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Autore: SahCapricorn    28/11/2013    0 recensioni
Chissà se mi pensi ancora... Sai , me lo chiedo spesso, io ti penso sempre, ogni giorno che passa sei nei miei pensieri, ma penso che oreamai tu sia lontano, con il corpo e con la mente, da me. Le altre ragazze mi dicono che dovrei smetterla ma lo sai anche tu, mi sono inmamorata di te, come faccio a lasciarti andare? Ieri riguardavo le nostre foto insieme, la mia preferita, che poi ho sempre pensato fosse anche la tua, è rimasta sul como' di fronte al letto cosi' ogni giorno, quando mi sveglio, siamo li' a guardarmi. Patetica, lo so, eppure mi manchi da morire. Ma sai una cosa? Tra pochi giorni ti rivedro' e faro' in modo che anche tu mi veda.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non pubblico da anni ormai. Eppure questa storia è stata completata diverso tempo fa, direi due anni più o meno, e mi pare giusto chiudere il giro anche qui, online.
Credo che oramai non mi segua più nessuno, in caso di nuovi -improbabili- arrivi, comunque, vi saluto e vi auguro buona lettura.
E' un capitolo piuttosto corto (come tutti gli altri), pubblicherò nei prossimi giorni i due che, dopo questo, mancano.

Perdonate eventuali errori di grammatica, struttura e chi più ne ha più ne metta. Il mio stile di scrittura è cambiato, così come l'affetto che provo verso questa band. Questa storia fa comunque parte di me, perciò, enjoy :)

Sono due ore che rimango immobile davanti al pc. Beh, Erin, che bell’idea eh? Bell’idea quella di controllare la mail proprio oggi. Pensavo che oramai si fossero rassegnati all’idea di avermi persa, al fatto che io li avessi lasciati all’improvviso, pensavo fosse finita e invece.. Finalmente trovo la forza di girare lo sguardo e l’occhio mi cade sulla libreria a fianco del letto, e non su un punto qualunque, precisamente sul DVD girato tre anni fa, a Milano. Mi chiedo ancora perché mai l’ho comprato, cosa diavolo pensavo di fare? Non l’ho nemmeno mai guardato, l’ho preso in mano.. quanto, un miliardo di volte? Eppure non ho mai avuto la forza di aprirlo e mettere il disco nel lettore-DVD. E adesso guardatelo, lì che mi fissa con la sua scritta “Humanoid City Live”, pretende che io ci riesca, crede che in questo modo io poi possa cedere a tutto il peso degli ultimi tre anni. Aah, no, caro mio. Starai lì ancora per un bel po’.
Diavolo, Erin, stai diventando ancora più fuori di testa.. Parlare con un DVD, ma che ti prende?
Mi rimetto a fissare lo schermo del pc e rileggo per la milionesima volta l’e-mail, “Nuovo tour dei Tokio Hotel! Questa volta il vostro gruppo preferito raggiungerà anche l’Oriente e l’Australia!” Ce l’avete fatta alla fine eh? Siete riusciti a convincere la Universal che anche l’Australia merita una porta sulla Zimmer 483? Non riesco a capire, comunque, perché mai Brigitte.de si interessi anche dell’aspetto musicale della Germania adesso! Dio mio, adesso non posso più nemmeno controllare un’e-mail che solitamente mi aggiorna su nuove ricette e modi per dimagrire! E’ mai possibile? Tutto è contro di me, la povera Erin non sopravvivrà alla giornata, me lo sento. Ho quasi la tentazione di prendere il telefono e chiamare mio zio. Peccato che qui sono le due del pomeriggio e ciò significa che in Germania sono le tre di notte. Che nervoso, dio che nervoso. Chi me l’ha fatto fare di essere proprio Australiana? Ecco, mi sto facendo decisamente prendere dal panico. Pare che il DVD abbia vinto anche senza essere stato effettivamente guardato, ma guarda te.
Sento di nuovo la porta aprirsi e chiudersi, ad essere sincera per un attimo spero che sia David che ha improvvisamente deciso di tentare l’approccio fisico al posto di quello telefonico, invece è solo Matt.
-Amore, sei tu?
Lo chiedo anche se so che effettivamente è lui, voglio solo fare un po’ la premurosa. Eppure Matt non risponde, che si sia fatto male? In effetti mi sembrava tenesse una posizione un po’ strana entrando.
-Hei, Matt, stai bene?
Mi avvio in cucina e, ad essere sincera, il panico per le date di Australia si è evoluto in panico per la salute del mio ragazzo. Entro in cucina e lui mi da le spalle, ancora non mi ha risposto, come avevo notato è ricurvo anche perché, comunque, mi pare decisamente più basso del solito. Mi avvicino ancora un po’ e gli sfioro una spalla, siamo vicini ma in realtà tra di noi c’è ancora il bancone di legno di mezzo. Sto per aggirarlo per riuscire a guardarlo in viso quando la porta si riapre, mi giro di scatto e vedo Matt, con lo sguardo tra lo spaventato e il sorpreso.
-Matt?
-Erin, chi è quello?

Ecco, ora sono veramente, veramente confusa,  che diavolo sta succedendo?
-In realtà.. Credevo fossi tu.
Entrambi ci giriamo verso il ragazzo da cui ora mi sono allontanata, biondo, non troppo alto ed evidentemente muscoloso, anche se indossa una felpa un po’ larga.
-Erin, vieni qui.
Mi avvicino al vero Matt senza staccare lo sguardo dal ragazzo misterioso e, in effetti, ora che lo guardo meglio il suo biondo non è della stessa tonalità di quello di Matt, lui, se possibile, è ancora più chiaro. E in quanto all’altezza.. è molto più basso di Matt, non solo un tantino come mi era sembrato all’inizio. Il ragazzo ancora non si gira, io sto perdendo anche un po’ la pazienza sinceramente, oltre che essere visibilmente spaventata.
-Girati, adesso.
   
 
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