Per seminare il gruppo di ragazze che li seguiva, Castiel la portò su una rampa di scale che portava al tetto . Luce era un pò spaventata perchè le scale su cui stava salendo erano vecchie, impolverate e ad ogni loro passo scricchiolavano. Quando Castiel aprì la porta in cima alla scalinata , la paura di Luce si trasformò in stupore. Si trovavano sul tetto della scuola e da lì Luce vide un paesaggio magnifico : da una parte c'era la grande città con i suoi imponenti grattacieli e il tipico caos newyorkese, dall'altra la natura incontaminata. Il vento che soffiava fece muovere i rami degli alberi e il profumo della natura era inebriante e piacevole. Al centro del bosco scorse un piccolo laghetto. << Castiel, dopo le lezioni sei libero >> << Si. Perché ? >> << Dato che non conosco molto la città, potresti farmela visitare? >> << Ok. Ci vediamo dopo le lezioni davanti al cancello principale.>> Castiel fece per andarsene ma Luce lo prese per la manica << Aspetta! Voglio ringraziarti per avermi fatto vedere questo magnifico posto. Come posso sdebitarmi ? >> << Vediamo .... puoi offrirmi il pranzo! >> << Ok ci sto! >> Luce lo baciò sulla guancia e corse giù per le scale dritta in classe. Castiel era rimasto ancora sul tetto. Imbarazzato e stupito da quel gesto. Nessuna ragazza gli si era mai avvicinato così tanto e qualcosa dentro di lui iniziava a sbocciare. Non sapeva cosa fosse ma era piacevole e piena di calore . Suonò la campanella. Tutti i ragazzi entravano nelle classi compresa Luce. Il professore appena la vide la presentò alla classe. << Da oggi avremo una nuova compagna. Si chiama Luce, spero che andiate tutti d'accordo. Luce siediti vicino a Daniel. >> Lei seguì con gli occhi il dito del professore e vide con sua grande sorpresa un bellissimo ragazzo. Era più biondo di lei. Stava col libro davanti agli occhi e sonnecchiava. Luce ridacchiò e lo lasciò in pace. Si svegliò al suono della campanella e allora si accorse di Luce. << Che ci fai vicino a me ? >> << Il professore mi ha fatto sedere qui.... è occupato ? >> << Ormai ti sei seduta non fa niente .... comunque come ti chiami ? >> << Luce piacere. Tu ? >> << Daniel >> << Ok >> Rimasero in silenzio per un pò di tempo. Poi Daniel improvvisamente si alzò , prese per mano Luce e la portò in uno stanzino buio. Lei non voleva entrare e non sapeva nemmeno le intenzioni del ragazzo. Cercò di fare resistenza ma lui era più forte. La scaraventò vicino al muro e iniziò a toccarla. Era terrorizzata e non sapeva cosa fare. Urlò più forte che poteva ma lui le tappò la bocca con la mano. In quel momento i suoi pensieri erano rivolti solo a Castiel. Voleva che lui fosse lì ad aiutarla, voleva stare tra le sue braccia ed essere protetta,ma lui non era lì. Correva più velocemente possibile anche se non sapeva dove si trovava. Voleva fuggire da lì ma era tutto buio e non vedeva niente. Si mise a urlare e a chiamare aiuto ma all'improvviso Daniel le arrivò da dietro e la spinse a terra. Cercò di toglierle i pantaloni ma lei riuscì a dargli un calcio. Luce si rialzò con le lacrime agli occhi non trovando nessuna via di uscita. Ad un certo punto vide la porta davanti a lei aprirsi e un ragazzo seguito da altri ragazzi. Non riusciva a vedere bene ma riconobbe la voce di Castiel che urlava e la chiamava. Non riusciva più a reggersi in piedi dalla gioia di rivederlo e svenne.