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Autore: Siham Sissy    14/01/2014    2 recensioni
questa è una storia,in qui una ragazza dai capelli lunghi e blu,e degli occhi rosso fuoco.Si trasferisce da sua zia dopo la morte dei suoi genitori,lei è solare,gentile,dolce,ecc un angelo in pratica,ma se davvero si arrabbia diventa un diavolo in fuoco e corna.
Per colpa di un piccolo stupido particolare si ritroverà in una scuola non adatta a lei,in un liceo maschile per dirla tutta.La cosa che più odia sono proprio i maschi,li ritiene luridi,pervertiti,e molestatori.
Ma qualcosa forse cambierà.
non vi resta che leggere per scoprirlo :D
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, La zia/La fata, Lysandro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Cass
Mi svegliai con la luce del sole che illuminava la camera.Quella camera troppo bianca per essere la mia;mi guardai attorno quando notai un Andrea che dormiva seduto su una sedia e solo lì riconobbi quella stanza.L’infermeria!Certo quella era l’infermeria.Ma che cavolo ci facevo io lì?E che cavolo centrava Andrea nel tutto?Cercai di alzarmi ma senti un terribile dolore al piede.Poco dopo quel’imbecille aprì gli occhi,e mi guardò incredulo.
Andrea - Come stai scemo?- domandò con un velo di preoccupazione negli occhi.
Io- Come ti permetti piccolo moscerino?- urlai turbato.
Andrea - Non urlare!Non ti fa bene nelle tue condizioni- disse con voce calma.Nelle mie condizioni?Che intendeva?
Io- Che intendi moscerino?- domandai indifferente.
Andrea - Che intendo?Ma nulla, solo che dopo quella tua pazza sbronzata stavi tornando a scuola,che io ti ho avvertito ma non mi hai ascoltato,che stavi per morire investito da una macchina,che se non fossi stato lì per salvarti saresti morto sul posto,che mi sono fatto male per aiutarti,che sei un ingrato che non sa far altro che urlarmi contro dopo che ho rischiato la vita per salvarti,che in semplici parole sei uno stronzo che si crede dio ma che comunque stava per morire e che io ho passato la notte qui mentre quel’infermiere del cavolo chissà dov’era.Io non intendo proprio nulla,voglio solo dirti che devi tenere quella tua boccaccia chiusa.Almeno prima chiedi che è successo e se c’è qualcosa di sbagliato in quello che ho fatto urlami pure contro.- disse tutto d’un fiato arrabbiato,insomma che cavolo pretendeva da me.
Andrea - Ma certo tu non puoi,a quel punto non saresti il bullo della scuola.Il grande Castiel arrogante,stronzo,egoista,menefreghista del cazzo.Adesso me ne vado- e cosi detto si alzò,e solo in quel momento notai una benda che aveva sul ginocchio e varie ferite in tutto il corpo.Prima di uscire dalla stanza si volto verso di me.
Andrea - Guarisci in fretta scemo- disse con una voce davvero fredda e distaccata.
Resta il fatto che adesso avevo un grande dolore alla gamba,ma penso che prima o poi sarebbe passato.Mi riaddormentai per la troppa stanchezza,non pensando a ciò che aveva detto quel moscerino infondo io sono l’egoista,no?

Pov Andrea
Che ingrato!Davvero lo odio con tutto il cuore.
Stavo correndo sopportando il dolore al ginocchio,ero triste senza neanche sapere il vero motivo.Io odiavo quello spregevole essere davvero con tutto il cuore.Andai a sbattere contro qualcuno.Qualcuno che ormai avevo l’abitudine di mandare a terra.
Alexy - Che succede Andrea?- mi domandò tutto calmo tendendomi una mano.
Io- Nulla,lasciamo stare- dissi triste.
