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Autore: Diana924    17/01/2014    1 recensioni
Il 1877 si è appena chiuso epr Elisabeth Norbert, detta Lizzie. Ha perso il suo dipendente John Carr, ha scoperto di essere innamorata dal giovane William von Strock, ignorando che costui è apssato per le mani di Liam, ed è nata la piccola Harriet.
Di ritorno a Londra, e al suo amato bordello maschile, Liz scopere di aver subito un furto e assieme a Liam indaga, desiderosa di punire il responsabile, mentre William e lady mary von Strock aspettano una sua risposta
[ Seguito di " lady Elisabeth e il caso della lettera ", è consigliata la lettura del suddetto e del precedente " lady Elisabeth e un caso complicato " per comprendere appieno la storia ]
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Età vittoriana/Inghilterra
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Quando la porta si chiuse Elisabeth attese di sentire i passi di Clarence prima di prendere il primo oggetto che trovò a portata di mano, che si rivelò essere un vaso in stile cinese, e lo scagliò con forza contro il pavimento.

L’artefatto si ruppe in mille pezzi e le schegge le macchiarono il vestito color malva che indossava quel giorno ma non le importò, voleva solo sfogarsi così si diresse verso il comodino e prese i primi oggetti che trovò per poi ripetere il gesto, sempre più furiosa.

Per quanto insistesse la sensazione di essere stata umiliata rimaneva, avesse potuto mandarla via nella stessa maniera con cui aveva cacciato Clarence sarebbe stato tutto più facile.

Lui le aveva preferito Alfred Taylor non perché fosse più abile, avesse clienti più altolocati o trattasse meglio i suoi ragazzi, tutte ragioni che lei avrebbe compreso e perdonato, ma perché lei era una donna, e questo non riusciva ad accettarlo, non lo avrebbe mai accettato.

<< Io ti porgo e vasi e tu li rompi, ti va bene come accordo? >> disse una voce accanto alla porta e si voltò in direzione del suono di quella voce, accorgendosi solo in quel momento di Liam che a fissava.

<< Cosa vuoi? >> chiese cercando di ricomporsi, doveva avere una spetto spaventoso, sporca di polvere, le unghie ormai rotte e con i capelli scarmigliati, una moderna Furia pensò per un secondo.

<< Solo vedere come stavi, come faremo con Freddie? >> le domandò lui, la conosceva da troppo tempo per sapere che non sarebbe stato saggio avvicinarsi a Liz in quel momento, non mentre lei stava sbollendo l’ira contro gli oggetti. << Lo richiameremo ovviamente, stupido papista irlandese >> fu la risposta secca di lei, era così evidente, perché Liam le aveva posto una domanda così stupida si chiese.

<< E tu? Cosa pensi di fare ora? >> chiese lui, la mano sulla maniglia. << Per ora sfogarmi, poi vedremo >> rispose lei, doveva suonare qualcosa il prima possibile, Wagner sarebbe stato l’ideale, aveva bisogno di suonare qualcosa e rilassarsi, poi di dormire, l’indomani avrebbe pensato a mente lucida e soprattutto avrebbe avuto l’agio di poter pensare a William von Strock e al suo imminente matrimonio.

<<  E riguardo il tuo matrimonio? >> chiese Liam, era stata quella la preoccupazione di tutti loro, come se temessero che William von Strock avrebbe chiuso il bordello, ma potevano stare tranquilli: William avrebbe avuto lo stesso potere che aveva avuto il defunto principe Alberto, pace all’anima sua, ossia niente, sarebbe stato solo una decorazione.

<< Non ti preoccupare, se riesco a gestire almeno venti ragazzi saprò gestire un marito >> rispose prima di dirigersi verso lo specchio e sistemarsi con gesti nervosi i capelli cercando di farli tornare come erano in mattinata, prima di Clarence.

<< E noi? >> chiese lui, che lentamente si stava avvicinando. << Voi resterete ai vostri posti, una di queste sere devi uscire a farti un giro, odio avere mancanza di … carne per gli ospiti, se invece la tua domanda si riferiva al nostro … rapporto personale allora la risposta è semplice, niente cambierà, perché io non voglio che cambi >> rispose, perché rinunciare a Liam e agli altri? Solo perché si sarebbe sposata? Non era una risposta sufficiente per lei.

<< Si arrabbierà >> disse lui ormai dietro di lei, osservando come si stava sistemando l’abito. << E tu lascia che si arrabbi, ora lasciami sola e dì a Mrs Chambers e a miss Fairfax di portarmi la cena nella sala della musica >> dichiarò prima di sentire la porta chiudersi.

Aveva bisogno di pace e di rilassarsi.

   
 
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