le palpebre. "Un attimo, quante lingue parlate?"

"Cinque. Italiano, giapponese, francese, inglese e russo. Mio padre era un diplomatico, quindi conosceva molte lingue ed ha sempre esaltato il valore di impararne molte.”

"Vedo che avete seguito il suo consiglio."

"Oh, sì. È stato molto utile nel mio lavoro."

"Posso capirlo."

"Forse se avrò bisogno di tradurre dal tedesco Natsuki potrebbe aiutarmi? Sempre che per lei dedicarmi il suo tempo non sia un disturbo…?"

"N-no, va bene."

Un momento – come faceva a sapere che parlavo tedesco? Dovevo cominciare a fare più attenzione. Ora che sapevo di cosa Shizuru fosse capace, i miei segreti erano più a rischio di quanto avessi creduto la prima volta che l’avevo incontrata. Una o due parole di troppo e la mia storia sarebbe stata per lei un libro aperto.

Anche se una voce dentro di me cominciò a sussurrare con insistenza: questo sarebbe davvero un male?

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Note dell'autore: come molti scrittori di apocrifi di Sherlock Holmes, ho preso l'idea per questa storia (come ho fatto per la mia fanfiction su Sherlock Holmes in the 22nd Century, "The Disappearance of the Cutter Alicia") dai casi non raccontati che Watson nomina di tanto in tanto in diversi racconti. "Vamberry il mercante di vini" viene nominato in "Il rituale dei Musgraw."

Devo ammette che all'inizio ero preoccupato perchè questa storia non include un confronto drammatico tra Shizuru e l'assassino. Sfortunatamente, la natura del crimine così come l'avevo pianificata implicava che per trovare le prove necessarie sarebbe stato indispensabile perquisire il contenuto del magazzino, controllare le bolle di spedizione e i registri contabili dell'azienda: un lavoro lungo e noioso fatto dagli agenti prima degli arresti. E difficilmente Reito avrebbe permesso a Shizuru di calare "il colpo finale" dopo tutta la fatica fatta dalla polizia. Mi consolo pensando che questo genere di finali non sono rari nel canone sherlockiano, fra essi abbiamo: "I cinque semi d'arancia," "L'avventura di Wisteria Lodge," "L'avventura del pollice dell'ingegnere," "La 'Gloria Scott,'" e "Il paziente interno". Comunque, solo perchè funziona per Conan Doyle non significa necessariamente che funzioni per me, quindi non aspettatevi che diventi un'abitudine nelle storie future di questa serie. 

Rigraziamenti extra a mia moglie, Tarma Hartley, che mi ha fatto da beta per questa storia. Grazie, tesoro!

Mi piace il fatto che in questa storia posso includere i frammenti del Kyoto-ben parlato da Shizuru che il fandom di solito lascia in lingua originale...visto che i personaggi parlano inglese, non giapponese, quando lei dice qualcosa in giapponese, viene narrato con naturalezza perchè è quello che dice effettivamente.

Una cosa che mi dispiace di non aver potuto includere è una bella scena d'azione per Natsuki! Dovremo aspettare la prossima storia, in cui un avvenimento nel passato di Natsuki e un fantasma le cui apparizioni stanno portando alla pazzia un militare in congedo, costringeranno la nostra coppia a partire per Dartmoor...

 

  
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