Alexy- Ma se sei triste come non mai!Dai vieni con me- e così mi porto in camera sua (e di suo fratello)
Io- Grazie!Sei sempre l’unico che mi aiuta- dissi sorridendo
Alexy- Di niente,è sempre un piacere! Sorridi,dai che non devi essere triste.E puoi se fai il broncio ti rovini i tuoi bellissimi occhi blu,cara- come?Quando mai aveva visto i miei occhi?E perché mi ha chiamato cara?Sto cercando di fingermi un ragazzo cavolo!
Io- Quando mai hai visto i miei occhi?E poi guarda che ti sei sbagliato si dice caro - dissi un po’ arrabbiata,la mia copertura non doveva fallire.
Alexy- Li ho visti quando sei caduto,la frangetta si è alzata.Ma poi perché li copri se sono cosi belli?E poi scusami mi sono solo sbagliato- disse con un sorriso che mi infondeva calore.
Io- Ok,lasciamo stare.Comunque non intendo tagliarmi nessuna frangetta,e poi gradirei tu non parlassi con nessuno dei miei occhi.- dissi sorridendo a mala pena.
Alexy- Certo!Non lo dirò a nessuno anche perché dire che sono blu mentre usi delle lenti non servirebbe a tanto.Dimmi, quando mi dirai il tuo vero colore di occhi?- Ok!Costui mi spaventa.Passa che è gay,passa che è dolce gentile,passa che mi aiuta sempre pur nemmeno conoscendomi,passa che abbia visto i miei occhi,ma di sicuro non passa che con un solo sguardo abbia capito che siano lenti.
Io- Lascia perdere,non è un colore per nulla interessante solo un semplice marrone- ecco bugia che scema che sono.
Alexy- Di quel che vuoi,ma ad ogni caso fa lo stesso.Comunque davvero che è successo?- mi domandò premuroso.
Io- Nulla di speciale,ecco ieri quando stavo tornando a scuola ho incontrato Cass per strada ubriaco gli ho detto di fermarsi ma non mi ha ascoltato,allora stava attraversando la strada quando c’era una macchina,io spaventato gli sono saltato addosso finendo sul marcia piede.Lo salvato, però io mi sono fatto male ad un ginocchio e ho varie ferite nel corpo, ma niente di grave,lui invece non riusciva più a muoversi e non avendo il cellulare dietro ho dovuto portarlo fino a scuola.Non che fosse molto lontana ma lui cavolo pesa davvero tanto e io pur essendo forte,con quelle ferite ho faticato davvero molto.- dissi tutto d’un fiato,sentivo che almeno con lui potevo confidarmi.
Alexy- E che c’è di male in tutto questo?Sei stato davvero grande ad aiutarlo non ostante tu lo odi - disse sorridendomi.
Io- Il punto è che l’infermiere dopo averci medicati se ne è andato e io sono rimasto tutta la notte ad assistere quel’imbecille.E alla fine sai cosa?Quando si è svegliato mi ha mandato direttamente a quel paese nemmeno un grazie,non che io me lo aspettassi poi.Ma alla fine gli ho raccontato tutto anche se con una freddezza che nemmeno pensavo di avere e ho iniziato a correre triste senza neanche un motivo.Il problema è che ce l'ho con me stesso non riesco davvero ad odiarlo del tutto,perché in fondo mi fa pena!- esclamai tutto così alla leggera senza nemmeno pensarci,forse perché in fondo era tutto vero,Alexy mi abbracciò stringendomi forte.Mi sentivo felice,era un amico un prezioso amico.Si staccò e disse con un gran sorriso.
Alexy- Sai hai davvero un grande cuore,sei la persona più generosa che io abbia mai conosciuto,mia madre aveva ragione!- Cosa?Sua madre aveva ragione su cosa?
Io- Che intendi?-domandai sorpresa.
Alexy- Nulla!Lascia stare- ecco era davvero strano.
Io- Comunque non mi hai mai parlato di tua madre-
Alexy- Mia madre?Ah certo lei è una donna davvero gentile,ma si puo dire anche abbastanza pazza e stramba- ecco descrizione perfetta per mia zia!Ok,adesso sua madre assomiglia pure a mia zia.Qui gatta ci cova!
in quel momento entrò Armin.
