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Autore: fly90    18/01/2014    2 recensioni
Ilenia ed Elisabetta hanno portato con loro il piccolo Maurizio nell'aldilà ma non hanno fatto i conti con il desiderio di vendetta del bambino che ora cerca in tutti i modi di tornare sulla Terra per vendicarsi del fratello.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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“Non è necessario che tu venga con me basta che mi dia le giuste indicazioni e farò da solo.”Disse calmo Maurizio a un dubbioso Gianni.

“Non ti lascerò andare da solo! Tu sei matto!” Fu la risposta dell'amico.

Aveva provato a spiegargli tutto quello che sentiva e gli aveva snocciolato i suoi piani una volta che fosse riuscito a tornare sulla terra.

Ora Gianni era l'unico insieme ad Ilenia a sapere com'era morto e si sentiva più leggero ad averne parlato con qualcuno di cui si fidava ciecamente.

A differenza di quanto aveva pensato l'amico non l'aveva giudicato ma bensì capito e appoggiato.

C'era solo un problema ora: Gianni non voleva lasciarlo andare da solo.

Questo sarebbe stato un grosso problema perché, ne era certo, Gianni gli avrebbe impedito di andare sino in fondo.

Aveva una gran paura della nebbia ma sentiva di doverlo fare a tutti i costi, quello era il suo destino a l'avrebbe assecondato.

“Senti, io non voglio costringerti a fare niente. So che questa situazione non ti piace per questo ho deciso di andarci da solo.” Gli disse per convincerlo della propria decisione.

Gianni scosse la testa testardamente.

“Niente da fare. Vengo con te. Sei l'unico amico che ho e non intendo perderti, questo mondo è noioso senza di te e non voglio restare qui da solo.”

A Maurizio quelle parole scaldarono il cuore perché anche lui senza Gianni sarebbe stato perso in quel mondo di morti.

Senza aggiungere altre parole si abbracciarono velocemente sorridendo.


Ilenia e Yuri erano gli unici contatti oltre Gianni ed Elisabetta che Maurizio aveva in quel nuovo mondo.

È vero che gli piaceva conversare con altre persone ma non aveva mai approfondito troppo le relazioni con gli altri.

Fu difficile trovare una scusa per giustificare il fatto che non l'avrebbero più visto in giro per lungo tempo dato che per raggiungere i confini non sapeva quanto ci volesse.

Non era una definizione campata per aria lì la gente chiamava “i confini” quella linea all'orizzonte che divideva la nebbia da quel mondo nitido quasi finto.

Ed era proprio quella la meta di Maurizio anche se era molto lontana ci sarebbe arrivato e una volta entrato nella nebbia avrebbe cercato di trovare la via.

Ilenia e Yuri non ebbero nulla da ridire all'idea di Maurizio e Gianni di esplorare il loro nuovo mondo.

Peccato che avevano ben altro in mente i due ragazzini e presto si sarebbero pentiti della concessione fatta loro a cuor leggero.


Partirono senza nulla felici per una volta di essere morti e di non doversi portare dietro inutili cose come vestiti e vivande.

Gianni era ancora titubante e spesso cercò di fargli cambiare idea ma Maurizio non si fece intimorire dalle parole, lui sapeva cosa fare ed era sicuro e mosso da una sete di vendetta che tutto avrebbe vinto, anche le sue paure più folli.

Dopo tanto cammino finalmente arrivarono abbastanza vicini ai confini e ogni passo di Maurizio era più leggero del precedente mentre quelli di Gianni si facevano più incerti come se avesse voluto tornare indietro il più velocemente possibile.

Non lo fece, rimase stoicamente al fianco dell'amico per fargli coraggio anche se non ne aveva certo bisogno.

Alla fine Maurizio si mise a correre arrivando proprio alla barriera.

Davanti ai loro occhi si stendeva una coltre di nebbia che spuntava dal nulla gelida e bianca.

Tagliava il campo proprio a metà impedendo di vedere cosa vi fosse oltre.

Maurizio ricordava bene com'era trovarsi persi in mezzo a quel bianco freddo, disorientati.

Gianni invece non ricordava molto della traversata verso il nuovo mondo, era passato troppo tempo e la memoria dei morti tendeva a dimenticare con l'andare del tempo.

La traversata era una cosa che i morti facevano in automatico senza sapere come, semplicemente uscivano dalla nebbia e approdavano nel loro mondo per l'eternità.

Uscirne era tutto un altro discorso.

Non ci sarebbe stata la guida dell'istinto stavolta ma solo fortuna, determinazione ma nulla di più.

Per questo si diceva che chi osasse tornare sulla terra si sarebbe perso nella nebbia per l'eternità.

“Sicuro di volerlo fare?” La domanda di Gianni scosse l'amico dai pensieri.

“Si! Ne sono sicuro. Non c'è altra scelta.” Rispose risoluto Maurizio mentre guardava la nebbia stendersi davanti a lui.

“Va bene, allora andiamo.” Gianni fece un passo avanti ma venne prontamente bloccato dal ragazzino che lo tirò indietro.

“Tu non verrai con me. Torna indietro.” Gli disse semplicemente e vide il sollievo misto alla preoccupazione passare sul volto di Gianni.

“Ma io...” Provò a protestare poco convincente.

“Zitto! Ascolta questa è una cosa che riguarda me soltanto e non sarebbe giusto farti rischiare inutilmente.” Detto questo lo abbracciò sperando che da quel gesto trasparisse l'affetto e la gratitudine che provava nei confronti di quel “morto” come lo chiamava affettuosamente lui.

Gianni ricambiò ma nello sguardo che gli lanciò Maurizio vide paura, paura di non vederlo più tornare, di essere abbandonato lì.

“Tornerò.” Gli disse con il tono più tranquillo che riuscì a trovare.

Poi si girò e trattenendo il respiro entrò nella nebbia.



ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ciao ragazzi! Eccomi con un altro capitolo.

Sono felice di annunciarvi che la parte horror sta arrivando precisamente nel prossimo capitolo.

Il viaggio di Maurizio non sarà semplice...

Un bacione da Fly90

  
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