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Autore: VallyBeffy    04/05/2008    0 recensioni
HP6 spoiler - "Non sono un assassino". Allora come poteva spiegare la morte di Silente, le sue mani sporche di sangue innocente. Da che era stato costretto a scappare, non riusciva a pensare ad altro. E come se non bastasse doveva trascinarsi dietro il rampollo di casa Malfoy, troppo spaventato per potersela cavare da solo. E poi il Voto Infrangibile gli aveva legato le mani. Mentre Severus Snape si nasconde da tutti coloro che lo vogliono morto, scoprirà che essere babbani non significa necessariamente essere deboli. ---->CAPITOLO 26<----- Severus si voltò e guardò Eve dubbioso per qualche istante. Una sola persona aveva il permesso di chiamarlo Sev e non rispondeva certo al nome di “Eveleen Vane”. Lei sorrise ampiamente ed allungando la mano verso la sua maschera d’argento sussurrò alcune parole. -Questa non ti serve più.-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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News da VallyBeffy
Oh cavoli! Sono passati mesi da quando ho postato l'ultimo capitolo!
Chiedo umilmente perdono!!!
...e dire che questo capitolo è pronto da tantissimo tempo...


Fatture orcovolanti in arrivo per tutti coloro che non commentano! =)

VallyBeffy

Non sono un assassino

Chapter 26 – Forever friends

-Se pensi di aver vinto la partita Lupin, ti sbagli di grosso.- Piton puntò la bacchetta contro la ragazza sfiorandole leggermente la tempia destra –Vediamo se avrai il coraggio di colpire la giovane figlia del ministro Vane.-

Eveleen poteva sentire il calore del corpo di Severus Piton contro la sua schiena: il dolore causatole dall’incantesimo che l’aveva colpita sembrava essere sparito nello stesso istante in cui il mago, con un rude gesto, l’aveva portata a sé. Nessuna paura abitava il suo cuore: non le avrebbe mai fatto del male, ne era più che certa.

-Il tuo comportamento non mi sorprende, ancora una volta tradisci l’unica persona che ti aveva dimostrato amicizia. Lascia la ragazza e risolviamo la questione tra noi.-

-Parli come se mi conoscessi bene, Lupin,- rispose Severus, alzandosi da terra continuando a tenere Eveleen stretta a sé –ma la verità è che non mi conosci affatto.-

-Severus...- iniziò Eve, ma il mago l’interruppe immediatamente chiudendole la bocca con la mano sinistra.

-Ti ho dato la possibilità di tornare alla tua vita e tu l’hai sprecata.- le sussurrò all’orecchio –Non dovevi venire, non mi serve il tuo aiuto.-
-Stupido!- esclamò la magonò –Se continui così ti farai ammazzare!-

-Chi ti dice che non sia esattamente quello che voglio?- replicò il mangiamorte spingendo Eveleen contro Remus e puntando la bacchetta verso Fred –Stupeficium!-

-Expelliarmus!-

La bacchetta di George sfuggì al suo controllo, scivolandogli via dalle mani, mentre Ninfadora Tonks con affanno faceva il suo ingresso nel negozio.

-Tonks, ma cosa...!?- iniziò George, ma la metamorfomagus lo bloccò con un incantesimo silenzioso.

-Non c’è tempo per parlare, limitatevi ad ascoltarmi!- esclamò la strega –Gli auror hanno trovato Harry, Ron e Hermione in uno dei negozi qui vicino, dobbiamo correre subito ad aiutarli o verranno portati al ministero!-

-Stai mentendo, è solo una scusa per permettere a Piton di fuggire.- asserì Remus, allontanando con violenza Eveleen da sé.

-No stupido, sto dicendo la verità.-

-Allora perchè mi stai aiutando?- domandò il mangiamorte.

La giovane strega spostò su di lui lo sguardo: Ninfadora Tonks e Severus Piton si fissarono cupi.

-Non sto aiutando te, ma lei.- rispose fredda la metamorfomagus.

-Qualsiasi cosa sia successa in passato tra di voi, per rimediare ad un torto vuoi davvero permettere all’assassino di Silente di fuggire?- esclamò Remus, sconcertato dalle azioni dell’amata.

-Se lei si fida... mi fido anch’io.- spiegò Tonks abbassando lo sguardo pur di non incontrare gli occhi delusi del compagno.
-Il camino sul retro è collegato alla metropolvere illegalmente, devi fuggire- spiegò Eveleen a Severus, strattonandolo per il braccio –e devi farlo immediatamente!-
-Dovresti andare con lui, se resti...- intervenne Tonks –verrai portata ad Azkaban.-

-Non può restare con me, è fuori discussione.- replicò Severus aspramente –Non sono certo una balia!-

-...e non lo diventerai.- Eveleen sospirò continuando a stringere il braccio del mago –Sono una magonò, non farei altro che rallentare la tua fuga. Preferisco rimanere qui e cercare di sistemare le cose. Non mi interessa quello che costerà, affronterò persino il ministero se sarà necessario, io...-