Armin- Ciao Andrea!- disse sorridendo.
Io- Ciao- dissi riprendendo a sorridere,nessuno doveva vedermi triste.
Mi alzai e andai alla porta.
Io- Ciao Alexy e grazie dell’aiuto- dissi facendo un sorriso dolce,per poi andarmene.

Pov Alexy
Mio fratello era appena entrato e Andrea era uscito.
Armin- Allora,è quello di qui ci a parlato “lei”?- domandò curioso.
Io-Si,proprio così.E devo dire che aveva ragione- e così mi sorrise,per poi tornare a giocare.

Pov Andrea
Ero appena uscito dalla camera di Alexy,quando mi ritrovai il direttore davanti.
Dir - Eccoti Andrea!Ti ho cercato dappertutto.Seguimi- disse con fare serio.
E così lo seguii fino alla presidenza,chissà che cosa avevo combinato questa volta?
Quando arrivammo mi disse di accomodarmi su una sedia ed iniziò a parlare.
Dir - Allora,ho sentito dire dall’infermiere che sei stato tu Andrea a salvare Castiel- 
Io- Si,ecco ieri quando stavo tornando a scuola……..- e gli raccontai tutta la storia.
Dir - Sapevo che tu avessi un cuore d’oro.Quindi visto che l’infermiere momentaneamente non è presente,ti chiedo di badare a quel cafone- disse sorridendomi.Tutto ma non questo!Basta non ne posso più di questo posto!
Io- MA..!- cercai di dire.
Dir - Niente ma,tu baderai a Castiel.Ci siamo compresi?-
Io- Si-
Dir - Ecco,adesso puoi andare.- e così me ne andai distrutta,ci mancava solo questa cavolo.
Guardai l’orologio,era già mezzo giorno.Andai ha pranzare.
Tutti erano in mensa e Alexy mi fece cenno di venire nel loro tavolo.
Mangia tutto lentamente e poi i ragazzi iniziarono ha parlare.
Lys- E Castiel dov’è-
Io- In infermeria- aspetta, lui era in infermeria e nessuno gli avrebbe portato da mangiare.
Io- Oddio,che cavolo ho fatto,scusate ragazzi devo andare- e cosi feci un salto,presi da mangiare per quel’imbecille e andai in infermeria.
Aprii la porta lentamente e quando entrai mi ritrovai davanti un Cass addormentato.Dio davvero quanto è bello quando dorme [(ribadisco che sia solo quando dorme N.d.a Andrea)(sei così sicuro gay dei miei stivali? N.d.a Cass)] ma lasciamo perdere.
Lo mossi lentamente e così si svegliò.
Cass- Che ci fai qui?- mi domandò perplesso.
Io- Tieni mangia - gli porsi il vassoio con il pasto.
Cass- Perché mai me lo porti?Non è che ti sei innamorato Gay?- mi domandò con un sorriso malizioso.Io mi incavolai e gli misi il vassoio sopra.
Io- Per prima cosa sappi che non sono gay e che non mi innamorerei mai di te.Seconda cosa no è solo che sono estremamente gentile,ma nel tuo caso è stato solo il direttore ad obbligarmi.- gli urlai in faccia per poi andarmene via.Quanto lo odiavo.
Passarono i giorni e Cass era tornato in sesto,si fece presto sabato e finalmente potevo tornare a casa.
Nel resto della settimana avevo legato molto con Alexy e adesso ero in camera a preparare il mio zaino.
Cass- Torni a casa gay?- mi domandò buttandosi sul letto.
Io- Certo!Non sopporto più il fatto di convivere con te- dissi seccata,presi lo zaino e me lo misi sulle spalle.
Io- E tu invece resti qui?- domandai prima di uscire.
Cass- Si,per questa settimana resto qui- disse chiudendo gli occhi; così io sbattei la porta per poi andarmene.
Uscita dall’istituto mi misi a correre verso casa e appena arrivata entrai spalancando la porta.
Zia- Ciao,com’è andata?- disse con un gran sorriso.A quel punto si alzò un’aura nera dietro di me,davvero ero furiosa.
Io- Tu zia mi chiedi com’è andata?Cosa dovrei dire che ho un compagno di camera odioso?Che ho quasi rischiato la vita per salvare la sua?Che mi sono fatta male al ginocchio?Che ho fatto una figura di merda?Che odio quel’istituto?Che ti vorrei ammazzare?Cosa?Cosa dovrei dirti?- domandai incavolata;lo dissi con una voce davvero minacciosa.
Zia- Penso che hai detto già tutto amore,allora non ti sei fatta nemmeno un amico?- mi domandò non curante di quello che avevo appena detto.
Io- Ripensandoci si,ecco lui si chiama…..- non finì le mie parole,perché mi ritrovai con Alexy davanti.Rimasi a bocca aperta,che diamine ci faceva lui lì??
Zia- Oh Alexy!Allora come va piccolo?- disse abbracciandolo,io intanto ero ancora lì aguardarli con la bocca spalancata.
Io- Lui che ci fa qui?- domandai sorpresa.
Zia- Oh,non te ne ho parlato?Lui è tuo cugino cara e tranquilla sa tutto gli ho raccontato di te quando stavi per andare a scuola- disse sorridendo;ma insomma a qualche rotella fuori posta sta qui -.-
Io- Come e me lo dici adesso?Ma cosa hai in testa zia sei pazza?Insomma potevi anche dirmelo..- e mi girai verso Alexy per continuare - e tu brutto infame,potevi dirmi che sapevi tutto mi toglievi il disturbo di dover fingere anche con te diamine.- ecco una famiglia di svitati.
Alexy - Scusami Andrea,ma dovevo farlo.Me l'ha chiesto lei di aspettare che tu tornassi a casa per dirti tutto- disse un po’ in imbarazzo.
Io- Ok!Ma se Alexy è tuo figlio,il che vale a dire che anche Armin lo è.Vero?- domandai curiosa.
Zia- Si e sa tutto anche lui.Ma questa settimana non viene,è voluto restare a scuola- disse sorridendomi;ecco adesso almeno avevo qualcuno con qui parlare anche a scuola.
Alexy- E adesso va in camera a cambiarti- e così io annuii e andai in camera mia per cambiarmi,la mia tanto amata camera blu.
Entrata appoggiai lo zaino e mi tolsi quella dannata parrucca,presi dei pantaloncini blu,una canottiera nera, delle calze a strisce orizzontali nere e blu fino alle ginocchia e le mie amate all-star blu.Indossai il tutto e uscii.
Scesi di nuovo in salotto,dove trovai la zia e Alexy.
Io- Zia- tutti e due si girano e Alexy rimase a fissarmi imbambolato.
Alexy- Ma sei stupenda,wow ho una cugina stupenda- disse avvicinandosi.
Zia- E non hai ancora visto tutto.Andrea levati le lenti- disse guardandomi.
Io- No!- dissi secca.
Alexy- Dai ti prego!Wow hai dei capelli meravigliosi, che colore stupendo e poi sono così lunghi- ok tutti quei complimenti mi fecero arrossire e decisi di accontentarli.Mi levai le lenti e Alexy rimase a bocca aperta.
Io- Che c’è?- domandai in imbarazzo.
Alexy- I-i i i tuoi occhi sono rossi!- esclamò sognante.
Io- Si,sono rosso naturale niente lenti niente operazioni o cose del genere- dissi sorridendogli.
Alexy- Mamma,perché non mi hai mai detto che fosse così bella?Domani mi divertirò a comprarle vestiti- disse tutto pimpante.
Zia- Fate come volete,ma non me la uccidere caro- disse poi andandosene.