-Ascoltami bene ragazzina, - ringhiò tra i denti il mangiamorte, afferrandola per le spalle e costringendola a guardarlo dritto negli occhi –qualsiasi cosa stia architettando quella tua testaccia di legno, dimenticala. Non mi serve il tuo aiuto né mai mi servirà, hai capito? Vuoi davvero fare qualcosa per me? Nasconditi. Per una qualche sconclusionata ragione Silente ti ha scelta per custodire i suoi segreti, non deluderlo.-

-Ma io...!-

-Questo non è un gioco Vane!- sbottò il mago, scambiando con la giovane un intenso sguardo, per poi rivolgersi a Tonks –Nascondila. Non mi interessa come, ma l’Oscuro non deve trovarla.-

*

-Sev...-

-No, non puoi seguirmi.-

Quando una fiammata verde avvolse Severus Piton ed egli vide sparire il negozio di scherzi dal suo campo visivo, nella sua mente erano già impressi in modo indelebile gli occhi di Eveleen Vane. Avevano preso due strade diverse, probabilmente non si sarebbero più rivisti, ma Severus non avrebbe dimenticato facilmente quell’ultimo sguardo che si erano scambiati. I suoi occhi grigi non avevano lasciato trasparire paura, bensì apprensione ed una incolmabile tristezza.

-Sei mio amico, non posso lasciarti andare così...-
-No Vane, non sono tuo amico. Se lo fossi prima o poi finirei con l’ucciderti.-

Ancora una volta non riusciva a capire per quale ragione la magonò si fidasse di lui tanto da mettere in pericolo il futuro delle persone a lei vicine. Ripensandoci, probabilmente la giovane non aveva nemmeno notato l’anello di Ninfadora Tonks, identico a quello al dito di Remus Lupin.

-Sev?-

Severus si voltò e guardò Eve dubbioso per qualche istante. Una sola persona aveva il permesso di chiamarlo Sev e non rispondeva certo al nome di “Eveleen Vane”. Lei sorrise ampiamente ed allungando la mano verso la sua maschera d’argento sussurrò alcune parole.
-Questa non ti serve più.-

...e non aveva mosso la minima obiezione a quel gesto.

*

Il treno viaggiava veloce e fuori dal finestrino il paesaggio scorreva come la pellicola di un film. Alla fine di Agosto mancavano solo una manciata di giorni e poi, con l’autunno, sarebbero arrivati i primi venti freddi. Ancora stentava a credere a ciò che aveva fatto: stava rischiando tutto ciò che aveva di più caro per un motivo che nemmeno aveva ben chiaro.
-Ti ringrazio.-
Ninfadora Tonks spostò lo sguardo sulla giovane magonò seduta di fronte a lei. Eveleen Vane fissava imbarazzata il pavimento, con i pugni nervosamente stretti sulle gambe.

-Ho... rovinato tutto vero?- continuò Eve –Insomma, tu e Remus... voi state insieme e...-

-Siamo sposati.- precisò Tonks ed Eveleen immediatamente alzò lo sguardo su di lei. Anche se conosceva Remus da poco tempo aveva capito che tipo d’uomo era e non era certa che fosse in grado di perdonare un’azione del genere: Tonks aveva messo a rischio il suo matrimonio permettendo a Severus di fuggire.

-Non l’ho fatto perchè voglio il tuo perdono- annunciò Ninfadora parlando lentamente mentre gli occhi le divantano leggermente lucidi –perchè nemmeno io riesco a perdonare me stessa per quello che ti ho fatto. Non mi sorprendo che tu mi odi...-

-Dora io non ti odio.-

Quella frase fu come una boccata d’aria fresca in una calda giornata estiva per l’animo di Ninfadora Tonks.

-Ho tentato per anni di odiarti, ma non ci sono riuscita. Quelle dure parole e gli sguardi gelidi che ti ho rivolto quelle poche volte che ci siamo incontrate negli ultimi anni erano solo un blando tentativo di dimostrare a me stessa di avere un po’ d’amor proprio. Mi sentivo tradita, tu mi avevi abbandonata proprio quando avevo più bisogno della tua amicizia e del tuo sostegno...-

-Non ti scusare perchè non devi. Ti ho rivolto parole molto dure e tu avevi appena saputo di essere una magonò. Sapevo quanto contava per tuo padre vederti ad Hogwarts e quanto tu stavi male per non potere realizzare le sue aspettative, ma sono comunque stata superficiale. Sono stata una stupida.- Ninfadora sospirò profondamente –Io mi fido di te Eve, per questo quando hai chiesto aiuto per entrare a Diagon Alley non ho esitato a dartelo. Volevo salvare la persona che era riuscita a darti l’amicizia che io non ho potuto.-

-Severus è una brava persona, non è un assassino. Mi fido di lui.-

-...ed io mi fido di te, per questo l’ho lasciato andare.-

Le due giovani donne si scambiarono un lungo sguardo, sorridendo.

-Dora, sono felice di averti ritrovata! – esclamò Eveleen affrettandosi ad abbracciarla -Ti voglio bene.-

-Ti voglio bene anche io.-

Eveleen si volse verso il finestro e guardò l’orizzonte: -Tutto questo è molto buffo. Ci sono voluti anni, ma ora siamo finalmente insieme sul treno diretto ad Hogwarts. E sai una cosa? Finalmente mi sento felice.-

Eve portò la mano al collo ed iniziò a giocare con la catenina dal ciondolo a forma di chiave, che ancora portava al collo.

  
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