Io- Stavo uscendo a fare un giro,vieni con me Alexy?- gli domandai felice.
Alexy- Certamente- disse venendomi vicino;io mi rimisi le lenti e così uscimmo fuori.
Io- Voglio andare al parco!- dissi saltellando.
Alexy- Certo andremo al parco- disse ridendo;era davvero un amico.
Camminammo fino al parco,quando arrivammo io andai correndo verso le altalene,mi sedetti ed iniziai a dondolare; Alexy mi seguì.
Alexy- Allora dimmi ti piace qualcuno della scuola?- mi chiese;io risi a crepa pelle.
Io- Haahah non prendermi in giro,davvero a parte te non c’è nessuno con qui abbia legato.Poi Cass mi da sui nervi- dissi e proprio dopo aver finito le mie parole,vidi Cass che veniva verso di noi.Insomma che cavolo ci faceva lui lì?
Aley- Guarda sta arrivando Cass- disse indicandolo.
Io- Ed ecco che parli dell’angelo e spunta l’aureola!Insomma non doveva rimanere a scuola?- domandai furibonda.
Cass- Ehi Alexy!Chi è questa ragazza?- domandò ad Alexy,poi si girò verso di me e rimase sorpreso.
Alexy- E' mia cugina- rispose sorridente;si vede che avermi come cugina lo rendeva felice.
Cass- Allora come va Andrea?- mi domandò malizioso.
Io- Andava meglio prima di vederti,Alexy io vado a prendere una mela -
Alexy- Ma da dove?- mi domandò sorpreso.
Io- Dall’albero.Ovvio,no?Resto un po' lassù il tempo che questo se ne vada- dissi indicando Cass.
Io- Spero che quello schiaffo ti abbia fatto male e ricorda non ubriacarti che non reggi bene l’alcol deficiente- dissi per poi andarmene.

Pov Cass
Ancora lei?
Era stupenda anche alla luce del mattino,cavoli se era bella ma che fosse cugina di Alexy non me lo sarei mai aspettato.
La vidi andarsene e salire con molta facilità sul’albero,come se fosse una scimmia e dopo aver preso la mela si mise a testa in giù,rimanendo attaccata al’albero con i piedi;continuava a dondolarsi mentre mangiava e i suoi capelli blu facevano lo stesso.Ma che vado a pensare adesso?Lasciamo perdere.
Alexy- Vedi quant’è bella la mia cugina?- domandò sorridente.
Io- Nulla di speciale e poi i suoi capelli saranno di sicuro tinti e porta delle lenti - dissi indifferente.
Alexy- No,i suoi capelli sono blu al naturale e me lo dimostra una foto di lei appena nata con i capelli blu che avevo visto tempo fa,me lo ha accertato anche lei.Poi porta le lenti è vero,ma se tu vedessi i suoi veri occhi ….- disse con aria sognante,ma poi si fermò di colpo.C’era lei che lo guardava con un aria minacciosa (quando cavolo è scesa dall’albero per venire qui?)
Alexy- Sono di un normale marrone,si proprio così - disse poco convinto.
Andrea- Cuginetto caro,voglio il gelato.- disse con una voce da bambina.
Alexy- Il gelato?- domandò sorpreso.
Andrea- Si lo voglio alla menta e poi voglio una fetta di torta, anzi voglio tutta una torta,e poi voglio della Coca Cola e della cioccolata- disse prendendolo per mano.
Alexy- Tutto questo?- domandò lui ad occhi spalancati.
Andrea- Ah già,ho dimenticato di dirvi che sono una persona altamente golosa.Allora andiamo?- disse sorridendo.
Alexy- Certo-
Andrea - Grazie Alexy- disse con un sorriso dolce e gentile,un sorriso che stranamente mi riscaldò il cuore.Si mise a saltellare e lui dietro che la seguiva.
Andrea- Addio Cass - disse prima di sparire;ma come faceva a sapere il mio nome?Io non gliel'ho mai detto…
  
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